martedì 30 agosto 2022

Un bacio con gli occhi

Cari lettori, oggi vi parlerò dell'ultimo romanzo di Virginia Bramati, "Un bacio con gli occhi", edito da Giunti.

La storia si svolge tra il 2020 e il 2021, anni che, come tutti purtroppo ben sappiamo, sono stati dominati dalla pandemia di Covid. Ed è proprio in questo contesto che l'autrice delinea la storia d'amore tra Agata ed Edoardo, dei quali racconta le vicende alternando il punto di vista dei due giovani.

Agata è una ventiseienne un po' timida e insicura, specializzanda in ematologia che, dopo una vita trascorsa prima in giro per il mondo con i suoi genitori (la madre è pianista mentre il padre direttore d'orchestra) e poi con la nonna in una cittadina sul lago d'Iseo, decide di trasferirsi a Milano, città in cui risiede l'ospedale in cui lavora. Sceglierà di dividere l'appartamento con l'infermiera Chiara, una ragazza pugliese solare ed estroversa, che a poco a poco le insegnerà ad aprirsi al mondo e ad apprezzare i piaceri della tavola.

Edoardo invece è un medico del reparto in cui lavora Agata, aspirante primario, che ha il compito di seguire gli specializzandi. Inizialmente tra lui ed Agata nascerà un rapporto teso, data l'insicurezza della ragazza e il carattere autoritario e, a tratti burbero, dell'ematologo.

Tutto cambierà, però, con lo scoppio della pandemia, che sconvolgerà le vite di ognuno di noi, ma che metterà soprattutto a dura prova la resistenza fisica e mentale di tutto il personale sanitario. Tra logoranti turni in ospedale, paura per il futuro e problemi di gestione, Agata e Chiara cercheranno un momento di evasione spiando la vita del loro vicino di casa, un ragazzo attraente che pare vivere una romanticissima storia d'amore con un altrettanto affascinante ragazza...

D'altra parte Edoardo dovrà scontrarsi con chi, all'interno dell'ospedale, è restio a prendere sul serio la pandemia e tutti i dispositivi messi in atto per provare a fronteggiarla, ma non solo: la sorella giornalista è bloccata in Cina e suo figlio è andato ad abitare con lui... ce la farà a convivere con un adolescente che sta patendo l'isolamento e che appartiene a una generazione diversa dalla sua?

Ma sarà proprio in questo contesto che, sia Agata sia Edoardo, inizieranno a conoscersi meglio, iniziando a fidarsi l'uno dell'altra e unendo le proprie forze per affrontare il difficile periodo, portando loro a conoscersi più a fondo e a provare sentimenti che, purtroppo, non potranno manifestare in modo concreto, se non "baciandosi con gli occhi"...

Negli ultimi anni sono usciti parecchi romanzi ambientati nel contesto pandemico da Covid, ma fino a questo momento avevo letto solo quello ironico della serie dei "vecchietti del BarLume" di Marco Malvaldi, perchè quando leggo amo estraniarmi da una realtà che, ahimè, non ci siamo ancora lasciati totalmente alle spalle. I romanzi di Virginia Bramati però mi piacciono sempre molto ed ero sicura del fatto che l'autrice avrebbe trattato il tema in modo delicato, lasciando spazio all'amore alla speranza, oltre che a un pizzico di mistero, e le mie aspettative non sono state deluse.

La storia è molto piacevole da leggere: personalmente adoro i protagonisti dei suoi romanzi, perchè sono per lo più ragazzi e ragazze normali, con le loro qualità e le loro debolezze, nei quali non è difficile rispecchiarsi. L'ambientazione milanese, abitando in zona, è da me sempre apprezzata e lo stile scorrevole dell'autrice, ma sempre molto curato, rende la lettura perfetta per dei momenti di relax. 

Ovviamente, ripercorrendo le fasi cruciali di quei momenti, il lettore tenderà a rivivere certi brutti momenti legati alla pandemia, ma l'aver ambientato la maggior parte della storia in un ospedale, fa anche comprendere tutto lo sforzo messo in atto dal personale sanitario per far fronte a questa emergenza della quale, spero, prima poi si giungerà a scrivere il capitolo conclusivo.

Un libro, quindi, che consiglio alle amanti dei romanzi di questa autrice, ma anche a chi abbia voglia di leggere un romanzo che ci fa comprendere come l'amore è sempre in grado di emergere, anche nei momenti più bui. 


DELLA STESSA AUTRICE:

E se fosse un segreto?

Tutta colpa della mia impazienza 

Cercasi amore vista lago

Quello che ancora non sai di me 

giovedì 25 agosto 2022

Il profumo della rosa di mezzanotte

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo "Il profumo della rosa di mezzanotte", scritto da Lucinda Riley ed edito da Giunti.

Come da consuetudine nei libri di quest'autrice, anche questo romanzo procede su due filoni narrativi: uno ambientato nel passato e uno nel presente.

