martedì 24 giugno 2025

L'amante perduta di Shakespeare

Cari lettori, oggi vi parlerò dell'ultimo romanzo di Felicia Kingsley, "L'amante perduta di Shakespeare", edito da Newton Compton.

In questo libro l'autrice narra la prima avventura di Nick Montecristo, già protagonista di "Prima regola: non innamorarsi" e, sempre secondo la fantasia della scrittrice, personaggio creato da Blake Avery di "Due cuori in affitto".

In un'alternanza tra diversi piani temporali, il lettore potrà approfondire (o conoscere per la prima volta) il passato di questo personaggio, diventato ladro gentiluomo dopo l'incontro avvenuto in carcere con un religioso molto particolare che gli insegnerà le basi della sua futura "carriera". 

Nei capitoli dedicati al presente, troveremo Nick alle prese con la sua prima commissione: rubare una copia del "First folio" di Shakespeare dalla biblioteca di un ricco dandy, Arrigo, appena deceduto. 

Nel corso del lavoro, il giovane s'imbatterà in Angelica, figlia di un'amante di Arrigo, alla quale viene impedito l'accesso nella villa da Roberto, figlio legittimo di Arrigo. Angelica, però, secondo le disposizioni testamentarie del padre, ha diritto all'intera biblioteca ed è disposta a tutto pur di ottenere ciò che le spetta.

Una volta appresa la situazione, Nick deciderà di collaborare con quella ragazza che, inconsapevolmente, lo aiuterà a risolvere il suo dilemma, ovvero trovare l'esatta collocazione del "First folio", dato che la libreria di Arrigo sembra non presentarne traccia.

Tra un'indagine e l'altra, Nick e Angelica si avvicineranno sempre di più, e il nostro ladro si troverà così impegnato anche nel cercare un equilibrio tra la sua professione e dei sentimenti dirompenti che si agitano nel suo animo...

Quando ho saputo che la Kingsley aveva ripreso questo personaggio per scriverne un nuovo romanzo, sono rimasta subito incuriosita. So che sui social in molti hanno espresso il disappunto di dover leggere di Nick alla prese con un amore diverso dalla protagonista di "Prima regola: non innamorarsi". A me, sinceramente, questo elemento non ha infastidito, anche perchè si tratta di un prequel, quindi non è presente un tradimento e inoltre non vedo nulla di male nel fatto che Nick abbia avuto delle storie passate. 

Comunque, al di là dei vari pareri, questo romanzo è una storia mistery che, attraverso le avventure di Nick e Angelica, pone il lettore di fronte a uno dei dilemmi più oscuri della letteratura inglese: qual era la vera identità di Shakespeare? L'autrice prende come spunto una delle tante ipotesi e la sviluppa creando una storia davvero accattivante, dall'andamento non scontato e dalla brillantezza con cui è solita caratterizzare le sue trame. Lodevole anche la cura per i dettagli più nozionistici, che fanno comprendere il lavoro di ricerca che sta dietro alla stesura di queste pagine.

Chi legge il mio blog sa che amo molto le storie che, mescolando finzione a realtà, mi permettono di accrescere la mia cultura generale. Anche in questo caso mi sono molto divertita non solo a leggere la storia, ma anche a cercare online ulteriori informazioni circa la vera identità di Shakespeare, azione che non avrei mai compiuto se non avessi letto il romanzo. A tal proposito segnalo anche un post dell'autrice su Instagram, nel quale racconta cosa c'è di vero e cosa è frutto della sua fantasia.

Insomma, come avrete potuto comprendere dalle mie parole, questo romanzo mi è piaciuto davvero molto e perciò lo consiglio non solo agli amanti dei libri di Felicia Kingsley, ma anche a chi abbia voglia di leggere una storia ricca di misteri e scoperte, senza per questo rinunciare a un pizzico di romance.


