Cari lettori, oggi è il mio turno per quanto riguarda il progetto condiviso tra blogger dedicato al Natale, di cui vi ho parlato lo scorso venerdì, che riguarda un romanzo e un cibo legato proprio a questo magico periodo di festa.
Il romanzo che ho deciso di presentarsi è stato scritto da Sheila Norton ed edito da Newton Compton, il suo titolo è "Oliver, il gatto che salvò il Natale", una lettura che reputo perfetta per questo periodo.
La storia, come potete immaginare, è raccontata da quel bel gatto rosso che svetta in copertina. Il suo nome è Oliver e, attraverso la sua narrazione, veniamo a conoscenza della sua infanzia difficile e della ritrovata serenità accanto a George, proprietario di un pub in un paesino vicino a Londra.
Un giorno, però, il pub viene distrutto per un incendio, e George si trasferisce momentaneamente da sua sorella a Londra, che è allergica ai gatti. Per questo motivo, Oliver verrà affidato per qualche tempo a una famiglia del paese, composta da padre, madre e due bambine, Grace e Rose, che hanno da poco perso un gattino, investito da un'auto.
Ma il nostro micio stringerà amicizia anche con una giovane coppia che abita lì vicino, Daniel e Nicky, i quali si sentono molto tristi e soli, dato che hanno litigato con i genitori di lei e, con le loro professioni, trovano difficoltà ad arrivare alla fine del mese, tanto più che un "imprevisto" rischia di mandare in frantumi la già loro difficile quotianità.
Oliver è un gatto estramente sveglio e intelligente, comprende benissimo i problemi degli umani, e si sforza di aiutarli più che può. La sua bontà d'animo lo porterà anche a conoscere una bambina malata, che abita in una grande villa assieme alla sua tata e a un padre vedovo ipeprotettivo. L'uomo non vuole assolutamente che la bimba abbia contatti con l'esterno, a causa della sua malattia, e quando scoprirà che la piccola riceve continue visite da Oliver si arrabbierà assai...
Capirete quindi come i problemi non siano pochi, per il nostro amico felino, e a questi se ne aggiungerà un altro: a causa dell'incendio che ha distrutto il pub, anche il municipio è stato danneggiato, per questo motivo le tradizionali feste di Natale, che erano solite svolgersi in quelle sale, sembrano destinate a essere annullate... Oliver allora si autoproclamerà il "Gatto Che Salvò Il Natale" e farà il possibile per restituire ai suoi amati umani i festeggiamenti natalizi che si meritano.
E' stato molto piacevole leggere questa storia, che si può benissimo definire una fiaba natalizia semplice ma molto tenera: tutte le vicende, infatti, sono velate da buoni sentimenti, e uno degli aspetti che più mi hanno colpito è la forte solidarietà tra gli abitanti del paese, che più di una volta ho trovato davvero ammirevole. Per questo, consiglio la lettura di questo romanzo a tutti coloro che abbiano voglia di leggere una fiaba condita da amore e dalla magia delle feste natalizie.
E con questo mi auguro di avervi incuriosito: adesso vi parlerò del cibo che ho deciso di presentarvi, un dolce natalizio tipico della tradizione milanese, la meneghina.
Trattasi di una torta a forma di parallelepipedo, la cui pasta, simile a quella del panettone, è tradizionalmente farcita di crema pasticcera e uvetta, a volta anche gocce di cioccolato: la sua superficie è inoltre "spolverata" da zucchero a velo, nello stesso modo del pandoro. E' ottima come dessert dopo pranzi e cene di Natale, ma anche come merenda nei freddi pomeriggi invernali.
E' possibile trovarla in vendita con i marchi "Tre Marie" o "Bindi", anche se ho notato che negli ultimi anni non è molto semplice trovarla, quest'anno, per esempio, ne sono ancora alla ricerca (per questo la foto non è mia ma presa da Pinterest!).
Esistono anche versioni alternative, nella cui ricetta vengono inserite mele, rum, mascarpone... ma la versione classica natalizia è la prima che vi ho descritto.
Di seguito vi riporto la ricetta proposta dal blog http://ilsupergolosomondodielly.blogspot.com/2013/04/torta-meneghina.html, molto simile al tipo di Meneghina che sono solita gustare (personalmente, sono una fan di quella delle "Tre Marie"!)
