mercoledì 24 aprile 2024

La morte a Venezia. Tristano. Tonio Kroger

Cari lettori, oggi vi parlerò di una raccolta di racconti di Thomas Mann, "La morte a Venezia. Tristano. Tonio Kroger", che ho letto nell'edizione di Oscar Mondadori.

Nel primo racconto, "La morte a Venezia", protagonista è lo scrittore tedesco Gustav von Aschenbach, che decide di recarsi per qualche giorno a Venezia. Nell'hotel in cui deciderà di soggiornare, nei pressi del lido, rimarrà subito colpito da un giovane polacco, in vacanza con la propria famiglia. La presenza di quel ragazzo susciterà in lui visioni di stampo classicista e mitologico, portandolo anche a provare una sofferenza che farà da parallelismo a quella della città di Venezia, nella quale all'improvviso si diffonderà una malattia.

In "Tristano", il lettore si ritroverà immerso in un sanatorio, nel quale soggiorna anche lo scrittore Spinell. Un giorno entrerà nella struttura anche una donna, moglie di un uomo d'affari, convalescente da una malattia alla trachea. Spinell, dall'anima sensibile e dallo spiccato senso estetico, rimarrà affascinato da quella donna e, soprattutto, svilupperà un profondo astio verso il marito, colpevole di non cogliere la bellezza interiore della sua consorte.

Nell'ultimo romanzo, "Tonio Kroger", centrale è proprio la figura di Tonio, un ragazzo che, nel corso della sua vita, comprenderà di essere diverso dalla sua famiglia, dedita agli affari, e che la sua profonda sensibilità tenderà a portarlo a dedicare tutta la sua vita all'arte. E' davvero possibile coniugare il talento artistico con le proprie origini borghesi? Sarà questa dicotomia che tormenterà il nostro protagonista negli anni della sua maturazione, personale e artistica, e più di una volta ciò sarà oggetto di discussioni con una sua amica artista.

Ho deciso di leggere questa raccolta di racconti in quanto il libro stazionava da anni nella mia libreria e più di una volta mi aveva incuriosita. Non sono solita leggere molti classici, ma ho apprezzato la lettura di questo libro sia per lo stile, caratterizzato da periodi molto lunghi e armoniosi, oltre che da diverse parti riflessive, sia per gli argomenti trattati che fanno da filo conduttore a tutti e tre i racconti, tra i quali spicca la figura dell'artista e la sua sensibilità, il suo opporsi al mondo borghese dominato solo dagli affari, il senso di maliconia e di malattia che scorre nelle vene degli animi troppo sensibili. Molto ricercati e raffinati anche i diversi riferimenti mitologici.

Una lettura, quindi, che consiglio soprattutto agli amanti dei classici ma anche a chi, come me, abbia voglia di cimentarsi con una lettura diversa dai propri generi preferiti, ma non per questo meno affascinante.

venerdì 19 aprile 2024

Come uccidere la tua anima gemella

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo di L. M. Chilton, "Come uccidere la tua anima gemella", edito da Giunti.

Protagonista della storia è la barista ventinovenne Gwen che, dopo la fine della sua relazione con Noah, decide di trovare un nuovo partner grazie all'app d'incontri "Connector" la quale, grazie a complessi algoritmi, è in grado di proporle i profili di persone con i quali la giovane può decidere se relazionarsi o meno, prima tramite messaggi e poi, magari, attraverso un primo appuntamento.

Un giorno, però, mentre sta chattando con un uomo che si fa chiamare Parker, viene a conoscenza che il primo uomo, con cui era uscita poco tempo prima grazie all'app, è stato trovato morto. Non dovrà aspettare molto per sapere che anche il secondo ragazzo conosciuto su "Connector" e con cui aveva avuto un appuntamento ha fatto una brutta fine. 

Entrata nel mirino della polizia, della quale fa parte una sua vecchia conoscenza, la nostra protagonista si ritroverà così a dover ripercorrere le sue ultime azioni e, soprattutto, a rievocare tutti i primi appuntamenti avuti con i ragazzi conosciuti tramite l'app che, data la loro natura disastrosa, non hanno mai avuto un seguito. 

Attraverso alcuni capitoli di flashback, il lettore potrà comprendere come Gwen si sia ritrovata a uscire con un ragazzo ossessionato dalla sua ex, un altro che ha mentito spudoramente sul suo aspetto fisico, un razzista, un fedifrago...i quali verranno trovati morti uno dopo l'altro...

Chi si nasconde dietro questi omicidi? E' davvero Gwen il filo che lega queste morti? E qual è il ruolo del misterioso Parker, che continua a inviare messaggi inquietanti alla nostra protagonista?

Sempre più sconvolta man mano che i delitti tendono a verificarsi, Gwen proverà in tutti i modi a far luce sulla verità, sebbene i suoi tentativi complicheranno sempre di più la sua, già fragile, posizione... e se anche lei avesse qualcosa da nascondere?

Ho deciso di leggere questo romanzo dopo averlo notato per caso in una libreria: personalmente adoro i romanzi gialli con tinte rosa e, soprattutto, venati da una forte componente umoristica, perciò l'ho subito inserito in wish list e mai scelta è stata più azzeccata.

Fin dalle prime pagine sono rimasta coinvolta dalla storia di Gwen, tanto da cercare ogni minuto libero per poter proseguire con la lettura, curiosa di scoprire come si sarebbe evoluta la trama. Il ritmo molto sostenuto, caratterizzato dalla presenza di diverse parti dialogate, favorisce il coinvolgimento e porta il lettore a proseguire imperterrito con la lettura. Ho apprezzato anche l'originalità della trama e a come l'autore abbia inserito il tema sempre più attuale delle app online in un contesto caratterizzato da mistero e suspance, ma anche da tanto black humor.

