mercoledì 31 maggio 2017

Dietro le apparenze

Cari lettori, in questo caldo pomeriggio vi voglio segnalare il nuovo romanzo di Silvia Devitofrancesco, che uscirà il 5 giugno, dal titolo "Dietro le apparenze". Ecco a voi tutte le informazioni: vi invito a leggere la trama, a mio parere molto interessante...


TITOLO: Dietro le apparenze
AUTORE: Silvia Devitofrancesco
EDITORE: Self Publishing
GENERE: Narrativa
PAGINE: 266
PREZZO: 12 euro cartaceo / 1,99 euro ebook e aderente a Kindle Unlimited
DATA DI USCITA: 5 giugno 2017

SINOSSI: "Ci sono segreti che non possono essere rivelati."
Laura Alberti lavora come fotografa presso la redazione di una rivista femminile.
Gemma Bruschi, la donna con la veletta, colei che ha fatto delle apparenze una filosofia di vita, è la regina dei salotti romani.
Un evento benefico le farà incontrare mettendo a nudo una inaspettata verità.
Tra dubbi, rimorsi, aspettative, deduzioni e una complessa indagine di femminicidio, le esistenze delle due donne sono destinate a mutare per sempre.

BIOGRAFIA AUTRICE: Silvia Devitofrancesco, classe 1990, è nata a Bari, dove vive tuttora.
Ha conseguito la Maturità Classica e successivamente la Laurea triennale in Lettere (Curriculum “Editoria e giornalismo”).
Dopo aver pubblicato racconti in antologie, approda al romanzo con Lo specchio del tempo (pubblicato per la prima volta nel 2014 dalla Casa Editrice Libro Aperto International Publishing e ripubblicato nel 2016 in versione Self Publishing) col quale si classifica prima al contest “Autore possibile 2016” nell’ambito della quindicesima edizione del Festival del Libro Possibile di Polignano a Mare.
Nel 2016 pubblica Ultimo accesso alle…; firma assieme ad Arianna Berna, Monica Coppola e Loriana Lucciarini il volume solidale 4 petali rossi – frammenti di storie spezzate (Arpeggio Libero Editore) e pubblica la commedia romantica natalizia Un secondo, primo Natale.
Nel 2017 omaggia le donne con la raccolta di racconti Essenzialmente donna.


martedì 30 maggio 2017

Dieci piccoli indiani

Cari lettori, in questo periodo sto leggendo molti gialli, thriller e polizieschi, perciò oggi, per rimanere in tema, vi voglio consigliare il mio romanzo preferito di Agatha Christie: una storia che vi catturerà fino all'ultimo colpo di scena...

TRAMA (da amazon)

Dieci persone estranee l'una all'altra sono state invitate a soggiornare in una splendida villa a Nigger Island senza sapere il nome del generoso ospite. Eppure, chi per curiosità, chi per bisogno, chi per opportunità, hanno accettato l'invito. E ora sono lì su quell'isola che sorge dal mare simile a una gigantesca testa di negro che fa rabbrividire soltanto a vederla. Non hanno trovato il padrone di casa ad aspettarli; hanno trovato invece una poesia incorniciata e appesa sopra il caminetto della loro camera. E una voce inumana e penetrante che li accusa di essere tutti assassini. Per gli ospiti intrappolati é l'inizio di un interminabile incubo. Come comincia la poesia? "Dieci piccoli negretti se ne andarono a mangiar: uno fece indigestione, solo nove ne restar." E come finisce? "Solo il povero negretto in un bosco se ne andò: ad un pino s'impiccò, e nessuno ne restò." Agata Christie, che si é cimentata più volte con il giallo in ambiente chiuso "il battello sul Nilo, il favoloso Orient-Express, la villa in Cornovaglia" con Dieci piccoli indiani, scritto nel 1939, ha sfidato se stessa: dieci assassini, isolati, vittime a loro volta di un assassino invisibile. Un geniale capolavoro dell'impossibile possibile.

lunedì 29 maggio 2017

La briscola in cinque

Cari lettori, cominciamo la settimana con una nuova recensione: questa volta vi parlerò de "La briscola in cinque" di Marco Malvaldi, edito da Sellerio.

Malvaldi è uno degli autori che mi sono promessa di leggere nei miei buoni propositi letterari di quest'anno, perchè era da un po' che volevo scoprire un suo romanzo, anche su consiglio della mia amica e blogger Silvia.

Questo è il primo libro della serie del BarLume, un locale gestito da Massimo e frequentato da un gruppo di attempati vecchietti, tra cui suo nonno Ampelio, che adorano giocare a carte e spettegolare su quello che succede nel paese in cui vivono, l'immaginaria cittadina toscana di Pineta.

Un giorno Massimo viene coinvolto nel ritrovamento del cadavere di una giovane ragazza e da lì inizierà una sua indagine, parallela a quella della polizia, che, tra un indizio e l'altro, tra una supposizione e un fraintendimento, lo porteranno a scoprire la verità. 

La vittima, infatti, la sera prima di morire, aveva un appuntamento con un ragazzo, fratello di una sua amica, che disapprovava la loro relazione... chissà se sarà lui il colpevole? Oppure qualcuno che frequentava le discoteche nelle quali era solita andare a divertirsi?

La storia è molto breve, ma assai coinvolgente. L'autore descrive così bene le scene che sembra di essere lì, assieme a quei vecchietti che parlano in dialetto e commentano tutto quello che sta succedendo. Il caso giallo non è banale e riserva delle sorprese: il tutto è condito da una sottile ironia che rende la lettura ancora più piacevole. 

Sono rimansta soddisfatta da questo autore e di sicuro, tra una lettura e l'altra, penso di continuare questa serie, e di ritrovare Massimo con tutto il suo gruppo!

domenica 28 maggio 2017

Lo strano viaggio di un oggetto smarrito

Cari lettori, in questo caldo pomeriggio domenicale ho deciso di recensirvi una delle mie ultime letture, "Lo strano viaggio di un oggetto smarrito" scritto da Salvatore Basile ed edito da Garzanti.

Era da un bel po' che volevo leggere questo romanzo e ancora oggi mi chiedo perchè abbia aspettato così a lungo a farlo, perchè è stato uno dei più bei romanzi che abbia mai letto: una storia che mi ha coinvolto tantissimo nella sua lettura, con una trama molto particolare, mai banale, e uno stile di scrittura impeccabile.