Nei nostri giorni troviamo Ari, un giovane indiano dedito anima e corpo al suo lavoro. Quando, stufa di questo atteggiamento, la sua fidanzata lo lascerà e sposerà un'altra persona, il ragazzo cadrà in una profonda crisi, che lo porterà a rivalutare le priorità della sua vita. Sfruttando un viaggio che lo condurrà a Londra, Ari inizierà a indagare su una vicenda del passato che coinvolge la sua bisnonna Anahita, morta da poco a 101 anni, che un anno prima gli aveva affidato un compito speciale.

Prima di morire, infatti, l'anziana donna gli aveva chiesto di cercare la verità sul suo primogenito, che tutti credono morto, ma non lei e la sua particolare sensibilità.

Tramite una lunga lettera scritta da Anahita per il figlio perduto, non solo Ari ma anche noi lettori potremo conoscere la vita della donna: dall'infanzia trascorsa in India alla prematura morte dei genitori; dalla sua amicizia con la principessa Indira alla sua formazione professionale avvenuta in Inghilterra, luogo in cui vivrà una grande storia d'amore che, purtroppo, sarà osteggiata dalla perfida suocera, le cui azioni saranno talmente tragiche da sconvolgere per sempre la sua vita e quella del suo innamorato.

Ari scoprirà che la  maggior parte delle vicende si svolgono ad Astbury Hall, una grande magione di proprietà di Donald, l'innamorato di Anahita. Per questo motivo Ari raggiungerà questo posto, che negli anni è passato di generazione in generazione, anche se con difficoltà dovuta alle ingenti spese di gestione.

Una volta raggiunta la proprietà, Ari si renderà conto che proprio in quei giorni è presente una troupe cinematografica, che sta girando le scene di un lungometraggio in costume. Lì il giovane stringerà un rapporto particolare con Rebecca, un'attrice americana coinvolta nel film, che non solo rimarrà affascinata dalla storia di Anahita ma che si troverà, suo malgrado, coinvolta nella storia grazie alla sua forte somiglianza con Violet, nonna dell'enigmatico Anthony, proprietario di Astbury Hall, che la porterà a vivere un'esperienza insolita ma anche terrificante.

In attesa dell'ultimo capitolo della serie de "Le sette sorelle", sto recuperando i romanzi autoconclusivi di quest'autrice, che apprezzo davvero molto, sia per il suo stile semplice e scorrevole, ma curato e in grado di costruire delle personalità capaci di suscitare empatia nel lettore, sia per la sua capacità di costruire trame che mescolano passato e presente, che mostrano grande cura nei particolari storici e che sono in grado di far viaggiare il lettore, seppur con la fantasia, da un luogo all'altro del pianeta.

Ho deciso di scegliere questo romanzo tra quelli che mi sono rimasti da leggere perchè in alcuni gruppi Facebook dedicati all'autrice, in molti lo hanno nominato come il migliore e, una volta chiusa la quarta di copertina,  non posso che confermare il parere degli altri lettori. 

Infatti ho gradito moltissimo l'ambientazione indiana, così come la storia di Anahita che, suppur densa di tragici eventi, ha sempre saputo rialzarsi ed è stata in grado di condurre con saggezza la sua lunghissima vita. Anche il sottile realismo magico che permea la sua storia è molto affascinante, così come i riferimenti alla medicina ayurvedica e la venatura thriller che, a un certo punto, tinge di mistero la trama.

Ancora una volta, quindi, mi ritrovo a consigliarvi una storia di Lucinda Riley che, sono sicura, saprà coinvolgervi e appassionarvi alle vicende della sua protagonista fino all'ultima, commovente, pagina.


DELLA STESSA AUTRICE:

Il segreto della bambina sulla scogliera

Le sette sorelle. La storia di Maia 

Ally nella tempesta

La ragazza nell'ombra 

La ragazza delle perle

La ragazza della luna 

La ragazza del sole

La sorella perduta 

La lettera d'amore

Il segreto di Helena 

L'angelo di Marchmont Hall

Delitti a Fleat House 

lunedì 1 agosto 2022

Tutto cambia (Saga dei Cazalet #5)

Cari lettori, con il post di oggi vi parlerò dell'ultimo volume della Saga dei Cazalet, "Tutto cambia", scritto da Elizabeth Jane Howard ed edito da Fazi Editore.

In questo libro conclusivo, i cui eventi si svolgono tra il 1956 e il 1958, assistiamo subito alla morte della Duchessa, l'ultima capostipite di questa grande famiglia, e alle conseguenze che la morte di entrambi i genitori porterà ai quattro figli.

Hugh, dopo aver riconquistato la serenità con Jemina ed essere diventato padre di Laura, si troverà a capo dell'azienda di famiglia, che produce legname: ma i tempi sono cambiati, i debiti e le ipoteche sono numerosi e i suoi metodi imprenditoriali non sembrano essere più consoni con i nuovi tempi.