Una lettura, quindi, che consiglio soprattutto agli amanti del genere, ma anche a chi abbia voglia di una lettura capace di coinvolgere il lettore con una storia che al mistero unisce una forte componente umoristica.

lunedì 15 aprile 2024

Tutto troppo complicato

Cari lettori, oggi vi parlerò dell'ultimo romanzo di Anna Premoli, "Tutto troppo complicato", edito da Newton Compton.

La storia è raccontata attraverso i punti di vista di Violante e Amedeo: la prima è una fiscalista trentenne, una giovane donna che conduce una vita tranquilla, ma che nel suo inconscio desidererebbe vivere un'avventura per rompere un po' gli schemi della sua quotidianità; il secondo è anch'egli un fiscalista, fratello di Jeanne, migliore amica di Violante di professione pittrice.

I due s'incontreranno proprio a casa di Jeanne e, mentre si troveranno a chiacchierare su un balconcino, assisteranno a una scena inusuale: nell'appartamento di fronte, infatti, scorgeranno un misterioso individuo portare via un quadro da una parete e sostituirlo con un altro. 

Sebbene il buon senso spingerebbe chiunque a farsi gli affari propri, Violante non è dello stesso avviso e, spinta da un'improvvisa intraprendenza, convincerà Amedeo a intrufolarsi insieme in quell'appartamento per provare a capire che cosa realmente è accaduto. E questo sarà solo il primo di una spirale di eventi che porterà i due a vivere un incredibile avventura, che li farà indagare su pericolosi traffici d'arte e aste illegali, nei quali saranno coinvolte persone senza scrupoli, che non esiteranno a uccidere per portare a termine i loro piani.

Ad aiutarli nelle loro indagini non autorizzate ci sarà, ovviamente, Jeanne, la quale cercherà in tutti i modi di tenere a freno le reticenze del commissario Martini, che più volte si troverà a dover ammonire severamente i tre investigatori improvvisati, ma dai quali riuscirà comunque a racimolare importanti indizi per poter risolvere il caso.

Non appena ho letto la trama di questo romanzo, prima ancora che venisse distribuito, sono stata immediatamente incuriosita da questo storia, che mescola tinte rosa ad altre, più preponderanti, di giallo, con uno stile scorrevole e molto dinamico. E, a lettura conclusa, sono rimasta molto soddisfatta di questo libro, che ha saputo coinvolgermi al punto giusto, regalandomi momenti piacevoli in sua compagnia, anche se mi sarebbe piaciuto un tocco in più di rosa.

Di Anna Premoli in passato leggevo tutti i suoi romanzi in ordine di uscita, con gli anni però mi sono un po' allontananta dalla sua produzione, un po' per dare spazio ad altre letture, dato che la sua produzione letteraria è molto prolifica, e un po' perchè, pur essendo storie molto carine e ben delineate, mi sembrava di scorgere in esse sempre le stesse dinamiche. Questo romanzo, però, è molto diverso dai precedenti e, considerata la bravura dell'autrice, ho trovato questa scelta davvero azzeccata e spero che in futuro possa continuare a offrire ai suoi lettori storie così particolari. 

Se ho colto bene qualche indizio al termine della storia, è probabile che l'autrice ci regalerà una nuova storia, questa volta incentrata su Jeanne e Martini (che, sin da subito, hanno mostrato una particolare alchimia tanto da adombrare, a tratti, le vicende dei due protagonisti principali): personalmente, sarò molto curiosa di leggerla così come mi piacerebbe sapere quali segreti familiari condizionano il temperamento di Violante, che di fatto non sono stati ben chiariti. 

Nel frattempo, però, vi invito a leggere questo romanzo, davvero carino e coinvolgente, ambientato nell'affascinante mondo dell'arte, del quale affronta non solo le sue luci ma, soprattutto, le sue ombre.


DELLA STESSA AUTRICE:

L'amore non è mai una cosa semplice

L'importanza di chiamarti amore 

E' solo una storia d'amore

Un imprevisto chiamato amore

lunedì 8 aprile 2024

Le madri non dormono mai

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo di Lorenzo Marone "Le madri non dormono mai", edito da Einaudi.

Trattasi di un romanzo corale ambientato a Napoli, i cui personaggi si muovono in un Icam, ovvero un istituto penitenziario per le donne madri, le quali possono vivere con i propri figli, che hanno meno di dieci anni, in strutture pensate apposta per favorire la vita quotidiana delle detenute e dei loro bambini.

Tra tutte spicca Miriam, una donna all'apparenza dura e cinica, che è finita dietro le sbarre per proteggere le azioni losche del marito, la quale vive assieme a Diego, un bambino di nove anni dall'animo dolce e sensibile. 

Egli non sembra rimpiangere la vita al di fuori del carcere, in quanto preda dei bulli del quartiere, e ben presto stringerà una forte amicizia con Gambo e Adamu, figli di una donna nigeriana, ma anche con Melina, una bambina con problemi di salute a causa di una forte denutrizione e che dovrà fare i conti anche con la malattia della madre. 

Ma il romanzo non è solo incentrato sulle detenute e sui loro bambini, ma nella storia trovano spazio anche le voci di coloro che ci lavorano, come la guardia penitenziaria Miki, che verrà conquistato dalla dolcezza di Diego e che susciterà una certa diffidenza in Miriam; la psicologa Greta, che nasconde un potente desiderio di maternità; la direttrice Antonia, che dietro i suoi modi bruschi nasconde i problemi della sua vita privata.

Attraverso le vicende di tutti questi personaggi, il lettore si troverà coinvolto nella vita quotidiana dell'Icam, tra i giochi in cortile dei bambini, che provano a vivere una vita normale, e le loro madri, che trascorrono giornate sempre uguali in un mondo in cui il tempo sembra essersi fermato, ma non le preoccupazioni per il futuro dei loro figli. Specialmente Miriam, che è ben consapevole che il figlio Diego è troppo buono per quel mondo esterno in cui presto dovrà ritornare....

