lunedì 28 settembre 2020

Settembre: L'urlo di Munch

Cari lettori, iniziamo la settimana con il mio post mensile dedicato all'arte. Per il mese di settembre ho deciso di proporvi un'opera molto famosa e ricca di significati, ovvero "L'urlo" di Munch, realizzata nel 1893 e conservata nella Galleria Nazionale di Oslo, della quale l'artista ha realizzato più versioni (quattro).

La genesi di quest'opera viene raccontata dall'artista stesso nel suo diario, nel quale narra di come un giorno, camminando al tramonto in un parco con degli amici, per una stanchezza improvvisa, fu costretto ad appoggiarsi a una palizzata, e proprio in quel momento sentì sorgere in lui un urlo straziante. Questa sensazione fu poi rielaborata in questo dipinto e in quelli successivi.

Nell'opera è presente una persona, dal sesso indefinito che, con le mani attorno al volto, sta urlando. Ed è proprio il suo urlo il vero protagonista del dipinto, che rappresenterebbe l'incertezza del genere umano nella mentalità di fine Ottocento e ha lo scopo di trasmettere angoscia allo spettatore, facendo così considerare lo stesso artista un precursore dell'espressionismo.

Alla sinistra del quadro si scorgono due persone, le quali sembrerebbero voler prendere distanza da quella persona e simboleggerebbero la falsità dei rapporti umani. 

Sulla destra, il paesaggio è caratterizzato da uno specchio d'acqua e da un cielo al tramonto, ritratto con delle lingue di fuoco. Per questo, i colori predominanti del dipinto sono quelli caldi.

Dal punto di vista stilistico, Munch utilizzò soprattutto linee curve, con eccezione del parapetto e delle sagome delle due figure a lato, questo probabilmente per sottolinerare l'ancoramento di queste ultime alla realtà, a differenza del protagonista del dipinto, che si fa travolgere dalle sue emozioni.

La celebrità di questa serie di dipinti rese queste opere protagoniste di ben due furti, il primo nel 1994 e il secondo nel 2004, per fortuna risolti entrambi con il ritrovamento dei quadri.

E anche per questo mese è tutto: se vi va, scrivetemi i vostri pensieri su quest'opera e raccontatemi le vostre sensazioni, nel caso doveste avere avuto l'esperienza di vederla dal vivo. Nel frattempo vi dò appuntamento al prossimo mese con il nuovo post di questa rubrica!

 

Fonti:

https://it.wikipedia.org/wiki/L%27urlo 

https://www.arteworld.it/urlo-munch-analisi/ 

https://www.analisidellopera.it/edvard-munch-l-urlo/ 

venerdì 18 settembre 2020

Quello che ancora non sai di me

Cari lettori, il post di oggi è dedicato al romanzo "Quello che ancora non sai di me", scritto da Virginia Bramati ed edito da Giunti.      

La storia viene raccontata da tre punti di vista: quello di Caterina, insegnante di lettere calabrese, in procinto di sposarsi con lo storico fidanzato la quale, al momento di aggiornare le graduatorie scolastiche decide di fare una pazzia e di scegliere la provincia di Brescia; quello di Luca, avvocato milanese, che gestisce una casa famiglia a Sirmione e quello di Carla, parrucchiera di uno storico salone di bellezza sirmionese.

Le vicende di questi tre personaggi s'incroceranno quando Caterina andrà a insegnare per un anno in un istituto alberghiero di Desenzano, e si ritroverà per questo a prendere in affitto un appartamento a Sirmione. La giovane diventerà l'insegnante di uno dei "ragazzi difficili" di Luca, e perciò i due si conosceranno e istaureranno un particolare legame, che entrambi gradiranno per le inedite emozioni provate e, allo stesso tempo, temeranno a causa delle imminenti nozze della giovane. Carla ricoprirà invece il ruolo di "cupido" nei loro confronti perchè, nonostante sia a conoscenza del fatto che Caterina sia fidanzata, cercherà in tutti i modi di farli avvicinare, soprattutto dopo aver notato che i due ragazzi sono sperduti e ancora alla ricerca di una loro identità, sia professionale sia amorosa. Sullo sfondo l'affascinante paesaggio del lago di Garda.

