Cari lettori, oggi vi recensirò "La carta più alta" di Marco Malvaldi, edito da Sellerio editore Palermo.
Trattasi del quarto libro della serie del BarLume dove, ancora una volta, a farla da padrone sono i quattro "vecchietti": Ampelio, Aldo, il Del Tacca "del comune" e il Rimediotti, assidui frequentatori del bar di Massimo, nipote di Ampelio.
In questa nuova avventura, i quattro vecchietti inizieranno a parlare, o meglio, sparlare, di un tal Foresti, proprietario di un centro abitativo e commerciale nel quale si trasferirà il ristorante di Aldo, dato che la sua vecchia sede è stata distrutta da un incendio.
Dopo vari pomeriggi di pettegolezzi, i quattro inizieranno a manifestare i loro dubbi sulla morte dell'ex proprietario di quello stabile, che il Foresti aveva acquistato tramite la nuda proprietà. L'uomo, infatti, è morto subito dopo per un tumore, ma gli anziani pensa che sotto ci sia qualcosa d'altro, e che ciò possa essere collegato al suicidio del medico che allora lo curava, che tra l'altro era suo genero.
Anche se Massimo cercherà con tutti i mezzi, leciti e non, di porre fine alle loro sfrenate fantasie, i vecchietti sembreranno più che convinti che attorno al caso aleggi un mistero che deve essere assolutamente svelato.
Ma il nostro "barrista" non dovrà vedersela solo con i vecchietti: un giorno, infatti, dopo una brutta caduta, dovrà passare molto tempo in ospedale, luogo in cui è morto quell'uomo, con tutto il tempo a disposizione per elaborare ipotesi, anche azzardate come il gioco della "carta più alta", che (forse) potrebbero farlo avvicinare alla verità, anche perchè il commissario Fusco, nel frattempo, per un banale equivoco, ha deciso di riaprire le indagini...
Come al solito, Malvaldi ci regala un episodio spassoso e misterioso nello stesso tempo, mescolando il genere umoristico con quello giallo. Lo stile è molto curato e l'ironia studiata e intelligente; il caso non banale e dalla soluzione non scontata. Consiglio la lettura agli amanti della serie, agli altri invece segnalo il primo libro, "La briscola in cinque", per iniziare il loro viaggio nella cittadina toscana di Pineta, tra misteri e risate.
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