martedì 29 marzo 2022

Il segreto di Helena

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo "Il segreto di Helena", scritto da Lucinda Riley ed edito da Giunti.

La storia è strutturata come un lungo flashback, che occupa quasi tutta la narrazione: il giovane Alex nel 2016, infatti, attraverso la lettura del suo diario, rievoca la sua estate del 2006 che, assieme alla sua famiglia, aveva trascorso a Pandora, una residenza cipriota che la madre Helena aveva ereditato dal padrino Angus.

In quell'anno Helena, ex ballerina, decide di trascorrere l'estate in quella residenza che in passato le aveva permesso di vivere la sua prima storia d'amore con il giovane Alexis, che ritroverà sull'isola. Ora, però, la donna è sposata con William e madre di tre figli: Alex, Immy e Fred.

Sul maggiore Alex, però, aleggia un segreto che Helena non ha mai voluto rivelare, ovvero l'identità di suo padre, che non ha confessato nemmeno al marito, conosciuto durante gli anni in cui era una ragazza madre.  

Durante quell'estate, Pandora non sarà animata solo dalla sua famiglia, ma anche da tante altre persone: come la migliore amica di Helena, che vivrà una focosa storia d'amore; la figliastra Chloe, adolescente dalla spiccata bellezza; oltre alla famiglia amica del marito William e composta da Sacha, sua moglie Jules e i figli Rupes e Viola. Inoltre, a metà della vacanza, riapparirà Fabio, ex collega della stessa Helena con la quale aveva da tempo perso i contatti, che conosce tutti i segreti della donna.

Tra paesaggi mozzafiato e spiagge incontaminate, quella che si preannunciava come una lunga vacanza rigenerante diventerà per Helena il punto d'incontro tra il suo passato e il suo presente, e i segreti a lungo taciuti premeranno per venire a galla, sconvolgendo per sempre la vita di tutti...

Conoscendo le storie e la scrittura di Lucinda Riley, sapevo che mi sarei trovata di fronte a una storia che di certo mi sarebbe piaciuta, ma non immaginavo che la trama mi coinvolgesse così tanto, al punto da avere difficoltà nel posare il libro per dedicarmi ad altro. La trama è abbastanza semplice e non è la prima volta che mi trovo a leggere un libro ambientato durante una vacanza, ma lo stile semplice e sempre curato di Lucinda, i misteri che fa aleggiare sottilmente nell'intreccio, la potenza dei sentimenti descritti e i posti meravigliosi in cui sono ambientate le sue storie sono davvero magnetici. Mi è piaciuto anche il modo con cui l'autrice ha caratterizzato il personaggio di Helena, all'apparenza una donna bellissima e pronta a far sentire tutti a proprio agio, ma nella realtà una persona fragile e insicura.

Ho apprezzato inoltre, come già per la saga de "Le sette sorelle", l'inserimento di motivi tratti dalla mitologia, rielaborati in chiave moderna. In questo caso sono presenti diversi riferimenti al mito del vaso di Pandora, che dà il nome alla residenza dalla quale, appunto, faticheranno a rimanere chiusi tutti i segreti di Helena, ma nella quale rimarrà sempre la speranza di un futuro migliore.

Un romanzo, quindi, che ho apprezzato tantissimo e che non posso non consigliare, sia agli amanti di questa scrittrice, sia a chi abbia voglia di conoscerla per la prima volta. 


DELLA STESSA AUTRICE:

Il segreto della bambina sulla scogliera

Le sette sorelle. La storia di Maia 

Ally nella tempesta

La ragazza nell'ombra

La ragazza delle perle 

La ragazza della luna

La ragazza del sole 

La sorella perduta

La lettera d'amore

lunedì 14 marzo 2022

Il libro dei Baltimore

Cari lettori, iniziamo la settimana con la recensione del romanzo "Il libro dei Baltimore", scritto da Joel Dicker ed edito da La nave di Teseo.

Trattasi di una lunga storia familiare, che ha per protagonista Marcus Goldman, già conosciuto nel primo romanzo di Dicker, "La verità sul caso Harry Quebert", che ho avuto il piacere di leggere e apprezzare prima di aprire il blog. Non è comunque necessario aver letto anche questo romanzo per comprendere la trama di questo libro, perchè entrambi sono autonomi e autoconclusivi.

In questa storia Marcus ripercorre, attraverso diversi piani temporali, la storia dei suoi parenti, focalizzandosi sulla famiglia di suo zio, i cosiddetti "Goldam di Baltimore", che si contrappongono ai "Goldam di Montclaire", ovvero la sua stessa famiglia, composta da lui e i suoi genitori. 