Ingredienti
Per il lievitino
60 gr farina 00
125 ml latte
1 cucchiaino di miele (serve per attivare meglio la lievitazione)
3 gr lievito di birra in polvere (tipo Mastrofornaio)
Ingredienti per l'impasto
170 gr farina 00
1 uovo
50 gr zucchero semolato
40 gr burro a scelta : gocce di cioccolato oppure uvetta sultanina oppure canditi q.b. sale un pizzico zucchero a velo per spolverare
Procedimento : in una ciotola mettere la farina,il latte tiepido,il miele e il lievito,mescolare molto bene e mettere a riposo per lievitare per almeno un'ora ,la ciotola dev'essere coperta . In una capiente ciotola mettere la rimanente farina,l'uovo,lo zucchero,e il lievitino e impastare molto bene solo alla fine aggiungere il burro morbido poco alla volta e poi il sale. Far lievitare (la ciotola dev'essere coperta molto bene) almeno per 2 ore. Aggiungere poi o l'uvetta (precedentemente ammollata nell'acqua) o i canditi o le gocce di cioccolato. Prendere poi una forma di plumcake da 24 x 11 e mettervi la carta forno (io l'ho bagnata e poi strizzata),sulla spianatoia mettere l'impasto e dividerlo in 4 palline,metterle nella forma del plumcake una vicina all'altra ,coprire la forma del plumcake e lasciar lievitare per almeno 30 minuti sempre coperta. Nel frattempo accendere il forno che dev'essere a 180° statico. Dopo la lievitazione spennellare del latte sull'impasto ed infornare per almeno 35/40 minuti (dipende sempre dal tipo di forno). Quando è pronto sfornare e lasciar raffreddare. Togliere la Meneghina dalla forma e spolverare con zucchero a velo. La Meneghina è pronta,volendo la si può accompagnare con della crema pasticcera o farcirla a voi la scelta golosa............
60 gr farina 00
125 ml latte
1 cucchiaino di miele (serve per attivare meglio la lievitazione)
3 gr lievito di birra in polvere (tipo Mastrofornaio)
Ingredienti per l'impasto
170 gr farina 00
1 uovo
50 gr zucchero semolato
40 gr burro a scelta : gocce di cioccolato oppure uvetta sultanina oppure canditi q.b. sale un pizzico zucchero a velo per spolverare
Procedimento : in una ciotola mettere la farina,il latte tiepido,il miele e il lievito,mescolare molto bene e mettere a riposo per lievitare per almeno un'ora ,la ciotola dev'essere coperta . In una capiente ciotola mettere la rimanente farina,l'uovo,lo zucchero,e il lievitino e impastare molto bene solo alla fine aggiungere il burro morbido poco alla volta e poi il sale. Far lievitare (la ciotola dev'essere coperta molto bene) almeno per 2 ore. Aggiungere poi o l'uvetta (precedentemente ammollata nell'acqua) o i canditi o le gocce di cioccolato. Prendere poi una forma di plumcake da 24 x 11 e mettervi la carta forno (io l'ho bagnata e poi strizzata),sulla spianatoia mettere l'impasto e dividerlo in 4 palline,metterle nella forma del plumcake una vicina all'altra ,coprire la forma del plumcake e lasciar lievitare per almeno 30 minuti sempre coperta. Nel frattempo accendere il forno che dev'essere a 180° statico. Dopo la lievitazione spennellare del latte sull'impasto ed infornare per almeno 35/40 minuti (dipende sempre dal tipo di forno). Quando è pronto sfornare e lasciar raffreddare. Togliere la Meneghina dalla forma e spolverare con zucchero a velo. La Meneghina è pronta,volendo la si può accompagnare con della crema pasticcera o farcirla a voi la scelta golosa............
Con l'augurio di avervi incuriosito e fatto venire l'acquolina in bocca, rinnovo i miei ringraziamenti a Susy ed Ely (ideatrici del progetto) per avermi coinvolta, e vi invito a leggere i post già pubblicati e di seguire le prossime tappe del progetto:
Buone feste a tutti!
Dev'essere buono da mangiare questa nuova versione di panettone, l'aspetto non sembra male.
RispondiEliminaRiguardo al libro penso sia proprio adatto a questo periodo quindi ottima scelta.
Grazie per aver partecipato a questo progetto
Grazie a te Susy :-) La meneghina è davvero buonissima, peccato che in questi ultimi anni sia molto difficile trovarla, anche nelle botteghe storiche di Milano!
EliminaMi hai fatto venire fame!!!!!! E il libro lo adoro già :D
RispondiEliminaE' davvero una bella storia... contenta di averti fatto venir fame ;-)
EliminaIl libro lo metto in nota per una cara amica che adora i mici e il dolce lo metto in nota per provare. Grazie e buona serata.
