martedì 24 maggio 2022

La donna degli alberi

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo "La donna degli alberi", scritto da Lorenzo Marone ed edito da Feltrinelli.

Contrariamente ai precedenti romanzi dell'autore, che ci aveva abituato con le sue ambientazioni marine, questa storia è ambientata in un paesino di montagna, nel quale la protagonista sceglie di vivere per un anno, nella casa che era stata dei suoi genitori.

Non sappiamo molto di questa donna, nemmeno il nome. L'autore la presenta ai suoi lettori come una persona tormentata che, stufa di vivere in un mondo frenetico e privo di valori, decide di tornare in quel posto per ritrovare sè stessa. Lì riassaporerà la bellezza di una vita semplice e in armonia con i ritmi della natura.

Nonostante la solitudine, la nostra protagonista entrerà in relazione sia con gli animali del posto, come una volpe e un gufo, sia con gli abitanti del paese. Tra questi spiccheranno la "Guaritrice", una donna che cura le ferite del corpo e dell'anima; la "Rossa", proprietaria di una locanda; la "Benefattrice", una persona dal cuore buono ma, soprattutto, lo "Straniero", un uomo che, da poco trasferitosi in quel posto, vorrebbe migliorare il contesto in cui vive, trapiantando alberi nel versante montano spoglio e riaprendo un vecchio rifugio abbandonato. 

Ma vivere a contatto con la natura comporta anche rischi e pericoli, e non si dovrà attendere molto affinchè questi si palesino di fronte agli occhi di tutti gli abitanti, e le conseguenze saranno devastanti per tutti...

L'aspetto che più mi ha colpito di questo romanzo è stato la sua particolarità, sia dal punto di vista stilistico sia a livello di trama. Nel primo caso, ciò che più ho apprezzato è stato il linguaggio lirico, quasi poetico, attraverso il quale lo scrittore ci fa conoscere il contesto in cui la donna si trova a vivere e, attraverso il susseguirsi del ritmo lento delle stagioni, si potranno immaginare i vari cambiamenti dell'ambiente montano, le luci e le ombre dei ritmi naturali, oltre ovviamente ai sentimenti e alle emozioni della protagonista, che si armonizzano con l'ambiente in cui vive.

Dal punto di vista narrativo, il ritmo è molto lento, non sono presenti discorsi diretti, e l'assenza di un'approfondita caratterizzazione dei protagonisti conferisce alla storia una patina allegorica. Credo che questa scelta sia da ricondursi alla volontà di riproporre anche a livello di intreccio il ritmo lento della natura, e per questo anch'io ho scelto di leggere questo libro con calma, un capitolo al giorno, proprio per poter entrare pienamente nell'atmosfera del romanzo. Apprezzatissimo il finale "circolare", che già avevo ritrovato in altre opere di questo autore.

Una storia, quindi, unica nel suo genere, che consiglio a chi abbia voglia di cimentarsi con una lettura intimista e riflessiva, priva di particolari eventi o colpi di scena, ma non per questo meno interessante.


DELLO STESSO AUTORE:

Magari domani resto 

Un ragazzo normale 

La tentazione di essere felici 

Tutto sarà perfetto 

La tristezza ha il sonno leggero

mercoledì 18 maggio 2022

Il gatto che riportava il sorriso

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo di Rachel Wells, "Il gatto che riportava il sorriso", edito da Garzanti. 

Trattasi del settimo libro della serie con protagonista il dolcissimo gatto Alfie, i suoi amici felini (tra cui il "figlioletto" George e la "fidanzata" Palla di Neve) e gli abitanti della londinese Edgar Road.

In questo nuovo capitolo della serie, ambientato nelle settimane precedenti al Natale, Alfie e le sue famiglie saranno alle prese con uno spettacolo natalizio, organizzato per raccogliere fondi da destinare a un ricovero di senzatetto. 

I principali organizzatori dell'iniziativa saranno Aleksy e la sua ragazza Connie, affiancata dall'iperorganizzata Claire (moglie di Jonathan e madre di Toby e Summer). Ma anche le famiglie di Polly, Franceska, Sylvie e addirittura i coniugi Godwin, con i quali i rapporti sono sempre stati un po' altalenanti, si presteranno a dare il loro contributo.

Tra la ricerca di un location adatta, provini agli aspiranti attori, allestimento delle scene e prove infinite, i nostri protagonisti avranno davvero un gran daffare, senza contare che a un certo punto un personaggio misterioso inizierà a sabotare il loro spettacolo, rovinando il palco e gli oggetti scenografici: chi si nasconde dietro quegli atti e perchè è interessato a rovinare un evento organizzato per beneficienza?

