giovedì 21 novembre 2024

La tigre

Cari lettori, oggi vi parlerò de "La tigre", un breve racconto scritto da Joel Dicker ed edito da Bompiani e La nave di Teseo.

La storia inizia con l'arrivo di due monaci in un villaggio della Russia zarista del 1903. I due religiosi scopriranno che tutti gli abitanti e gli animali del posto sono stati barbaramente uccisi e che il responsabile di questo massacro è una grossa e ferocissima tigre.

Questo animale, che viene descritto dall'autore come un vero e proprio essere demoniaco, inizierà a seminare il panico anche in altri villaggi, tanto che lo Zar, proccupato più per le ripercussioni economiche che per l'incolumità dei suoi abitanti, metterà una taglia sull'animale, arrivando a premiare con una quantità d'oro pari al peso dell'animale colui che sarà in grado di ucciderla. 

Alla caccia deciderà di partecipare Ivan, un ragazzo appartenente a un basso ceto sociale, che vedrà in quell'occasione un'opportunità per diventare ricco. 

Più determinato che mai, Ivan inizierà una vera e propria caccia alla tigre, che lo porterà non solo a rischiare la propria vita, ma anche compiere un percorso interiore dalle conseguenze ineluttabili.

Come specificato all'inizio della recensione, trattasi di un breve racconto, che si può benissimo leggere tutto d'un fiato. Pur non essendo particolarmente amante delle storie brevi, ho deciso di dedicare del tempo a questa storia, una delle prime opere di questo scrittore, in quanto desiderosa di leggere tutta la produzione di questo autore, che apprezzo molto come autore di gialli e thriller.

Anche in questa storia si possono riconoscere alcuni tratti che diventeranno peculiari del suo stile, come la fluidità e la scorrevolezza delle sue frasi unite a un ritmo sostenuto, capace di coinvolgere il lettore e tenerlo con il fiato sospeso.

Ciò che ho apprezzato di più, però, è stato il messaggio che trapela in queste poche pagine e che portano il lettore a sviluppare delle riflessioni, nonostante la brevità della trama, che si può riassumere in questa domanda: quanto l'uomo è più umano di una bestia?

Penso sia proprio questo punto, il cardine attorno al quale si sviluppa la storia e che mi ha fatto apprezzare la vicenda che vi viene narrata, portandomi così a consigliarvi la lettura di questa brevissima storia, soprattutto se, come me, avete letto e apprezzato i romanzi di Dicker e avete voglia di completare la lettura delle sue opere attraverso la sua produzione meno conosciuta. 



DELLO STESSO AUTORE

La scomparsa di Stephanie Mailer

Il libro dei Baltimore 

Il caso Alaska Sanders

Un animale selvaggio 

L'enigma della camera 622

giovedì 14 novembre 2024

Tempesta sulla villa delle stoffe

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al quinto libro della serie de "La villa delle stoffe", scritto da Anne Jacobs ed edito da Giunti.

In questo nuovo capitolo ci troviamo nel 1935: Hitler e il suo partito è salito al potere e le sue conseguenze travolgeranno anche la famiglia Melzer, ostile all'ideologia nazista.

Marie è ebrea e per salvare l'azienda tessile gestita dall'amato marito Paul, sarà costretta ad abbandonarlo per rifugiarsi in America, con la scusa di dover seguire il figlio Leo, ammesso in una prestigiosa accademia newyorkese per musicisti e compositori. 

Per Paul sarà un duro colpo accettare l'allontanamento della moglie, combattuto tra i propri sentimenti e il dovere verso la sua azienda e i suoi dipendenti.

Ma questo evento non sarà l'unico che sconvolgerà la vita dei Melzer: Sebastian, marito di Lisa, fiero appartenente del partito comunista, verrà preso di mira dalla Gestapo, tanto da essere imprigionato dopo aver ripulito i vetri dei negozi ebrei ingiustamente vandalizzati, ma l'uomo non sarà disposto a piegarsi alla dittatura e ciò lo porterà a prendere una decisione difficile, che segnerà di riflesso anche l'esistenza di Lisa e dei loro tre figli.

