giovedì 31 dicembre 2020

Buoni propositi 2020: sono stati rispettati?

Cari lettori, come ogni anno, l'ultimo post di dicembre è dedicato alla verifica dei buoni propositi formulati a inizio gennaio! Saranno stati rispettati? In verde ho evidenziato quelli andati a buon fine; in giallo quelli rispettati a metà; in rosso quelli tralasciati: vediamoli insieme...

 

- Buoni propositi letture

1. Continuerò le serie iniziate negli scorsi anni, leggendo anche un solo libro per ognuna. Queste sono: quella di Millenium, del BarLume, di Stephanie Plum, di Borgo Propizio, di Harry Potter, dei Cazalet, delle Sette Sorelle; (NON HO CONTINUATO LA SERIE MILLENIUM, MENTRE IL QUINTO LIBRO DI HARRY POTTER MI TERRA' COMPAGNIA TRA LA FINE DI QUEST'ANNO E L'INIZIO DELL'ANNO PROSSIMO)

2. Leggerò almeno un romanzo di Felicia Kingsley, Donato Carrisi, Carlos Ruiz Zafon, Wulf Dorn;

3. Continuerò a leggere i romanzi che appartengono ai miei generi preferiti, ovvero la letteratura generale, il rosa e il giallo/thriller.


 
- Buoni propositi scrittura

1. Continuerò  l'editing del mio ultimo romanzo thriller.
 

 
- Buoni propositi blog

1. Come lo scorso anno, anche durante il 2020 pubblicherò solo recensioni ma, se possibile, mi piacerebbe iniziare, e portare avanti per tutto l'anno, una nuova rubrica mensile;

2. Condividerò tutti i miei post sul mio profilo facebook, sul quale cercherò di essere più attiva. (PUR CONDIVIDENDO I POST NON SONO STATA PER NULLA ATTIVA SU FACEBOOK)
 
 
Considerando l'anno vissuto sono molto soddisfatta dei risultati raggiunti: in attesa di conoscere quelli del prossimo anno vi auguro una piacevole fine e un buon 2021!
 
 
 

 

martedì 29 dicembre 2020

Recensioni letture 2020

Cari lettori, come ogni anno, ecco a voi il riepilogo delle mie letture del 2020. 

Nonostante non sia stato un anno facile, almeno dal punto di vista letterario non mi posso lamentare: ho proseguito con la lettura delle mie serie preferite, ho avuto la possibilità di conoscere autori dei quali da anni volevo leggere le loro opere, e mi sono tenuta "al passo" con le nuove pubblicazioni dei miei autori preferiti. 

Come sempre, al fianco di ogni titolo, potete trovare il link con la recensione:

 


 1. Non chiudere gli occhi di Mary Higgins Clark ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/01/non-chiudere-gli-occhi.html

 

 2. La lettrice scomparsa di Fabio Stassi ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/01/la-lettrice-scomparsa.html

 

3. Ogni ragazza perduta di Megan Miranda ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/01/ogni-ragazza-perduta.html 

 

4. Il gatto che aiutava a trovare nuovi amici di Rachel Wells ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/02/il-gatto-che-aiutava-trovare-nuovi-amici.html

 

5. Due cuori in affitto di Felicia Kingsley ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/02/due-cuori-in-affitto.html 

 

6. I love shopping a Natale di Sophie Kinsella ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/03/i-love-shopping-natale.html

 

7. La ragazza fantasma di Sophie Kinsella ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/03/la-ragazza-fantasma.html 

 

8. Ally nella tempesta di Lucinda Riley ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/03/ally-nella-tempesta.html 


9. L'ombra del vento di Carlos Ruiz Zafon ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/03/lombra-del-vento.html

 

10. Parigi è sempre una buona idea di Nicolas Barreau ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/04/parigi-e-sempre-una-buona-idea.html

 

11. Quattro tazze di tempesta di Federica Brunini ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/04/quattro-tazze-di-tempesta.html 

 

12. Mio fratello rincorre i dinosauri di Giacomo Mazzariol ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/04/mio-fratello-rincorre-i-dinosauri.html

 

13. La tristezza ha il sonno leggero di Lorenzo Marone ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/04/la-tristezza-ha-il-sonno-leggero.html 

 

14. Seta di Alessandro Baricco ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/05/seta_4.html

 

15. Segreti e ipocrisie di Sveva Casati Modignani ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/05/segreti-e-ipocrisie.html 

 

16. Appuntamento in terrazzo di Felicia Kingsley ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/05/appuntamento-in-terrazzo.html

 

17. Il presagio di Anne Holt ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/05/il-presagio.html 

 

18. Diario di un amore disperato di Elizabeth Retting ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/05/diario-di-un-amore-disperato.html

 

19. L'amore mi chiede di te di Lucrezia Scali ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/06/lamore-mi-chiede-di-te.html 

 

20. Fiori sopra l'inferno di Ilaria Tuti ----> http://langolodiariel.blogspot.com/2020/06/fiori-sopra-linferno.html

 

21. Doni preziosi di Danielle Steel ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/06/doni-preziosi.html 

 

22. La verità è che non ti odio abbastanza di Felicia Kingsley ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/06/la-verita-e-che-non-ti-odio-abbastanza.html

 

23. La psichiatra di Wulf Dorn ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/06/la-psichiatra.html 

 

24. Batti il cinque di Janet Evanovich ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/07/batti-il-cinque.html

 

25. La ragazza nell'ombra di Lucinda Riley ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/07/la-ragazza-nellombra.html 

 

26. La memoria del lago di Rosa Teruzzi ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/07/la-memoria-del-lago.html

 

27. Sei casi al BarLume di Marco Malvaldi ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/07/sei-casi-al-barlume.html 

 

28. Le amiche non tradiscono (quasi) mai di Jane Fallon----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/07/le-amiche-non-tradiscono-quasi-mai.html

 

29. Finchè il caffè è caldo di Toshikazu Kawaguchi ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/07/finche-il-caffe-e-caldo.html

 

30. La ragazza delle perle di Lucinda Riley ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/08/la-ragazza-delle-perle_6.html

 