Dei "Goldam di Baltimore" fanno parte invece suo zio Saul (celebre avvocato e fratello di suo padre), sua zia Anita (affascinante medico), il cugino Hillel e Woody, un ragazzo difficile che i Goldman hanno adottato, facendolo entrare a tutti gli effetti nella loro famiglia. 

Nel corso della narrazione, Marcus rievocherà i momenti trascorsi insieme ai cugini, durante le festività e nel periodo estivo, facendo trapelare tutta l'ammirazione provata per questa famiglia così vincente, che spesso contrapporrà alla sua, in un paragone sempre a sfavore dei suoi genitori. Zio Saul infatti è ricco e ammirato da tutti, pure dal nonno il quale, durante i loro ritrovi, assumerà sempre un atteggiamento diverso nei confronti dei suoi due figli. Ma la verità non è mai sotto gli occhi di tutti, e con gli anni Marcus verrà a conoscenza del reale rapporto tra il padre (suo nonno) e i due figli (suo padre e suo zio), riportando alla luce vecchi rancori e rivalità non del tutto sopite...

Man mano che si procederà con la lettura, verrà alla luce il forte legame che Marcus istaurerà con Hillel e Woody, tanto da ribattezzare il loro gruppo con l'appellativo "La gang dei Goldman". A un certo punto i cugini, tramite l'amicizia di Hillel e Woody con Scott, un ragazzo con gravi problemi di salute, conosceranno Alexandra, una giovane aspirante cantante che catturerà i cuori di tutti e tre, ma soprattutto quello di Marcus. Riuscirà il gruppo a rimanere unito nonostante tutti e tre amino la stessa persona?

Tramite Alexandra, Woody, astro nascente del football, stringerà un rapporto molto forte con il padre di lei, Patrick, e questo scatenerà una serie di eventi che culmineranno con ciò che, fin dall'inizio del libro, verrà denominata come "La Tragedia". Prima, però, l'autore approfondirà lo sviluppo dei rapporti tra Hillel e Woody, zio Saul e zia Anita che, piano piano, condurranno il lettore a comprendere il progressivo deterioramento del mito di Marcus dei "Goldman di Baltimore", anche se l'amore del protagonista verso di loro non verrà mai meno.

L'autore ha scelto di raccontare questa storia ponendo come autore lo stesso Marcus: infatti, attraverso i continui flashback che alternano il passato con il presente, il lettore potrà comprendere come il libro sia strutturato come un lungo racconto che Marcus, di professione scrittore, decide di scrivere per onorare la famiglia dei suoi zii, riunendoli, anche se solo con la fantasia, dopo quella che viene definita "La Tragedia". Ciò comporta che, all'interno della trama, trovino spazio anche diverse riflessioni di tipo metaletterario, che personalmente ho trovato molto affascinanti. 

Da amante delle saghe familiari, ho trovato molto interessante addentrarmi nella vita di questa famiglia e poterne così conoscere non solo gli aspetti più brillanti, ma anche quelli più oscuri. Nel libro, infatti, trovano spazio tematiche molto coinvolgenti e sempre attuali, come la complessità dei rapporti familiari, sempre in bilico tra affetto e competizione. E sarà proprio quest'ultima che farà comprendere a Marcus la vera natura della famiglia che ha sempre ammirato, distruggendo la patina di idealizzazione che negli anni ha costruito intorno a loro e riportando alla luce misteri e segreti che, fino all'ultimo, incuriosiranno il lettore spingendolo ad arrivare in fretta alla fine del libro per colmare la sua curiosità.

Nel romanzo è presente anche una sfumatura rosa, grazie alla relazione d'amore tra Marcus stesso e Alexandra, la quale nasconde un segreto che negli anni metterà a dura prova il suo rapporto con il nostro protagonista. Riusciranno le verità a venire a galla e l'amore a trionfare?

Ovviamente per conoscere tutti i segreti di questa famiglia vi rimando alla lettura del libro che, pagina dopo pagina, mi ha coinvolta e incuriosità sempre di più, non solo grazie ai misteri e ai colpi di scena, ma anche per merito dello stile scorrevole dell'autore, che mi ha permesso di leggere questo romanzo, dalla mole non indifferente, senza mai perdere l'attenzione e l'interesse verso ciò che è stato narrato. Una storia, quindi, che vi consiglio vivamente di affrontare, soprattutto agli amanti delle storie familiari, e dei segreti che queste nascondono dietro la loro facciata di "famiglie perfette".


DELLO STESSO AUTORE:

La scomparsa di Stephanie Mailer