Chi segue il mio blog, sa che Lorenzo Marone è uno dei miei autori preferiti e che di lui apprezzo moltissimo la capacità di fondere storie intense ed emozionanti, con uno stile poetico ma nello stesso tempo semplice, armonioso e denso di spunti di riflessione, oltre che l'abilità nel saper delineare personaggi reali, che sembrano quasi uscire dalla carta per assumere una forma tridimensionale.

In questo romanzo che, con uno stile delicato, ci mostra spaccati di vita molto crudi e difficili, ho ritrovato gli aspetti che più apprezzo di questo autore e per questo la lettura di questo libro si è rivelata un'esperienza molto coinvolgente ed emozionante, essendo stata in grado di rendermi partecipe delle vicende come se anch'io mi trovassi lì, assieme a quelle persone nell'Icam. 

Per questo, anche se con un po' di ritardo dato che il libro è uscito un paio di anni fa, non posso non consigliarvi vivamente la lettura di questa storia, che saprà trasportarvi un contesto molto particolare, a contatto con vite complicate che, purtroppo, non sempre conoscono il lieto fine. 


DELLO STESSO AUTORE:

Magari domani resto

Un ragazzo normale 

La tentazione di essere felici

Tutto sarà perfetto 

La tristezza ha il sonno leggero

La donna degli alberi

giovedì 21 marzo 2024

La morra cinese

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata all'ultimo romanzo di Marco Malvaldi, "La morra cinese", edito da Sellerio.

La storia fa parte della serie de "I vecchietti del BarLume" e quindi anche in questo nuovo episodio il lettore potrà ritrovare il "barrista" Massimo e i clienti più affiatati del suo bar, ovvero nonno Ampelio, Aldo, Pilade del Tacca e il Rimediotti, appassionati di pettegolezzi e di delitti.

In questo nuovo episodio, però, la vicenda si apre con animate discussioni di natura politica: dopo anni, infatti, la cittadina di Pineta ha cambiato tipologia di amministrazione ed è passata in mano alla destra. Se Ampelio e Pilade guardano con scetticismo ai nuovi venuti, Aldo e il Rimediotti sembrano avere un parere opposto e per questo le discussioni si faranno piuttosto animate.

Toccherà a Massimo, alla prese anche con la figlioletta Matilde, provare a riportare l'ordine, oltre che ad affrontare problematiche relative alla sua professione, che potrebbero costarle molto care in termini di denaro e che hanno come fulcro il rinnovo della concessione dello spazio esterno attorno al suo locale, che gli procurerà non pochi grattacapi.

Ben presto, però, anche un misterioso delitto renderà le loro giornate ancor più movimentate: proprio fuori dal palazzo comunale, infatti, verrà trovato morto un ragazzo, Stefano Mastromartino, che studiava lettere alla Normale di Pisa e che in quei giorni era impegnato in una ricerca basata sul carteggio tra alcuni intellettuali minori dell'Ottocento. 

Per questo, anche il vicequestore Alice, compagna di Massimo, si troverà parecchio impegnata, tutta presa a indagare su più fronti: che rapporti c'erano tra il relatore della tesi e la vittima? Per caso Stefano aveva scoperto qualcosa d'importante in quel carteggio? E se sì, quale legame poteva avere quella scoperta con chi frequenta e lavora al Comune di Pineta?

Tra indagini e interrogatori, la pista di Alice (e anche quella dei vecchietti) parrà convergere verso un antico documento, che attesterebbe alcuni diritti civici riguardanti un terreno di proprietà comunale, ma i colpi di scena sono sempre dietro l'angolo...

Ancora un volta, l'autore ci regala una storia leggera e divertente, ricca di umorismo toscano e con al centro un giallo dai risvolti interessanti e mai banali. Non sarà affatto complicato lasciarsi coinvolgere dalle discussioni dei vecchietti, seguire l'evolversi della vita privata di Massimo e di Alice nei panni di neogenitori e, nello stesso tempo, provare a capire quali misteri si celano dietro alla morte di quel giovane studente. Personalmente, ho molto apprezzato l'intreccio della vicenda gialla e, da laureata in ambito umanistico, non ho potuto non apprezzare gli spunti letterari che emergono dalla storia.

Un libro, quindi, che consiglio vivamente, soprattutto a chi ha già letto i precedenti volumi della serie, ma anche a chi abbia voglia di cimentarsi con la lettura di un giallo umoristico leggero ma di qualità.


DELLO STESSO AUTORE

La briscola in cinque

Il gioco delle tre carte 

Il re dei giochi

La carta più alta 

Il telefono senza fili

La battaglia navale 

A bocce ferme

Sei casi al BarLume 

Bolle di sapone

giovedì 14 marzo 2024

Tutta colpa dell'estate

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo di Tessa Bailey, "Tutta colpa dell'estate", edito da Always Publishing.

Protagonista è Piper Bellinger, una ragazza di ventotto anni che abita a Los Angeles e ama trascorrere il suo tempo libero a fare festa e a sperperare i soldi del patrigno, regista di fama mondiale.

Dopo l'ennesima bravata, quest'ultimo, stanco dei suoi eccessi, deciderà di tagliarle i fondi e di mandarla a vivere per qualche mese a Westport, una tranquilla cittadina di pescatori, dove un tempo viveva il vero padre, scomparso prematuramente in mare durante la caccia al granchio. 

Accompagnata dalla sorella Hannah, di carattere opposto al suo, Piper deciderà di rimettere in sesto un vecchio locale di proprietà della sua famiglia, con il solo scopo di convincere il patrigno ad accorciare il suo periodo di punizione.

Ma la giovane non ha fatto i conti con Brendan, un robusto e possente marinaio, che sconvolgerà da un giorno all'altro la sua esistenza. I due, infatti, sono molto diversi: se Piper adora il lusso e la mondanità, Brendan è solitario e amante della vita semplice e abitudinaria. Nonostante questo, però, dopo un inizio conflittuale, Piper e Brendan inizieranno a provare una forte attrazione e da quel momento nulla sarà più lo stesso per loro...