31. Il suggeritore di Donato Carrisi ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/08/il-suggeritore.html 

 

32. Il morso della vipera di Alice Basso ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/08/il-morso-della-vipera.html

 

33. Prima regola: non innamorarsi di Felicia Kingsley ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/08/prima-regola-non-innamorarsi.html 

 

34. Donne carine e pericolose di Gina La Manna ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/09/donne-carine-e-pericolose.html

 

35. Quello che ancora non sai di me di Virginia Bramati ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/09/quello-che-ancora-non-sai-di-me.html 

 

36. Non disturbare di Claire Douglas ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/10/non-disturbare.html

 

37. La felicità vuole essere vissuta di Loredana Limone ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/10/la-felicita-vuole-essere-vissuta.html

 

38. Ninfa dormiente di Ilaria Tuti ----> https://langolodiariel.blogspot.com/2020/11/ninfa-dormiente.html

 

39. Confusione (Saga dei Cazalet #3) di Elizabeth Jane Howard ---> http://langolodiariel.blogspot.com/2020/12/confusione-saga-dei-cazalet-3.html 

mercoledì 23 dicembre 2020

Dicembre: Adorazione dei Magi di Perugino

Cari lettori, eccoci giunti all'ultimo post di questa rubrica, che ci ha tenuto compagnia per tutto il 2020! Come ultimo articolo, dato il periodo, ho scelto un'opera "natalizia", ovvero il dipinto "Adorazione dei magi" del Perugino, oggi conservato nella Galleria Nazionale dell'Umbria a Perugia.

L'artista dipinse quest'opera negli anni '70 del 1400 e rappresenta la visita dei tre Re Magi a Gesù bambino, episodio narrato nel vangelo di Matteo. 

La capanna con la Sacra Famiglia si trova dipinta sulla destra del quadro, secondo la consuetudine dell'epoca: il più anziano dei tre Magi è inginocchiato, mentre gli altri due porgono in piedi i loro doni. Gesù è ritratto in braccio alla Madonna, dietro la quale veglia S. Giuseppe.

Alle loro spalle vi è un corteo di persone, ritratte in pose raffinate ed eleganti, le cui fisionomie ricordano quelle del Verrocchio, maestro del Perugino e, molto probabilmente, rappresentano personaggi nobiliari di spicco dell'epoca dell'artista. Secondo i critici, il personaggio a sinistra sarebbe un autoritratto del pittore.

Sullo sfondo, il paesaggio richiama invece la tecnica di Piero della Francesca e, molto probabilmente, è ispirato a una località della Val di Chiana, sul lago Trasimeno.

Dal punto di vista tecnico si può osservare un equilibrio tra le tonalità calde e quelle fredde. Secondo gli studiosi dell'arte l'opera rappresenterebbe un compromesso tra il vecchio e il nuovo: infatti, nonostante la sua impostazione ricordi l'arte tardogotica, d'altro canto, in essa traspaiono le novità apprese dall'artista dai pittori della sua epoca, come i già citati Verrocchio e Piero della Francesca.

Personalmente penso che quest'opera sia molto bella, soprattutto dopo aver avuto l'occasione di ammirarla dal vivo durante l'esposizione a Milano, a Palazzo Marino, nel Natale 2018. Avete avuto anche voi l'occasione di vederla oppure avete ammirato altre opere simili? Se vi va raccontatemelo nei commenti, nel frattempo vi saluto e colgo l'occasione per augurarvi un sereno Natale!

 


 

Fonti:

https://www.analisidellopera.it/adorazione-dei-magi-del-perugino/

https://it.wikipedia.org/wiki/Adorazione_dei_Magi_(Perugino_Perugia)

sabato 19 dicembre 2020

Confusione (Saga dei Cazalet #3)

Cari lettori, il post di oggi è dedicato alla recensione del terzo volume della serie di Cazalet, "Confusione", scritto da Elizabeh Jane Howard ed edito da Fazi.

Questo libro della saga è ambientato tra il 1942 e la fine della seconda guerra mondiale (1945), attraverso le vicende della famiglia Cazalet, capeggiata dagli anziani "Generale" e "Duchessa".

In questo volume il lettore potrà ritrovare Hugh, affranto per la violenta perdita dell'amata moglie Sybil; Edward, che sta per avere un figlio dalla donna con cui da anni ha una relazione extraconiugale; Rachel, sempre impegnata ad accudire gli anziani genitori e per questo sfuggente con la sua amica/fidanzata Sid; Rupert, ancora disperso in Francia a causa della guerra.

Ma è sulle vita delle tre nipoti che la Howard si concentra maggiormente: Louise (figlia di Edward), che presto si sentirà soffocare nella sua nuova vita di moglie e madre; Polly (figlia di Hugh), che finalmente potrà abitare a Londra ma si troverà a subìre una cocente delusione sentimentale e Clary (figlia di Rupert), anche lei trasferitasi a Londra con Polly, con la segreta speranza di poter prima o poi riabbracciare suo padre, oltre che di diventare una famosa scrittrice.

Nella storia spiccano anche Zoe, seconda moglie di Rupert, che da ragazzina frivola del primo libro acquisirà una maggior maturità: combattuta tra l'amore per il marito e la certezza della sua morte, sentirà di nuovo palpitare il suo cuore; e Archie, amico di Rupert conosciuto nel secondo volume il quale, nel corso della narrazione, diventerà il confidente e il custode di tutti i segreti della famiglia Cazalet.

E' sempre piacevole ritrovare questa famiglia e assistere allo svolgersi della loro vita: lo stile della Howard è sempre molto descrittivo e dettagliato, ma non per questo noioso anzi, più proseguo con la lettura della serie, più la storia si fa scorrevole e intrigante. Azzeccatissimi i titoli che l'autrice ha dato ai vari volumi, infatti il denominatore comune che sta alla base di tutte le vicende vissute dai vari personaggi in questo volume è proprio la "confusione", che viene declinata in tutte le sfumature possibili. Apprezzatissimo il colpo di scena finale, che fa da apripista al prossimo volume.