Protagonista è Michele, un ragazzo sulla soglia dei trent'anni, una persona molto sensibile e fragile che vive tutto solo in una casa cantonale a Miniera di Mare e, come faceva suo padre prima che morisse, si occupa dell'unico treno che parte a arriva ogni giorno su quei binari. La sua vita, oltre a essere solitaria, è anche molto abitudinaria, scandita da piccole e tranquille faccende quotidiane. Il ragazzo non ha contatti con le persone: rimasto sconvolto dall'abbandono della madre, accaduto quando era solo un bambino, rifugge le persone, preferendo la compagnia di tutti gli oggetti smarriti che trova sul treno e che ricompra alle aste.

Un giorno, però, la sua vita viene sconvolta dalla spumeggiante Elena, una ragazza che sembra il suo opposto, ma che si scoprirà essere più simile a lui di quanto il lettore possa pensare. Michele cerca di evitare quella ragazza, ma sarà costretto a chiedere il suo aiuto quando, una sera, scoprirà su un sedile del treno il suo vecchio quaderno che la madre aveva portato con sè il giorno in cui aveva lasciato la sua famiglia. Che cosa ci faceva lì?

Da quel momento in poi Michele comincerà a uscire dal suo guscio, a entrare finalmente a far parte del mondo reale, per poter scoprire quello che è successo alla madre e chiarire i suoi dubbi, in sospeso da tantissimi anni. E le scoperte che farà saranno sconvolgenti...

Una storia molto emozionante e delicata, che racchiude diverse tematiche, come l'analisi delle relazioni familiari, la fiducia nel prossimo, l'amore, la capacità di saper affrontare le difficoltà e, nello stesso tempo, rimettersi in gioco, il tutto condito da una narrazione fluida, che avvinghia il lettore e lo spinge a leggere pagina dopo pagina, fino all'ultimo capitolo: un romanzo veramente consigliato!

venerdì 26 maggio 2017

Il De materia medica di Discoride

Cari lettori, oggi ritorna la mia rubrica culturale, dedicata a un'opera antica, poco conosciuta, che è stata compresa tra i tesori dell'Unesco, sto parlando del "De materia medica" di Discoride.

Discoride fu un medico vissuto nel I secolo d.C., durante il regno di Nerone, e il "De materia medica" è la sua opera più famosa, la quale  rappresenta il testo più completo  in ambito medico non solo per quell'epoca, ma fino al Rinascimento, tanto da diventare uno dei primi testi a essere pubblicato dopo l'invenzione della stampa. 

In essa sono contenute moltissime informazioni: all'epoca le cure si basavano essenzialmente sull'uso di piante, perciò in essa è contenuta una rassegna di tutte le piante e i vegetali curativi con la descrizione delle loro proprietà. Ciò la rese di pregio non solo per i medici, ma anche per gli appassionati di botanica e per lo sviluppo della moderna scienza erboristica. 

Discoride compì un vero e proprio lavoro di ricerca, assemblando informazioni derivanti non solo dagli studi del mondo occidentale, ma anche di quello orientale.

A Vienna è conservata una copia del testo, risalente al VI secolo d.C., che rappresenta anche un capolavoro dell'arte libraria nel mondo antico. Nell'immagine è riportata una pagina del manoscritto.


Fonti:


Almanacco 2017 di Barbanera

Immagine tratta da Wikipedia.

giovedì 25 maggio 2017

La migliore amica

Ciao a tutti, tra le nuove uscite, questa settimana vi segnalo un romanzo dalla trama molto misteriosa, che mi ha da subito incuriosita: cosa ne pensate? Avete intenzione di leggerlo o lo avete già fatto?

TRAMA (da amazon)

Ogni cosa le ricordava la sua migliore amica. E il segreto che condividevano. Subito dopo la misteriosa scomparsa di Sophie, Francesca aveva capito di non poter più restare a Oldcliffe, la cittadina di mare dov’era nata e cresciuta, e si era trasferita a Londra per cominciare una nuova vita. Ma non è mai riuscita a dimenticare. Così, quando il fratello di Sophie la contatta per informarla che sono stati rinvenuti dei resti umani vicino al vecchio molo, proprio nel luogo in cui la ragazza era stata vista per l'ultima volta, Francesca vorrebbe solo nascondersi, essere lasciata in pace. Poi però cede alle insistenze dell’uomo, che chiede il suo aiuto per ricostruire cosa è veramente accaduto a Sophie quella sera di vent’anni prima. Non appena ritorna a Oldcliffe, tuttavia, Francesca ha l'impressione di essere costantemente seguita, forse spiata. E il sospetto diventa certezza nel momento in cui inizia a ricevere inquietanti messaggi anonimi e telefonate mute. Come se qualcuno sapesse tutto di lei e volesse impedirle di scoprire la verità. Una verità che le costerebbe molto caro. Perché potrebbe portare alla luce anche il segreto che Francesca e Sophie avevano giurato di custodire a ogni costo…

mercoledì 24 maggio 2017

La leggenda del Piave

Cari lettori, la data di oggi è molto importante dal punto di vista storico, dato che si ricorda l'entrata in guerra dell'Italia nel primo conflitto mondiale. Oggi, vorrei approfittare di questa ricorrenza, per parlarvi della storia della "Leggenda del Piave", la canzone patriottica che scommetto tutti voi conosceranno:



Questa canzone venne composta da Giovanni Ermete Gaeta, un garzone di origine napoletana che aveva studiato musica da autodidatta. In seguito cominciò a collaborare con alcune riviste, scrivendo articoli e pubblicando poesie in dialetto. 

Nel 1902 andò ad abitare a Bergamo, dove aveva vinto un concorso per impiegato postelegrafico. Dopo aver ottenuto il trasferimento a Napoli, durante la prima guerra mondiale, prestò servizio nella posta militare. 

Quando, dopo la disfatta di Caporetto, l'esercito italiano riuscì a riscuotersi e a sconfiggere gli austriaci, Gaeta, appresa la notizia mentre era sul posto di lavoro, cominciò di getto a scrivere le canzone: la prima strofa parla dell'entrata in guerra dell'Italia; la seconda della disfatta di Caporetto e la terza della battaglia vinta dagli italiani il 22 giugno 1918. In seguitò aggiunse una quarta strofa in cui proclama la vittoria finale. Fu poi il suo amico Raffaele Gottordo a metterla in musica, con un motivo orecchiabile che si diffuse in brevissimo tempo fra l'esercito italiano, tanto da essere utilizzata anche durante l'inaugurazione del momunento dedicato al milite ignoto. 