A un certo punto i sospetti si concentreranno su Tommy, il fratello di Aleksy (figlio di Franceska e Tomasz): il giovane, infatti, è in piena crisi adolescenziale ed è stato addirittura sospeso da scuola. Alfie e i suoi amici gatti, però, non sono per nulla convinti della sua colpevolezza, e tutti insieme (compreso anche il gatto dei Godwin, Salmone) decideranno d'indagare per incastrare la persona che, più di tutte le altre, ha destato i loro sospetti... ce la faranno anche questa volta a riportare la serenità tra le loro famiglie?

Se nel romanzo precedente la tematica portante della storia era la solitudine degli anziani, anche in questo nuovo libro viene affrontato un argomento di portata sociale: quello dei senzatetto, e sempre con la stessa delicatezza con cui l'autrice è solita approfondire tematiche importanti all'interno della sua serie, che collocherei a metà strada tra un romanzo di narrativa generale e una favola moderna. 

Sono ormai otto anni che leggo questa saga e ogni volta è sempre un piacere ritornare a Edgar Road e ritrovare tutti i suoi abitanti, umani e felini. Pur apprezzando maggiormente la struttura corale dei primi tre volumi, tutte le storie di Alfie sono in grado di trasmettermi pace e serenità, grazie ai buoni sentimenti che vi sono descritti, e finchè l'autrice continuerà questa serie non mi perderò nemmeno un'avventura di questo dolcissimo gatto: poi, dopo il bellissimo e sorprendente finale di questo libro, sono già curiosa di scoprire cosa succederà nel prossimo episodio!


DELLA STESSA AUTRICE:

Il gatto che aggiustava i cuori

Il gatto che insegnava a essere felici 

Il gatto che regalava il buonumore

Il gatto che donava allegria 

Il gatto che aiutava a trovare nuovi amici

Il gatto che amava la gentilezza 

martedì 10 maggio 2022

Stephanie ammazza 7

Cari lettori, oggi vi parlerò del romanzo "Stephanie ammazza 7", scritto da Janet Evanovich ed edito da Salani.

Trattasi del settimo volume incentrato sulle rocambolesche avventure della cacciatrice di taglie Stephanie Plum. In questo nuovo episodio, la nostra strampalata eroina verrà incaricata dal cugino Vinnie di recuperare Eddie DeChooch, un anziano abitante del Borgo che non si è presentato all'udienza in tribunale dopo essere stato accusato di commerciare sigarette di contrabbando. 

Quella che sembrerebbe una cattura particolarmente semplice, data l'età e le condizioni fisiche di Eddie, si trasformerà in un caso davvero complesso dato che, poco tempo dopo, viene ritrovato un cadavere nella proprietà di Eddie e uno degli eccentrici amici di Stephanie scomparirà misteriosamente. E tutto lascia pensare che ci sia una corrispondenza tra i due casi... ma per quale motivo?

Ben presto la nostra protagonista si renderà conto che Eddie è incalzato dai criminali per cui lavorava affinchè riconsegni loro qualcosa di particolarmente prezioso, ma cosa? E per quale motivo il suo amico scomparso sembrerebbe coinvolto in questa faccenda?

Tra inseguimenti, rapimenti e sparatorie, anche in questo libro Stephanie avrà ben poco tempo per annoiarsi, senza contare che dovrà anche vedersela con la proposta di matrimonio di Joe Morelli e la solita, irresistibile, attrazione per il collega Ranger, misterioso italo cubano che più volte l'aiuterà con il caso, allettato da ciò che gli ha promesso Stephanie...

In questo episodio, inoltre, farà la sua comparsa in pianta stabile anche la perfetta sorella della nostra protagonista che, per la prima volta, mostrerà profonde crepe nella sua esistenza, il tutto però sempre condito dal solito umorismo che caratterizza la narrazione.

Sono ormai molti anni che leggo questa serie, che in America è già arrivata al ventottesimo volume ma, dato che in Italia sono stati tradotti solo i primi otto libri, sto procedendo a rilento perchè mi piace assaporarla lentamente, data la sua capacità di strapparmi sempre un sacco di risate. 

Le avventure di Stephanie, infatti, sono al limite del verosimile ma molto divertenti e, grazie soprattutto alla presenza di alcuni personaggi fissi come l'aiutante Lula e nonna Mazur, i siparietti comico/umoristici non mancano mai di intrattenere allegramente il lettore. Lo stile molto dialogato e la tipologia degli eventi che vengono narrati rendono la lettura sempre molto veloce e scorrevole e, con la speranza che prima o poi vengano tradotti anche gli altri libri, già mi preparo mio malgrado a salutare Stephanie e tutta la sua banda con la lettura dell'ottavo e ultimo libro tradotto in italiano che, sono sicura, mi intratterrà piacevolmente come i precedenti. 

 

DELLA STESSA AUTRICE:

Bastardo numero uno 

Due di troppo 

Tre e sei morto 

Non dire quattro 

Batti il cinque 

Sei nei guai