venerdì 22 agosto 2025

L'isola delle camelie

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo "L'isola delle camelie", scritto da Tabea Bach ed edito da Giunti.

Trattasi del primo libro di una trilogia che ha per protagonista Sylvia, una trentacinquenne tedesca che sembra aver raggiunto tutti gli obiettivi che si era prefissata nella vita: un lavoro che le consente una vita agiata e le permette di viaggiare molto e un marito con il quale, pur non essendoci una passione bruciante, condivide la passione per il lusso e la carriera.

Un giorno, di ritorno dall'ennesima trasferta di lavoro, scoprirà per puro caso dal marito di aver ereditato un'abitazione su un'isola bretone da parte di sua zia Lucie, della quale conserva ricordi frammentati di quando, da piccola, trascorreva assieme a lei le vacanze al mare. Per un motivo sconosciuto i rapporti si sono poi diradati per perdersi del tutto anche per gli impegni di Sylvia. 

Senza pensarci troppo, credendo di trovarsi di fronte a un rudere e a un'isola abbandonata, la nostra protagonista incaricherà il marito di occuparsi della vendita, ma sarà quando si troverà inaspettatamente ad avere un mese libero che, spinta dalla curiosità, deciderà di recarsi sul posto. 

Lì si troverà di fronte a uno spettacolo magnifico, tra i colori del mare, del cielo, delle rocce ma, soprattutto, per l'infinita distesa di camelie che vengono coltivate con amore e attenzione da Mael, un giovane floricoltore. Nella villa farà invece la conoscenza di Solenn, una donna bretone dai modi un po' bruschi che le racconterà la verità su sua zia senza nascondere la preoccupazione, sua e di tutte le persone che gravitano attorno all'isola, per l'imminente vendita.

Sylvia non farà alcuna fatica ad ambientarsi in quel posto meraviglioso e deciderà di annullare la vendita. Peccato che il marito sia di tutt'altro avviso e abbia già avviato le pratiche, nello stesso momento in cui la donna inzierà a provare un sentimento dirompente per il giovane esperto di camelie...

Era da un po' che desideravo leggere questa trilogia, alla quale ho deciso di dedicare tutto il mese di agosto, un periodo perfetto per immergersi in questa ambientazione così suggestiva. E' proprio il contesto, infatti, a essere il punto forte di questo libro. L'autrice è stata bravissima a trasmettere al lettore la bellezza di quest'isola bretone, con i suoi colori e profumi, il mare calmo prima e impetuoso poi, le maree che in certi momenti separano del tutto l'isola dalla terraferma.

Ho apprezzato molto l'evoluzione del personaggio di Sylvia, una ragazza che a trentacinque anni comprende il vero significato della ricchezza e rivoluziona tutta la sua vita alla ricerca della vera felicità, a lungo erroneamente negata. 

Interessante anche tutta la vicenda legata alla vendita della villa e dell'isola. Sylvia tenterà in tutti i modi di bloccarla, ma per scoprire se riuscirà in questa impresa, vi rimando alla lettura del romanzo.

Per quanto riguarda invece il suo rapporto con Mael, devo ammettere che non ho gradito pienamente questo "instant love", ma tenendo conto che non ci troviamo di fronte a un romance e che la storia prosegue per altri due libri, non mi sono soffermata troppo sulla questione.

La lettura di questo romanzo mi ha comunque soddisfatta e sono già curiosa di proseguire con il seguito, per scoprire come evolverà la vita di Sylvia e di tutti coloro che fanno parte della sua quotidianità. 

Un romanzo consigliato a tutti coloro che abbiano voglia di una lettura leggera e dallo stile scorrevole, capace di far viaggiare in una meta da sogno.

venerdì 8 agosto 2025

Il sergente nella neve. Ritorno sul Don

Cari lettori la recensione di oggi è dedicata al celebre romanzo di Mario Rigoni Stern, "Il sergente nella neve. Ritorno sul Don", edito da Einaudi.

La trama è basata sulla terribile esperienza vissuta dall'autore durante la campagna di Russia nel 1942. La narrazione è divisa in due parti: nella prima il lettore potrà comprendere la dura vita dei soldati del caposaldo di cui fa parte lo scrittore. E' un momento di stallo, in cui i militari sono accampati e si difendono dagli attacchi russi. Unici svaghi risultano essere le lettere dei loro cari e le sigarette, seppur di pessima qualità.