Più tranquilla apparirà la quotidianità di Kitty, la terza sorella Melzer, che, raggiunta la serenità sentimentale con l'ex cameriere Robert, sarà coinvolta nelle turbolente vicende amorose della cognata e amica Tilly, alle quali seguirà un'inaspettata, ma piacevole, scoperta.

Come era accaduto anche nel precedente romanzo, ampio spazio sarà dato alle vicende legate ai figli più grandi dei Melzer, come i gemelli Dodo e Leo (figli di Paul e Marie) ed Henny (figlia di Kitty).

Come già anticipatovi, Leo si ritroverà in America con la madre per proseguire i suoi studi di musica, posto nel quale ritroverà il suo amico Walter e allaccerà un rapporto speciale con una ragazza molto esuberante.

Dodo, invece, rimasta in Germania, dopo aver preso il brevetto di pilota, proverà a inserirsi in quel mondo prettamente maschile, alternando delusioni a occasioni che la porteranno a nutrire la speranza di potersi affermare in quel campo professionale. Nel frattempo, vivrà la sua prima esperienza sentimentale.

Henny, a sorpresa, inizierà ad aiutare lo zio Paul nella fabbrica dei Melzer, mostrando quella propensione che l'uomo non ha mai notato nei suoi figli. Anche lei, come la cugina, si troverà a vivere un sentimento molto particolare per un ragazzo, Felix, che però nasconde un segreto...

Pure il mondo dei domestici sarà approfondito capitolo dopo capitolo, tra i manicaretti preparati dalla storica cuoca Brunnenmayer alle vicende legate alla cameriera Auguste e ai suoi figli, in particolare la dolce Liesl, che la cuoca considera come una figlia e una degna erede dei suoi amati fornelli.

Ad agitare i fragili equilibri della vita di tutti questi personaggi sarà anche la ricomparsa di una persona già apparsa nei primi libri della serie, che porterà la famiglia ancor di più nel mirino della Gestapo.

Insomma, come potete notare dalle mie parole, gli eventi che vengono raccontati sono davvero tanti, complessi e articolati, ma tutti ben amalgamati e coinvolgenti. Rispetto al precedente libro, che aveva apprezzato pur trovandolo una sorta di raccordo tra il terzo e il quinto volume, in questo romanzo si succedono molti eventi di rilievo, che segneranno inesorabilmente la vita dei personaggi principali e che per questo rendono la lettura ancora più avvincente.

Anche in questo quinto volume non mancano gli elementi che mi stanno facendo amare sempre di più questa serie, come l'intreccio tra la Storia e la vita dei vari personaggi, la dimensione corale e lo stile curato e scorrevole dell'autrice, portandomi ancora una volta a consigliarvi la lettura non solo di questo romanzo, ma dell'intera saga.

Per questo, sono molto curiosa di cimentarmi con la lettura del sesto e ultimo libro che, se da una parte mi permetterà di conoscere ancora di più questa famiglia e i loro domestici, dall'altra mi porterà a concludere una serie che mi ha appassionata per tutto il 2024, lasciandomi un sentore di nostalgia, che spero sarà colmato dalle altre produzioni dell'autrice.



DELLA STESSA AUTRICE:

La villa delle stoffe

Le ragazze della villa delle stoffe 

L'eredità della villa delle stoffe

Ritorno alla villa delle stoffe 

mercoledì 30 ottobre 2024

La ragazza nascosta

Cari lettori, oggi vi parlerò dell'ultimo romanzo di Lucinda Riley uscito in Italia (grazie alla collaborazione del figlio Harry Whittaker), "La ragazza nascosta", edito da Giunti.

Trattasi di un romanzo che mescola in sè vari generi, come il rosa, il giallo e il noir, reso attraverso una struttura che, man mano che si procede con la lettura, diventa sempre più corale.

Tutto, però, ruota attorno a Leah, una ragazza dolce, umile e sensibile, dotata di una bellezza straordinaria che, da bambina, riceverà una terribile profezia da parte di un'anziana del villaggio in cui vive con la famiglia, situato nella campagna dello Yorkshire: "La tua bellezza potrebbe essere una maledizione".

Di certo sarà proprio il suo bell'aspetto ad avviarla quasi per caso nello svavillante mondo della moda, nel quale verrà contesa dagli stilisti più famosi. Di quell'ambiente, la nostra protagonista conoscerà non solo le gioie, come il successo e la ricchezza, ma anche i suoi lati più oscuri, come l'essere trattata come un prodotto commerciale, la solitudine, l'abuso di alcool e droga come conseguenza di quello stile di vita.

