martedì 12 aprile 2022

Cambiare l'acqua ai fiori

Cari lettori, oggi vi parlerò del romanzo di Valérie Perrin, "Cambiare l'acqua ai fiori", edito da Edizioni e/o.

La storia, che negli ultimi anni è diventata un vero e proprio caso editoriale, racconta la vita di Violette, la guardiana del cimitero di un piccolo paese della Borgogna.

La donna, nonostante i suoi modi affabili e la totale disponibilità verso chiunque abbia bisogno di un conforto, nasconde un'esistenza davvero travagliata: orfana, dopo essere passata da una famiglia affidataria all'altra, inizierà a lavorare in un bar, dove farà la conoscenza del ragazzo che diventerà suo marito e con il quale proverà a costruirsi una famiglia. 

Ma ben presto Violette dovrà fare i conti con un uomo indolente, che cercherà di fuggire dai propri traumi nel modo più sbagliato possibile, oltre che con dei suoceri che non la ritengono alla stessa altezza del figlio. Dopo essere diventata, assieme al marito, la guardiana di un casello ferroviario, la donna verrà assorbita dal lavoro, ma le sue giornate, grazie alla figlia Léonine, non saranno mai grigie, fino a quando una tragedia sconvolgerà per sempre la vita di tutta la famiglia.

Queste vicende sono narrate nel romanzo attraverso continui flashback che, a poco a poco, faranno comprendere al lettore la personalità di quella signora di mezz'età che, dopo l'automatizzazione delle sbarre del passaggio a livello, si è reinventata come guardiana di quel cimitero. Tramite altri capitoli, si faranno chiari i motivi per cui Violette sceglierà quell'impiego, e si conoscerà una delle persone con cui la donna si legherà di più, soprattutto nel periodo più buio della sua vita.

La storia, però, non è solo basata sulla rievocazione del passato della protagonista, ma incuriosisce il lettore anche grazie all'intreccio sviluppato nel tempo presente: un giorno, infatti, si presenterà al cimitero un signore, che ha appena perso la madre. La donna, prima di morire, gli aveva chiesto il favore di spargere le sue ceneri sulla tomba di un uomo che il figlio non conosce, e per questo sarebbe curioso di saperne di più. E come muoversi se non chiedere informazioni a Violette, che conosce i nomi e i cognomi di tutti i defunti e che conserva un diario in cui annota tutte le informazioni relative alle cerimonie funebri?

Attraverso questo mistero, Violette e quell'uomo, che altri non è che un poliziotto, stringeranno un forte legame e, tramite la storia della madre, i due si ritroveranno a vivere esperienze ed emozioni molto simili...

In quel frangente, inoltre, sulla vita di Violette aleggerà un altro mistero: che fine ha fatto suo marito, che da tempo è uscito di casa per non tornare più?

Da quanto vi ho raccontato finora, penso possiate capire che la storia è davvero complessa, e coinvolge diversi personaggi, ognuno legato agli altri da un qualche tipo di relazione. 

Devo ammettere che mi sono approcciata al romanzo con grande entusiasmo, anche perchè ero davvero incuriosita dall'enorme parlare che da anni si fa dietro questo libro. Inizialmente, però, ho trovato le prime pagine un po' lente e, soprattutto, abbastanza statiche. Al contrario, proseguendo con la lettura, quando il racconto del passato di Violette è entrato nel vivo, mi sono ritrovata talmente immersa nella storia, da far fatica a staccarmici. 

Ho apprezzato tantissimo i continui sbalzi temporali, così come i numerosi generi di cui fa parte il romanzo, che è biografico, ma anche di formazione, d'amore, giallo... e pure umoristico, attraverso gli aneddoti legati al cimitero che qua e là vengono raccontati con leggerezza, strappando un sorriso. Nonostante le tematiche affrontate, come quella legata all'elaborazione del lutto, l'autrice è stata molto brava a narrare ogni passaggio con estrema delicatezza, e ho gradito moltissimo il messaggio di speranza che lascia al termine della lettura. 

Lo stile è davvero poetico e di certo, se non avessi letto la storia attraverso una copia della biblioteca, avrei sottolineato qualche frase. Ho notato, però, che nella copia un precedente lettore ha segnato a penna un breve passo, che anch'io ho apprezzato perchè, oltre a essere molto bello nella sua semplicità, a mio parere sintetizza il senso di tutta la storia che, come penso abbiate compreso dalle mie parole, vi consiglio vivamente di leggere. In esso Violette sta dialogando con uno dei suoi più cari amici, che vuole esortarla a chiudere definitivamente con il suo doloroso passato:

 

- Perchè non si rifà una vita?

- Perchè una vita non si rifà. Provi a prendere un foglio di carta e strapparlo: per quanto rincolli ogni pezzo rimarranno sempre gli strappi, le pieghe e lo scotch.

- E' vero, ma una volta rincollato il foglio può continuare a scriverci sopra.

6 commenti:

  1. Per leggerlo ho aspettato un po', c'era qualcosa che non mi quadrava, tutti lo descrivevano come un romanzo con molti salti temporali, e avevo il dubbio di avere tra le mani un libro pasticciato. Ero scettica. Invece mi sbagliavo.
    Ciao.

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    1. Ciao Innassia, spesso le tante opinioni dei lettori su un libro tendono a disorientare... menomale che poi non ti sei fatta scappare questa splendida lettura ;-)

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  2. Ciao Ariel!
    Ovviamente anche io ho sentito parlare e ho letto pareri su questo libro, per lo più positivi.
    Ho letto con interesse la tua recensione, mi invoglia a metterlo in lista. Se lo trovo su Storytel, appena finisco il libro che sto ascoltando, inizio questo!

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    1. Ciao Angela, penso possa essere una lettura che potrebbe piacerti molto :-)

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  3. Ne ho sentito parlare benissimo anche da un altra blogger...grazie della bella recensione cara Ariel ..al momento sto cercando letture più veloci meno impegnative ma chissà magari un domani..

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    1. Grazie a te, Daniela, tienilo presente per il futuro ;-)

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