Gaeta, però, nonostante il successo, non ci guadagnò nulla, perchè la canzone venne considerata inno nazionale, di proprietà statale, e quindi non vincolata a diritti d'autore. Gaeta passò momenti di ristrettezze economiche e, dopo aver perso il lavoro, riuscì a riottenerlo e a lavorare fino alla pensione. 

Oggi il manoscritto originale si trova a Roma, nel museo storico della comunicazione del Ministero dello Sviluppo economico. 

Testo completo:

II Piave mormorava
calmo a placido al passaggio
dei primi fanti, il ventiquattro maggio:
l’esercito marciava
per raggiunger la frontiera,
per far contro il nemico una barriera…
Muti passaron quella notte i fanti:
tacere bisognava, e andare avanti…
S’udiva, intanto, dalle amate sponde,
sommesso e lieve, il tripudiar dell’ onde.
Era un presagio dolce e lusinghiero.
Il Piave mormorò:
“Non passa te straniero!”

Ma in una notte trista si parlò di tradimento,
e il Piave udiva l’ira a lo sgomento.
Ah, quanta gente ha vista
venir giù, lasciare il tetto
per l’onta consumata a Caporetto…
Profughi.ovunque dai lontani monti
venivano a gremir tutti i suoi ponti…
S’udiva, allor, dalle violate sponde
sommesso e triste il mormorio dell’ onde:
come un singhiozzo, in quell’autunno nero
il Piave mormorò:
“Ritorna lo straniero!”

E ritornò il nemico
per l’orgoglio e per la fame,
volea sfogare tutte le sue brame…
Vedeva il piano aprico,
di lassù, voleva ancora
sfamarsi e tripudiare come allora.
“No! - disse il Piave – No! - dissero i fanti…-
Mai più il nemico faccia un passo avanti…”
Si vide il Piave rigonfiar le sponde,
e come i fanti combattevan le onde…
Rosso del sangue del nemico altero,
il Piave comandò:
“Indietro, va’, straniero!”

Indietreggiò il nemico
fino a Trieste, fino a Trento…
E la Vittoria sciolse le ali al vento!
Fu sacro il patto antico:
tra le schiere furon visti
risorgere Oberdan, Sauro a Battisti…
Infranse, alfin, l’ italico valore
le forche e l’armi dell’ Impiccatore.
Sicure l’Alpi… Libere le sponde…
E tacque il Piave: si placaron le onde
sul patrio suolo, vinti i torvi Imperi,
la Pace non trovò
nè oppressi, nè stranieri! 


Fonti:

martedì 23 maggio 2017

Storia di una ladra di libri

Cari lettori, oggi è martedì, il giorno dedicato alla segnalazione di romanzi che ho letto in passato e che mi sono piaciuti particolarmente. Oggi è il turno di una storia molto particolare, che parla di un argomento terribile come la seconda guerra mondiale, ma in un modo inedito e molto coinvolgente. Se non lo avete già fatto vi consiglio la lettura di questo romanzo, così bello e tragico nello stesso tempo:

TRAMA (da amazon)

È il 1939 nella Germania nazista. Tutto il Paese è col fiato sospeso. La Morte non ha mai avuto tanto da fare, ed è solo l'inizio. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel Meminger raccoglie un oggetto seminascosto nella neve, qualcosa di sconosciuto e confortante al tempo stesso, un libriccino abbandonato lì, forse, o dimenticato dai custodi del minuscolo cimitero. Liesel non ci pensa due volte, le pare un segno, la prova tangibile di un ricordo per il futuro: lo ruba e lo porta con sé. Così comincia la storia di una piccola ladra, la storia d'amore di Liesel con i libri e con le parole, che per lei diventano un talismano contro l'orrore che la circonda. Grazie al padre adottivo impara a leggere e ben presto si fa più esperta e temeraria: prima strappa i libri ai roghi nazisti perché "ai tedeschi piaceva bruciare cose. Negozi, sinagoghe, case e libri", poi li sottrae dalla biblioteca della moglie del sindaco, e interviene tutte le volte che ce n'è uno in pericolo. Lei li salva, come farebbe con qualsiasi creatura. Ma i tempi si fanno sempre più difficili. Quando la famiglia putativa di Liesel nasconde un ebreo in cantina, il mondo della ragazzina all'improvviso diventa più piccolo. E, al contempo, più vasto. Raccontato dalla Morte - curiosa, amabile, partecipe, chiacchierona - "Storia di una ladra di libri" è un romanzo sul potere delle parole e sulla capacità dei libri di nutrire lo spirito.

lunedì 22 maggio 2017

Grazie per la bruttissima esperienza

Cari lettori, iniziamo la settimana con la segnalazione del nuovo romanzo di Maria Letizia Musu, che si preannuuncia come una piacevole lettura, uscito ieri e disponibile a soli 1,99 euro. Per saperne di più, ecco la sinossi:

Lorenzo ha appena concluso una relazione importante. Dopo tre anni di convivenza, Carla lo ha lasciato. Non cerca una nuova storia e tutto ciò che chiede è starsene da solo per un po', cercando di dimenticare la donna che ha amato.
'Lei mi amava ma decideva di lasciarmi, con sofferenza e la consapevolezza che io non potevo darle quello che voleva; io, d'altro canto, ero costretto a terminare un rapporto che dal mio punto di vista andava a gonfie vele.'

Rebecca è alla ricerca del Principe Azzurro, crede nell'amore romantico e forse l'ha trovato: Andrea, ragazzo bellissimo e sogno segreto di qualunque donna sana di mente.
'Avevo appena dato del maniaco al ragazzo più bello della mia palestra, uno che è il sogno segreto di ogni donna sana di mente, uno di quei rari esemplari che possono anche stare zitti e le loro quotazioni avrebbero comunque un'impennata.'

L'incontro tra Rebecca e Lorenzo avviene nel momento meno opportuno per entrambi. Ma a volte il destino se ne frega dei momenti opportuni e, come dice Kafka: l’amore è come un’automobile senza problemi. I problemi sono solo nel guidatore, nei passeggeri e nella strada.