La giovane cercherà comunque di mantenere i propri valori, nonostante le esperienze che si troverà a vivere. In quel mondo, Leah diventerà una delle modelle più corteggiate, ma nessuno sa che la ragazza soffre ancora per il suo primo amore, Brett, del quale si era innamorata quando era solo un'umile studentessa di campagna, che aiutava la madre a fare la pulizie dalla pittrice Rose, zia di Brett.

L'imprevedibilità del destino saprà comunque stupirla, riportando Brett sul suo cammino: come si relazioneranno i due dopo molti anni in cui ognuno di loro ha provato a costruirsi una vita che non prevede l'esistenza di uno nella vita dell'altro? Riuscirà il mondo svavillante di Leah a conciliarsi con quello di Brett che, a causa del rapporto conflittuale con il padre, è costretto a soffocare la sua passione per l'arte per seguire le orme del genitore nell'attività di famiglia?

Attorno alle vicende di Leah e Brett, ruoteranno anche quella di altri personaggi, gravitanti la coppia: come quelle che vedono coinvolti Miles e Miranda, i figli di Rose. Il primo è un ragazzo cupo e solitario, che proverà ad affermarsi come fotografo, ma che nell'anima nasconde terribili pervesioni; la seconda è la figlia adottiva, che non conosce le proprie origini, ma che parrebbe essere concentrata solo sulla ricerca di uomo che possa offrirle una vita di agi e lusso.

Chi ama leggere i romanzi di quest'autrice, sa che è sempre presente un riferimento al passato e, in questo caso, sebbene questa parte sia molto ridotta rispetto a ciò che i lettori sono abituati, chi legge sarà trasportato negli anni delle persecuzioni razziali e delle deportazioni degli ebrei nei campi si concentramento, attraverso le vicende che vedranno coinvolti la giovane Rose e suo fratello maggiore David, padre di Brett. Attraverso questo excursus, si potrà così gradualmente comprendere la natura della complessità del loro legame e come questo influenzi il presente di entrambi, soprattutto quello di David, che ha un conto in sospeso con una persona che gli ha ucciso il padre e ha rovinato il suo rapporto con la sorella. 

Insomma, come potete capire dalle mie parole, la trama è molto complessa e si snoda attraverso le vicende di diversi personaggi, che sapranno catturare la vostra attenzione.

Devo ammettere, però, che questo romanzo, pur avendomi appassionato, si discosta molto dai classici romanzi della Riley. Forse perchè è una sua opera giovanile, o per la rielaborazione da parte del figlio dopo la sua prematura scomparsa, ma di fatto non aspettatevi un romanzo in linea con la sua precedente produzione.

Questo però non vuol dire che non si sia rivelata una storia piacevole, anzi, ne ho apprezzato le tinte più noir e la dimensione maggiormente corale, sebbene avrei preferito un maggior approfondimento della parte storica, a scapito delle avventure di Leah (che ho apprezzato per il suo rimanere sempre fedele a sè stessa e ai propri principi)nel campo della moda, che a tratti ho trovato un po' lente. Lo stile è invece semplice, limpido e scorrevole e ciò è sempre, a mio parere, uno dei punti di forza della penna di questa scrittrice. 

Per questo, vi consiglio la lettura di questo libro con la consapevolezza di trovarsi di fronte a una lettura un po' più particolare rispetto ai soliti romanzi della Riley, ma comunque altrettanto coinvolgente e appassionante.


DELLA STESSA AUTRICE:


Il segreto della bambina sulla scogliera

Le sette sorelle. La storia di Maia 

Ally nella tempesta

La ragazza nell'ombra 

La ragazza delle perle

La ragazza della luna 

La ragazza del sole

La sorella perduta 

La lettera d'amore

Il segreto di Helena 

L'angelo di Marchmont Hall

Delitti a Fleat House 

Il profumo della rosa di mezzanotte

La luce alla finestra 

Il giardino degli incontri segreti

Atlas. La storia di Pa' Salt 

La ragazza italiana

La stanza delle farfalle 

giovedì 17 ottobre 2024

Una conquista fuori menù

Cari lettori, oggi vi parlerò dell'ultimo romanzo di Felicia Kingsley, "Una conquista fuori menù", edito da Newton Compton.

