venerdì 29 settembre 2017

Giulia Domna

Cari lettori, questo è l'ultimo post culturale  della serie dedicata alle matrone romane. Questa volta vi parlerò di Giulia Domna, una donna vissuta nell'epoca tardo-imperiale.



Era figlia di un sacerdote del dio Elagabalo e nacque in Siria nel 170 d.C. Divenne moglie dell'imperatore Settimio Severo e madre del successore Caracalla. 

Era una donna molto colta e intelligente, tanto che istituì un circolo di intellettuali, formato da Flavio Filostrato, Saverio Eliano, il medico Galeno; oltre a interessarsi di scienza, di filosofia e di retorica, all'epoca discipline studiate solo dagli uomini. Si dice che, proprio per la sua cultura, si occupasse in prima persona della corrispondenza greca e latina.

Inoltre, affiancò prima il marito e poi il figlio, negli affari legati alla gestione dell'Impero romano e, con il suo parere, influenzò il marito nelle sue scelte, oltre a seguirlo nelle sue spedizioni, come quelle in Britannia. Durante i ludi saecularis condusse un gruppo di vergini nella celebrazione di un rito dedicato alla dea Giunone.

Alla morte di Settimio Severo, Giulia Domna cercò di affiancare il figlio, che non si rivelava all'altezza di un ruolo così importante e dovette subire il contrasto tra lui e il fratello Geta, che culminò con l'uccisione di quest'ultimo. 

Il popolo si rese conto del suo ruolo così preponderante, tanto che sono molte le iscrizioni, le monete e le statue a lei dedicate. 

Morì nel 217, dopo le delusioni provate per il regno di suo figlio Caracalla. 

Mi auguro che questi post dedicati a tre personaggi femminili della storia romana vi siano piaciuti e che vi abbiano fatto scoprire qualcosa in più su tre persone poco conosciute ma dalla personalità interessanti.

 
Fonti e siti di approfondimento




Foto presa da Wikipedia

giovedì 28 settembre 2017

Il caffè dei piccoli miracoli

Cari lettori, tra le uscite più recenti, vi voglio segnalare il nuovo romanzo di Nicolas Barreau, che mi intriga sia per la storia sia per l'ambientazione e che per questo sono molto curiosa di leggere:

TRAMA (da amazon)

Eleonore Delacourt ha venticinque anni e ama la lentezza. Invece di correre, passeggia. Invece di agire d’impulso, riflette. Invece di dichiarare il suo amore al professore di filosofia alla Sorbonne, sogna. E non salirebbe mai e poi mai su un aereo, in nessuna circostanza.
Timida e romantica, Nelly – come preferisce essere chiamata – adora i vecchi libri, crede nei presagi, piccoli messaggeri del destino, diffida degli uomini troppo belli e non è certo coraggiosa come l’adorata nonna bretone con cui è cresciuta, che le ha lasciato in eredità l’oggetto a lei più caro: un anello di granati con dentro una scritta in latino, “Omnia vincit amor”.
Sicuramente, Nelly non è il tipo di persona che di punto in bianco ritira tutti i propri risparmi, compra una costosissima borsa rossa e, in una fredda mattina di gennaio, lascia Parigi in fretta e furia per saltare su un treno. Un treno diretto a Venezia. Ma a volte nella vita le cose, semplicemente, accadono. Cose come una brutta influenza e una delusione d’amore ancora più brutta. Cose come una frase enigmatica trovata dentro un vecchio libro della nonna, con accanto una certa citazione in latino...
Un’incantevole storia d’amore che racconta perché può essere una fortuna far cadere la propria borsa nel Canal Grande, concedere un po’ di fiducia a un veneziano scandalosamente bello e accettare di sentirsi letteralmente mancare la terra sotto i piedi. Un viaggio appassionante tra i "quais" di Parigi e le calli di Venezia, fino a un piccolo caffè dove si celano segreti in attesa di essere svelati e i miracoli sembrano davvero possibili.

mercoledì 27 settembre 2017

Il bambino bugiardo

Cari lettori, con il post di oggi vi recensirò il romanzo "Il bambino bugiardo" di S. K. Tremayne, edito da Garzanti.

Protagonista della storia è Rachel, una giovane donna cresciuta nei bassifondi di Londra con una famiglia difficile alle spalle: il destino, dopo una brutta infanzia e adolescenza, sembra però volerla ricompensare, facendola innamorare di un ricco vedovo, David, che incarna il prototipo dell'uomo dei suoi sogni.

Dopo il matrimonio la coppia si trasferisce nella tenuta di Carnhallow, in Cornovaglia, assieme al figliastro Jamie (con il quale Rachel ha istaurato sin da subito un ottimo legame) la domestica e la suocera, che soffre di demenza senile.

Su quell'immensa tenuta aleggia però la triste sorte della prima moglie di David, la quale è precipitata in uno dei pozzi delle miniere che, in passato, erano gestite dalla famiglia di David. 