In bocca al lupo all'autrice e buona lettura a quanti di voi decideranno di leggerlo!

sabato 20 maggio 2017

Intervista

Cari lettori, nell'augurarvi un buon fine settimana, vi lascio il link di una mia intervista da poco pubblicata sul blog di Evelyn Storm, buona lettura!

giovedì 18 maggio 2017

Non ditelo allo scrittore

Cari lettori, tra le nuove uscite di oggi non posso non segnalarvi l'ultimo romanzo di una serie che mi piace molto, quella con protagonista la ghostwriter Vani, scritta da Alice Basso: chissà in quali avventure verrà coinvolta la protagonista in questo nuovo episodio... sono molto curiosa di scoprirlo!

TRAMA (da amazon)

A Vani basta notare un tic, una lieve flessione della voce, uno strano modo di camminare per sapere cosa c’è nella testa delle persone. Una empatia innata che Vani mal sopporta, visto il suo odio per qualunque essere vivente le stia intorno. Una capacità speciale che però è fondamentale nel suo mestiere. Perché Vani è una ghostwriter. Presta le sue parole ad autori che in realtà non hanno scritto i loro libri. Si mette nei loro panni. Un lavoro complicato di cui non può parlare con nessuno.
Solo il suo capo sa bene qual è ruolo di Vani nella casa editrice. E sa bene che il compito che le ha affidato è più di una sfida: deve scovare un suo simile, un altro ghostwriter che si cela dietro uno dei più importanti romanzi della letteratura italiana. Solo Vani può trovarlo, seguendo il suo intuito che non l’abbandona mai. Solo lei può farlo uscire dall’ombra. Ma per renderlo un comunicatore perfetto, lei che ama solo la compagnia dei suoi libri e veste sempre di nero, ha bisogno del fascino ammaliatore di Riccardo. Lo stesso scrittore che le ha spezzato il cuore, che ora è pronto a tutto per riconquistarla. Vani deve stare attenta a non lasciarsi incantare dai suoi gesti. Eppure ha ben altro a cui pensare. Il commissario Berganza, con cui collabora, è sicuro che lei sia l’unica a poter scoprire come un boss della malavita agli arresti domiciliari riesca comunque a guidare i suoi traffici. Come è sicuro che sia arrivato il momento di mettere tutte le carte in tavola con Vani. Con nessun’altra donna riuscirà mai a parlare di Chandler, Agatha Christie e Simenon come con lei. E quando la vita del commissario è in pericolo, Vani rischia tutto per salvarlo. Senza sapere come mai l’abbia fatto. Forse perché, come ha imparato leggendo La lettera scarlatta e Cyrano de Bergerac, ogni uomo aspira a qualcosa di più grande, che rompa ogni schema della razionalità e della logica.
Vani è ormai uno dei personaggi più amati dai lettori italiani. Dopo il successo dell’Imprevedibile piano della scrittrice senza nome e di Scrivere è un mestiere pericoloso, Alice Basso torna con la perfezione e l’originalità di uno stile che le ha portato l’ammirazione della stampa più autorevole. Un nuovo romanzo, stesse caratteristiche imperdibili: libri, indagini, amore e una protagonista che diventerà come un’amica un po’ strana che non riuscirete più ad abbandonare.

mercoledì 17 maggio 2017

Borgo Propizio

Cari lettori, oggi dedicherò questo post alla recensione di "Borgo Propizio" di Loredana Limone, edito da Guanda.

Era da un po' che volevo leggere questo romanzo, primo di una serie, che ho visto più volte recensito positivamente nei vari blog che frequento... e finalmente è arrivato anche il suo turno!

Il vero protagonista della storia è proprio lui, questo borgo in collina, un po' isolato, privo di coordinate geografiche, attorno al quale ruotano le vicende di varie persone, molto diverse tra loro, ma tutte alla ricerca di un nuovo inizio e della loro felicità, il cui borgo, si rivelerà per loro effettivamente "propizio": insomma, un nome una garanzia!

Tra queste spicca Belinda, una ragazza che, dopo una carriera professionale non soddisfacente, decide di aprire nel borgo una latteria, realizzando così il suo sogno di bambina, e pazienza se nel negozio aleggia la presenza inquietante di un fantasma...

Belinda è una ragazza semplice, molto attaccata ai genitori, i quali, purtroppo, stanno attraversando una crisi di coppia: in suo aiuto però interverrà zia Letizia, grande amante di Gianni Morandi, che cercherà con tutti i metodi di sistemare la situazione.

Chi si occupa della struttura del negozio è invece Ruggero, un uomo dall'animo sognatore, ancora alla ricerca dell'anima gemella, possibilmente che possa ottenere l'approvazione dei suoi anziani e burberi genitori. Quando si scontrerà con Mariolina, dipendente comunale, più anziana di lui e ormai rassegnata a un eterno "zitellaggio", forse sarà l'inizio di una nuova vita...

Mi è piaciuto molto leggere questo romanzo, dai contorni quasi fiabeschi: è una storia che dona ottimismo, serenità e fiducia nel futuro. Lo stile è scorrevole ed è facile entrare in sintonia con i personaggi, proprio per il loro essere persone comuni, con una vita semplice e dei sogni che si possono condividere facilmente. Proprio per questo conto di recuperare anche gli altri libri della serie!

martedì 16 maggio 2017

Ti prego perdonami

Cari lettori, oggi per voi un consiglio firmato Melissa Hill: una storia avvincente, ricca di sentimenti e di mistero, che stuzzica la curiosità del lettore sin dalle prime pagine.

