lunedì 28 febbraio 2022

Figlie di una nuova era

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo "Figlie di una nuova era", scritto da Carmen Korn ed edito da Fazi Editore.

Trattasi del primo libro di una trilogia, ambientato ad Amburgo tra il 1919 e il 1949, e incentrato sulla vita di quattro donne, nate nel 1900: Henny, Kathe, Ida e Lina.

Henny è una ragazza che svolge con passione il suo lavoro di ostetrica: il padre è morto durante la prima guerra mondiale e la giovane vive con la madre, una donna molto invadente e oppressiva. Con il passare degli anni, Henny incontrerà Lud, il fratello di Lina, che si innamorerà pazzamente di lei, ma il destino si metterà di mezzo sconvolgendo per sempre le vite dei due ragazzi.

Kathe è invece la migliore amica di Henny: le due giovani sono cresciute insieme e svolgono anche la medesima professione nella stessa clinica. Kathe però ha un carattere più determinato e combattivo: militante del partito comunista assieme a suo marito Rudi, con l'avvento del regime nazista sperimenterà le oppressioni della dittatura e più volte si ritroverà a rischiare la propria vita in nome delle sue idee.

La vita di Ida s'intreccerà con quella di Henny dopo un evento tragico che colpirà quest'ultima: Ida infatti appartiene a un mondo diverso rispetto a quello di Henny e Kathe. Di elevata estrazione sociale, dopo la morte della madre, a causa di alcuni debiti contratti da suo padre, sarà costretta a sposare un ricco che non ama. Amante del lusso e dello sfarzo, però, la giovane non si opporrà alle nozze, nonostante il suo cuore batta per un altro ragazzo, di origine orientale. 

Infine, Lina è una ragazza intelligente e anticonformista. Di professione insegnante, intreccerà una relazione omosessuale con l'unica persona che riuscirà a rubarle il cuore, senza preoccuparsi delle possibili conseguenze.

Attorno alla vita di queste quattro ragazze ruotano un'infinità di altri personaggi, rendendo questo romanzo un vero e proprio affresco corale della società tedesca dell'epoca: madri, padri, mariti, figli, domestici, datori di lavoro, colleghi, conoscenti... le persone sono davvero tante e, con un po' di attenzione, il lettore riuscirà a non dimenticare nessuno!

A mio parere, però, vera e propria protagonista di questo romanzo è la Storia, filo conduttore della vita di tutti questi personaggi: la narrazione, infatti, prende il via dalla fine della prima guerra mondiale e, con il trascorrere degli anni, si potrà assistere alla nascita del partito nazista, alla sua affermazione, alla dittatura hitleriana e, infine, alla più tragica delle conclusioni: la seconda guerra mondiale, che sconvolgerà la vita di tutti i personaggi intrecciandosi inesorabilmente con le loro vite.

Era da un po' di tempo che questa trilogia stazionava nella mia wish list: da amante delle storie familiari e corali ero molto curiosa di iniziarla e, ora che ho terminato il primo libro, posso affermare di essere rimasta soddisfatta di questa lettura e sicuramente proseguirò con la lettura degli altri due libri della serie. Nonostante questo, però, ho rinvenuto un paio di difetti: il primo è che nella narrazione ho trovato, soprattutto all'inizio, un ritmo eccessivamente lento. Poi, però, la storia ha acquistato più dinamicità, e ben presto mi sono ritrovata coinvolta nelle vicende dei vari personaggi. Il secondo, invece, è che avrei preferito una maggior introspezione psicologica nei confronti dei protagonisti, soprattutto per quanto riguarda le quattro ragazze. A mio parere, sarebbe stato meglio approfondire di più la loro psicologia a scapito della vita dei personaggi secondari.

Un aspetto che invece ho apprezzato moltissimo è stato l'abilità dell'autrice nel mescolare la vita privata con la Storia: spesso ci siamo trovati, soprattutto durante il nostro percorso scolastico, a studiare questi eventi, ma mai dal punto di vista sociale e quotidiano. Romanzi di questo genere, a mio avviso, servono proprio per offrire agli appassionati una diversa prospettiva degli eventi passati. Infine, un altro elemento che ritengo essere uno dei punti forti di questo libro è lo stile dettagliato dell'autrice, che restituisce al lettore un quadro completo dello svolgersi degli eventi senza per questo risultare pesante o eccessivamente artificioso.