Tutto ciò metterà Piper di fronte a una scelta difficile: ritornare alla sua vita di influencer glamour a Los Angeles oppure rivalutare i propri valori e decidere di stabilirsi definitivamente a Westport?

Ovviamente, per trovare una risposta a questa domanda, vi rimando alla lettura del romanzo, che ho trovato una storia leggera, ma adatta per rilassarsi e trascorrere dei piacevoli momenti di relax.

Se il primo romanzo che avevo letto di quest'autrice non mi aveva pienamente convinta, con la lettura di questa storia (che non ero sicura di voler leggere) mi sono invece trovata più soddisfatta. Sebbene la trama sia molto semplice, ho empatizzato con i protagonisti e mi è piaciuto il processo di crescita che coinvolge non solo Piper, ma anche Brendan, alle prese con un trauma del passato che non ha ancora del tutto elaborato. Anche il riavvicinamento tra Piper e la figura del padre è stato piacevole da leggere. Le scene passionali tra i due, a mio parere, in certi punti sono un po' troppo esplicite ma fortunatamente non eccessivamente prolisse.

Nel complesso, quindi, la lettura di questo romanzo si è rivelata una lettura piacevole e la consiglio soprattutto a chi abbia voglia di una storia d'evasione e scacciapensieri, con il trope "Grumpy / Sunshine". 

Vi anticipo che è uscito anche un libro dedicato alla sorella Hannah, che ho già messo in wish list per quando avrò voglia di "ritornare" a Westport!

 

DELLA STESSA AUTRICE

My killer vacation 

giovedì 29 febbraio 2024

L'amore fa miracoli

Cari lettori, oggi vi parlerò del romanzo di Sveva Casati Modignani, "L'amore fa miracoli", edito da Sperling & Kupfer.

Trattasi del terzo romanzo incentrato sulle vicende (soprattutto sentimentali) di quattro amiche milanesi: Andreina, Maria Sole, Gloria e Carlotta.

In questo nuovo capitolo della serie, Andreina porterà avanti la sua gravidanza ancora una volta senza renderne partecipe Bill, di cui è stata l'amante. Ma il suo amore americano non tarderà a sorprenderla con una notizia sconvolgente, che rimetterà in discussione tutte le certezze della donna.

Maria Sole, invece, proverà a costruire quella vita amorosa di cui non ha mai goduto grazie all'amore per l'amico di infanzia e, nello stesso tempo, proverà a ricucire i rapporti con la madre e la suocera, oltre che a essere una buona madre per il piccolo Michele, il cui padre Mariano vive con il compagno, dopo aver resa pubblica la propria omosessualità.

La più combattuta del gruppo sarà invece la quarantenne Gloria: da sempre compagna del dolce e rassicurante Sergio, dopo che per una serie di circostanze si ritroverà di nuovo a contatto con il medico che ha salvato suo padre, deciderà di intraprendere una relazione parallela con lui, relegando in un angolo della mente le possibili conseguenze del suo gesto.

Infine, Carlotta si vedrà assegnare un ruolo sempre più preponderante nell'ufficio legale in cui lavora, dopo la scomparsa del socio anziano e, nello stesso tempo, proseguirà la sua relazione con Gianni. Ma sulla loro felicità aleggerà un'ombra cupa, quella della sua ex moglie vendicativa e rancorosa.

Attraverso i vari capitoli, il lettore si ritroverà quindi coinvolto nella vita di queste quattro donne dell'alta borghesia milanese, vivendo assieme a loro gioie e dolori. In particolare, in questo libro, alle storie delle quattro protagoniste, ambientate nel 2020, s'intrecceranno le vicende legate a uno degli eventi più drammatici degli ultimi anni: la pandemia di Covid, che segnerà inesorabilmente anche la vita delle quattro amiche.

Se il primo libro era più incentrato su Andreina e il secondo su Maria Sole, questo terzo volume approfondisce maggiormente le vicende di Gloria, prendendo in considerazione anche la sua giovinezza attraverso alcuni flash back che ci aiutano a comprendere di più le ragioni di certe sue scelte sentimentali.

Personalmente, devo ammettere che Gloria non è un personaggio con cui sono entrata particolarmente in empatia (la mia preferita tra le quattro è Maria Sole), non condividendo la maggior parte delle sue scelte, ma sono comunque curiosa di capire come si evolverà la sua vita (grazie anche allo stile semplice ma curato dell'autrice),così come quella di Andreina, Maria Sole e Carlotta, della quale penso sarà dedicato il prossimo e ultimo libro della serie.

 

DELLA STESSA AUTRICE:

Dieci e lode 

Festa di famiglia

Segreti e ipocrisie 

giovedì 22 febbraio 2024

La villa delle stoffe

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo "La villa delle stoffe", scritto da Anne Jacobs ed edito da Giunti.

Trattasi del primo libro di una serie composta da sei volumi, che ha per protagonista la diciottenne Marie e tutti gli abitanti che gravitano attorno a una ricca dimora di Augusta, in Germania.

Marie è un'orfana, che nel 1913 riesce a ottenere un impiego nell'imponente "Villa delle stoffe", il cui capofamiglia, il signor Melzer, gestisce un'azienda di tessuti situata poco distante dall'abitazione.

La giovane diventerà la sguattera della cuoca della villa e la sua vita inizierà così a gravitare attorno alla quotidianità vissuta dalla servità, ma ben presto la più giovane dei tre figli del signor Melzer, l'artista anticonformista Katharina, stringerà un forte legame con lei, invitandola a posare per i suoi dipinti e incentivandola a coltivare il suo talento di artista. Perchè anche Marie, ben presto, dimostrerà di avere un talento spiccato per l'arte e, soprattutto, per la creazione di vestiti, del quale approfitterà anche l'altra sorella, Elizabeth.