TRAMA (da amazon)

Chi non ha mai sognato di saltare sul primo aereo e lasciarsi tutto alle spalle? Leonie, capelli rossi e cuore irlandese, l'ha appena fatto. Se ne è andata da Dublino mandando a monte il matrimonio, ed è volata nell'incantevole e libera San Francisco dei cable car, delle otarie che prendono il sole sul molo, dei cieli azzurrissimi e frizzanti, per provare a iniziare da capo in un luogo dove nessuno sa chi è, né conosce il suo segreto. Ma ad aspettare Leonie c'è una storia misteriosa, racchiusa in un cofanetto di legno che trova per caso nella casetta in stile vittoriano con vista sul Golden Gate che ha preso in affitto. Il cofanetto è pieno di lettere d'amore, tutte indirizzate a una certa Helena, e tutte si chiudono con un'identica frase: ti prego, perdonami. Chi è quest'uomo così gentile, dolce e disperato che le firma? E perché le lettere sono ancora lì, dimenticate? Commossa dalle parole toccanti e vere che si ritrova a leggere, Leonie si imbarca nell'impossibile tentativo di rintracciare la destinataria di un amore passato. E, forse, ricostruendo la storia d'amore di due sconosciuti riuscirà a fare i conti con la propria. In questo nuovo libro di Melissa Hill tornano lo humor leggero, le amicizie luminose che resistono alla distanza, la curiosità delle ragazze che fa sempre girare il mondo. E, naturalmente, l'amore, più forte che mai.

lunedì 15 maggio 2017

Questione di gusti

Buon lunedì, cari lettori! Iniziamo la settimana con la segnalazione del romanzo di Evelyn Storm, "Questioni di gusti", disponibile in formato ebook a soli 0,99 centesimi. Ecco la trama:

TRAMA (da amazon)

Benedetta, sconvolta dal tradimento omosessuale del fidanzato, è invitata dalle prozie a trascorrere una settimana di villeggiatura a Jesolo... per distrarsi dalle frustrazioni. Suggestionata dal suo improvviso “odio” verso il genere maschile, però, passa il tempo tra spiaggia e mare a fare la guerra a ben tre fratelli che le gironzolano intorno. Ma questo suo scontro aperto mette a repentaglio la possibile nascita di un qualsiasi rapporto sentimentale, finché il suo subconscio non le fa comprendere ciò che il cuore ha già capito. Perché, dopotutto, la vita è solo una “questione di gusti”.




domenica 14 maggio 2017

Festa della mamma: letture a tema

Cari lettori, auguri a tutte le mamme, ma anche a quelle che presto lo diventeranno! Ecco a voi qualche spunto di "lettura a tema":

TRAMA (da amazon)

Tutta colpa della cicogna. Se la cicogna avesse fatto il suo dovere, Emma sarebbe una donna felice. E non un'Aspirante Madre. Invece eccola qui, dalla parte sbagliata dei 35, con una terrazza piena di rose e un amorevole Consorte... Cosa manca? È ovvio, un bambino. Che, ostinatamente, non arriva. Così Emma guarda di nascosto le vetrine prémaman, passa ore nelle sale d'aspetto dei centri fertilità, compila una lista di Mamme Tardive Over 40, passa il suo sguardo scanner su tutte le donne che incontra. Ed è dura, la vita di un'Aspirante Madre. Anche perché, come spesso accade, le amiche di Emma, pronte ad accompagnarla a un sushi consolatorio nel momenti di grande disperazione, hanno però altri problemi...


TRAMA (da amazon)

“Vite di Madri” è un romanzo che si snoda attraverso storie di donne legate fra loro, apparentemente, solo da un percorso di infertilità.L’incipit e la conclusione, entrambe affidate a un io narrante che si rivolge direttamente al lettore, illustrano il progetto che l’autrice, anch’essa infertile, ha deciso di condividere creando una raccolta di centocinquanta testimonianze vere, rielaborate, che gettano luce sul lato oscuro della maternità negata o infertile nell’utero e nel cuore. Sono tredici storie.Storie di donne mortificate nella femminilità, da abusi o da malattie o da eventi imponderabili. Storie di nonne e madri, che hanno generato creature infertili nell’utero e nel cuore.Storie di bambine, ora cresciute, ma ancora bramose di una carezza.Storie di figlie desiderate, con amore indomito.Storie di guerriere vittoriose, non di vittime, che hanno saputo rialzarsi e sorridere alla vita.In verità, sono tutte storie di Madri.Madri di idee, di progetti, di sogni.Seni turgidi di Dee che accolgono amiche, sorelle, mariti, amanti.Madri delle proprie madri e perfino di se stesse, capaci di far germogliare speranza e abortire fantasie, di creare dal nulla e di nutrire di sé: totalmente imperfette e, per questo, così seducenti e difficili da decifrare.


TRAMA (da amazon)

Eleonora e Riccardo desiderano un figlio. La strada per diventare genitori sarà però tutta in salita, costellata di visite mediche, di lotte contro i pregiudizi, di sconfitte. Diario per mio figlio è la storia vera di una donna che si è battuta contro i propri limiti e contro chi le ha dato dell'egoista durante la sua ricerca della maternità. È anche un punto di partenza per porsi domande importanti: una coppia può esistere senza un figlio? Quando arriva il momento di fermarsi con i tentativi? Non ci sono risposte certe e valide per tutte. L'importante è scegliere la propria strada e portarla avanti con forza e serenità.


TRAMA (da amazon)

Diario di una maternità negata. Lei lavora nell'alta finanza, lui è un artista, si sono conosciuti in giovane età ed è nata una bella storia d'amore. Si sono sposati credendo di aver raggiunto la felicità. Ma non tutto va sempre come si desidera: quando si pensa di poter avere quello che si vuole, arriva sempre un imprevisto a sconvolgere i piani. Lo sanno bene Luisa e Leonardo, in cerca di un bambino che non vuole arrivare; hanno i mezzi finanziari per avere il meglio della medicina e le cliniche più esclusive, ma i soldi non possono essere la risposta a tutto. Si può accettare la sterilità ed essere felici? Tra cene familiari discutibili, viaggi della speranza e attese estenuanti, Luisa e Leonardo ci raccontano, anche con un pizzico d'ironia e, soprattutto,con tanta voglia di vincere, come affrontare il dramma di un bimbo che non vuole arrivare.


TRAMA (da amazon)

Lei ha 27 anni e crede nel mojito, nella carriera, nel suo uomo e nei viaggi improvvisati. La nana ha cinque settimane e abita la sua pancia. Scoprirlo è uno shock, "fare la mamma" sembra un'attività totalizzante, incompatibile con libertà, sogni, ambizioni. L'autrice decide di affrontare la situazione armandosi di buoni propositi, ma soprattutto di ironia. Qui si sostiene che è buono e giusto conservare la parte migliore di sé - quella divertente, folle, avventuriera - anche dopo un figlio. Che l'istinto materno a volte arriva e altre volte è in ritardo. Ma anche che esistono momenti neri che nessuno racconta, che dopo un mese di neonato ne servirebbero tre di psicoterapia, che ogni tanto è normale rimpiangere il "prima". Dimenticate la mammina che chiama il figlio "angioletto" anche se non dorme da quindici settimane, quella che considera il parco giochi una botta di vita e decanta le gioie delle vacanze coi nonni. Preparatevi a scoprire tutta la verità riguardo alla vita col pupo, e anche gli esilaranti retroscena di pappe, giochi e ninne nanne. Un libro dedicato alle donne che si sentono troppo giovani per fare figli, a quelle che ci pensano ma non sanno cosa le aspetta, a quelle che già ne hanno e certe volte, con tutto l'amore del mondo, vorrebbero fuggire alle Bahamas.