Un libro, quindi, che non può non essere letto da chi ha già conosciuto i Cazalet nei due volumi precedenti, e una saga che consiglio vivamente a tutti coloro che prediligono le storie di grandi famiglie. 


DELLA STESSA AUTRICE:

Gli anni della leggerezza (Saga dei Cazalet #1)

Il tempo dell'attesa (Saga dei Cazalet #2)

lunedì 30 novembre 2020

Ninfa dormiente

Cari lettori, il post di oggi è dedicato alla recensione del romanzo "Ninfa dormiente" di Ilaria Tuti, edito da Longanesi.

Trattasi del secondo volume dedicato al commissario Teresa Battaglia, che in questo nuovo capitolo della serie ritroviamo alla prese con un cosiddetto "cold case": tutto ruota infatti attorno a un quadro... dipinto con sangue umano! Il pittore è ancora in vita, ma da anni si è chiuso al mondo rifiutandosi di comunicare con alcuna persona, e questa reazione sembra proprio essere legata a un fatto legato alla realizzazione del quadro misterioso, che rappresenta una giovane "ninfa dormiente".

Le ricerche di Teresa e della sua squadra la porteranno nel Val Resia, una zona ricca di tradizioni culturali ma anche di misteri, che non sarà per niente semplice portare alla luce...

La trama del romanzo non è però solo dedicata all'indagine: nel corso dei capitoli il lettore potrà conoscere meglio le ricche sfaccettature di Teresa e i suoi tormenti interiori, oltre allo sviluppo del suo rapporto, quasi filiale, con il giovane collega Massimo Marini. I due, inoltre, dovranno fare i conti con alcune persone provienienti dal loro passato, che sconvolgeranno non poco le loro vite.

Nella storia s'intrecciano quindi diversi elementi, che rendono la lettura variegata e attraente, anche per la grande capacità dell'autrice di saper evocare con le sue parole il contesto ambientalistico in cui si svolgono le varie vicende che, come era accaduto anche nel primo libro, è quasi una sorta di personaggio. 

Personalmente, anche se ho apprezzato maggiormente "Fiori sopra l'inferno", per quanto riguarda il caso giallo, ho trovato questo secondo libro una lettura molto piacevole, apprezzando particolarmente le vicende private dei due personaggi più caratterizzati della serie: Teresa che, oltre alle ombre del suo passato dovrà fare i conti con la sua malattia che avanza inesorabilmente; e Massimo, che il lettore avrà modo di conoscere più a fondo nel corso di questo secondo volume. Una lettura che consiglio a tutti coloro che hanno letto e amato il primo libro, ma anche a chi abbia voglia di iniziare una serie davvero ben strutturata, sia a livello di trama sia di stile.

 

DELLA STESSA AUTRICE:

Fiori sopra l'inferno 

lunedì 23 novembre 2020

Novembre: I coniugi Arnolfini di Jan Van Eyck

Cari lettori, il post di oggi è dedicato alla mia rubrica mensile dedicata all'arte. Per il mese di novembre ho scelto di parlarvi di una celebre opera fiamminga realizzata nel 1434, "I coniugi Arnolfini" di Jan Van Eych, oggi esposto alla Nation Gallery di Londra.

I due ricchi borghesi, che danno il nome al quadro, si trovano al centro del dipinto, nella loro camera da letto: si tengono per mano ma, mentre il marito (un mercante di Lucca trasferitosi nelle Fiandre per affari) pone l'altra mano di fronte a sè, come se stesse giurando o salutando, la moglie invece l'appoggia al ventre, a significare una possibile gravidanza. Entrambi indossano abiti raffinati e costosi. Al centro fa mostra di sè il loro cagnolino.

Il ritratto della loro camera matrimoniale è arricchito da numerosi oggetti: un particolare lampadario; gli zoccoli dei coniugi; una figura femminile alla testiera del letto; un prezioso tappeto ai piedi di quest'ultimo; una cassapanca con delle arance accanto alla finestra. Sul fondo della parete è presente uno specchio che riflette l'immagine dei due coniugi e quella di altri due personaggi, uno dei quali sarebbe l'artista stesso.

Secondo i critici d'arte, questi oggetti avrebbero rimandi simbolici: il lampadario e il cagnolino rappresenterebbero, per esempio, la fedeltà coniugale; mentre le arance sono un augurio di fertilità. Tutti gli altri oggetti preziosi rimanderebbero all'agiatezza economica della coppia. 

In generale, si tende a considerare quest'opera come un'allegoria del matrimonio, che all'epoca poteva essere celebrato in casa, oltre che della fertilità. 

Lo stile dell'artista è molto realistico, e ogni oggetto è ritratto con estrema precisione, fin nei minimi particolari: si può notare inoltre la predilezione dell'artista per i colori caldi. 

Trovo che quest'opera sia davvero affascinante, sia per la particolare attenzione nei dettagli sia per tutti i rimandi simbolici presenti: voi, invece, cosa ne pensate? Avete avuto l'occasione di ammirarla dal vivo? Io purtroppo no, anche se ammetto che mi piacerebbe... Se vi va, come sempre, raccontatemi le vostre opinioni, mentre per l'ultimo post di questa rubrica vi dò appuntamento al prossimo mese!

Fonti:

https://www.analisidellopera.it/jan-van-eyck-ritratto-dei-coniugi-arnolfini/

https://www.artesvelata.it/coniugi-arnolfini-jan-van-eyck/ 

https://www.arteworld.it/ritratto-dei-coniugi-arnolfini-jan-van-eyck-analisi/

venerdì 30 ottobre 2020

La felicità vuole essere vissuta

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo "La felicità vuole essere vissuta", scritto da Loredana Limone ed edito da Salani.

Trattasi del quarto e ultimo volume della serie dedicata a "Borgo Propizio", un immaginario paesino italiano creato dalla fantasia dell'autrice e collocato probabilmente in centro Italia.

Anche in questo nuovo episodio ritroviamo i personaggi che abbiamo imparato a conoscere nei primi tre volumi, come le sorelle Mariolina e Marietta e i loro rispettivi consorti Ruggero e Felice Rondinella (sindaco del borgo); Belinda e la sua nuova famiglia; Ornella; Dora la giornalaia pettegola; Antonia, Bartolomeo Saltalamacchia e le sue figlie...