Nonostante le reticenze dei genitori, Katharina promuoverà Marie da sguattera a dama di compagnia e nello stesso tempo la nostra protagonista si renderà conto di provare dei sentimenti verso Paul, il figlio maggiore, il quale parrebbe ricambiare i suoi sentimenti...

Ma la giovane Marie è una ragazza concreta e determinata e, con la ferma intenzione di soffocare i suoi sentimenti per Paul a causa della differenza di ceto sociale, cercherà di dedicarsi a qualcosa di molto più importante, ovvero scoprire i segreti che si celano dietro alla morte dei suoi genitori che, indagine dopo indagine, la porteranno a focalizzarsi sull'enigmatica figura del signor Melzer.

Dalle mie parole potete dunque comprendere come questo primo capitolo della serie, oltre a presentarci i personaggi principali, introduca diversi filoni narrativi, tanto da essere considerato non solo il primo libro di una saga familiare, ma anche un romanzo corale.

E' stato molto interessante immergersi nella vita di questa famiglia e seguirne le vicende, sia dal punto di vista dei padroni sia da quello della servitù. Ciò mi ha fatto rivivere le stesse atmosfere di una serie vista e apprezzata qualche anno fa: "Downton Abbey".

Sebbene a tratti abbia trovato la narrazione un po' lenta, a causa di un eccesso di descrizioni, lo stile dell'autrice è semplice e scorrevole e, anche se le pagine del libro sono numerose, si legge in breve tempo. 

Secondo il mio gusto personale, avrei preferito un maggiore approfondimento sull'evoluzione del rapporto tra Marie e Paul ma, a parte questo, ho davvero apprezzato questa storia e sono molto curiosa di sapere come si evolveranno le vite di tutti i personaggi nel secondo volume, che leggerò di sicuro a breve.

Un romanzo, quindi, che consiglio soprattutto agli amanti delle saghe familiari, ma anche a tutti coloro che cercano una storia corale le cui vicende dei protagonisti s'intrecciano tra loro, ma anche con ciò che accade nel mondo esterno.

giovedì 15 febbraio 2024

L'incredibile storia della centenaria che salvò il Natale

Cari lettori, oggi vi parlerò dell'ultimo romanzo di Ali McNamara, "L'incredibile storia della centenaria che salvò il Natale", edito da Newton Compton.

La storia è ambientata a Londra e ha per protagonista Ella, una ragazza che sta passando dei giorni molto difficili: ha appena perso il fidanzato, il lavoro e la casa nello stesso momento, proprio sotto le feste di Natale, un periodo che già di per sè non ha mai amato.

Mentre la sua mente è funestata da brutti pensieri, un uomo misterioso le porge un giornale, sul quale svetta un annuncio di lavoro molto particolare: un'anziana, infatti, sta cercando una persona che scriva le sue memorie ed è disposta a ospitarla nella sua casa. In cambio, però, deve amare il Natale.

Sebbene Ella non si riconosca nell'ultimo requisito, decide comunque di presentarsi e, con sua grande gioia, riuscirà a ottenere il posto. Da quel momento in poi, la nostra protagonista si ritroverà a vivere un'esperienza molto particolare: l'anziana, di nome Estelle, aiutata dalla sua amica e aiutante Angela, è una persona molto particolare e, giorno dopo giorno, racconterà a Elle aneddoti legati alla sua storia familiare in un modo davvero inusuale.

Elle si troverà così coinvolta in un'esperienza magica, ma non sarà da sola: Estelle, infatti, possiede anche l'abitazione di fianco alla sua, che ha dato in affitto a un giovane avvocato molto dolce e affascinante, un ragazzo che potrebbe essere legato alle sue storie più di quanto si potrebbe pensare... Ma anche Elle si ritroverà coinvolta negli straordinari racconti di Estelle...

Come sa chi legge il mio blog, amo molto questa autrice e, anno dopo anno, ho letto tutte le sue pubblicazioni. Generalmente i suoi romanzi escono in estate, essendo ambientati nel periodo delle vacanze, questa voltà però la scrittrice ha voluto sorprendere i suoi lettori con un romanzo natalizio, che ho letto con molto piacere e curiosità.

Una costante dei suoi libri è l'uso del paranormale e, sebbene non sia propriamente una fan di questo espediente, trovo che nei suoi romanzi sia sempre più o meno ben amalgamato e e utilizzato sempre con un risvolto originale. In questa sua ultima storia è davvero preponderante, molto di più rispetto agli altri suoi libri, ma tutto ciò non mi ha per nulla disturbata, anzi, mi sono lasciata trasportare dalla bellezza di quella che è a tutti gli effetti una "favola natalizia", per nulla banale e dai risvolti inaspettati.

Le storie degli antenati di Estelle sono molto interessanti, anche se a volte ho trovato eccessivamente ridondanti le descrizioni della struttura della grande casa di Estelle nel corso degli anni, e ho davvero apprezzato il modo attraverso il quale l'autrice ha legato i personaggi del presente con quelli del passato.

Essendo una storia ambientata a Natale, è ricca di buoni sentimenti, ma l'originalità delle vicende trattate la rende distinguibile dalle altre pubblicazioni con lo stessa tema e per questo mi sento di consigliarvela, sia come lettura da fare nel periodo in cui è ambientata, sia negli altri mesi, per rivivere anche solo con la fantasia la magia delle Feste.


DELLA STESSA AUTRICE:

Colazione a Notting Hill 

Il piccolo negozio di fiori in riva al mare 

Colazione in riva al mare 

L'estate delle coincidenze 

Un'estate indimenticabile 

Appuntamento in riva al mare 

Il piccolo negozio del lieto fine 

Un vicino di casa molto speciale 

Come un fulmine a ciel sereno

martedì 6 febbraio 2024

Che cosa vi siete persi

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al libro di Gerry Scotti, "Che cosa vi siete persi", edito da Rizzoli.