Protagonisti di questo nuovo romance sono Dwight e Julia. Lui è l'amico di Blake, protagonista di "Due cuori in affitto", di professione agente segreto. Per indagare sul legame tra una famiglia malavitosa e un nuovo ristorante che sta aprendo a New York, gestito da una famiglia di origine italiana, dovrà vestire i panni di uno chef e infiltrarsi nel locale, conquistandosi la fiducia dei proprietari, i Villa.

Di questa famiglia fa parte Julia, che vive con il padre, che con lei è molto possessivo a causa di un problema che la ragazza preferisce non condividere con chi non conosce e che ha contribuito a renderla una ragazza un po' scontrosa, diffidente e chiusa in sè stessa. La giovane è orfana di madre e ha due fratelli.

I rapporti tra Dwight e Julia non inizieranno nel migliore dei modi, in quanto il primo, prima ancora di conoscerla, in un giorno di pioggia particolarmente trafficato, la bagnerà incidentalmente con la sua motocicletta. Ciò scatenera un forte risentimento nella ragazza, che raggiungerà il culmine quando scoprirà che quel maleducato è stato assunto dal padre per lavorare nel ristorante. 

Così tra i due si scatenerà una guerra, il cui campo di battaglia sarà proprio la cucina del locale: tra piatti raffinati e gare improvvisate, condite da battibecchi e schermaglie verbali, i due non si faranno mancare nulla. 

Ma Julia non sa che Dwight, per ordine del suo capo, dovrà imparare gettare l'ascia di guerra e sbrigarsi a conquistarla, al fine di ottenerne la fiducia e smascherare così i presunti traffici della sua famiglia con la malavita. Obiettivo che, sulle prime, non sembrerebbe affatto semplice...

Come sa chi segue il mio blog, i romanzi di questa autrice mi piacciono molto, perchè trovo che le sue storie siano molto divertenti, caratterizzate da dialoghi vivaci e brillanti, con trame che non ricalcano sempre lo stesso schema e che quindi non annoiano.

Devo ammettere però che inizialmente ho trovato questa storia un po' lenta. Inoltre Julia mi è parsa un po' troppo infantile per essere una ragazza di ventotto anni e certi stereotipi legati alla cultura italiana all'estero mi sono sembrati un po' troppo enfatizzati.

Poi, però, man mano che ho proseguito con la lettura, mi sono lasciata coinvolgere molto di più dalla storia, che ho preso a leggere con più rapidità e curiosità. Ho apprezzato molto la scelta dell'autrice nel delineare un personaggio femminile "imperfetto" (non vi dirò altro per non rivelare troppo), ma penso che l'aspetto migliore dell'intera storia sia il progressivo avvicinamento dei due protagonisti e il graduale abbattimento delle barriere di Julia da parte di Dwight. Questa lenta evoluzione mi è piaciuta molto e credo che l'autrice sia stata davvero brava a farla emergere a poco a poco.

Ho gradito anche la risoluzione finale legata all'indagine di Dwight: forse mi sarebbe piaciuto che questa occupasse più spazio, ma sono comunque rimasta soddisfatta da come queste si siano risolte. 

Nel complesso, quindi, pur non essendo diventato uno dei miei romanzi preferiti dell'autrice (come, per esempio, "La verità è che non mi piaci abbastanza", "Ti aspetto a Central Park", "Prima regola: non innamorarsi"), penso che questo libro sia una lettura davvero piacevole, adatta per trascorrere lieti momenti di relax, e per questo la consiglio sia alle amanti dei libri dell'autrice sia a chi abbia voglia di leggere una storia romantica e frizzante con due personaggi capaci di coinvolgervi nelle loro avventure e nei loro percorsi di crescita.