Dopo il tragico terremoto che ha devastato il borgo nel terzo volume, Borgo Propizio pare risorgere dalle proprie ceneri e ritornare quello di un tempo: non senza qualche cambiamento, come l'arrivo di un parrucchiere cinese e dell'eccentrica boutique "Amandissima", oltre alla riapertura della scuola. Per non parlare della troupe televisiva giunta tra le sue mura per girare un film sulla leggendaria figura di Aldighiero il Cortese...

Attraverso una narrazione corale, il lettore entrerà nelle case e nelle vite di questi personaggi, assaporandone gioie e dolori. A differenza dei libri precedenti, in quest'ultima opera non è presente una vera e propria trama, ma un insieme di "spaccati di vite", nelle quali trapelano valori molto importanti, come quelli dell'amicizia e della solidarietà, anche se a volte ho notato un'eccessiva enfasi sul classico tema dei "pettegolezzi di paese" che, dal punto di vista stilistico, ha conferito un po' troppa lentezza al romanzo. 

Apprezzatissimo il finale, che ovviamente non vi svelerò, ma che chiude questa saga in modo davvero eccellente, non solo per il tema trattato ma anche per il modo con cui l'autrice ha deciso di inserirlo nel contesto narrativo. 

Un romanzo quindi che, pur non essendo a mio parere il migliore della serie, chiude in modo magnifico la storia di questo borgo immaginario e che consiglio quindi a tutti coloro che non hanno ancora terminato la lettura di questa saga.

 

DELLA STESSA AUTRICE:

Borgo Propizio 

E le stelle non stanno a guardare 

Un terremoto a Borgo Propizio 

sabato 24 ottobre 2020

Ottobre: Canestra di frutta di Caravaggio

Cari lettori, ritorna oggi la mia rubrica mensile dedicata all'arte. Il quadro che ho scelto questo mese è la celeberrima "Canestra di frutta" dipinta da Caravaggio, conservata nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano.


L'esecuzione di questo dipinto fu probabilmente commissionata all'artista dal Cardinale Federico Borromeo agli inizi del 1600, il quale la donò poi alla Pinacoteca Ambrosiana, da lui stesso istituita.

Al centro dell'opera si può notare una canestra di frutta realizzata in vimini, all'interno della quale sono contenuti frutti di vario tipo come grappoli d'uva bianca e nera, pere, una mela, fichi... Le foglie sono secche e bucate, mentre la parete intorno è intonacata, spoglia e monocromatica.

L'opera fa parte della produzione giovanile di Caravaggio, ma già in essa si può notare la predilezione dell'artista per il realismo, a partire dalla realizzazione delle foglie e della frutta stessa. Questo quadro rappresenta la prima testimonianza di una natura che non viene rappresentata nella sua totale perfezione: questo particolare interesse verso il naturalismo potrebbe essere derivatogli dalla pittura fiamminga e simboleggerebbe la caducità dell'esistenza umana.

Il cesto risulta appoggiato su un piccolo listello, ma la vera protagonista del quadro è la frutta, che viene ritratta in modo simmetrico, conferendo così alla scena una sorta di monumentalità.

Ammetto che, pur abitando in provincia di Milano e avendo visitato diversi luoghi culturali della zona, la Pinacoteca Ambrosiana mi manca, pur avendo avuto l'occasione di visitare la vicina Biblioteca. Voi invece avete avuto l'opportunità di ammirare quest'opera dal vivo? Se vi va raccontatemelo nei commenti, mentre per il prossimo post di questa rubrica vi dò appuntamento al mese di novembre!

Fonti:

https://it.wikipedia.org/wiki/Canestra_di_frutta

https://www.analisidellopera.it/caravaggio-canestra-di-frutta/ 

https://www.arteworld.it/canestra-di-frutta-caravaggio-analisi/

sabato 3 ottobre 2020

Non disturbare

Cari lettori, il post di oggi è dedicato alla recensione del romanzo "Non disturbare" di Claire Douglas, edito da Nord.

Protagonista è Kirsty, moglie di Adrian e madre di Amelia ed Evie che, dopo la depressione del marito, decide di cambiare vita assieme a tutta la sua famiglia, lasciando Londra per trasferirsi in un paesino di campagna nel Galles, nel quale inizia ad avviare un bed and breakfast con la collaborazione, purtroppo un po' invadente, della madre.

La donna pensa che questo cambio di vita potrebbe aiutare il marito a star meglio e a iniziare nuovo capitolo, sereno, della loro vita, ma all'improvviso la routine della famiglia sarà stravolta dall'arrivo di Selena, cugina di Kirsty. 

In passato Kirsty e Selena erano come sorelle, ma un evento particolare aveva bruscamente posto fine al loro rapporto. Ora, però, che la cugina le confessa di aver bisogno di un luogo dove stare con la figlioletta malata dopo essere scappata dal marito violento, la nostra protagonista deciderà di dare un calcio al passato e provare a recuperare il loro rapporto. 

Ma ciò si rivelerà più complicato del previsto, anche perchè lo spettro del marito violento è sempre presente, per non parlare della ricomparsa dell'ex di Selena e dello strano comportamento del fratello adottivo di Kirsty che, giunto al bed and breakfast per festeggiare il compleanno della madre, pare assumere uno strano atteggiamento una volta accortosi della presenza di Selena.

A ciò si aggiungeranno degli strani accadimenti, come mazzi di fiori marci che Kirsty inizierà a trovare sul cancello quasi ogni giorno, giocattoli delle bambine misteriosamente spostati, un cappio appeso al soffitto, che la donna intrerpreterà come un segno allusivo del passato tentativo di suicidio del marito il quale, assieme alle bambine, diventerà più taciturno, come se nascondesse qualcosa, e nemmeno gli abitanti del paese si mostreranno solidali con lei...

A causa di ciò, Kirsty inizierà a vedere il posto con altri occhi e, piano piano, inizierà a sentirsi soffocare tra quelle montagne che all'inizio le piacevano così tanto,  ma il culmine verrà raggiunto quando, una notte, verrà ritrovato un cadavere...