In questo breve volume, a metà tra il saggio e l'autobiografia, il celebre conduttore televisivo ripercorre il suo passato attraverso alcuni capitoli tematici, che hanno come filo conduttore oggetti e abitudini che oggigiorno sono, quasi o del tutto, scomparsi.

Per esempio, il primo capitolo è dedicato all'avvento della televisione e a come il ritrovarsi tutti insieme a gurdare una trasmissione fosse considerato un vero e proprio evento sociale, mentre le pagine successive riguardano altri argomenti, come le merendine dell'epoca, la maggior popolarità dei giornali, i primi telefoni (rigorosamente con il filo), le sostanze per far frizzare l'acqua, le pubblicità dell'epoca, le giostre, le cartoline...

Questi sono solo alcuni degli argomenti trattati, i quali vengono affrontati dall'autore associando a essi ricordi ed esperienze della propria vita, iniziata nella campagna pavese e proseguita nella metropoli milanese. 

Il lettore, quindi, oltre a ricordare o a scoprire le abitudini degli anni passati (ci troviamo nella seconda metà del Novecento) potrà immergersi nei ricordi propri dell'autore, del quale ho deciso di leggere questo breve libro in quanto curiosa di conoscerlo anche nelle vesti di scrittore. E, a libro concluso, posso ritenermi soddisfatta di aver letto questa pubblicazione, così tanto diversa dal mio solito genere di letture. 

Ho sempre amato i quiz condotti da Gerry Scotti tanto che, non appena maggiorenne, avevo pure fatto domanda per partecipare a "Chi vuol essere milionario?", anche se poi non ero mai stata ricontattata. Inoltre, in un tema delle scuole medie che aveva come traccia proprio quella di scrivere una lettera a un personaggio della televisione, avevo scelto proprio lui: non ricordo molto quello che avevo scritto, dati i numerosi anni trascorsi, anche se mi pare di ricordare di aver lodato la sua autoironia e la garbatezza delle sue trasmissioni così, quando qualche mese fa ho scoperto che aveva pubblicato un libro, sono rimasta subito incuriosita, tanto da aggiungerlo in wish list.

Leggere questo libro mi ha permesso di apprendere alcuni usi che non hanno caratterizzato la mia infanzia, ma dei quali magari avevo già sentito parlare dai miei genitori o da qualche parente, oppure di fare un viaggio in alcuni ricordi del mio passato di bambina degli anni Novanta (ebbene sì, anche ai miei tempi c'erano le cabine telefoniche, l'abitudine di spedire le cartoline e i giochi in cortile, per esempio).

Dalle sue parole, capitolo dopo capitolo, traspare il ritratto di una società molto più semplice di quella odierna, con più valori e meno voglia di apparire, ma non per questo la narrazione risulta eccessivamente nostalgica o stucchevole. Il lessico è semplice e molto scorrevole e per questo è una lettura molto agevole per tutte le fasce d'età. 

E proprio per questo la consiglio un po' a tutti: agli adulti, perchè in questo modo potranno rivivere scorci della loro giovinezza, e ai ragazzi, che potranno immedesimarsi nella vita dei loro genitori e nonni, scoprendo così curiosità molto carine e interessanti.

martedì 30 gennaio 2024

Il gatto che credeva nell'amore

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo di Rachel Wells, "Il gatto che credeva nell'amore", edito da Garzanti.

Trattasi dell'ottavo libro della serie incentrata sul dolcissimo gatto Alfie e sulle vicende dei suoi padroni umani e amici felini.

Anche in questo nuovo capitolo della serie, nonostante gli anni comincino a farsi sentire, Alfie sarà impegnato su più fronti: purtroppo dovrà soffrire per il trasferimento della famiglia di Matt, Polly, dei loro due bambini e del carlino Cetriolino. Matt, infatti, ha cambiato lavoro e perciò hanno dovuto lasciare Edgar Road, sebbene con il dispiacere di tutti.

Inoltre, l'anziano Harold si trova in una casa di riposo dopo alcuni gravi problemi di salute e ai gatti non è permesso andare a trovarlo.

A mitigare i dispiaceri di Alfie, però, ci penseranno i suoi "nipotini", i gattini che George ha avuto da Hana: Tigre, Natale e Holly sono tre micetti vivaci e combinaguai, che amano passare il tempo arrampicandosi sugli alberi, andando a caccia di insetti e giocando a nascondino.

Per provare a gestirli meglio, Alfie, che in fatto di idee non è secondo a nessuno, deciderà di improvvisarsi maestro e di fondare una scuola per gattini, al fine di renderli più responsabili e trasmettere loro tutta la sua abilità di "gatto dei portoni": chissà che non sia finalmente giunto il momento di delegare un po' di responsabilità e di cominciare a godersi un periodo di pensione, allo stesso modo degli umani...

Gestire i tre micetti, però, non sarà per nulla un'impresa facile, tanto più che il gruppo di felini si troverà ben presto coinvolto in un mistero per il quale potrebbe proprio essere necessario il loro intervento: nella casa vuota di Matt e Polly, infatti, pare si sia rifugiato qualcuno o meglio, qualcuna...

Ancora una volta Rachel Wells, ci riporta a Edgar Road, in compagnia di tutti gli abitanti (felini, adulti e bambini) che il lettore ha imparato a conoscere e ad amare libro dopo libro. Anche se con gli anni la storia ha perso il suo carattere di romanzo corale per avvicinarsi maggiormente alla favola, non riesco a non apprezzare la lettura di questi libri che, con la loro dolcezza, accompagnano il lettore in un mondo pieno di buoni sentimenti, in cui l'amore e la solidarietà accompagnano le vicende e le scelte dei vari personaggi.

Un romanzo, quindi, che mi sento di promuovere al pari degli altri, con l'invito a recuperarlo nel caso in cui anche voi abbiate letto e apprezzato i precedenti episodi. Se invece non lo conoscete, vi consiglio, ovviamente, di cominciare dal primo libro. Se come me adorate i gatti, sono sicura che ne verrete conquistati!


