lunedì 4 gennaio 2016

Affari d'oro

Un saluto a tutti, oggi voglio dedicare questo post al libro che mi ha accompagnato tra la fine del 2015 e l'inizio del 2016, ovvero "Affari d'oro" di Madeleine Wicham, alias Sophie Kinsella, edito dalla Mondadori.

Questo romanzo fa parte delle storie pubblicate in Inghilterra prima della famosissima serie "I love shopping" e caratterizzate dall'assenza dell'inconfondibile stile della scrittrice, anche se tra queste ce ne sono alcune che ho apprezzato particolarmente, come "La compagna di Scuola"; "Una ragazza da sposare"; "Begli amici". Da notare come i protagonisti siano per la maggior parte esponenti della borghesia medio-alta, i quali vengono ritratti dall'autrice alle prese con i loro turbamenti, insoddisfazioni e difficoltà.

In particolare i protagonisti di questa storia sono la coppia Liz-Jonathan, due professori che decidono di acquistare una scuola privata accumulando per questo ingenti debiti e ipoteche. Per cercare di migliorare la loro situazione economica inoltre sono costretti a mettere in vendita la loro lussuosa villa, che alla fine riusciranno solamente ad affittare alla coppia Ginny-Piers, quest'ultimo un attore che vorrebbe ottenere una parte in un celebre telefilm. Il merito di questi affittuari è da ricondurre all'agente immobiliare Marcus, sposato con la perfettissima Anthea e padre di due figli, Daniel e Andrew, il quale, a un certo punto, vivrà una storia clandestina con Liz, attratta dal suo modo di fare e soprattutto dal tenore di vita che potrebbe offrirgli, a differenza di suo marito. Liz inoltre ha una figlia, Alice, che soffre per il traferimento della sua migliore amica e che vede nella coppia Ginny-Piers l'emblema della felicità e perfezione.  

Alla fine del romanzo i personaggi saranno costretti a vedere la realtà per quello che è e per questo andranno incontro a pesanti delusioni. "A volte non è tutto oro quello che luccica" è la frase che campeggia sulla quarta di copertina del romanzo e devo dire che mai come questa frase serva a condensare l'intero messaggio della storia, incentrata soprattutto sul binomio ricchezza/felicità.

Nel complesso il romanzo mi è piaciuto, anche se munita dalla consapevolezza che trattasi di uno dei romanzi giovanili della Kinsella. Più che altro, però, mi ha un po' deluso il finale, che ha lasciato in sospeso troppe questioni, che mi sarebbe piaciuto fossero state affrontate in un modo un po' meno frettoloso. Al contrario, ho trovato molte altre scene eccessivamente lunghe e prolisse, prive di vere e proprie azioni da parte dei personaggi. Voi cosa ne pensate? Leggerete il romanzo o lo avete già fatto?Se avete voglia fatemi conoscere le vostre opinioni...

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