Dopo pochi giorni, Rachel si accorge che Jamie si comporta in un modo assai strano: sembra quasi che sia capace di prevedere il futuro e, molte volte, le confessa che la madre non è morta e che l'ha addirittura vista. Un giorno arriva addirittura ad affermare che Rachel morirà il giorno di Natale.

Per la nostra protagonista è l'inizio di un incubo, che comincia a farle dubitare di tutto e di tutti: cos'è successo veramente alla prima moglie di David? E' veramente morta? A questo proposito Rachel comincerà a indagare mentre, con angoscia, si accorge che non manca molto a Natale, una festività che le fa venire in mente anche dei terribili incubi sul suo passato...

Di questo autore avevo già letto e apprezzato "La gemella silenziosa", che vi consiglio nel caso non lo conosciate, così, appena uscito questo nuovo libro, l'ho messo subito in wish list. Per certi versi, questo romanzo riprende alcune atmosfere della storia precedente, come l'approfondita introspezione psicologica dei protagonisti e l'ambientazione cupa e misteriosa, però devo ammettere che ho apprezzato di più il precedente romanzo perchè in questo ho trovato alcuni punti un po' ripetitivi, a discapito di un finale eccessivamente sbrigativo. A parte questo aspetto, però, resta una lettura piacevole, che vi consiglio se amate i thriller psicologici, e lode all'autore per lo stile, che ha confuso il lettore fino alla fine, portandogli a credere tutto l'opposto rispetto alla verità. Ben fatte anche le descrizioni anche se, a mio parere, le ho trovate a tratti un po' troppo ridondanti. 
 
 
DELLO STESSO AUTORE:
 

martedì 26 settembre 2017

Begli amici!

Cari lettori, oggi, per la mia rubrica di consigli, vi voglio segnalare uno dei romanzi di Sophie Kinsella, che l'autrice ha pubblicato con il suo vero nome, Madeleine Wickham. E' una storia diversa rispetto ai suoi romanzi più famosi, meno ironica e più seria, ma l'ho trovata lo stesso molto interessante e densa di spunti di riflessione:

TRAMA (da amazon)

È una splendida e calda domenica di maggio e come tutti gli anni i Delaney aprono i cancelli della loro bella casa di campagna e invitano tutto il villaggio per una nuotata in piscina. È un appuntamento da non perdere e tra i partecipanti c'è Louise, con le figlie Amelia e Katie, che non intende rinunciare alla festa anche se suo marito Barnaby, da cui si è da poco separata, le lancia sguardi risentiti: quello infatti avrebbe dovuto essere il suo giorno con le bambine. Louise, però, non ha intenzione di lasciarsi turbare. In fondo che colpa ne ha lei se Amelia e Katie preferiscono giocare in piscina piuttosto che pescare con il padre? Mentre le figlie sguazzano felici in acqua, Louise prende il sole beata, persa nei pensieri rivolti al suo nuovo amore, Cassian, un giovane avvocato affascinante e molto, molto ambizioso. La giornata scorre tranquilla finché dalla piscina provengono un gran trambusto e grida di allarme: c'è stato un grave incidente e la festa si trasforma in un vero e proprio incubo. All'improvviso Louise si ritrova al centro di recriminazioni, gelosie, invidie e cattiverie, travolta da un gioco di potere più grande di lei. In breve tempo, l'intero villaggio viene coinvolto in un dramma familiare senza esclusione di colpi. In Begli amici! Madeleine Wickham racconta con il suo usuale tono ironico e acuto, e con una fine analisi psicologica dei personaggi, come un evento inaspettato possa in pochi secondi cambiare radicalmente la vita delle persone, scatenando i peggiori istinti, incrinando amicizie, sgretolando rapporti che sembravano solidi, portando lo scompiglio in una comunità solo in apparenza unita e pacifica.

lunedì 25 settembre 2017

Malkha, le avventure del giovane Nedo

Ciao a tutti, cari lettori! Con il post di oggi iniziamo la settimana con la segnalazione di un romanzo fantasy, che promette di farvi viaggiare con la fantasia in mondi lontani... Ma scopriamolo insieme:


SINOSSI

Nedo, un giovane alieno del pianeta Abixinia a cui deve ancora spuntare la coda, è un sognatore sulla scia del fratello Blik. Ma sarà proprio la misteriosa scomparsa di quest’ultimo durante una missione nello spazio insieme ad altri quattro ricercatori a infondere nel ragazzo il coraggio necessario per intraprendere il suo primo viaggio nello spazio e mettersi alla ricerca del fratello.
In questa sua ricerca Nedo, in compagnia di un bizzarro jeibex e della scorbutica Kita, dovrà svelare il mistero dei labirinti parastellari sparsi qua e là nello spazio, costruiti dal leggendario celestiale di nome Malkha. Ma in questa sua ricerca il protagonista dovrà far fronte a una minaccia che non smetterà mai di seguirlo. Questo non è un romanzo di fantascienza ma un fantasy fiabesco che si spinge oltre i limiti della realtà. Viaggi spaziali, azione, misteri da svelare e tanti altri elementi vi trasporteranno in un’avventura molto fantasiosa e ricca di colpi di scena.