Ho conosciuto per caso questa autrice con il thiller psicologico "La migliore amica" e, da quel momento, ho iniziato a leggere le sue storie (mi manca solo la sua prima pubblicazione). Trovo che i suoi romanzi, sempre di genere thriller, abbiano una trama ben congegnata e dei risvolti originali, con la giusta dose di suspance, e anche questo suo ultimo lavoro rispetta questi canoni. Ho apprezzato tutto lo svolgersi della trama e il finale mi ha davvero sorpresa. Consiglio perciò questa storia a tutti gli amanti del genere, ma anche a chi abbia voglia di un thriller psicologica dai risvolti imprevedibili.

 

DELLA STESSA AUTRICE:

La migliore amica 

La vacanza ideale 

lunedì 28 settembre 2020

Settembre: L'urlo di Munch

Cari lettori, iniziamo la settimana con il mio post mensile dedicato all'arte. Per il mese di settembre ho deciso di proporvi un'opera molto famosa e ricca di significati, ovvero "L'urlo" di Munch, realizzata nel 1893 e conservata nella Galleria Nazionale di Oslo, della quale l'artista ha realizzato più versioni (quattro).

La genesi di quest'opera viene raccontata dall'artista stesso nel suo diario, nel quale narra di come un giorno, camminando al tramonto in un parco con degli amici, per una stanchezza improvvisa, fu costretto ad appoggiarsi a una palizzata, e proprio in quel momento sentì sorgere in lui un urlo straziante. Questa sensazione fu poi rielaborata in questo dipinto e in quelli successivi.

Nell'opera è presente una persona, dal sesso indefinito che, con le mani attorno al volto, sta urlando. Ed è proprio il suo urlo il vero protagonista del dipinto, che rappresenterebbe l'incertezza del genere umano nella mentalità di fine Ottocento e ha lo scopo di trasmettere angoscia allo spettatore, facendo così considerare lo stesso artista un precursore dell'espressionismo.

Alla sinistra del quadro si scorgono due persone, le quali sembrerebbero voler prendere distanza da quella persona e simboleggerebbero la falsità dei rapporti umani. 

Sulla destra, il paesaggio è caratterizzato da uno specchio d'acqua e da un cielo al tramonto, ritratto con delle lingue di fuoco. Per questo, i colori predominanti del dipinto sono quelli caldi.

Dal punto di vista stilistico, Munch utilizzò soprattutto linee curve, con eccezione del parapetto e delle sagome delle due figure a lato, questo probabilmente per sottolinerare l'ancoramento di queste ultime alla realtà, a differenza del protagonista del dipinto, che si fa travolgere dalle sue emozioni.

La celebrità di questa serie di dipinti rese queste opere protagoniste di ben due furti, il primo nel 1994 e il secondo nel 2004, per fortuna risolti entrambi con il ritrovamento dei quadri.

E anche per questo mese è tutto: se vi va, scrivetemi i vostri pensieri su quest'opera e raccontatemi le vostre sensazioni, nel caso doveste avere avuto l'esperienza di vederla dal vivo. Nel frattempo vi dò appuntamento al prossimo mese con il nuovo post di questa rubrica!

 

Fonti:

https://it.wikipedia.org/wiki/L%27urlo 

https://www.arteworld.it/urlo-munch-analisi/ 

https://www.analisidellopera.it/edvard-munch-l-urlo/ 

venerdì 18 settembre 2020

Quello che ancora non sai di me

Cari lettori, il post di oggi è dedicato al romanzo "Quello che ancora non sai di me", scritto da Virginia Bramati ed edito da Giunti.      

La storia viene raccontata da tre punti di vista: quello di Caterina, insegnante di lettere calabrese, in procinto di sposarsi con lo storico fidanzato la quale, al momento di aggiornare le graduatorie scolastiche decide di fare una pazzia e di scegliere la provincia di Brescia; quello di Luca, avvocato milanese, che gestisce una casa famiglia a Sirmione e quello di Carla, parrucchiera di uno storico salone di bellezza sirmionese.

Le vicende di questi tre personaggi s'incroceranno quando Caterina andrà a insegnare per un anno in un istituto alberghiero di Desenzano, e si ritroverà per questo a prendere in affitto un appartamento a Sirmione. La giovane diventerà l'insegnante di uno dei "ragazzi difficili" di Luca, e perciò i due si conosceranno e istaureranno un particolare legame, che entrambi gradiranno per le inedite emozioni provate e, allo stesso tempo, temeranno a causa delle imminenti nozze della giovane. Carla ricoprirà invece il ruolo di "cupido" nei loro confronti perchè, nonostante sia a conoscenza del fatto che Caterina sia fidanzata, cercherà in tutti i modi di farli avvicinare, soprattutto dopo aver notato che i due ragazzi sono sperduti e ancora alla ricerca di una loro identità, sia professionale sia amorosa. Sullo sfondo l'affascinante paesaggio del lago di Garda.

Ho letto tutti i romanzi di Virginia Bramati e in passato ho avuto il piacere di intervistarla durante una sua presentazione nel mio comune di residenza. Le sue storie mi piacciono perchè sono semplici e delicate e, nello stesso tempo, presentano personaggi con i quali è facile riconoscersi e, nello stesso tempo, simpatizzare per loro. Molto apprezzate anche le piccole comparse dei personaggi dei suoi libri precedenti. Come al solito, non manca una parte più movimentata e misteriosa, in questo caso legata alla vicenda di una ragazza della casa famiglia, che conferisce maggior ritmo al romanzo, rendendolo ancora di più una lettura appassionante. Per tutti questi motivi consiglio questa storia a tutti gli amanti dei romanzi di questa autrice, ma anche a chi abbia voglia di conoscerla per la prima volta con una lettura semplice ma nello stesso tempo curata e coinvolgente.

 

DELLA STESSA AUTRICE:

E se fosse un segreto? 

Tutta colpa della mia impazienza 

Cercasi amore vista lago 

martedì 1 settembre 2020

Donne carine e pericolose

Cari lettori, oggi vi parlerò del romanzo "Donne carine e pericolose", scritto da Gina La Manna ed edito da Piemme.

