Cari lettori, iniziamo la settimana con la recensione del romanzo di Rachel Abbott, "Il tuo ultimo gioco", edito da Piemme.
Quelle che si preannunciano come giornate allegre e rilassanti diventeranno un vero e proprio incubo, perchè proprio la notte precedente alle nozze, Alex verrà trovata morta sulla spiaggia e tutto lascerà supporre che si tratta di un suicidio. Per questo, anche la polizia chiuderà il caso in breve tempo.
Lucas, però, non è convinto che la sorella si sia suicidata, anzi, è sicuro che sia stata uccisa, e che il gesto sia legato a quanto successo nel passato di Alex. Per questo, esattamente un anno dopo la morte della sorella, Lucas richiamerà a sè gli stessi invitati e li obbligherà a vestirsi e a comportarsi come i giorni antecedenti alla morte di Alex, oltre a obbligarli a giocare a un assurdo gioco di ruolo, una sorta di "cena con delitto", il cui scopo sarebbe quello di scoprire la verità.
Gli invitati, sconvolti per la sua proposta ma incapaci di rifiutarsi per l'amicizia che li lega a Lucas, inizieranno così a essere coinvolti in quella recita, che li metterà a nudo sollevando più di un interrogativo: perchè Matt è così inquieto? Quali rapporti lo legavano ad Alex? Che tipo di corrispondenza intrattenevano Nick e Lucas e perchè questa era gestita anche da Alex? Quale tipo di rapporto sta nascendo tra Andrew e Jemma? E' vero che Isabel è sempre stata innamorata di Lucas?
Gli eventi, poi, si faranno ancora più complicati quando Chandra verrà ricoverata in ospedale per un malore e Jemma scomparirà all'improvviso...
A riaprire il caso e a lottare per scoprire la verità ci penserà la detective Stephanie King e il suo compagno Gus Brodie (già presenti in un precedente libro dell'autrice che, però, non ho letto), i quali saranno contattati in segreto da uno degli ospiti della villa e che, parallelamente al caso, seguiranno anche un altro mistero, che parebbe avere un punto in comune con Polskirrin, ovvero la scomparsa di una giovane donna rumena.
E' il primo libro che leggo di quest'autrice: già la trama mi aveva incuriosita molto e anche la sua lettura non mi ha per nulla delusa, anzi, è stata davvero molto avvincente. Per qualche punto mi ha ricordato un romanzo del mio scrittore preferito di gialli di quando ero ragazzina ("Weekend" di Christopher Pike) ma questo, essendo un libro per adulti, presenta una trama più complessa e maggiormente densa di misteri.
Ho gradito molto l'intreccio della trama, presentata secondo più punti di vista, così come il finale, che in verità avevo intuito ma, invece di disincentivarmi, ciò mi ha fornito maggior interesse nel proseguire la lettura, per verificare se i miei pensieri corrispondevano all'effettivo svolgimento dei fatti. Anche l'ambigua psicologia dei personaggi conferisce maggior curiosità e suspance alla storia. Un romanzo che per questo consiglio vivamente agli amanti del genere, con la curiosità di voler leggere altri romanzi di questa autrice.