TRAMA (da amazon)

Anya, Morna e Klarissa, ovvero Anna, Roberta e Chiara, sono tre amiche a distanza, tre mamme e professioniste dall'animo combattivo e dalla penna veloce che un giorno decidono di aprire un blog, col tempo diventato uno dei più letti della rete. Per anni, ogni lunedì hanno sfornato un ritratto di mamma, ogni volta mettendo un tipo materno sotto la lente impietosa del loro sarcasmo. Quando la rubrica è partita, portando il successo al blog e alla loro pagina Facebook, hanno capito che nulla avrebbe più potuto frenare le loro lingue taglienti. A partire dall'esperienza di successo sul web, le tre autrici hanno dato alla luce "Cinquanta sfumature di mamma in 20 test molto poco scientifici", un libro gioco con 20 test per 60 profili da scoprire: Distratta, Ansiosa, Riguardante, Falsa sapiente, Oracolo, Nonnassistita, Esaurita, Zen, Igienista, Fasciante, Socializzatrice, Ape regina, Rinunciante, Pigra, Gnocca, Vip... Basta rispondere alle 200 domande per delineare un vero e proprio identikit e scoprire che mamma sei... al supermercato, in viaggio, al parco, all'uscita da scuola. E quando la verità viene a galla, be', è troppo difficile ignorarla...

 
TRAMA (da amazon)

Appena ha sentito un piccolo cuore battere dentro di sé, Giada ha cominciato a essere madre. Ma solo quando l’ha stretta tra le braccia quella vita è esistita davvero. Un attimo prima Giada era una persona, un attimo dopo un’altra, e per sempre. Perché quando nasce un figlio si rinasce di nuovo. Si rinasce madri. Da quel giorno ha studiato tutti i manuali esistenti in commercio e ha ascoltato ogni consiglio. Affinché Mya, il suo dono più prezioso, fosse al sicuro, protetta, amata. Eppure non sempre tutto le veniva come era scritto in quei libri o come le avevano detto di fare. Ed è stato allora che ha capito una grande verità: che non esistono regole, leggi, dogmi imprescindibili. Il mestiere di madre si fa ogni giorno, si impara sul campo tra una ninnananna ricca di parole dolci e un rigurgito che rimane su una maglia per giorni. Tra un abbraccio che arriva inaspettato e cambia la giornata e un cartone animato che si odia perché lo si conosce ormai a memoria. Non c’è una ricetta, nessuno la conosce. Le risposte sono dentro ogni madre, sono lì, nel profondo dove risiede l’istinto. Dove vive e cresce l’amore più incondizionato che si possa provare. Dove non c’è bisogno di consultare nessuna enciclopedia per sapere cosa è giusto fare. È l’imperfezione l’unica verità. La morbidezza di un bacio sbavato, la bellezza di un codino che non riesce a star dritto. La ribellione di scegliere un calzino di un colore diverso dall’altro. Sono queste le magie che scaldano il cuore e fanno un figlio felice. Perché solo non seguendo le regole si trova il coraggio di essere madri a proprio modo.

venerdì 12 maggio 2017

10 curiosità su Giulio Cesare

Cari lettori, oggi ritorna la mia rubrica culturale. Questa volta ho scelto di parlare di storia e di raccontarvi qualche curiosità, tratte dalle informazioni tramandateci da Svetonio e rielaborate da Luca Canali in "Le vite (indiscrete) di dodici Cesari", su uno dei personaggi storici più famosi, Giulio Cesare:





1) La sua prima moglie era figlia del nemico di Silla (Cinna), per questo gli fu imposto di ripudiarla. Cesare rifiutò, e perciò venne espropriato dai suoi beni e costretto alla fuga, pagando persone che non rivelassero dove fosse andato. In seguito fu graziato dallo stesso Silla;

2)  Dopo la morte della prima moglie, si sposò con Pompeia, nipote di Silla; matrimonio che si concluse con un divorzio perchè pare che la donna lo tradisse con un uomo che s'intrufolava nella loro casa vestito da donna. Sposò poi Calpurnia;

3) Tra le donne che amò, quelle che occuparono un posto particolare nel suo cuore furono Servilia, alla quale donò una perla di immenso valore, e Cleopatra, anch'essa colmata di doni dallo stesso Cesare;

4) Nonostante ebbe fama di seduttore, sembra che Cesare fosse bisessuale e che fosse l'amante del re Nicomede di Bitinia. I suoi nemici, quando tornava dalle spedizioni militari, erano soliti dire: "E' tornato Cesare, marito di tutte le mogli, moglie di tutti i mariti";

5) Fin da giovane era molto ambizioso, tanto che si racconta che in Spagna pianse davanti a una statua di Alessandro Magno perchè lui, alla sua età, aveva già conquistato moltissimi territori;

6) Dal punto di vista fisico, era di carnagione chiara, viso pieno, occhi neri. Godette di buona salute, fino a quanto cominciò a soffrire di attacchi epilettici;

7) Non sopportava la sua calvizie e per questo portava quotidianamente sul capo la corona d'alloro che il Senato gli aveva concesso di portare;

8) Non amava il vino e, per quanto riguarda il cibo, era di poche pretese;

9) Si racconta che la sua morte fu annunciata da strani eventi, come alcune mandrie di cavalli che si rifiutarono di pascolare o alcuni sogni premonitori fatti sia dell'ex moglie Calpurnia, sia dello stesso Cesare;

10) Durante le celebrazioni funebri, una stella cometa splendette per sette giorni consecutivi nel cielo. Dei suoi assassini nessuno gli sopravvisse per più di tre anni e nessunò morì di morte naturale.

giovedì 11 maggio 2017

Leggere è una faccenda da gatti

Ciao a tutti, tra le nuove uscite vi voglio segnalare questo romanzo, che ha subito attirato la mia attenzione: cosa ne dite? Potrebbe rivelarsi una piacevole lettura?