La storia è ambientata in un resort di lusso californiano, il Serenity Spa e Resort, nel quale si celebrerà lo sfarzoso matrimonio di Whitney e Arthur, che conta una settimana di prove e festeggiamenti. La donna, per l'occasione, ha deciso di riunire le sue tre amiche del college, con le quali negli anni i rapporti si sono diradati: Kate, dalla brillante carriera con il sogno di diventare madre; Ginger, che di figli ne ha ben tre (di cui una figlia adolescente) e per questo non ha un minuto libero e si sente molto stressata; ed infine Emily, la quale ha un conto in sospeso con Ginger, oltre che un trauma nel suo passato che non le consente di condurre una vita serena. 

Inoltre, al matrimonio è invitata anche Lulu, settantenne giunta al quinto matrimonio con lo zio dello sposo, al momento inquieta perchè teme che il marito (unico amore della sua vita) abbia intenzione di lasciarla e Sydney, giovane ragazza madre anche lei imparentata con la famiglia dello sposo.

Le cinque donne stringeranno in breve tempo un forte legame e si confesseranno dubbi e fragilità. A questo proposito viene riservato ampio spazio alla loro sfera psicologica.

La serata delle prove del ricevimento nuziale sarà però funestata da un terribile evento: un uomo verrà trovato morto e Kate, Ginger, Emily e Lulu affermeranno rispettivamente di essere le uniche e le sole assassine... come mai? Cos'è realmente successo? Qual è l'identità della vittima e perchè le quattro donne avrebbero voluto vederla morta? Ma soprattutto: chi è l'assassino?

Le storie delle protagoniste, capitolo dopo capitolo, verranno intervallate dai colloqui condotti dalla polizia dopo l'omicidio, i quali gradualmente faranno comprendere al lettore cosa è realmente successo.

E' stato molto piacevole leggere questo thriller psicologico che, pagina dopo pagina, cattura il lettore senza fargli capire dove l'autrice voglia condurlo. Il punto di forza penso stia non solo nella psicologia delle sue protagoniste, ma anche nella stessa struttura, insolita per un thriller, basti pensare che fino alla fine non si conoscerà l'identità della vittima. In generale apprezzo molto quegli autori che s'impossessano di un genere con una struttura fissa e lo stravolgono portando a esso una ventata di originalità. Purtroppo però ho rinvenuto anche un punto debole, cioè un'eccessiva lentezza e una prolissità sulle vite delle protagoniste a scapito del caso giallo vero e proprio. Personalmente avrei preferito una seconda parte più articolata e una maggior vivacità nella descrizione della vita e dei pensieri dei personaggi.

A parte questo però la lettura è piacevole e si lascia leggere in fretta, perciò consiglio questa storia soprattutto agli amanti del thriller, meglio se psicologico.

giovedì 27 agosto 2020

Prima regola: non innamorarsi

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo "Prima regola: non innamorarsi", scritto da Felicia Kingsley ed edito da Newton Compton.

Protagonisti della storia sono Silvye e Nick, entrambi truffatori di professione: ma, se la prima (detta "La gazza ladra") è impulsiva e improvvisatrice; il secondo (detto "Il chirurgo") è razionale e stratega, espertissimo del mondo dell'arte. I due, dopo qualche casuale incontro/scontro, si ritroveranno a lavorare insieme per Lord Henry, che affiderà loro un compito molto importante: ritrovare il diario segreto del celebre seduttore Giacomo Casanova.

Per i due non sarà affatto semplice lavorare insieme, e non solo per i loro diversi approcci al lavoro; entrambi infatti ambiscono a intascare l'intera ricompensa, senza dividerla a metà con l'altro partner:  Silvye per aiutare la madre indebitata con persone poco raccomandabili e Nick per salvare le sorti dell'orfanotrofio in cui è cresciuto. Ma i due ragazzi dovranno anche fare i conti con una pericolosa attrazione reciproca, che li porterà alla formulazione di una regola fondamentale: vietato innamorarsi...

In questo romanzo, però, non si parla solo d'amore: i due protagonisti vivranno infatti numerose avventure e, durante la ricerca del diario, dovranno fare i conti con omicidi e loschi personaggi, oltre che tutti i misteri gravitanti attorno allo scritto di Casanova. La sua ricerca porterà Silvye e Nick da Londra a Parigi e da Venezia e Vienna, portando il lettore a viaggiare insieme a loro, ovviamente sempre con il fiato sospeso.

E' stato molto appassionante leggere questa storia perchè, personalmente, amo molto le storie che mescolano più generi. Inoltre, l'ambientazione veneziana mi ha riportato alla memoria un viaggio fatto un po' di anni fa nel capoluogo veneto, che mi aveva permesso di vedere in prima persona proprio la cella in cui fu imprigionato Casanova. 

E' il terzo romanzo che leggo di questa autrice (più l'ebook ambientato durante la quarantena) e quello che apprezzo di più nelle sue storie, oltre ai dialoghi davvero ironici e brillanti, è il suo proporre storie sempre diverse che, pur avendo come base il romance, si sviluppano con elementi originali e mai uguali. In questo, per esempio, ho molto apprezzato anche tutta la ricerca storica che sta dietro alla storia di Casanova, che mi ha permesso di ampliare le mie conoscenze.

Consiglio perciò questo romanzo a chi abbia voglia di leggere una storia sia d'amore sia d'avventura, con il solito pizzico d'ironia che non guasta mai.
 
 
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martedì 25 agosto 2020

Il morso della vipera

Cari lettori, il post di oggi è dedicato al primo romanzo della nuova serie di Alice Basso, "Il morso della vipera", edito da Garzanti.

La storia è ambientata nel 1935, a Torino, e protagonista è Anita, una ventenne in procinto di sposarsi con Corrado, aitante giovanotto di ideologia fascista. Subito dopo la proposta di matrimonio, però, la ragazza si ritrova un po' spaventata dal futuro che l'attende (Corrado le prospetta sin da subito il suo desiderio di volere ben sei figli) così, d'istinto, chiede al suo promesso sposo sei mesi di tempo per poter provare a lavorare.

