sabato 28 luglio 2018

La bambina che custodiva i libri

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo "La bambina che custodiva i libri", scritto da Caroline Wallace ed edito da Garzanti.

La storia è quasi tutta ambientata nella stazione di Lime Street di Liverpool, e protagonista è Martha, una giovane orfana che vive e lavora con la madre adottiva, una donna arcigna e bigotta, nell'ufficio oggetti smarriti della stazione.

All'inizio della storia, la madre adottiva muore, e Martha desidererebbe rimanere a lavorare lì, anche perchè la donna le aveva messo in testa storie assurde basate sul fatto che la ragazzina non poteva assolutamente uscire dalla stazione se non voleva provocarne la distruzione.

I suoi capi, però, per metterla in regola, necessitano del suo certificato di nascita e del codice fiscale, ma la ragazzina si trova in difficoltà perchè non sa nulla del suo passato e non possiede quei documenti. 

Una persona sconosciuta, però, potrebbe aiutarla: in quei giorni, infatti, Martha inizia a ricevere strani messaggi scritti su alcuni libri, suscitando la curiosità della ragazzina e la speranza di poter capire qualcosa in più sulle sue origini così misteriose. Chissà che, per una volta, Martha si riesca a togliere quella sensazione di "oggetto smarrito" e a capire da dove provenga...

A starle accanto in quei giorni così importanti ci saranno tre personaggi davvero particolari: la barista Elizabeth, uno strano centurione romano, e un senzatetto dalla vita ricca di sofferenze. Tre personaggi "smarriti" come la stessa Martha, tre anime buone che saranno il suo punto di riferimento e riempiranno la sua vita di affetto sincero.

Ma attorno alla vita della ragazzina, assai ingenua, graviteranno anche personaggi senza scrupoli, che cercheranno di approfittarne della sua bontà d'animo e del suo bisogno d'amore...

Nella vicenda personale di Matha, l'autrice inserisce un episodio che trae origine da un fatto realmente accaduto: la scomparsa delle ceneri del manager dei Beatles (la storia è infatti ambientata nel 1976) e il ritrovamento di una valigetta contenente alcuni cimeli che potrebbero appartenere ai quattro ragazzi di Liverpool.  Ho trovato questa scelta davvero originale, e mi ha permesso di conoscere un episodio curioso di cui ignoravo l'esistenza tanto che, terminata la lettura, mi è piaciuto fare una ricerca su internet alla ricerca di altre informazioni sull'argomento.

Nel complesso, ho trovato il romanzo davvero particolare: la storia è assai originale e non è semplice capire come terminerà. Devo ammettere però che all'inizio ho fatto un po' fatica a immedesimarmi in una vicenda che molto spesso ho trovato surreale. Accettata quest'atmosfera, però, ho poi proseguito con la lettura, che alla fine, chiusa la quarta di copertina, ho trovato gradevole. Per questo, mi sento di consigliarne la lettura, avvertendo il lettore che leggerà una storia un po' "fuori dagli schemi", nel bene e nel male.

8 commenti:

  1. Hai ragione è particolare e lo stile può sembrare caotico ma invece ti ci immergi dentro che è una bellezza e alla fine l'ho adorata tantissimo

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    1. Ciao Susy, in effetti alla fine si ha la sensazione di aver letto un bel romanzo :-)

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  2. Mi pare una storia diversa dal solito, poi ci sono in mezzo i nostri amici libri e questo stuzzica maggiormente l'interesse :)

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    1. Sì, i libri sono molto importanti nel libro, anche perchè "veicolano" i vari messaggi che la persona misteriosa offre a Martha ;-)

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  3. incuriosisce anche me questo romanzo...grazie della recensione che hai fatto...

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    1. Grazie a te, Daniela, è una lettura molto particolare!
      Buona settimana :-)

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  4. Grazie per la recensione 😊 la trama è originale, mi incuriosisce questo libro!

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    1. Grazie a te, Vanessa: in effetti questo è uno dei romanzi più originali letti quest'anno! :-)

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