Un libro, quindi, che mi sento di consigliare a tutti gli amanti dei romanzi corali che mescolano storia e vite familiari, fornendo anche al lettore la possibilità di poter accrescere la propria cultura personale, tramite i fatti reali che s'intrecciano con la fantasia dell'autrice.

martedì 15 febbraio 2022

Marina

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo "Marina" di Carlos Ruiz Zafon, edito da Mondadori.

Protagonista della storia è Oscar, un ragazzino che trascorre in collegio la maggior parte delle sue giornate. Per evadere da quella realtà monotona e soffocante, spesso si diverte a lasciare di nascosto il convitto, girovagando per le strade della Barcellona di fine anni Settanta. E sarà proprio durante una delle sue passeggiate che la sua attrazione verso una canzone, proveniente da un grammofono, lo condurrà verso una villa decadente, nella quale abitano una sua coetanea, Marina, assieme a suo padre German, un ex pittore. Nella casa, prima Oscar ruberà un orologio e poi quando, pentitosi per quel gesto, deciderà di restituirlo ai legittimi proprietari, conoscerà per la prima volta i due abitanti.

Oscar e Marina stringeranno una forte amicizia e la giovane coinvolgerà il nostro protagonista in una grande avventura. Tramite una donna misteriosa, senza volto e vestita sempre di nero, che si aggira in un vecchio cimitero, i due giovani conosceranno un oscuro personaggio, Michail Kolvenik, di professione costruttore di protesi. Man mano che proseguiranno con le indagini, Oscar e Marina conosceranno a fondo la vita e la personalità di questo individuo, il cui solo scopo è quello di sconfiggere la morte, su sè stesso e sugli altri, anche a costo di mettere a repentaglio la propria sanità mentale.

Quando una delle persone che gravitano attorno a Kolvenik morirà misteriosamente, i due ragazzi capiranno che quel personaggio, che da i più è creduto morto a causa di in un incendio, è deciso a tutto pur di recuperare una sostanza che potrebbe donargli l'immortalità e forse anche con l'aiuto di un complice...

Attorno a questa storia dai risvolti misteriosi, trova ampio spazio la descrizione del rapporto tra Oscar e Marina. Il ragazzo sembrerà provare per lei qualcosa che va ben oltre all'amicizia, ma la giovane è molto riluttante e, quando Oscar conoscerà il suo segreto, comprenderà più a fondo i sentimenti di Kolvenik e si troverà a fare una scelta importante, che pregiudicherà il suo futuro.

Quando ho iniziato a leggere questo romanzo, non sapevo bene cosa aspettarmi. Lo scorso anno ho completato la lettura della quadrilogia de "Il cimitero dei libri dimenticati", che mi è piaciuta moltissimo e per questo ero curiosa di leggere altro di questo autore. Purtroppo, però, la lettura di questa storia non mi ha coinvolto come immaginavo e credo che ciò sia stato dovuto dall'uso eccessivo del soprannaturale, che personalmente non apprezzo se presente in gran quantità. Avrei preferito che certi fatti misteriosi venissero spiegati con razionalità, come ne "L'ombra del vento".

Ho gradito però le tematiche che sono state affrontate nel libro, in quella che si è rivelata una sorta di rivisitazione del classico inglese "Frankenstein", come la volontà umana di superare i propri limiti e la conseguente pazzia, argomenti cari anche al mondo classico, basti pensare al tema dell'"hubris" greco. Nonostante sia stato scritto prima della sua celebre quadrilogia, nella storia sono anticipate molte caratteristiche del suo modo di scrivere, come la mescolanza in un unico libro di generi diversi (romanzo di formazione, thriller, horror...) e lo stile evocativo e maliconico, in particolar modo nella descrizione di Barcellona che, pur non avendo mai visitato, ho imparato a conoscere proprio grazie ai suoi libri. 

Pur con qualche perplessità, quindi, mi sento di consigliare questo romanzo a tutti gli appassionati di quest'autore: di certo vi aiuterà a conoscerlo meglio, assaporando tutte le sfumature della sua eclettica produzione letteraria.