DELLA STESSA AUTRICE:

Due cuori in affitto

Appuntamento in terrazzo (novella) 

La verità è che non ti odio abbastanza

Prima regola: non innamorarsi 

Una Cenerentola a Manhattan

Stronze si nasce 

Bugiarde si diventa

Matrimonio di convenienza 

Non è un paese per single

Il mio regalo inaspettato (novella) 

Ti aspetto a Central Park

Innamorati pazzi 

Una ragazza d'altri tempi

Lo spezzacuori

giovedì 3 ottobre 2024

Un desiderio segreto per l'estate

Cari lettori, oggi vi parlerò dell'ultimo romanzo di Ali McNamara, "Un desiderio segreto per l'estate", edito da Newton Compton.

Protagonista è l'adolescente Frankie e il suo gruppo di amici, composto dall'eccentrico Eddie, l'esuberante Mandy, l'ambientalista Suzy e la timida Claire. A loro si aggiungerà l'affascinante Rob, per il quale Frankie inizierà a provare i primi batticuori.

La compagnia avrà modo di consolidare ancora di più il loro legame durante un lavoro di gruppo, che li porterà a dover organizzare un'esibizione per la festa della scuola. In quel periodo, i ragazzi trascorreranno molto tempo insieme e una sera, mentre si rilasseranno sulla spiaggia di Saint Felix (la località in cui vivono, già sfondo di altri romanzi dell'autrice) troveranno uno strano baule, che farà loro ricordare una leggenda locale legata alle sirene e alla possibilità di esprimere dei desideri, singoli e collettivi. Come gruppo, i ragazzi esprimeranno l'auspicio di rimanere amici per sempre.

Da questo punto in avanti, il lettore potrà seguire l'evolversi delle loro vite e dei loro rapporti per un tempo lunghissimo, dagli anni Novanta al 2024. La vita porterà loro ad allontanarsi: alcuni abbandoneranno per sempre Saint Felix, altri vi si stabilizzeranno, altri come Frankie, non riusciranno del tutto a lasciarla andare. La distanza fisica e le esperienze diverse di ciascuno di loro riuscirà a non deteriorare il loro rapporto?

Dalle mie parole potete quindi capire come l'elemento centrale di questo romanzo sia l'amicizia, che proverà a resistere agli anni e alle difficolta, ma questa, pur essendo la tematica predominante, non risulta essere l'unico tema affrontato. 

Nella storia trovano infatti spazio altri argomenti importanti, come l'omosessualità, la violenza domestica, l'elaborazione del lutto, la depressione, la fecondazione assistita. Tematiche che, a mio parere, l'autrice è riuscita a trattare con delicatezza ma, purtroppo anche con un po' di superficialità. E questo a causa della struttura della storia, basata su una cronologia eccessivamente lunga, che non ha permesso un approfondimento maggiore delle vite di Frankie e dei suoi amici. 

Anche lo stile, capitolo dopo capitolo, sembra più una cronaca di eventi che non una vera e propria narrazione. A mio parere questo è un gran peccato, perchè la storia mi ha coivolta molto e per tutto il romanzo ero curiosa di sapere cosa sarebbe successo a tutti quei personaggi e questa scelta non mi ha permesso di conoscere la loro psicologia come avrei desiderato.

Per quanto riguarda la protagonista, devo ammettere che non sempre ho compreso le sue scelte, soprattutto in ambito sentimentale. Ho avuto come l'impressione che Franckie non sia mai del tutto cresciuta e che abbia mantenuto gli stessi atteggiamenti di quando era una ragazzina insicura anche durante gli anni della maturità. Generalmente, nei romanzi apprezzo i personaggi che, pagina dopo pagina, compiono un percorso di crescita, ma ciò in Frankie non l'ho ritrovato e spesso non mi sono piaciuti i comportamenti da lei adottati, sia nei confronti di Rob sia in quelli verso Mack, un amico di Rob che conoscerà da adulta.

Per quanto riguarda l'inserimento del soprannaturale, vera e propria peculiarità di quest'autrice, sono stata molto coinvolta dalle leggende legate alle sirene, ma anche qui credo che la fretta di narrare così tanti eventi in poche pagine, abbia penalizzato questo espediente, rendendolo poco accennato e talvolta un po' troppo predominante sulla vita dei personaggi, facendoli così diventare spettatori passivi delle proprie vite. Sempre apprezzata invece l'ambientazione di Saint Felix, nella quale è sempre bello ritornare, seppur solo con la fantasia.