DELLA STESSA AUTRICE

Due cuori in affitto

Appuntamento in terrazzo (novella) 

La verità è che non ti odio abbastanza

Prima regola: non innamorarsi 

Una Cenerentola a Manhattan

Stronze si nasce 

Bugiarde si diventa

Matrimonio di convenienza 

Non è un paese per single

Il mio regalo inaspettato (novella) 

Ti aspetto a Central Park

Innamorati pazzi 

Una ragazza d'altri tempi

Lo spezzacuori 

Una conquista fuori menù

martedì 17 giugno 2025

Ti ricordi di Sarah Leroy?

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo di Marie Vareille, "Ti ricordi di Sarah Leroy", edito da Rizzoli.

La storia si svolge su due piani temporali, che si alternano nell'intreccio. Nel passato, il lettore potrà assistere alla nascita dell'amicizia tra due ragazzine, Sarah e Angelique, che vivono in un piccolo paese affacciato sul canale della Manica, in Francia. 

Sarah conoscerà Angelique il giorno del funerale della madre e da quel momento diventeranno inseparabili. Quando il ricco padre di Sarah deciderà di risposarsi con una donna, madre di due ragazzi adolescenti, gli equilibri tra le due amiche verrà stravolto, soprattutto nel momento in cui Angelique diventerà vittima di un tragico evento che segnerà in modo indelebile la sua esistenza.

Accantonata la profonda amicizia con Sarah, Angelique si legherà ad altre due coetanee, Morgane e Jasmine, dando vita a un trio che si farà chiamare "Le Disincantate". Ma il rapporto tra le due ragazze rimarrà teso, tanto che le due arriveranno ad azzuffarsi. Fino a quando un giorno Sarah sparirà per sempre.

Nel presente, protagonista principale della narrazione è Fanny, sorella maggiore di Angelique. Di professione giornalista, sposata con un vedovo, padre di una ragazzina adolescente, e madre del piccolo Oscar, dovrà far ritorno nel paese natio non solo per partecipare al funerale della madre, ma anche per scrivere un articolo legato al caso della scomparsa di Sarah, per la quale una persona è stata incarcerata. 

Nessuno ha più saputo nulla di quello che è successo alla ragazza, ma Fanny è convinta che la sorella Angelique custodisca dei segreti pericolosi e per questo non sarà molto propensa a svolgere quel compito. Al contrario, la figliastra (stagista nella stessa redazione), che ignora la situazione, mostrerà uno spiccato interesse per il caso, rivedendo in Sarah una somiglianza nel suo essere orfana di madre. 

Così, in un'indagine che affonda le sue radici nel passato, l'adolescente proverà a ricostruire gli ultimi giorni di Sarah e ciò che scoprirà aprirà prospettive sconvolgenti...

Ho deciso di leggere questo romanzo spinta dalle recensioni positive e, a lettura ultimata, non posso che confermare la bellezza di questa storia, molto originale, articolata e ricca di sorprese e colpi di scena. Ho apprezzato molto la caratterizzazione delle due amiche, Sarah e Angelique, la prima una ragazza normale ma ricca, la seconda una giovane dalla personalità spiccata però cresciuta in un contesto degradato e vittima di un trauma profondo. Il loro è un rapporto complesso, fatto di ammirazione e rivalità, solidarietà e scetticismo, ma nel corso della storia il lettore potrà comprendere quanto sia profondo il loro legame. 

Il romanzo, tuttavia, non affronta solo il tema dell'amicizia, ma anche quello del lutto e della violenza sulle donne, rendendo così la storia ricca di spunti di riflessione.

Unico aspetto che non mi ha pienamente convinto è stato lo stile "raccontato", attraverso una voce misteriosa, nella parte ambientata nel passato. Alla fine del romanzo si comprende il motivo per cui l'autrice ha deciso di compiere questa scelta, ma avrei preferito che i fatti fossero narrati direttamente al lettore. In questo modo i fatti raccontanti, importantissimi ai fini della narrazione, risultano più distanti e sfumati.