Per questo discuterà pesantamente con il fratello Edward, il secondogenito dei Cazalet, il quale, succube della nuova moglie Diana, che pretende da lui un alto tenore di vita, non sa più come far fronte alle spese, se non insistendo affinchè Hugh cambi il suo approccio imprenditoriale e inizi a vendere gli immobili dell'azienda.

Rachel, invece, sulla soglia dei sessant'anni e dopo aver trascorso l'intera esistenza nella casa di Home Place ad assistere i genitori, inizierà a vivere più intensamente la sua storia d'amore con l'amica di sempre Sid, alla quale ha sempre anteposto i doveri familiari, ma dei brutti imprevisti sconvolgeranno per sempre la sua vita...

Rupert, infine, il fratello più giovane, ritornato a casa dopo anni in cui risultava un disperso di guerra e aver recuperato il rapporto con la moglie Zoe, si troverà costretto a inserirsi nell'azienda di famiglia, nonostante la sua grande passione per la pittura, e a dover gestire dei problemi per i quali non è avvezzo.

Nel romanzo trovano ampio spazio anche le vicende dei nipoti, soprattutto di Polly (figlia di Hugh); Louise (figlia di Edward) e Clary (figlia di Rupert).

La prima proseguirà la sua vita con Gerald, iniziando una nuova gravidanza e impegnandosi a gestire l'imponente dimora in cui vivono, anche se con poche risorse. Ad aiutarla ci penserà il fratello Simon che, sebbene abbia superato i tren'anni, è ancora alla ricerca del suo posto nel mondo, professionalmente e sentimentalmente.

Louise, terminato il suo matrimonio e abbandonato il figlio delle mani della suocera, vedrà svanire il suo sogno di attrice e inizierà a posare come modella, dando nello stesso tempo il via a una relazione con un uomo sposato, del quale diventerà l'amante. Il fratello Teddy proseguirà con le sue frivole relazioni.

Clary, invece, sposata con Archie, si troverà sorprendentemente a dover fronteggiare un'inaspettata crisi matrimoniale. Il fratello Neville, invece, sarà alle prese con una relazione proibita e scandalosa.

Su tutti questi personaggi s'imbatterà la crisi dell'azienda di famiglia, il cui epilogo scombussolerà in modo permanente le loro vite e il cui segno tangibile sarà rappresentato dalla sorte che toccherà a Home Place, l'abitazione di campagna dei genitori, nella quale nel corso degli anni i Cazalet hanno trascorso gran parte della loro vita, trovando in essa un rifugio non solo ai tormenti interiori ma anche a quelli sociali, come la seconda guerra mondiale.

Arrivata alla fine di questa lunga saga che, per assaporare meglio, ho deciso di affrontare leggendo un volume all'anno, posso affermare di aver molto apprezzato questa storia. Nonostante avessi trovato il primo libro un po' troppo lento e statico, negli altri libri mi sono poco a poco affezionata a questa grande famiglia, simpatizzando per qualcuno (Hugh, Rachel, Rupert, Polly, Clary, Sid...) e un po' meno per qualcun altro (Edward,Diana, Louise...) e sono sicura che il prossimo anno sentirò la loro mancanza. 

Lo stile della Howard è molto particolare ma, una volta presa l'abitudine, non sarà difficile apprezzarlo: quest'autrice, infatti, non racconta eventi in rapida successione, ma si sofferma con calma sulle descrizioni delle varie scene, sull'andamento della vita quotidiana dei protagonisti, sui pensieri di quest'ultimi. L'andamento è pacato e sereno e non provoca particolari tensioni emotive nel lettore. Il linguaggio è ricercato, ma non ampolloso e, nonostante ciò, la narrazione risulta scorrevole e coinvolgente, grazie soprattutto ai numerosi cambi di punti di vista, che rende questa saga un perfetto esempio di romanzo corale. 

Ovviamente, vi anticipo che quest'ultimo volume non sancisce una vera e propria conclusione delle vicende dei Cazalet, e per questo non posso negare che mi sarebbe piaciuto sapere qualcosa in più dei loro anni futuri (magari anche dei pronipoti, la cui vita viene appena accennata, essendo questi bambini, oppure della famiglia della sorella di Villy, la prima moglie di Edward, che nei libri precedenti aveva avuto ampio spazio) ma ho trovato comunque perfetto l'espediente utilizzato dall'autrice per congedare definitivamente i suoi lettori da questa saga, che di certo ricorderò sempre con molto piacere.


DELLA STESSA AUTRICE:

Gli anni della leggerezza (Saga dei Cazalet #1)

Il tempo dell'attesa (Saga dei Cazalet #2)  

Confusione (Saga dei Cazalet #3)

Allontanarsi (Saga dei Cazalet #4)