Estratto:


Pianeti, stelle, galassie, tutto normale ma solo se non includiamo in questo discorso anche Malkha. Chi è in realtà Malkha? Difficile spiegarlo in poche parole ma di sicuro nello spazio ha compiuto più imprese lui di qualsiasi mortale. Malkha era un celestiale, ossia un essere formatosi nel cielo o da polvere di stelle, come pensavano molti ricercatori dell’universo che non ne avevano mai visto uno. Lui era diverso dagli altri, abbastanza alto e robusto con orecchie a punta e altre punte sulla testa che formavano una sorta di cresta naturale. Appariva come un essere rossiccio e semi-invisibile, un po’come tutti i celestiali. Ma avere quei tratti somatici era una rarità tra i celestiali perché di norma si presentavano tutti come semplici ammassi di pietra e di polvere. Era abbastanza massiccio di braccia e di gambe e forse se fosse stato un comune mortale si sarebbe intuito facilmente che lavoro facesse, ma un celestiale che lavoro poteva mai avere nel cielo? Altri suoi simili gli avrebbero riso in faccia pur non sapendo la risposta. Ma lui non aveva paura di rispondere. Un costruttore. Sì, ma di cosa? Era la solita domanda che gli ponevano. Di strutture singolarmente intricate e geometricamente organizzate, rispondeva lui. Molti rimanevano a bocca aperta. Pensavano che da tutta quell’importanza che si dava, fosse un lavoro per pochi eletti.
I celestiali erano creature un po’ spaccone e anche molto ignoranti, si potrebbe dire, ma non lui, non Malkha. Qualcuno che non capiva gli poneva una domanda un po’ più specifica, ossia cosa significa costruttore di strutture singolarmente intricate e geometricamente organizzate?
E lui stupito e un po’ imbarazzato di far parte di quella specie rispondeva semplicemente: «Costruisco labirinti parastellari».
In tanti non sapevano neanche cosa fossero ma forse qualcuno ne aveva notati in giro per lo spazio. Lui si gonfiava il petto d’orgoglio e diceva di averli costruiti con le sue stesse mani. Iniziava a raccontare le sue imprese e in tanti, colti dalla curiosità, lo circondavano.
Quando lo si vedeva svolgere il suo lavoro era molto serio e di poche parole ma quando non lavorava si prendeva gioco degli altri celestiali facendosi passare per un eroe o addirittura un essere quasi leggendario. Ma torniamo al suo lavoro. Cos’è in realtà un labirinto parastellare? Era appunto un labirinto, che circondava e integrava stelle, una struttura che interagiva con lo spazio. Ancora non ci siamo, detto così si capisce ben poco.
Prima creava attorno a sé una barriera molto simile a un reticolato bianco e con i suoi piccoli occhi scavati sotto le sopracciglia osservava lo spazio circostante, attraverso di essa, per capire se le stelle fossero prive di forme di vita o se nel cielo ci fossero navicelle. Doveva essere libero di svolgere il suo lavoro senza intralci esterni e soprattutto senza mettere in pericolo la vita dei mortali.
I puntini bianchi nel reticolato indicavano la presenza di esseri viventi.


Biografia dell'autore:
 
Francesco Ambrosio nasce a Caserta il 16 dicembre del 1990. Dopo aver conseguito il diploma presso il Liceo Classico Francesco Durante di Frattamaggiore e una iniziale esperienza universitaria, ha intrapreso varie strade che hanno contribuito ad alimentare la sua passione per la scrittura.
Nel 2014-15 ha frequentato il corso di Scrittura e Narrazione, organizzato dalla casa editrice Nuvole di Ardesia e tenuto dallo scrittore e insegnante di italiano Vincenzo Ambrosanio, nella splendida cornice di Villa Bruno, a San Giorgio a Cremano.
Tra ottobre e novembre 2015 ha partecipato al Corso di Editoria, tenuto a Napoli dal service Talento Letterario.
Inoltre dal 2012 ha seguito vari corsi di formazione a Foggia presso la Fondazione Nuova Specie Onlus di Mariano Loiacono e tutt’ora continua a farlo.
Il 22 luglio del 2016 ha pubblicato il suo primo romanzo, intitolato “I guardiani dell’Efterion”, con la casa editrice Bibliotheka Edizioni.
A gennaio 2017 ha inoltre pubblicato su Amazon, in ebook, la fiaba spaziale “Le avventure di Lobo, il pianetino parlante”, premiata ad aprile 2017 come prima classificata della IV edizione del concorso “Libera la fantasia”. Il 21 marzo 2017 ha pubblicato, sempre su Amazon e in ebook, il secondo libro della saga dell’Efterion “I guardiani dell’Efterion, le leggende dello spazio”, che è una raccolta di 17 storie.
Il 2 settembre 2017 ha ricevuto una segnalazione di merito per una sua poesia nella prima edizione del concorso “Rinnovamenti”.

Link d'acquisto: https://www.ibs.it/malkha-avventure-del-giovane-nedo-libro-francesco-ambrosio/e/9788899972790?inventoryId=86826361