Quindi, sebbene sia stata coinvolta da questa storia e l'abbia letta più che volentieri, le criticità riscontrate non mi fanno propendere per una valutazione totalmente positiva e credo che questo sia un peccato, perchè trovo che la trama sia ricca di originalità e potenzialità che, espresse in un altro modo, avrebbero potuto convincermi maggiormente.

Se siete fan dell'autrice, però, ve ne consiglio comunque la lettura, anche solo per ritrovare una delle ambientazioni che più preferisco ma, se volete conoscerla per la prima volta, allora vi consiglio di orientarvi verso un altro dei suoi numerosissimi romanzi.



DELLA STESSA AUTRICE:

Colazione a Notting Hill

Il piccolo negozio di fiori in riva al mare 

Colazione in riva al mare

L'estate delle coincidenze 

Un'estate indimenticabile

Appuntamento in riva al mare 

Il piccolo negozio del lieto fine

Un vicino di casa molto speciale 

Come un fulmine a ciel sereno

giovedì 19 settembre 2024

La vita è bella, nonostante

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo di Sveva Casati Modignani, "La vita è bella, nonostante", edito da Sperling & Kupfer.

Trattasi del quarto e ultimo volume dedicata alla serie delle quattro amiche: Andreina, Maria Sole, Gloria e Carlotta. 

In questo libro, il lettore potrà approfondire la storia di Carlotta e il complesso legame che la lega alla madre Ermellina. Attraverso una lunga confessione, la donna conoscerà per la prima volta il passato della persona che l'ha messa al mondo, caratterizzato dalla morte precoce del padre, un gran talento per la sartoria e un amore che segnerà per sempre la sua vita.

Ma Carlotta non sarà solo impegnata nel comprendere le scelte della madre, ma anche nell'affrontare una tragedia che piomberà all'improvviso sulla famiglia che negli ultimi anni è riuscita a costruirsi con il suo amato Gianni e la loro bambina Camilla.

Per quanto riguarda le altre amiche, Andreina sarà sempre più incerta sul suo rapporto con l'americano Bill: è giusto o meno rivelargli la presenza della loro figlia Viviana ora che l'uomo si è separato dalla moglie?

Maria Sole, invece, sarà impegnata nella gestione del suo asilo nido, ma anche nel consolidare la sua relazione con Alberto, l'uomo con cui ha scoperto i piaceri dell'amore.

Gloria, infine, cercherà di ricostruire la sua serenità sentimentale con il compagno Sergio, dopo il tradimento di lei con un affascinante dottore, grazie anche alla presenza dei suoi gemelli.

Attraverso una narrazione semplice e fluida, il lettore si troverà immerso ancora una volta nella vita di queste quattro donne dell'alta borghesia milanese, con le loro passioni, i loro drammi e le loro gioie, le quali insegneranno loro che la vita è bella nonostante gli alti e i bassi delle loro esistenze.

E' stato molto piacevole leggere questo romanzo e concludere una serie che, negli ultimi anni, ha saputo coinvolgermi e appassionarmi. Per gusto personale, avrei preferito uno stile un po' più introspettivo e una maggior caratterizzazione psicologica delle protagoniste: in alcune parti mi è come sembrato che l'autrice avesse una certa fretta di concludere le loro storie ancora ricche di potenzialità. Anche i dialoghi, a tratti, mi sono sembrati un po' artificiosi.

A parte questo, però, non posso negare di aver letto con molto interesse i quattro romanzi (ognuno incentrato su ognuna delle amiche) e per questo ve ne consiglio la lettura, soprattutto nel caso abbiate voglia di cimentarvi con una serie molto agevole e che ha come filo conduttore l'amicizia al femminile, sviluppata sottoforma di un romanzo corale che racconta le vicissitudini delle sue protagoniste.


DELLA STESSA AUTRICE:


Dieci e lode

Festa di famiglia 

Segreti e ipocrisie

L'amore fa miracoli

giovedì 12 settembre 2024

L'enigma della camera 622

Cari lettori, oggi vi parlerò del romanzo "L'enigma della camera 622", scritto da Joel Dicker ed edito da La nave di Teseo.

La storia inizia presentando il personaggio dello scrittore stesso, il quale si trova ad affrontare un periodo molto difficile, a causa della morte del suo editore, al quale seguirà anche una delusione d'amore. 