Nella seconda parte ha inizio la ritirata vera e propria: alla staticità degli eventi precedenti si sostiuisce la dinamicità del lungo cammino nella steppa russa, ricoperta da ghiaccio e neve. Percorso che viene interrotto nei momenti in cui alcune persone offrono loro riparo nelle loro abitazioni, le isbe. 

La marcia subirà dei rallentamenti durante le incursioni dei russi, ma anche quando il nostro protagonista dovrà fare i conti con una grave ferita al piede. La voglia di ritornare a casa, però, sia per Mario sia per i suoi compagni, con i quali si è istaurata una forte solidaritetà, è molto forte e sarà proprio questo desiderio a dar loro la giusta deteminazione per affrontare la lunga camminata in messo al freddo e ai nemici.

La seconda parte del libro, intitolata "Ritorno sul Don", è composta da una raccolta di racconti che approfondisce gli stessi temi affrontati ne "Il sergente nella neve". 

"Nella steppa di Kotovskij" parla degli attacchi nemici durante la ritirata; "In un villaggio sepolto dalla balca" vicende legate alla vita del personaggio principale si mescolano al tema della guerra; "Tre patate lesse" si focalizza sulla difficoltà dell'autore a causa della ferita al piede; "La segheria abbandonata" racconta l'episodio di un gruppo di ebrei rifugiati in una segheria nel Nord Italia; "Bepi, un richiamato dal 13" approfondisce la storia di un amico di Mario Rigoni Stern mentre "Un ragazzo delle nostre contrade" è incentrato su un ragazzo e la sua diserzione. Infine, "La scure" approfondisce lo stato d'animo dell'autore una volta tornato a casa (o "a baita", come ama definire il ritorno in patria) e "Ritorno sul Don" (che da il nome all'antologia) racconta del suo viaggio in Russia, assieme alla moglie, una volta terminato il conflitto bellico. Un ritorno in cui al presente di pace si sovrappone il ricordo della guerra e dei compagni, diversi uccisi proprio in quelle terre. 

Penso che la mia descrizione sia sufficiente a farvi comprendere il valore di questa testimonianza, un vero e proprio resoconto fornito dall'autore della sua tragica esperienza. Il linguaggio è semplice e cronachistico, anche se non mancano passaggi più intimisti. Il lettore non farà fatica a lasciarsi immergere nel contesto narrato nel mezzo della gelida neve russa, macchiata dal sangue delle vittime di guerra. 

Una lettura affascinante, capace di mostrare gli orrori della guerra, la quale dovrebbe essere letta da tutti al fine di comprendere quanto i conflitti siano deleteri per il genere umano.

martedì 5 agosto 2025

I fiori del destino

Cari lettori, oggi vi parlerò del romanzo "I fiori del destino", scritto da Tessa Collins ed edito da Giunti.

Trattasi del primo libro di una serie, ognuna con protagonista le nipoti di Rose e Albert, che hanno gestito un vivaio in Cornovaglia fino alla morte, avvenuta a poca distanza l'uno dall'altra.

Ognuna delle cinque nipoti è stata chiamata con il nome di un fiore ed è Dalia la protagonista del primo romanzo. La giovane non ha mai conosciuto la madre Camelia, morta durante il parto, e nemmeno il padre, la cui identità le è del tutto sconosciuta. I nonni le hanno fatto da genitori e, assieme agli zii e alle cugine, è cresciuta nella tenuta del vivaio e ha iniziato a lavorare come grafica free lance. 

Dopo la morte della nonna, però, inizierà a sentirsi sempre più sola e anche il suo lavoro non la appagherà più come un tempo. Un giorno, in mezzo ad alcuni documenti di Rose, una delle zie scoprirà una lettera che la metterà di fronte a una verità inaspettata: Rose conosceva suo padre, un uomo messicano di nome Ricardo. 