RispondiEliminasinforosa
Ciao Sinforosa, mi fa piacere averti dato qualche spunto, sia letterario sia culinario :-)
EliminaHo l’acquolina in bocca DEVO trovare assolutamente questo dolce de Le Tre Marie! ❤️
RispondiEliminaSai che quest'anno non sono ancora riuscita a trovarlo? Ho fatto pure il giro delle drogherie storiche ma in molti mi chiedevano pure che cosa fosse!!!
EliminaCiao! Il libro dev'essere proprio carino...anche se, con tutte queste disgrazie in un paese solo, più che un gatto il protagonista è un SuperGatto!!
RispondiEliminaMi piacerebbe assaggiare la meneghina! Delle Tre Marie è buonissimo anche il panettone tradizionale!
Ciao Silvia, in effetti il gatto è proprio Super, ma per una favola ci sta anche bene ;-) La meneghina è buonissima ma, come ho scritto anche alle altre, sembra che per quest'anno sarà un'impresa ardua riuscire a trovarla!
EliminaNonostante il bel gatto in copertina, confesso di essere più attratta da quel dolce fantastico più che dal libro!
RispondiEliminaIl dolce è buonissimo, se dovessi riuscire a trovarla non fartela scappare ;-)
EliminaVabbè addio, vado a comprarmi una meneghina (che non conoscevo) e mi ci tuffo dentro xD
RispondiEliminaQuando la trovi fammi sapere ;-)
EliminaQuel dolce è davvero invitante....mmm...mi viene fame!!!!
RispondiEliminaIl libro l'ho adocchiato e sembra carino
E' buonissimo, ma difficile da trovare, purtroppo! Il libro invece è una storia delicata proprio adatta a questo periodo :-)
EliminaIl libro sembra molto tenero e la torta golosissima!
RispondiEliminaConfermo le tue parole ;-)
Eliminanon conoscevo questa delizia:) ma quanto buona sarà????? mi hai fatto venir l acquolina in bocca (chissà se esiste la versione gluten free)!
RispondiEliminabuon we cara ariel
Ciao Daniela, è buonissima! Purtroppo è un dolce raro da trovare, non so se esiste anche gluten free...
Eliminaciao Ariel!Fantastica questa meneghina! non la conoscevo per niente, sembra una goduria!!
RispondiEliminaIl libro mi ispira tantissimo! che dolce @-@
Ciao Nik, è proprio una goduria, ti consiglio di assaggiarla se dovessi averne l'occasione ;-)
EliminaUuh io sono sempre alla ricerca di dolci nuovi e questo me la scriva sul mio quaderno delle ricette *_*
RispondiEliminaIo purtroppo sono negata in cucina, perciò cerco la versione già pronta ;-)
EliminaCiao Ariel :) Conosco questo titolo Newton, ma, al pari di ogni storia narrata dal punto di vista di un animale, ne sono sempre stata scettica poiché proprio non riesco a concepire come l'autore possa immedesimarsi davvero in un gatto, se ci si focalizza sul caso preso in esame, rendendo reale la narrazione... Ok, nessuno può sapere cosa un peloso pensi in realtà e, quindi, chiaro, bisogna usare molta immaginazione in un contesto del genere, però io purtroppo non riesco a sdoganarmi da questo pregiudizio :( È il primo libro che affronti realizzato in una maniera simile? È riuscita a convincerti del tutto o nutri delle riserve?
RispondiEliminaConosco pure la Meneghina, ma ancora non ho avuto l'occasione di assaggiarla: spero di riuscire a realizzare la ricetta qui sopra seguendola passo passo :) Dopo un po' di tentativi, anche un'imbranata come me in cucina dovrebbe farcela, giusto? XD #PensiamoPositivo
Ciao, personalmente adoro i gatti, perciò mi è capitato di leggere romanzi con protagonisti felini (come la serie su Alfie di Rachel Wells), che dire... penso che per apprezzare un romanzo così bisogni partire dal presupposto che molto spesso il protagonista ragioni più da umano che da animale, ma accettato questo penso possa rivelarsi una lettura piacevole! Ti consiglio di assaggiare il dolce, se ne avrai l'occasione, è davvero molto buono :-)
EliminaIl libro l'ho visto in giro ma mai letto. Il tuo dolce ha un aspetto fantastico e anche il sapore deve essere ottimo
RispondiEliminaCiao Dolci, in effetti la meneghina è davvero molto buona! Il romanzo è una storia piacevole, una classica fiaba natalizia :-)
Eliminaadoro i gatti e direi che quindi non mi faccio scappare nemmeno questo libro! Inoltre somiglia moltissimo al mio micione.
RispondiEliminaLa ricetta sembra davvero interessante, me la sono segnata!
Ciao Mara, mi fa piacere averti fornito nuovi spunti... il tuo micione dev'essere davvero molto bello, allora ;-) Buon Natale!
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