DELLO STESSO AUTORE:

L'ombra del vento

Il gioco dell'angelo 

Il prigioniero del cielo

Il labirinto degli spiriti 

lunedì 7 febbraio 2022

Il segreto di Riverview college

Cari lettori, iniziamo la settimana con la recensione della mia ultima lettura, "Il segreto di Riverview college", scritto da Susanne Goga ed edito da Giunti.

Protagonista della storia è Matilda, una giovane e appassionata insegnante appartenente al corpo docente di un prestigioso collegio femminile londinese, il Riverview college. Al suo interno, le ragazze apprendono un'ottima cultura generale, anche se poi sono in poche coloro che proseguono gli studi dato che, essendo la vicenda ambientata nei primi anni del XX secolo, il ruolo della donna era pressochè vincolato al matrimonio e alla vita domestica.

Matilda, al contrario, è molto indipendente: rimasta orfana, vive con una scrittrice di romanzi d'evasione, che è anche la sua padrona di casa. L'unico parente rimastole è il fratello, che è andato a combattere in Africa la guerra anglo-boera.

All'inizio di un nuovo anno scolastico, Matilda sarà investita da un grande mistero, che le farà vivere un'avventura che cambierà per sempre il corso della sua vita: Laura, una delle sue migliori studentesse, lascerà misteriosamente la scuola, in quanto in viaggio con il tutore (i suoi genitori sono morti per un incendio) per riprendersi da una malattia. 

Fin da subito, Matilda sospetterà qualcosa di strano e i suoi dubbi verranno confermati quando riceverà una cartolina direttamente dalla ragazza nella quale, sotto al francobollo, leggerà uno strano messaggio, che la condurrà al ritrovamento di uno scrigno. In esso Matilda  rinverrà un medaglione, una boccetta e un quaderno di memorie che, però, a causa dell'umidità, riuscirà a decifrare solo in parte.

Incuriosita dal ritrovamento, la nostra protagonista comincerà a indagare su questi oggetti, attraverso l'aiuto di diversi personaggi, come un antiquario, un giornalista e un professore, il quale si rivelerà un vero e proprio compagno d'avventura per la giovane. Attraverso le sue ricerche, Matilda scoprirà che quegli oggetti appartengono a un'altra epoca, ovvero al XVII secolo e precisamente al periodo dello scoppio della peste a Londra, e che sono legati a una famiglia di mercanti che all'epoca aveva abitato nella casa della famiglia di Laura.

Cosa lega questi rirovamenti a Laura? Perchè alla ragazza preme che Matilda, per la quale prova un sentimento amoroso anche se non ricambiato, indaghi su questi oggetti e per quale motivo al suo tutore, un giovane avvocato, preme così tanto allontanarla dalla scuola, dalle sue amiche e dalla sua vita precedente? Matilda si convincerà che quell'uomo nasconde qualcosa di strano e, animata da una forte determinazione unita a un pizzico d'incoscienza, farà di tutto per scoprirlo, anche a costo di mettere a rischio la propria carriera d'insegnante...

Ho conosciuto questa scrittrice lo scorso anno, con il romanzo "I misteri di Chalk Hill" nel quale, pur avendolo apprezzato, vi avevo rinvenuto alcuni elementi che non mi avevano convinta del tutto. Questo romanzo, invece, mi è piaciuto moltissimo. Ho apprezzato tanto il personaggio di Matilda, la sua indipendenza e il suo coraggio, così come il rapporto che, pagina dopo pagina, la legherà al professore. Il mistero legato allo scrigno di Laura è ben congegnato e fino alla fine coinvolge il lettore, tramite diversi colpi di scena che lo coinvolgono fino al capitolo finale. Apprezzate anche le particolareggiate descrizioni di Londra che, velate da un pizzico di mistero, mostrano al lettore una capitale londinese da una prospettiva più noir. Unico difetto, a mio parere, è il titolo, che ho trovato fuorviante, dato che la maggior parte della trama non si svolge all'interno del collegio. 

A parte questo, però, la lettura è stato davvero piacevole e consiglio questo romanzo a chiunque abbia voglia di leggere una storia dai risvolti misteriosi, ambientata nella Londra del passato, con un pizzico di romanticismo che ricorda il classico "Jane Eyre".


DELLA STESSA AUTRICE:

I misteri di Chalk Hill