Fatta eccezione di questo, tutto il resto mi è piaciuto tantissimo e per questo consiglio la lettura di questo romanzo a chi abbia voglia di leggere una storia mistery il cui filo conduttore è la forza dell'amicizia. 

giovedì 5 giugno 2025

La catastrofica visita allo zoo

Cari lettori, oggi vi parlerò dell'ultimo romanzo di Joel Dicker, "La catastrofica visita allo zoo", edito da La nave di Teseo.

La storia viene raccontata dalla scrittrice Josephine, che racconta in un romanzo un episodio importante della sua infanzia.

Fulcro centrale è la cosiddetta "catastrofica visita allo zoo", un evento la cui origine è da ricondurre ad alcune vicende riguardanti sei alunni  di una scuola speciale. Un giorno, infatti, la loro scuola diventerà inagibile per un allagamento doloso, così i bambini e la loro maestra verranno ospitati nella scuola riservata a tutti gli altri.

I piccoli alunni, però, non si accontenteranno di riprendere la loro quotidianità in quel nuovo ambiente ma, come dei detective, porteranno avanti un'indagine per scoprire chi è stato ad allagare la scuola. Ad aiutarli la nonna di uno di loro, appassionata di serie tv gialle. 

Oltre alle investigazioni, però, i bambini (l'ipocondriaco Archie, l'aspirante karateka Thomas, l'intellettuale Otto, il ricco Giovanni, l'introverso Yoshi e la stessa Josephine) si troveranno alle prese con i bambini "normali" con i quali condivideranno le loro giornate scolastiche, un direttore che proverà a mantenere la quiete del suo istituto e dei genitori che creeranno molto trambusto. Ma i nostri detective sono determinati a scoprire la verità e, per raggiungere tutti gli obiettivi, si troveranno a vivere delle avventure che culmineranno proprio con gli eventi legati alla visita allo zoo.

Essendo appassionata dei romanzi di Dicker, ero molto curiosa di leggere anche questo romanzo, seppur diverso sia per genere sia per mole di pagine. Dal giorno dell'uscita mi è capitato di leggere moltissime recensioni negative, o comunque venate da delusione, perciò avevo ridimensionato le mie aspettative. Invece questa storia mi è piaciuta moltissimo.

Come sempre, l'autore è stato molto bravo a catturare il lettore attraverso uno stile che anticipa senza avelare troppo perciò, sebbene non ci si trovi davanti a un romanzo giallo, la tensione e la curiosità è comunque la stessa. Però ciò che ho apprezzato di più sono stati gli spunti di riflessione celati tra le righe del testo, solo all'apparenza semplice.

In esso, infatti, trovano spazio tematiche molto importanti, espresse con un'ironia sottile, come le potenzialità di chi è diverso e la sua accettazione da parte della società (bellissimo il rapporto tra i bambini e la nonna, entrambi isolati dagli adulti), l'amicizia e la spontaneità dell'infanzia (molto genuina), il concetto di democrazia (interessantissima la riflessione tra la maggioranza silenziosa e la minoranza rumorosa), il rapporto tra il personale educativo e i genitori. 

Da lettrice, ho apprezzato tantissimo il capitolo dedicato alla recita di Natale, una vera chicca, ma anche la risoluzione del mistero è particolare, così come il finale.

Insomma, questo ultimo scritto di Dicker sarà anche diverso dalle sue solite pubblicazioni, ma non per questo è da considerare inferiore alle altre, anzi, a mio parere trattasi di un romanzo breve in grado di far riflettere molto e che non farà alcuna fatica a catturare il vostro interesse. 

Per questo lo consiglio a tutti, sia a coloro che conoscono l'autore sia a chi abbia voglia di iniziare a leggere qualcosa di suo.



DELLO STESSO AUTORE

La scomparsa di Stephanie Mailer 

Il libro dei Baltimore 

Il caso Alaska Sanders 

Un animale selvaggio 

L'enigma della camera 622 

La tigre 

Gli ultimi giorni dei nostri padri