Animata dal forte desiderio di conoscerlo, con il suo nome come unico indizio, Dalia partirà dalla fredda Cornovaglia per raggiungere il Messico, una terra ricca di gioia e di colori ma anche di forti contrapposizioni sociali e criminalità, dalla quale la nostra protagonista si sentirà subito integrata.

Dopo un inizio alquanto burrascoso, incontrerà casualmente un giovane ricercatore, con il quale stringerà un forte legame, che proverà ad aiutarla a ritrovare suo padre, oltre che a fare chiarezza sulla vera natura del rapporto tra lui e sua madre.

Parallelamente, il lettore potrà conoscere la storia di Camelia, una ragazza inglese appassionata della cultura Maya, che è appena giunta in Messico dopo aver vinto una borsa di studio. Finalmente potrà vedere dal vivo e studiare sul posto tutto ciò che quel popolo misterioso ha creato, ma non ha messo in conto un imprevisto: il giovane e cordiale professore che coordina lei e il suo gruppo...

Ho scoperto l'esistenza di questa nuova saga casualmente, attraverso una pubblicità su Facebook. Sono subito rimasta colpita dalla trama, dato che sono un'amante delle saghe familiari e, dopo la lettura de "La villa delle stoffe", mi sentivo un po' orfana di questo genere.

Come viene esplicitato anche sulla quarta di copertina, la serie ricorda un po' i romanzi di Lucinda Riley e, in particolare, "Le sette sorelle". Qui, però, la storia passata è appena accennata e non presenta la complessità delle trame di Lucinda.

Nonostante ciò la narrazione, complice anche lo stile curato e scorrevole, è molto fluida e appassionante e, soprattutto, mi ha permesso di viaggiare, seppur con la fantasia, in un posto così lontano e diverso dal nostro come il Messico. E' stato bellissimo lasciarmi coinvolgere dalle descrizioni territoriali, culturali e sociali di questa terra, tanto che più volte ho cercato degli approfondimenti online per saperne di più. 

Da come potete comprendere dalle mie parole, ho apprezzato molto questo romanzo, sia per la storia narrata, presente e passata, sia per la suggestiva ambientazione. Per questo, sono molto curiosa di leggere il secondo volume, che al momento non è ancora uscito in Italia, e che avrà per protagonista la cugina di Dalia, Soley, un'affermata cantante. 

martedì 22 luglio 2025

Confusa e innamorata

Cari lettori, oggi vi parlerò del romanzo di Colleen Oakley, "Confusa e innamorata", edito da Newton Compton.

Protagonisti della storia sono Jubilee ed Eric, le cui vicende vengono raccontate attraverso il punto di vista di entrambi.

Jubilee è una ragazza di ventisette anni che ha trascorso i suoi ultimi nove anni segregata in casa: vittima di una forma di allergia che le vieta alcun contatto con la pelle degli altri esseri umani, dopo aver rischiato di morire per un bacio datole non per amore ma per una semplice scommessa, deciderà di non uscire più di casa, almeno fino a quando la morte della madre la metterà di fronte alla necessità di dover cercarsi un lavoro per potersi mantenere.

Grazie a un incontro casuale con una vecchia compagna di scuola, la nostra protagonista inizierà a lavorare nella biblioteca del suo paese e proverà così a vincere il suo timore per il mondo esterno, ovviamente indossando sempre i guanti e stando attenta  a ogni tipo di contatto con le persone.

Eric, invece, è un padre separato che ha da poco adottato Aja, in figlio di una coppia di amici tragicamente scomparsa in un incidente aereo. Si è da poco trasferito temporaneamente, per motivi di lavoro, nello stesso paesino americano in cui abita Jubilee e, oltre alle difficoltà con il trasloco e la figlia adolescente che non vuole più avere alcun contatto con lui, si troverà ad affrontare i problemi del bambino, che soffre di autismo ed è alle prese con la complessa gestione dell'elaborazione del lutto.

Per intrattenere Aja e provare nello stesso tempo a leggere gli stessi libri che appassionano la figlia, con lo scopo di ristabilire un contatto con lei, Eric inizierà a frequentare la biblioteca, conoscendo così Jubilee, che lo colpirà sin da subito con il suo inusuale e misterioso modo di fare. 

