lunedì 15 luglio 2019

Più forte di ogni addio

Cari lettori, oggi vi parlerò dell'ultimo romanzo di Enrico Galiano, "Più forte di ogni addio", edito da Garzanti.

Protagonisti della storia sono Michele e Nina: il primo è un ragazzo diciottenne, non vedente da quando aveva tredici anni, a causa di un incidente stradale che gli ha spezzato tutti i suoi sogni. Nina, invece, si definisce una ragazza "orchidea", fragile e sensibile, che soffre ancora molto per la prematura perdita del padre.

Nina e Michele s'incontreranno sul treno che li porta a scuola e, a poco a poco, i due intrecceranno un rapporto davvero speciale. Ma Nina nasconde un segreto, un segreto che non potrà tenere nascosto ancora a lungo, e che potrebbe spezzare da un momento all'altro quel rapporto così speciale...

Purtroppo non posso rivelarvi di più, per non rischiare spoiler, ma ci tengo molto a sottolineare la delicatezza della prosa poetica con cui viene raccontata la storia, nella quale si alternano i punti di vista dei due protagonisti: Michele il quale, nonostante tutto, conserva una grinta e una voglia di vivere davvero ammirevole e Nina che, per prima cosa, ha bisogno di far pace con sè stessa e con il suo passato. 

Avevo già apprezzato l'autore leggendo il suo primo romanzo, "Eppure cadiamo felici" ma, a mio parere, credo che questa sua nuova storia abbia una marcia in più, non solo nella caratterizzazione dei due protagonisti ma anche nello stile, davvero emozionante e coinvolgente.

Una lettura che, seppur principalmente adatta a lettori "young adult", potrebbe benissimo essere apprezzata anche da un pubblico più adulto.
 
 
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domenica 7 luglio 2019

Ultimo tango all'ortica

Cari lettori, oggi vi parlerò dell'ultimo romanzo di Rosa Teruzzi, "Ultimo tango all'ortica", edito da Sonzogno.

Anche in questo libro ritroviamo Libera, la fioraia detective del Giambellino che, assieme alla stravagante madre Iole, si troverà alla prese con un nuovo mistero su cui indagare.

Il maggiordomo di un'amica di Iole, infatti, è stato arrestato per l'omicidio di un uomo, e per questo la donna chiederà aiuto alle due "detective" in quanto convinta della sua innocenza. Libera e Iole inizieranno così un indagine tutta personale, per la quale saranno come al solito aiutate dal giornalista Cagnaccio e dalla reporter Irene. 

Scavando nella vita della vittima, Libera e Iole scopriranno un uomo dalla figura ambivalente: era lui la vittima delle donne con cui intrecciava continue relazioni o erano loro che erano importunate da lui? E quale potrebbe essere il ruolo del maggiordomo, che quella sera si trovava proprio sul luogo del delitto, poco fuori dalla balera in cui Katy, ex fidanzata della vittima, trascorreva la serata ballando il tango con un uomo misterioso? Saranno molti gli interrogativi che si porranno le due donne e che, piano piano, troveranno una risposta...

E' stato piacevole leggere il quarto episodio dedicato alla serie di Libera, Iole e Vittoria. Il caso giallo incuriosisce e spinge il lettore a proseguire con la lettura, che risulta fluida e scorrevole. Mi sarebbe piaciuto, invece, che le vicende private di Libera subissero qualche evoluzione, per questo spero che in un prossimo volume possano trovare più spazio. Apprezzatissimo il personaggio di Iole. Ho gradito, inoltre, anche il lieve riavvicinamento tra Libera e la figlia Vittoria. 

Una storia che consiglio agli amanti della serie, con l'invito, per chi non la conoscesse, a  iniziare la lettura dal primo volume, "La sposa scomparsa", che potrete trovare recensito sul blog. 
 
 
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lunedì 1 luglio 2019

Alle periferie dell'impero

Cari lettori, oggi vi parlerò di un romanzo per ragazzi che ho dovuto leggere per un corso di formazione, "Alle periferie dell'impero", scritto da Alberto Vignati ed edito da Giunti.

Trattasi di una storia davvero particolare, in cui il protagonista, Joseph, un ragazzo italiano di origine africana, si ritrova coinvolto in una vicenda molto più grande di lui, proprio durante lo svolgimento dei suoi esami di maturità. 

Un giorno, infatti, il ragazzo a cui fa ripetizioni, Giuseppe, gli chiede di aiutarlo a fuggire: quest'ultimo, per sua sventura, fa parte di una famiglia mafiosa e vorrebbe slegarsi dai suoi parenti che, dopo l'arresto dei genitori, avrebbero intenzione di tenerlo con sè e sono in lotta tra di loro.

Il nostro protagonista, quindi, cercherà in tutti i modi di aiutarlo, mettendo più volte a repentaglio la propria vita, oltre a quella di suo padre, e scontrandosi con i suoi amici del cuore, Argenti e Zorba, come lui residenti in uno dei quartieri più difficili di Corsico, nel milanese, i cui interessi sono legati ai parenti del ragazzino e per questo non capiscono il comportamento di Joseph e tentano di dissuaderlo.

Tra tensioni e pericoli sempre in agguato, si snoda la trama della storia, che viene raccontata con tono epico e altisonante,  che riecheggia il titolo (per "periferie dell'impero" si intendono infatti i luoghi di confine dell'impero romano, ai quali è associata la città di Corsico). Il linguaggio è invece colloquiale e denso di termini tipici del linguaggio giovanile.  

Joseph, nonostante l'avventura che si ritrova a vivere, è un adolescente come tanti altri, che fatica a trovare il suo posto del mondo: infatti non si trova a suo agio nè con i suoi amici, che dopo la scuola media sono andati subito a lavorare; nè con i suoi compagni del liceo scientifico "Leonardo da Vinci" di Milano, che appartengono a una classe sociale molto più agiata della sua.

Altro protagonista della storia è Corsico e il quartiere in cui si snodano la maggior parte delle vicende, quello di piazza Europa: un luogo dove chi nasce sembra essere destinato a una vita difficile, un futuro che Joseph, nel corso della narrazione, capirà di non voler accettare.

Una storia che, sebbene per ragazzi, ho trovato molto piacevole da leggere, e che ho apprezzato per la trama, per lo stile e per il messaggio di fondo. Un libro, quindi, che trovo perfetto per una lettura giovanile, ma anche per chi ha già superato da un po' i diciotto anni.