DELLA STESSA AUTRICE:

Il gatto che aggiustava i cuori

Il gatto che insegnava a essere felici 

Il gatto che regalava il buonumore

Il gatto che donava allegria 

Il gatto che aiutava a trovare nuovi amici

Il gatto che amava la gentilezza 

Il gatto che riportava il sorriso

giovedì 25 gennaio 2024

Tre

Cari lettori, oggi vi parlerò del romanzo "Tre", scritto da Valérie Perrin ed edito da Edizioni e/o.

La storia si sviluppa su due piani temporali: uno ambientato dal 2017, che ha per protagonisti i tre amici Nina, Etienne e Adrienne, e un altro che racconta le vite passate dei tre personaggi a partire dagli anni Ottanta.

Nina, Etienne e Adrienne si conoscono in quinta elementare e sin da subito stringeranno un legame molto forte, vivendo momenti piacevoli e nello stesso tempo facendosi coraggio contro il terribile maestro Py. 

Nina è una ragazzina dolce e sensibile che vive con il nonno dopo essere stata abbandonata dalla madre; Etienne proviene da una famiglia agiata, è affascinante e ribelle e preferisce rubare i cuori delle coetanee piuttosto che applicarsi nello studio; Adrienne è un ragazzino timido e riservato, che nasconde un ricco e complesso mondo interiore e possiede un grande talento per la scrittura.

Anno dopo anno, i tre amici stringeranno un legame sempre più forte, che li porterà a trascorrere insieme anche gli anni delle medie e delle scuole superiori, uniti anche dall'obiettivo di lasciare il  loro piccolo paesino francese e di trasferirsi a Parigi, una volta diplomati, inseguendo il sogno di fare musica insieme. 

Un evento del tutto inaspettato, però, che coinvolgerà Nina, infrangerà il sogno dei tre ragazzi, portandoli progressivamente a separarsi...

Nel 2017 le strade dei tre protagonisti torneranno a incrociarsi, quando la giornalista Virginie scriverà un articolo sul ritrovamento di un'automobile in un lago con all'interno una ragazza scomparsa, il quale riporterà alla luce un fatto di cronaca mai risolto, accaduto nel 1994, che aveva coinvolto (e sconvolto) Etienne.

Dopo diversi anni, tante cose sono cambiate, al passato dei tre si allacceranno nuove sfide del tempo presente: riusciranno Nina, Etienne ed Adrienne a ritrovare la complicità di un tempo e a supportarsi nel modo migliore?

Di questa autrice avevo già letto "Cambiare l'acqua ai fiori" e "Il quaderno dell'amore perduto", che avevo amato sia per la trama e la caratterizzazione dei personaggi, sia per lo stile semplice ma nello stesso tempo evocativo e riflessivo.

In questo terzo libro ho ritrovato alcune tematiche già affrontate nelle pubblicazioni precedenti, come il lutto, le difficoltà della vita, l'amore malato, un mistero che si sussegue pagina dopo pagina e che si raccorda alle vicende dei vari personaggi. Inoltre mi ha fatto piacere ritrovare il suo stile, capace con la sua semplicità e, nello stesso tempo, intensità di coinvolgere e legare a sè il lettore, che si ritrova immerso nella vita di questi tre personaggi come se fossero delle persone in carne e ossa.

Gli eventi che intercorrono nelle numerose pagine sono diversi, ma tutti ben intrecciati e capaci di tenere con il fiato sospeso più volte il lettore, sebbene il romanzo non appartenga al genere thriller, ma a quello della narrativa generale. 

Mi è piaciuto molto anche il modo con cui l'autrice ha saputo costruire il rapporto tra i tre protagonisti, facendolo mutare nel tempo, in una continua metamorfosi che ha contribuito a rendere ancor più tridimensionali i protagonisti.

Insomma, come avrete capito dalle mie parole, il romanzo mi è piaciuto tantissimo e mi sento di promuoverlo a pieni voti, in attesa di leggere nuove pubblicazioni di quest'autrice, che trovo davvero una delle migliori scrittrici del panorama letterario degli ultimi anni. 


DELLA STESSA AUTRICE:

Cambiare l'acqua ai fiori

Il quaderno dell'amore perduto 

lunedì 8 gennaio 2024

I guardiani della storia

Cari lettori, la prima recensione dell'anno è dedicata al romanzo "I guardiani della storia", scritto da Elisabetta Cametti ed edito da Giunti.

Ho letto questo libro perchè anni fa mi sono iscritta a un progetto, ideato da Claudia del blog "Toglietemi tutto ma non i miei libri", in cui un romanzo ("I guardiani della storia") viene spedito tra i vari partecipanti e sulle cui pagine si possono sottolineare frasi e scrivere commenti, il tutto con lo scopo di unire persone che vivono lontane attraverso la sua lettura. 

Inoltre, tramite il gruppo Facebook, si può seguire il viaggio del libro e vederne le foto nelle varie parti d'Italia. L'iniziativa è partita nell'ormai lontano 2017 e, tra viaggi più o meno lunghi e rischi di perdita, il libro è giunto finalmente tra le mie mani alla fine di novembre e la sua lettura mi ha tenuta compagnia nel periodo natalizio.

Protagonista della storia è Katherine Sinclaire, una donna dal carattere forte e determinato, che dirige la casa editrice "9Sense Publishing" con grande successo. La sua vita cambierà drasticamente quando Bruce (l'amministratore delegato e suo caro amico) si suiciderà sparandosi alla testa nel suo ufficio.

Da quel momento in poi, il consiglio di amministrazione deciderà di licenziarla, per sostituirla con il suo più acerrimo nemico. 