Ma sarà dopo che la giovane compirà un atto molto coraggioso nei confronti di Aja che i due stringeranno un rapporto che si farà via via più solido. Sarà possibile per loro vivere una relazione senza potersi mai scambiare una carezza, un abbraccio... un bacio?

Era da molti anni che desideravo leggere questo romanzo, presente nella mia wish list addirittura dal 2018! Avendo voglia di leggere una storia d'amore con una trama un po' diversa dalle solite, ho finalmente deciso di immergermi tra le sue pagine.

E' stato bello osservare il percorso di crescita di Jubilee, un ragazza messa alla prova dalla vita e che, dopo anni di clausura, decide di riaffacciarsi nel mondo con tutte le difficoltà che questo comporta. Allo stesso modo ho apprezzato il graduale avvicinamento a Eric, una persona alle prese con la difficoltà di essere padre, sia biologico sia adottivo. 

Entrambi sono personaggi imperfetti, diversi dai protagonisti  della maggior parte dei romance, a volte così tanto belli, sani e di successo da non sembrare nemmeno reali. La scrittrice è stata molto brava a descrivere il loro avvicinamento senza che vi sia alcun contatto tra di loro e anche il finale, pur frettoloso, ha soddisfatto le mie aspettative. Molto tenero anche il feeling che si istaura tra la ragazza e Aja, due personaggi diversi dalla maggior parte delle persone e per questo uniti da un'affinità speciale.

Avrei preferito però che avesse approfondito anche altri aspetti, soprattutto dal punto di vista psicologico, come il complesso rapporto tra Jubilee e la madre e quello tra Eric e i suoi figli. Inoltre in certi punti il ritmo di lettura risulta un po' lento, a causa di alcune parti un po' prolisse.

A parte questi due aspetti che mi hanno convinta meno, sono rimasta molto soddisfatta da questa lettura, che mi ha permesso di entrare nel mondo di due personaggi imperfetti capaci di dar vita a una storia non convenzionale e il cui fulcro è l'amore, per sè stessi e per gli altri.

martedì 8 luglio 2025

La giostra delle spie

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata all'ultimo romanzo di Rosa Teruzzi, "La giostra delle spie", edito da Sonzogno.

In questo nuovo episodio della serie, Libera è sia la protagonista sia la vittima. Alla fine del precedente volume, infatti, la donna era stata vittima di un avvelenamento, scoprendo in questo modo di avere uno stalker. La storia prende il via proprio da questo.

Ad aiutarla a far luce sulla questione (ma anche a proteggerla), ci saranno i suoi storici compagni di indagini, ovvero l'eccentrica madre Iole, la giornalista Irene e il caporedattore Cagnaccio. Ma anche Capistrano (ex amante di Iole e fuorilegge conosciuto come "Il gatto con gli stivali") e un fotografo amico di Irene decideranno di collaborare.

Senza dimenticare, ovviamente, le investigazioni ufficiali della polizia, il cui comando sarà presieduto da una donna che non vedrà di buon occhio la passione di Libera per le investigazioni e che sembrerà attratta proprio da Gabriele, il poliziotto con cui la nostra protagonista ha una relazione segreta. 

La principale sospettata sarà Viviana, ex compagna di Furio, il cuoco con cui Libera ha un rapporto speciale. Ma sarà davvero lei la persona che vuole farle del male oppure qualcun altro sta tramando nell'ombra?

Posta sotto stretta sorveglianza, questa volta la "Miss Marple del Giambellino" non avrà tutta la libertà che desidera per poter indagare, ma tra appostamenti improvvisati, intrusioni illecite e insoliti travestimenti, i suoi amici saranno pronti a tutto pur di smascherare quella persona.

Chi segue il mio blog, sa che leggere un episodio di questa serie è diventata una bella consuetudine: mi piacciono molto le trame intrecciate da questa autrice, così come i suoi personaggi e gli eventi che accadono nelle loro vite.

A differenza dei precedenti, questa storia è incentrata totalmente su Libera e le persone che le gravitano attorno, ma non per questo è meno interessante, anzi, vi anticipo che ci sarà anche un colpo di scena molto significativo ai fini della sua complessa vita sentimentale e anche la risoluzione del caso non è nè banale nè scontata.