Per questo, deciderà di trascorrere un periodo di vacanza nella località svizzera di Verbier, precisamente nel Palace de Verbier, uno degli hotel più lussuosi della zona.

Lì conoscerà Scarlett, una ragazza curiosa e intraprendente, con la quale si troverà a indagare su un fatto davvero curioso: al sesto piano non esiste una camera 622 ma, dopo la 621, segue la 621 bis e poi la 623. Quale ragione si cela dietro questa scelta?

Sebbene il personale non sia particolarmente disposto a collaborare, a poco a poco i due riusciranno a capire che nella stanza ribattezzata 621 bis c'è stato un omicidio, al quale non è mai stata fatta giustizia. 

Proseguendo con le ricerche, i due riusciranno a ricostruire i fatti che si celano dietro al delitto, facendo così luce su una una vicenda davvero intricata, caratterizzata da giochi di potere e intrighi amorosi.

Il tutto li ricondurrà alla banca Ebezner e alla successione dopo la morte del presidente che, prima di morire, aveva introdotto il metodo elettivo, togliendo così al figlio Macaire la possibilità di essere eletto direttamente. Per quale motivo?

Macaire capirà così che, per diventare presidente, dovrà convincere i tre membri del consiglio a votarlo, il quale è composto da suo zio, il cugino e il perfido Tarnogol, il quale parrebbe invece intenzionato a eleggere Lev, un giovane bancario, ex facchino del Palace de Verbier e figlio di un attore, dotato di particolare acume e intelligenza.

I rapporti tra Macaire e Lev sono molto complessi: i due infatti apparentemente sarebbero amici, grazie al personaggio di Anastasia (moglie di Macaire), ma non tutto è come sembra, anche perchè Anastasia nasconde un segreto che li riguarda entrambi.

L'unica certezza è che la proclamazione del nuovo presidente avverrà proprio al Palace, durante un evento annuale che la banca è solita organizzare in quel luogo. Ma saranno proprio gli eventi di quella serata a cambiare per sempre la vita di quei personaggi...

Pur amando i romanzi di Dicker, quando era uscito questo romanzo avevo deciso di non considerarlo, in quanto non amante del mondo bancario. Fortunatamente, però, quest'anno ho deciso di leggerlo e mai scelta si è rivelata più azzeccata.

Dire che questo romanzo mi è piaciuto è dire poco, anzi, è diventato il mio preferito di questo autore. La storia è lunghissima, ma ogni pagina è necessaria per comprendere la trama intricatissima e densa di colpi di scena (anche la storia legata allo scrittore stesso presenta un finale a sorpresa).

Mi è piaciuta molto l'idea della cornice narrativa, in cui l'autore parla di sè stesso, del suo percorso editoriale e, soprattutto, del rapporto di affetto e stima che lo legava al suo editore. 

Cuore del romanzo, però, è la vicenda incentrata sulla banca Ebezner e, soprattutto, tutto ciò che ruota attorno ai personaggi di Macaire, Anastasia e Lev. Le loro storie mi hanno coinvolto tantissimo, tanto che non vedevo l'ora di ritagliarmi un momento libero per proseguire con la lettura e, nonostante gli intrighi e i continui passaggi temporali, la narrazione non è per nulla confusionaria. 

Non posso rivelarvi troppo, perchè il rischio spoiler è davvero alto, ma vorrei elogiare il modo con cui l'autore ha tenuto alta la suspance nel lettore (bisognerà leggere più di quattrocento pagine per capire chi sia la vittima della camera 622) nonostante la mole del romanzo, che supera le seicento pagine. Ho gradito anche la risoluzione del caso e tutti gli espedienti usati per ribaltare le varie situazioni, che ho trovato originali e coerenti con la trama.

Per questo, vi consiglio vivamente di recuperare la lettura di questo romanzo. In esso, potrete trovare tutti gli elementi che, a parer mio, fanno di un libro un ottimo thriller, come l'originalità, i colpi di scena, gli intrighi, che piano piano trovano una perfetta e coerente risoluzione, e una tensione narrativa che vi terrà incollati dalla prima all'ultima pagina.



DELLO STESSO AUTORE

La scomparsa di Stephanie Mailer

Il libro dei Baltimore 

Il caso Alaska Sanders

Un animale selvaggio