Il giovane, nonostante qualche perplessità, deciderà di non contrastare il desiderio di Anita, così la nostra protagonista si ritroverà ben presto a essere una dattilografa per la rivista "Saturnalia", che traduce gialli americani e diffonde la celeberrima serie gialla del commissario Bonomo, ideata da Sebastiano, datore di lavoro di Anita, agli occhi di tutti il ritratto del perfetto fascista, capace di creare storie rispondenti in tutto e per tutto ai canoni dettati dalle autorità fasciste, che mal concepivano questo genere e che per questo lo vincolavano a ferree regole.

Peccato che ad Anita, di natura poco incline allo studio e alla lettura, le storie di Bonomo proprio non piacciano e che, al contrario, venga attirata sin da subito dalle storie americane, così piene di suspence, colpi di scena, sparatorie, personaggi dalla psicologia davvero intrigante.

E il caso vuole che, dopo poco tempo, la giovane si ritrovi coinvolta in un mistero: un uomo, morto da tempo, acclamato come un eroe della prima guerra mondiale, verrà a un certo punto accusato da una donna di averle ucciso la figlia. Per questo Anita, sulla base degli insegnamenti appresi dalle sue storie preferite, darà inizio a un'indagine personale che la porterà e vivere avventure inaspettate e a dover lottare per la giustizia e per i valori in cui crede, e non sarà da sola...

Dopo la serie su Vani Sarca, Alice Basso ci presenta una protagonista molto diversa dalla ghostwriter, ma altrettanto particolare: Anita è una ragazza molto bella d'aspetto, consapevole di esserlo e per questo convinta di poter ottenere quello che vuole (e i fatti le danno ragione). Nel corso della narrazione però il suo personaggio subirà una maturazione e la giovane si renderà conto che essere "bella e basta" non è sufficiente per vivere una vita soddisfacente e a far valere i propri diritti.

I punti forti del romanzo, a mio parere, sono due: il particolare stile dell'autrice (sempre ironico, dettagliato e preciso, ma senza per questo risultare pesante, che denota una grande padronanza della lingua italiana) che già avevo gradito anche nella serie precedente e l'atmosfera che pervade l'intera storia. Per il lettore infatti non sarà affatto complicato sentirsi parte di quel mondo, anche se non l'ha vissuto in prima persona, e questo grazie non solo al modo di scrivere di Alice Basso, ma anche per l'accurata ricerca storica che sta dietro alla stesura del romanzo, che ci ha permesso anche di apprendere curiosità di un periodo storico conosciuto più per gli eventi politici che per quelli legati alla vita quotidiana della popolazione. 

Una nuova serie, quindi, che non mi ha per niente delusa ma che, anzi, mi ha lasciato con la curiosità di conoscere il prosieguo delle avventure di Anita e di tutti gli altri personaggi, dei quali ho apprezzato moltissimo le loro sfaccettature psicologiche!
 
 
DELLA STESSA AUTRICE:
 

 

 

giovedì 20 agosto 2020

Il suggeritore

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo "Il suggeritore", scritto da Donato Carrisi ed edito da Longanesi e Tea.

La vicenda ha inizio con il ritrovamento di alcune braccia sinistre, appartenute a cinque bambine misteriosamente scomparse nei giorni precedenti, più quella di una misteriosa sesta bambina non identificata.

Il caso viene affidato alla squadra coordinata dal commissario Roche, alla quale fanno parte l'anziano Stern, il giovane Boris e la scontrosa Sarah Rose. A essi si aggiungono il criminologo Goran e Mila, esperta nel ritrovamento di persone scomparse. Il gruppo decide di chiamare il serial killer con l'ipotetico nome "Albert", in modo da iniziare a definirlo concretamente come una persona.

Dopo pochi giorni il caso sembrerebbe risolto: per un banale controllo a un posto di blocco viene fermato un uomo, e nel bagagliaio della sua automobile verrà ritrovato proprio il corpo di una delle bambine scomparse. Quell'uomo, che si scoprirà essere un pedofilo, si ucciderà in cella poco dopo e, purtroppo, la squadra di Roche si renderà conto che non era lui l'assassino ma che, il vero serial killer, con quel gesto aveva voluto "suggerire" alla polizia la natura perversa di quell'uomo.

Questo episodio sarà solo il primo di una serie di simili eventi: seguendo le tracce lasciate dall'assassino, i poliziotti a poco a poco ritroveranno i corpi delle cinque bambine in luoghi che segnalano alcuni delitti rimasti irrisolti. Fino a quando, il cadavere della quinta e ultima bambina, verrè ritrovato proprio nel posto in cui si riunisce la squadra di polizia... e se questa volta il "suggeritore" stesse accusando uno di loro? E, soprattutto, chi si nasconde dietro a questo piano così diabolico ma magistralmente costruito? 

Passo dopo passo la verità inizierà a venire a galla, ma i colpi di scena non mancheranno, e più di una volta il lettore si troverà spiazzato in un crescendo di rivelazioni sconvolgenti...

Quello che più mi ha colpito di questo romanzo è l'architettura della trama, molto complessa ma, nello stesso tempo, assai definita: ogni dettaglio non è casuale, bensì inserito magistralmente all'interno dell'intreccio. Ho ammirato molto anche lo stile dell'autore nel delineare la psicologia dell'assassino e dei vari personaggi, soprattutto quella di Mila, e le nozioni di criminologia mi hanno incuriosita molto. Nonostante questi aspetti positivi, ce ne sono stati un paio che mi hanno convinta di meno: per prima cosa, pur amando i colpi di scena, verso la fine li ho trovati un po' eccessivi e, secondo aspetto, mi ha un po' deluso il finale, poichè l'ho ritenuto delineato un po' troppo frettolosamente, almeno secondo i miei gusti. Avrei sicuramente gradito qualche spiegazione in più, a scapito magari di altri passaggi, presenti nei capitoli precedenti, che ho trovato un po' troppo prolissi. A parte questo, però, considero la storia di alta qualità e ben rivaleggia con i romanzi esteri dello stesso genere.

mercoledì 12 agosto 2020

Agosto: La nascita di Venere di Botticelli

Cari lettori, ritorna oggi la mia rubrica mensile dedicata all'arte. Il quadro che ho scelto questo mese è un celebre dipinto di Sandro Botticelli, "La nascita di Venere", conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze (172, 5 x 278, 5 cm).