L'intreccio un po' più semplice rispetto agli altri libri, ma ha saputo coinvolgermi e a farmi passare momenti lieti in compagnia di tutti i personaggi che popolano questa serie, facendomi già desiderare di poterli nuovamente incontrare.


 

DELLA STESSA AUTRICE:

La sposa scomparsa

La fioraria del Giambellino 

Non si uccide per amore

Ultimo tango all'ortica 

La memoria del lago

Ombre sul naviglio 

Gli amanti di Brera

Il valzer dei traditori 

La ballata dei padri infedeli

giovedì 3 luglio 2025

The champions

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo "The champions", scritto da Kara Thomas ed edito da Giunti.

Trattasi del seguito di "The cheerleaders": la trama presenta alcuni personaggi di quest'ultimo romanzo, ma la storia è completamente diversa e per questo non è necessario andare in ordine di lettura. 

Entrambi i libri, però, sono ambientati nell'immaginaria cittadina americana di Sunnybrook, un paese dove aleggiano segreti e misteri, soprattutto tra gli adolescenti.

Hadley, una ragazza riservata che aspira a diventare una famosa giornalista, non è da molto che si è trasferita lì, dopo un evento che ha segnato profondamente la sua esistenza. Sin da subito farà parte della redazione del giornale scolastico, entrando in competizione con Peter Carlino, fratello della protagonista di "The cheerleaders", anch'egli appassionato della materia.

Sempre per conto del giornale, dovrà occuparsi di redigere alcuni articoli sulla squadra di football, che negli ultimi anni sta conquistando una vittoria dopo l'altra. L'intero istituto è in fibrillazione e chiunque sembra essere contagiato dall'aura di trionfo che investe i giocatori.

La nostra protagonista, pur non essendo appassionata di sport, inizierà a prendere contatti con quel mondo, arrivando addirittura a essere invitata a una delle loro feste. Un party segnato da un tragico evento, che coinvolgerà Hadley in una catena di eventi che la porteranno a far luce su alcuni segreti che aleggiano attorno alla squadra e che coinvolgono anche insegnanti e allenatori.

Grazie al suo talento e alla collaborazione con Peter Carlino, la ragazza inizierà a cercare la verità, portando alla luce un triste fatto rimasto segreto fino ad allora. Ma deve fare in fretta, perchè qualcuno sembra intenzionato a vedere morti alcuni tra i giocatori più bravi...

Quando ho deciso di leggere questo romanzo, ero molto curiosa. Avevo letto e apprezzato il precedente libro, anche se mi era parso che ci fossero ancora delle questioni in sospeso, perciò credevo che con questa lettura i miei interrogativi avrebbero trovato risposta. Invece, anche se la trama sembrava promettere tutt'altro, questa storia non c'entra nulla con quanto raccontato in "The cheerleaders". 

Questo non vuol dire che non sia interessante, anzi, mi ha intrattenuto piacevolemente ed ero molto curiosa di capire quali segreti nascondessero i giocatori di football, ma non aspettevi un seguito di "The cheerleaders", al massimo qualche cameo dei personaggi precedenti. 

Se la trama mi ha comunque incuriosita, così come anche i temi scottanti che vengono affrontati e il ritmo serrato della narrazione, purtroppo devo ammettere che non ho particolarmente apprezzato i personaggi, che ho trovato così poco delineati da rendere quasi difficile distinguerli l'uno dall'altro. I giocatori di football appaiono quasi tutti rubusti e spacconi, le ragazze bellissime e impegnate solo a spettagolare o a flirtare con i compagni sportivi. Anche Hadley, sebbene sia diversa dalle altre, appare piatta e dal carattere poco delineato.

In sostanza, quindi, penso che questo secondo romanzo sia una storia coinvolgente a livello di trama, ma con dei difetti che non me l'hanno fatta apprezzare pienamente. Per questo, se amate i gialli young adult e volete conoscere questa autrice, vi consiglio di iniziare dal suo primo romanzo, a mio parere meglio riuscito.



DELLA STESSA AUTRICE

The cheerleaders

martedì 24 giugno 2025

L'amante perduta di Shakespeare

Cari lettori, oggi vi parlerò dell'ultimo romanzo di Felicia Kingsley, "L'amante perduta di Shakespeare", edito da Newton Compton.