TRAMA (da amazon)

Con una zampa bianca e una nera e baffi eleganti, il Gatto della Biblioteca non è un gatto come gli altri. Alla calda casa di un essere umano preferisce la biblioteca dell’università di Edimburgo. I libri sono la sua vera passione, oltre al bacon e ai grattini dietro l’orecchio sinistro. È nei libri che trova le risposte ai rompicapo più stravaganti e scopre universali verità filosofiche. Sono le pagine di Nietzsche, Joyce, Orwell e Heaney a farlo riflettere sulle cose del mondo. 
Ma soprattutto i libri gli insegnano l’arte di leggere le profondità dell’animo umano e coglierne i segreti più nascosti. Gli umani, infatti, sono esseri complicati, a volte fragili e ingenui. Eppure sono anche piuttosto prevedibili e, in fondo, desiderano tutti le stesse cose: trovare l’amore, scoprire passioni nascoste, vivere emozioni forti. Da lettore esperto, il Gatto della Biblioteca sa bene che per ognuno di questi desideri c’è il libro giusto: 1984 ci offre una nuova prospettiva sul mondo, Shakespeare ha sempre una risposta per tutto, Harper Lee ci aiuta a prendere le decisioni giuste e ad ascoltare il cuore, mentre Trainspotting è la lettura perfetta per sentirsi su di giri. A volte basta la pagina di un libro a farci capire che la felicità sta nelle piccole cose. Perché i libri sono compagni fidati e ci indicano la via. E se sapremo seguire i consigli di lettura del Gatto della Biblioteca, troveremo quello che stiamo cercando. 
Ispirato alla storia del gatto Jordan, assiduo frequentatore nonché vero residente dell’Università di Edimburgo, questo romanzo tenero e irriverente è subito diventato un caso editoriale in Inghilterra, appassionando migliaia di lettori. È nata persino una pagina Facebook, che conta migliaia di fan e su cui tutti sono invitati a condividere i propri pensieri. Un libro sul potere e il fascino della letteratura. Un libro che ci insegna a conoscere noi stessi e a vedere il mondo con occhi diversi. Crediamo di saperla lunga, ma ci sbagliamo di grosso...

mercoledì 10 maggio 2017

Maggio: Bocca di leone

Cari lettori, oggi ritorna la mia rubrica mensile floreale: questa volta vi parlerò della bocca di leone, un fiore la cui forma ricorda proprio le fattezze del celebre felino. Il suo nome deriva dal latino "Antirrhinum", che significa appunto "simile a un muso". E' un fiore dai colori più diversi: può infatti essere giallo, ma anche violetto e rosa. E' originario dell'Europa meridionale e del Nord Africa.




Ai tempi di Nerone dai suoi semi veniva estratto un olio che serviva per nutrire la pelle, mentre nel Medioevo era considerato il "fiore del capriccio": questo perchè all'epoca le ragazze erano solite ornarsi i capelli con questo fiore quando volevano rifiutare pubblicamente i loro corteggiatori. Proprio per questo, nel linguaggio dei fiori e delle piante, la bocca di leone rappresenta il disinteresse e la diffidenza.

Una leggenda racconta invece che, per placare Venere e Plutone dopo un'accesa discussione, la Madre Terra fece germogliare accanto a loro proprio delle bocche di leone, che riportarono l'armonia e la pace. Per questo motivo, il fiore simboleggia anche la serenità. 


Fonti: 




Immagine tratta da: 

martedì 9 maggio 2017

Guida astrologica per cuori infranti

Cari lettori, oggi per voi il consiglio di un libro molto divertente, ironico e leggero, adatto per l'estate ma anche per passare un pomeriggio in ottima compagnia:


TRAMA (da amazon)
 
Trent'anni passati da un po', single (NON per scelta) e con un impiego che offre ben poche prospettive di carriera, Alice Bassi accoglie la notizia del matrimonio del suo indimenticato ex come il proverbiale colpo di grazia. Se non fosse ancora abbastanza, nella piccola rete televisiva per cui lei lavora arriva Davide Nardi. Sguardo magnetico e sorriso indecifrabile, Davide sarebbe il sogno proibito di Alice... peccato sia stato assunto come «tagliatore di teste». Insomma: non ce n'è una che vada per il verso giusto. Ma poi Alice incontra Tio, un attore convinto di conoscere il segreto per avere successo: l'astrologia. Non quella spacciata sui giornali, bensì una «vera» lettura delle stelle, che esistono proprio per segnalarci i giorni più favorevoli per la sfera professionale o per farci trovare l'anima gemella. Seppur scettica, Alice decide di provare e inizia a uscire con uomini compatibili col suo segno zodiacale. Però, stranamente, l'affinità astrale non le impedisce di collezionare incontri sbagliati, fallimenti imbarazzanti e sorprese di cui avrebbe fatto volentieri a meno. Come non impedisce a Davide di diventare sempre più attraente. Tuttavia a lui Alice non osa chiedere di che segno sia. Perché ha paura che la risposta la deluda o, peggio, che la illuda. E perché, in fondo, spera che l’amore non abbia bisogno delle stelle per trovare la sua strada. In corso di traduzione in 15 Paesi, «Guida astrologica per cuori infranti» racconta con brio e pungente ironia i successi e i disastri di una donna piena di vita, di contraddizioni, di speranze. Una donna come noi. Perché anche se non crediamo nelle stelle, non possiamo fare a meno di guardarle.

lunedì 8 maggio 2017

Ancora tu

Cari lettori, iniziamo la settimana con la segnalazione del nuovo romanzo di Valeria Leone, "Ancora tu" (Falling Stars Series III), che uscirà tra poche settimane; ecco a voi tutte le informazioni:

Romanzo autoconclusivo. Ancora tu è il terzo e ultimo volume della Falling Stars Series, ma può essere letto indipendentemente dai primi due anche se chi ha avuto modo di leggerli potrà maggiormente apprezzare alcuni collegamenti e sfumature.