Ho letto tutti i romanzi di Virginia Bramati e in passato ho avuto il piacere di intervistarla durante una sua presentazione nel mio comune di residenza. Le sue storie mi piacciono perchè sono semplici e delicate e, nello stesso tempo, presentano personaggi con i quali è facile riconoscersi e, nello stesso tempo, simpatizzare per loro. Molto apprezzate anche le piccole comparse dei personaggi dei suoi libri precedenti. Come al solito, non manca una parte più movimentata e misteriosa, in questo caso legata alla vicenda di una ragazza della casa famiglia, che conferisce maggior ritmo al romanzo, rendendolo ancora di più una lettura appassionante. Per tutti questi motivi consiglio questa storia a tutti gli amanti dei romanzi di questa autrice, ma anche a chi abbia voglia di conoscerla per la prima volta con una lettura semplice ma nello stesso tempo curata e coinvolgente.

 

DELLA STESSA AUTRICE:

E se fosse un segreto? 

Tutta colpa della mia impazienza 

Cercasi amore vista lago 

martedì 1 settembre 2020

Donne carine e pericolose

Cari lettori, oggi vi parlerò del romanzo "Donne carine e pericolose", scritto da Gina La Manna ed edito da Piemme.

La storia è ambientata in un resort di lusso californiano, il Serenity Spa e Resort, nel quale si celebrerà lo sfarzoso matrimonio di Whitney e Arthur, che conta una settimana di prove e festeggiamenti. La donna, per l'occasione, ha deciso di riunire le sue tre amiche del college, con le quali negli anni i rapporti si sono diradati: Kate, dalla brillante carriera con il sogno di diventare madre; Ginger, che di figli ne ha ben tre (di cui una figlia adolescente) e per questo non ha un minuto libero e si sente molto stressata; ed infine Emily, la quale ha un conto in sospeso con Ginger, oltre che un trauma nel suo passato che non le consente di condurre una vita serena. 

Inoltre, al matrimonio è invitata anche Lulu, settantenne giunta al quinto matrimonio con lo zio dello sposo, al momento inquieta perchè teme che il marito (unico amore della sua vita) abbia intenzione di lasciarla e Sydney, giovane ragazza madre anche lei imparentata con la famiglia dello sposo.

Le cinque donne stringeranno in breve tempo un forte legame e si confesseranno dubbi e fragilità. A questo proposito viene riservato ampio spazio alla loro sfera psicologica.

La serata delle prove del ricevimento nuziale sarà però funestata da un terribile evento: un uomo verrà trovato morto e Kate, Ginger, Emily e Lulu affermeranno rispettivamente di essere le uniche e le sole assassine... come mai? Cos'è realmente successo? Qual è l'identità della vittima e perchè le quattro donne avrebbero voluto vederla morta? Ma soprattutto: chi è l'assassino?

Le storie delle protagoniste, capitolo dopo capitolo, verranno intervallate dai colloqui condotti dalla polizia dopo l'omicidio, i quali gradualmente faranno comprendere al lettore cosa è realmente successo.

E' stato molto piacevole leggere questo thriller psicologico che, pagina dopo pagina, cattura il lettore senza fargli capire dove l'autrice voglia condurlo. Il punto di forza penso stia non solo nella psicologia delle sue protagoniste, ma anche nella stessa struttura, insolita per un thriller, basti pensare che fino alla fine non si conoscerà l'identità della vittima. In generale apprezzo molto quegli autori che s'impossessano di un genere con una struttura fissa e lo stravolgono portando a esso una ventata di originalità. Purtroppo però ho rinvenuto anche un punto debole, cioè un'eccessiva lentezza e una prolissità sulle vite delle protagoniste a scapito del caso giallo vero e proprio. Personalmente avrei preferito una seconda parte più articolata e una maggior vivacità nella descrizione della vita e dei pensieri dei personaggi.

A parte questo però la lettura è piacevole e si lascia leggere in fretta, perciò consiglio questa storia soprattutto agli amanti del thriller, meglio se psicologico.