In questo libro l'autrice narra la prima avventura di Nick Montecristo, già protagonista di "Prima regola: non innamorarsi" e, sempre secondo la fantasia della scrittrice, personaggio creato da Blake Avery di "Due cuori in affitto".

In un'alternanza tra diversi piani temporali, il lettore potrà approfondire (o conoscere per la prima volta) il passato di questo personaggio, diventato ladro gentiluomo dopo l'incontro avvenuto in carcere con un religioso molto particolare che gli insegnerà le basi della sua futura "carriera". 

Nei capitoli dedicati al presente, troveremo Nick alle prese con la sua prima commissione: rubare una copia del "First folio" di Shakespeare dalla biblioteca di un ricco dandy, Arrigo, appena deceduto. 

Nel corso del lavoro, il giovane s'imbatterà in Angelica, figlia di un'amante di Arrigo, alla quale viene impedito l'accesso nella villa da Roberto, figlio legittimo di Arrigo. Angelica, però, secondo le disposizioni testamentarie del padre, ha diritto all'intera biblioteca ed è disposta a tutto pur di ottenere ciò che le spetta.

Una volta appresa la situazione, Nick deciderà di collaborare con quella ragazza che, inconsapevolmente, lo aiuterà a risolvere il suo dilemma, ovvero trovare l'esatta collocazione del "First folio", dato che la libreria di Arrigo sembra non presentarne traccia.

Tra un'indagine e l'altra, Nick e Angelica si avvicineranno sempre di più, e il nostro ladro si troverà così impegnato anche nel cercare un equilibrio tra la sua professione e dei sentimenti dirompenti che si agitano nel suo animo...

Quando ho saputo che la Kingsley aveva ripreso questo personaggio per scriverne un nuovo romanzo, sono rimasta subito incuriosita. So che sui social in molti hanno espresso il disappunto di dover leggere di Nick alla prese con un amore diverso dalla protagonista di "Prima regola: non innamorarsi". A me, sinceramente, questo elemento non ha infastidito, anche perchè si tratta di un prequel, quindi non è presente un tradimento e inoltre non vedo nulla di male nel fatto che Nick abbia avuto delle storie passate. 

Comunque, al di là dei vari pareri, questo romanzo è una storia mistery che, attraverso le avventure di Nick e Angelica, pone il lettore di fronte a uno dei dilemmi più oscuri della letteratura inglese: qual era la vera identità di Shakespeare? L'autrice prende come spunto una delle tante ipotesi e la sviluppa creando una storia davvero accattivante, dall'andamento non scontato e dalla brillantezza con cui è solita caratterizzare le sue trame. Lodevole anche la cura per i dettagli più nozionistici, che fanno comprendere il lavoro di ricerca che sta dietro alla stesura di queste pagine.

Chi legge il mio blog sa che amo molto le storie che, mescolando finzione a realtà, mi permettono di accrescere la mia cultura generale. Anche in questo caso mi sono molto divertita non solo a leggere la storia, ma anche a cercare online ulteriori informazioni circa la vera identità di Shakespeare, azione che non avrei mai compiuto se non avessi letto il romanzo. A tal proposito segnalo anche un post dell'autrice su Instagram, nel quale racconta cosa c'è di vero e cosa è frutto della sua fantasia.

Insomma, come avrete potuto comprendere dalle mie parole, questo romanzo mi è piaciuto davvero molto e perciò lo consiglio non solo agli amanti dei libri di Felicia Kingsley, ma anche a chi abbia voglia di leggere una storia ricca di misteri e scoperte, senza per questo rinunciare a un pizzico di romance.


DELLA STESSA AUTRICE

Due cuori in affitto

Appuntamento in terrazzo (novella) 

La verità è che non ti odio abbastanza

Prima regola: non innamorarsi 

Una Cenerentola a Manhattan

Stronze si nasce 

Bugiarde si diventa

Matrimonio di convenienza 

Non è un paese per single

Il mio regalo inaspettato (novella) 

Ti aspetto a Central Park

Innamorati pazzi 

Una ragazza d'altri tempi

Lo spezzacuori 

Una conquista fuori menù