DATA USCITA. 24 Maggio
PREZZO: 2,99 (In offerta lancio a 0,99)
PAGINE: 290


SINOSSI

Alice Tonelli ha perso tutto. Ha trascorso gli ultimi otto anni della sua vita cercando di cavarsela da sola, studiando duramente, lavorando sodo per mantenersi. E odiando Sergio Corsini. Sergio Corsini ha sempre avuto tutto. Ha trascorso gli ultimi otto anni della sua vita portando ai vertici l’azienda di famiglia, indurendo il cuore in nome degli affari, godendosi la vita e le donne. E ignorando l’esistenza di Alice Tonelli. Quando si incontrano lei lo respinge, mai e poi mai si fiderà di Sergio Corsini. Anche se sono passati ben otto anni, l’uomo che odia profondamente non è cambiato affatto: ricco, potente e fastidiosamente bello, è rimasto il solito arrogante e presuntuoso
narcisista. Lui, al contrario, è attratto da Alice come da una calamita, la sua ostilità lo affascina e lo attrae: “Devo togliermela dalla testa. E per togliermela dalla testa devo averla. Il prima possibile. Prima che diventi un problema”. Per Sergio all’inizio è solo desiderio fisico e più Alice si nega più
la vuole ostinatamente. Per Alice non è mai stata solo una questione di sesso…“Se sapessi da quanto tempo possiedi il mio cuore, Sergio”. Al di là dei loro corpi che si attraggono con una furia disperata, Sergio e Alice hanno qualcosa di importante da imparare l’uno dall’altra. Sono due anime che, in modi diversi, hanno dovuto contare esclusivamente su se stesse e solo insieme potranno salvarsi. L’indole spietata e arrogante di Sergio si rivelerà solo una facciata? Quale segreto nasconde Alice? Chi sono Dora e Tom Spencer e dove po’ spingersi la loro mancanza di scrupoli?


ESTRATTI

Non siamo i personaggi perfetti di un romanzo, ma un uomo e una donna imperfetti e con milioni di debolezze. Eppure nella nostra imperfezione ci completiamo. È stato terribile quello che hai passato e per me è stato terribile temere di averti persa. Però ora siamo qui. Insieme.

**
Io lo so cosa vuoi da me e non è una cosa che può accadere. Io e te per una notte. Una storia da dimenticare, una tra tante. Io non sono questo. Non lo sarò mai.

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Non so più esattamente cosa voglia da lei, ma non mi va di lasciarla andare, non stasera. Stasera sono così stanco, ho bisogno di un posto tranquillo in cui approdare e quel posto è lei.

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“Ti voglio da morire”, le sussurro prima di cercare la sua meravigliosa lingua, già pronta a intrecciarsi con la mia. La scopro così cedevole, arresa tra le mie braccia. Godo di questa sua resa incondizionata e, man mano che il bacio diventa più profondo e audace, il timore di essere respinto mi abbandona, lasciando spazio solo a una pazza felicità, a un prepotente senso di trionfo, a una dilagante dolcezza e a uno struggente desiderio. Alice si fa più vicina insinuando le mani sotto la mia giacca, accarezzandomi il torace e lasciando scie bollenti sulla mia pelle, nonostante lo strato di stoffa della camicia. Dio, ragazzina, dove nascondevi tutto questo fuoco?

giovedì 4 maggio 2017

La felicità vuole essere vissuta

Cari lettori, tra le nuove uscite, oggi vi voglio segnalare il nuovo romanzo di Loredana Limone, "La felicità vuole essere vissuta", che prosegue la serie incentrata su "Borgo Propizio", del quale proprio in questo periodo sto leggendo il primo volume:

TRAMA (da unilibro.it)

Dopo il terremoto che aveva sconvolto la vita cittadina, a Borgo Propizio tutti si adoperano per tornare alla serenità. In questo fervore di iniziative, anche le esistenze degli abitanti seguono nuove strade e si intrecciano imprevedibilmente, mentre si attende con trepidazione la troupe televisiva che girerà il film sul leggendario fondatore, il principe Aldighiero. Ma ci sono troppe verità nascoste, troppi segreti che aspettano solo l'occasione giusta per essere rivelati e il momento non tarda ad arrivare...

mercoledì 3 maggio 2017

L'albergo sulla baia di Mulberry

Cari lettori, oggi vi parlerò dell'ultimo romanzo di Melissa Hill, "L'albergo sulla baia di Mulberry" edito da Rizzoli.

La storia prende il via dalla morte improvvisa di Anna Harte che, assieme al marito Ned e alla secondogenita Penny, gestiva il Bay Hotel, vero e proprio simbolo della loro cittadina irlandese. 

Dopo la scomparsa della donna, i suoi familiari si rendono conto che l'albergo sta andando in rovina sia economicamente sia strutturalmente e perciò la primogenita Elle, che da anni si era traferita in Inghilterra, decide di fermarsi per qualche tempo assieme al padre e alla sorella per cercare di aiutarli. Impresa che non si rivelerà facile, dato che il nuovo direttore della banca non sembra disposto a conceder loro un prestito e nemmeno gli abitanti del paese sembrano inzialmente propensi a dar loro una mano, a parte Rob, un ragazzo che in passato era stato fidanzato con Elle e che sembra provare per lei gli stessi sentimenti di allora. Saranno ricambiati?

Mentre la famiglia, ancora stremata dal dolore, cerca un modo per risollevare l'albergo, che per la madre rappresentava il coronamento di un sogno, Penny scopre dei vecchi diari di Anna e viene a conoscenza di un fatto molto particolare, che la madre le aveva tenuto segreto: il padre, un uomo taciturno e grande amante dei Beatles, in passato era stato costretto a vendere la sua collezione di dischi in vinile per mantenere la famiglia dopo la sua nascita. Decisa a rifare la collezione, Penny, aiutata da un ospite dell'albergo, uno scrittore di nome Colin, comincerà una ricerca che, passo dopo passo, la porterà a fare una scoperta molto importante per il raggiungimento del suo scopo.

Una storia molto semplice e delicata, incentrata molto sull'analisi dei rapporti familiari, che unisce buoni sentimenti alla determinazione e al riscatto. Lo stile è molto scorrevole e l'ambientazione ben delineata, però ho trovato molti punti fermi a livello di trama, avrei preferito qualche pagina in meno e un po' più di ritmo, oltre che qualche colpo di scena in più, soprattutto per quanto riguarda le storie d'amore delle due sorelle, che ho trovato prevedibili. La Hill rimane una delle mie scrittrici preferite ma, a mio parere, questa non è la sua opera più riuscita. 
 
 
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