Secondo gli studiosi d'arte, l'opera (d'olio su tela) venne realizzata dopo il ritorno da Roma dell'artista, nel quale si era recato nel 1482 per affrescare la Cappella Sistina. 

Al centro del dipinto lo spettatore può ammirare Venere su una conchiglia, che sorge dalle acque. Attorno a lei la ninfa Ore le porge un manto rosa ricoperto di fiori, mentre dall'altra parte Zefiro, il vento dell'amore e della passione, abbraccia la ninfa Clori. La posa di Venere richiama quella delle statue classiche, mentre il viso sarebbe ispirato alle fattezze di Simonetta Vespucci, musa del Botticelli. Lo sfondo potrebbe invece essere ispirato al golfo dei Poeti. 

Nel ritrarre la scena, il pittore prese a modello vari testi letterari, come le Stanze di Angelo Poliziano, i testi dei poeti latini Lucrezio e Ovidio e del greco Esiodo. Il quadro riprende ed esprime l'ideologia neoplatonica, ricorrente nelle opere artistiche rinascimentali e, secondo tale filosofia, rappresenterebbe l'emblema di un amore puro, semplice e nello stesso tempo energia vitale, la quale viene espressa anche nelle forme armoniche della dea stessa. 

L'opera è davvero molto bella, anche da ammirare. Anni fa ho avuto l'occasione di visitare la galleria degli Uffizi e sono rimasta veramente colpita dall'ammirevole resa che dal vivo reca questo quadro. Se non l'avete mai visto vi consiglio di farlo, approfittando del fatto che, nella stessa sala, è presente anche un altro celeberrimo quadro dell'artista, "La primavera".

E anche per questo mese è tutto: appuntamento a settembre per scoprire quale sarà la prossima opera di cui vi parlerò!

Fonti:

https://it.wikipedia.org/wiki/Nascita_di_Venere 

https://www.analisidellopera.it/sandro-botticelli-nascita-di-venere/ 

giovedì 6 agosto 2020

La ragazza delle perle

Cari lettori, il libro di cui vi parlerò oggi è il quarto volume della saga de "Le sette sorelle" di Lucinda Riley, "La ragazza delle perle", edito da Giunti.


La storia è incentrata sulle vicende della quarta sorella, Celaeno detta Cece, che all'inizio della storia troviamo in crisi dopo aver compreso che la sorella Star, con la quale ha sempre avuto un rapporto quasi simbiotico, ha trovato le sue origini e iniziato una nuova vita a fianco dell'uomo di cui si è innamorata. Per questo anche lei, come Maia, Ally e la stessa Star, deciderà di fare chiarezza sul suo passato, in base agli indizi lasciatole da Pa' Salt. 

Essi la porteranno in Australia, una terra che Cece (istancabile viaggiatrice) non ha mai visitato, a causa della sua fobia per i ragni. In questa terra molto calda e sconosciuta la ragazza ripercorrerà le orme di una sua antenata, Kitty McBride, un'emigrata inglese che, giunta nella terra dei canguri solo per accompagnare una conoscente, metterà a sorpresa radici in quel posto dopo essersi prima fidanzata e poi sposata con uno dei due fratelli Mercer, il cui padre gestisce il fiorente mercato delle perle. Cece si appassionerà molto alle vicende di Kitty, al suo ambiguo rapporto con i due fratelli Mercer e al modo con cui si troverà a dover gestire l'attività di famiglia quando la sua vita verrà travolta da un tragico evento. 

Parallelamente alle vicende di Kitty, ambientate nel Novecento, l'autrice  delinea le avventure di Cece. La ragazza, infatti, prima di giungere in Australia, deciderà di trascorrere il periodo natalizio in Thailandia, sulle spiagge soleggiate che ama tanto. Lì conoscerà un uomo misterioso, che si farà chiamare con un nome fittizio (Ace) e che parrà nascondere numerosi segreti: Cece istaurerà con lui un particolare legame, e lo stesso accadrà in seguito con una ragazza australiana, Chrissie. La quarta delle sette sorelle capirà quindi di possedere una natura ambivalente, e ciò troverà conferma anche quando capirà che le sue origini la legano non solo al mondo degli immigrati ma anche a quello, misterioso e affascinante, degli aborigeni australiani. 

Ancora una volta Lucinda Riley ci regala una storia strutturata con l'alternanza tra presente e passato, nel quale le vicende di fantasia dei protagonisti si mescolano a eventi storici, che permettono così al lettore di allargare il proprio bagaglio culturale. 

Ammetto di essere partita un po' prevenuta nei confronti di Cece, che negli altri romanzi viene definita un po' dispotica e troppo possessiva verso Star. Nel corso della lettura della storia si comprenderà, però, che l'origine dei suoi comportamenti nascondo paure e fragilità che, nel corso della narrazione, la ragazza si troverà ad affrontare e superare. Per questo ho rivalutato molto la psicologia del suo personaggio che al momento definirei la più "umana" tra le quattro sorelle. 

Per quanto riguarda invece la figura di Kitty, devo confessare che, pur avendo letto con interesse la sua storia, non ho particolarmente apprezzato le sue scelte, e ciò non mi ha permesso di provare molta simpatia per lei. D'altra parte, però, ho compreso la scelta della scrittrice nel tratteggiare un personaggio di tal genere, in quanto in questo modo ha differenziato la psicologia di Kitty da quella delle altre figure femminili del passato presenti nei tre precedenti romanzi. 

Inutile affermare che sono molto curiosa di proseguire con la lettura della serie, il cui prossimo volume sarà incentrato su Tiggy, la sorella della quale non si è particolarmente accennato nei libri precedenti e che per questo sono molto curiosa di conoscere.
 
 
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