martedì 23 aprile 2019

La vacanza ideale

Cari lettori, la mia prima recensione dopo le feste pasquali riguarda un thriller davvero sorprendente: sto parlando de "La vacanza ideale" di Claire Douglas, edito da Nord.

Ho deciso di leggere questo romanzo perchè qualche anno fa avevo apprezzato moltissimo un altro libro della stessa autrice, "La migliore amica", e mai scelta è stata più azzeccata.

L'intera vicenda ruota attorno a una coppia di coniugi, Libby e Jamie, i quali, dopo un periodo della loro vita particolarmente stressante, decideranno di accettare uno scambio di case e di trascorrere qualche giorno di vacanza in una villa sperduta della Cornovaglia. Ma, quello che doveva sembrare l'inizio di un periodo di relax, si trasformerà in un incubo, dato che alcuni episodi (come una caduta accidentale, seguimenti sospetti, e un'indigestione non così tanto casuale) farebbero loro pensare di essere stati presi di mira da qualcuno... ma chi? E per quale motivo?

Dopo essere ritornati nelle loro case, i due avranno la conferma della fondatezza dei loro sospetti, ma tra i due quella ad allarmarsi maggiormente sarà Libby: tutti gli indizi, infatti, sembrerebbero collegati proprio al suo passato, che la donna fino a quel momento ha tenuto segreto al marito, e che ora potrebbe ritornare prepotentemente a galla... Un passato legato a un viaggio compiuto dieci anni prima in Thailandia, e nel quale una sua amica, Karen, ha trovato la morte...

Tra un progressivo crescendo di tensione e colpi di scena si snoda la trama di questo thriller, che ho trovato sorprendente e ben congegnata, dall'inizio e fino allo sconvolgente epilogo. Un thriller in cui è preponderante la parte psicologica, ma non per questo risulta privo di azione. Molto curato anche lo stile, che ho apprezzato anche per la raffinata capacità dell'autrice di tratteggiare descrizioni di paesaggi e stati d'animo. Un romanzo che consiglio a tutti gli appassionati del genere, ma anche a chi si approccia per la prima volta a un thriller psicologico. Insomma, una storia promossa davvero a pieni voti!
 
 
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domenica 14 aprile 2019

Meglio sola che male innamorata

Cari lettori, in questa domenica delle palme piuttosto piovosa vi parlerò del romanzo "Meglio sola che male innamorata" di Alexandra Maio, edito da Butterfly Edizioni, che ho trovato per caso nella biblioteca in cui sto al momento lavorando.

Protagonista della storia è Adria, ventiduenne single, da sempre innamorata del capo dell'industria tessile per cui lavora, Tullio Venturi, che però è già sposato e ha una figlia piccola.

Il fato vuole che un giorno i due si ritrovino bloccati sull'ascensore così, durante quella vicinanza forzata, Tullio riconosce in Adria la figlia di un dipendente dell'immensa villa di famiglia. Così, consapevole della fedeltà della famiglia di Adria, Tullio propone alla ragazza di diventare la babysitter della figlia.

Dopo aver superato lo shock iniziale, Adria inizierà perciò a frequentare quotidianamente la casa di Tullio, stringendo un legame molto forte con la sua figlioletta. Non avrà invece contatti con la moglie di Tullio dato che la donna, per motivi non noti, si trova fuori città.

Nella villa, la nostra protagonista conoscerà invece Rob, lo zio della bambina, una ragazzo davvero affascinante e spigliato, che pare non essergli indifferente. Che fare? Cercare di andare avanti con la propria vita provando a farsi passare i sentimenti che prova per Tullio oppure continuare a sperare che il suo amore impossibile diventi, prima o poi, possibile?

Per conoscere come procederà la storia, non vi resta che leggere il romanzo, che si è rivelata una lettura leggera, piacevole e scritta molto bene, sia per quanto riguarda i dialoghi sia le descrizioni. Ho gradito anche il personaggio di Adria, una ragazza semplice, un po' goffa ma dotata di una spiccata ironia, con il sogno di diventare una bag designer e di conquistare l'amore di Tullio, che però ha sempre relegato nel suo cuore a causa del suo matrimonio. Molto dolce la bambina di Tullio, Carol. Unica pecca è l'aver trovato alcuni passaggi della storia sviluppati, a mio parere, in un modo un po' troppo frettoloso: credo che qualche pagina in più non sarebbe guastata.

Un romanzo, quindi, che consiglio alle anime più romantiche e a coloro che sono in cerca di una storia non troppo impegnativa ma di qualità.

lunedì 8 aprile 2019

Non dimenticare

Cari lettori, iniziamo la settimana con la recensione del romanzo "Non dimenticare", scritto da B. A. Paris ed edito da Nord.

Trattasi di un thriller psicologico in cui il protagonista, Finn, si trova a dover fare i conti con la scomparsa della sua fidanzata, Layla, avvenuta in una notte in una stazione di servizio francese mentre i due stavano ritornando da una breve vacanza. 

Nessuno è più riuscito a trovare la ragazza e lo stesso Finn, un tempo sospettato per la sua scomparsa e poi scagionato, dopo dodici anni di sofferenza, ha deciso di rifarsi una vita sposando la sua nuova fidanzata, che altri non è che la sorella di Layla, la dolce e sensibile Ellen.

Pochi mesi prima delle nozze, però, la tranquillità della coppia viene turbata da alcune matrioske che sia Ellen sia Finn iniziano a trovare nei posti più diversi: sul muretto di casa, sulla macchina, sul vassoio di una loro consumazione al ristorante...

Questi episodi iniziano a turbare la coppia in modo sempre più crescente, perchè era proprio Layla che era solita tenere con sè una matrioska, che rappresenta anche un legame con l'infanzia (difficile) trascorsa con Ellen.

Che Layla sia ancora viva? Perchè farsi sentire dopo così tanti anni e per quale motivo lo farebbe in questo modo così inquietante? E se invece ci fosse qualcun altro dietro a tutto questo come, per esempio, il miglior amico di Finn che da sempre pare tenere un ambiguo comportamento o una ex del protagonista, particolarmente gelosa dell'imminente matrimonio?

I dubbi si faranno sempre più incalzanti quando Finn inizierà a ricevere anche delle email che paiono scritte da Layla, le quali, a un certo punto, lo intimeranno di sbarazzarsi di Ellen entro dieci giorni.

In un crescendo di tensione e di sentimenti contrastanti, Finn cercherà di capire come agire, cercando di coinvolgere il meno possibile le forze dell'ordine, perchè anche lui ha un segreto, che affonda le sue radici in quella terribile notte in cui Layla è scomparsa.

Ho letto con molta curiosità questa storia, perchè ero molto desiderosa di capire come si sarebbe conclusa; inoltre, lo stile sciolto e incalzante rende il ritmo della narrazione vivace e mai statico, e quindi rapido da leggere. Unica pecca è il finale: da una parte l'ho trovato molto originale e, per questo, inaspettato, dall'altro però mi è parso  poco credibile. Nel complesso però l'ho trovata una storia ben costruita, soprattutto sotto il profilo psicologico, perciò mi sento di consigliarla agli amanti del genere, pur con una piccola riserva.