Ma la nostra protagonista non avrà tempo per disperarsi: Bruce, infatti, prima di morire le ha lasciato una chiavetta con all'interno delle immagini di alcuni reperti etruschi, i quali dovevano servire per l'allestimento di una collana editoriale dedicata alla storia di questo popolo, e tutto lascia pensare che sia un messaggio che la voglia indirizzare verso la reale causa del suo gesto.

Aiutata da Jethro, fratello di una delle persone che ha licenziato Katherine, conosciuto per caso poco prima della morte di Bruce, la donna cercherà di far luce sul mistero che, pagina dopo pagina, si farà sempre più complesso e che la porterà anche a raggiungere l'Italia, prima sulle Alpi, per conoscere e parlare con un anziano professore di storia, e poi sull'isola Bisentina, nella quale si stanno svolgendo degli scavi archeologici legati alla storia etrusca e finanziati dalla casa editrice al fine di inserire i dati delle nuove scoperte nelle loro pubblicazioni.

Lì, Katherine e Jethro tenteranno di fermare alcune persone che, con ogni mezzo, sono intenzionate a riproporre antichi riti legati alla credenze etrusche, ma non sarà affatto facile districarsi tra gallerie piene di pericoli e scoperte sconvolgenti, che cambieranno per sempre le loro vite...

Non credo che avrei letto questo libro, se non avessi partecipato al progetto di Claudia, ma sono comunque rimasta soddisfatta di essermi immersa tra le pagine di questa storia. Le vicende narrate mi hanno coinvolto tantissimo e non vedevo l'ora di proseguire con la lettura per sapere cosa avrebbero scoperto Katherine e Jethro nelle loro indagini. Lo stile è molto scorrevole e, a parte qualche pagina un po' troppo descrittiva, si legge con facilità.

Nonostante questo, però, ci sono stati degli aspetti che mi hanno convinta un po' di meno, come la caratterizzazione della protagonista, a mio parere un po' troppo "Wonder woman", e l'idea di sottolineare il suo carattere forte attraverso un uso eccessivo delle parolacce. Inoltre, in generale, non amo la nomina eccessiva delle marche dei prodotti (computer, cellulari, vestiti, scarpe...) e qui purtroppo quest'uso abbonda a dismisura. Infine, c'è una parte che, ovviamente sempre a mio parere, è stata descritta in modo eccessivamente crudo, sfiorando in questo modo lo splatter. 

La storia però è molto adrenalinica e coinvolgente, originale, e frutto di uno studio sui riti etruschi da parte dell'autrice che non ho potuto non apprezzare. Questo mi ha fatto sorvolare sui difetti precedentemente elencati e mi porta a consigliarvi la lettura di questo romanzo, che è stata davvero una bella scoperta, anche per chi non è avvezzo al genere.

Il fatto poi di aver letto la storia leggendo i commenti dei lettori che mi hanno preceduta e divertendomi ad aggiungere i miei, mi ha dato l'impressione di compiere una sorta di lettura di gruppo e perciò sono davvero contenta e soddisfatta di aver compiuto questa esperienza così particolare. 

lunedì 1 gennaio 2024

Buoni propositi letterari 2024

Cari lettori, tanti auguri a tutti per un sereno 2024 e buon compleanno al mio blog, che compie 8 anni!

 

 

 

 

E' passato molto tempo da quel lontano 1° gennaio 2016, tante cose sono cambiate, ma la passione per il mio angolino è rimasta la stessa e ormai scrivere per il blog è diventata un'attività del mio tempo libero di cui non riesco fare a meno.

Sebbene negli anni questo tipo di piattaforma abbia subìto un declino a favore dei social network come Instagram e Tik Tok, voglio ringraziare tutti i lettori, silenziosi e non, che ogni giorno scelgono comunque di passare di qui e di leggere e commentare i miei interventi, rendendo così questo spazio un posto in cui condividere idee, opinioni e pareri sul nostro hobby preferito.

Ma, come ogni anno che si rispetti,  essendo Capodanno, non posso non redigere una breve lista sui buoni propositi letterari che mi sono prefissata, come sempre suddivisi in tre aree: letture, blog e scrittura.

Vediamoli insieme:

 

BUONI PROPOSITI LETTURA

1. Leggerò la serie de "La villa delle stoffe";

2. Mi metterò in pari con la lettura dei romanzi di Lorenzo Marone, uno dei miei autori preferiti che nell'ultimo anno ho trascurato;

3. Farò  lo stesso con i libri di Joel Dicker, un altro scrittore che mi piace molto ma del quale non ho letto tutte le pubblicazioni;

4. Completerò la lettura della serie gialla young adult di "Come uccidono le brave ragazze", il cui primo libro avevo letto e apprezzato nel 2022;

5. Infine, come di consueto, proseguirò con la lettura delle uscite 2024 facenti parte delle mie serie preferite, con un occhio sempre rivolto anche alla mia infinita wish list.


BUONI PROPOSITI BLOG

1. Avendo trovato ormai da anni un buon equilibrio, continuerò ad aggiornare periodicamente il blog con le recensioni delle mie letture, tenendo nello stesso tempo aggiornato il mio profilo Goodreads, nel quale darò le valutazioni in stelline.


BUONI PROPOSITI SCRITTURA

1. Revisionerò il mio ultimo romanzo thriller, con cui parteciperò al torneo Io Scrittore 2024. 


E questo è tutto: come potete notare, non sono solita prefissarmi obiettivi troppo rigidi o complessi, anche perchè mi piace vivere la lettura e la scrittura come un semplice momento di relax, ma non per questo non mi piace mettermi alla prova... vedremo poi come andrà l'anno e se riuscirò a completare o meno i punti elencati.

E voi avete già stilato una lista oppure preferite evitarla? Se la fate, tendete a comprendere ogni aspetto della vostra vita o preferite limitarvi alle letture e/o alla scrittura? Se vi va, raccontatemelo nei commenti, nel frattempo vi rinnovo i miei più sentiti auguri per un fantastico 2024!