martedì 28 febbraio 2017

Quattro amiche e un paio di jeans

Ciao a tutti, oggi per voi un consiglio dedicato soprattutto alla fascia d'età 13/18, ma molto bello anche per gli adulti; trattasi del primo libro della serie "Quattro amiche e un paio di jeans":

TRAMA (da amazon)

Quattro amiche per la pelle - Lena, Tibby, Bridget, Carmen - e un'intera estate da passare separate. Che sciagura. Poco prima di partire, però, Lena e le altre trovano in un negozio dell'usato un paio di jeans magici che, miracolo!, stanno benissimo a tutte. E allora perché non spedirseli per indossarli a turno, ognuna nel posto in cui trascorrerà le vacanze? Sarà come essere sempre tutte insieme, dopotutto. La prima estate delle quattro amiche e dei loro Pantaloni Viaggianti, che hanno conquistato le giovani lettrici di tutto il mondo.

lunedì 27 febbraio 2017

Daniele Petrichiutto e le sue opere

Cari lettori, buon inizio di settimana! Oggi per voi la segnalazione di due opere: il primo affronta temi molto importanti, come l'amore e l'amicizia; il secondo, uscito da poco, è invece una silloge poetica, scritta dall'autore Daniele Petrichiutto a "quattro mani" assieme allo scrittore Francesco Currò. Due scritti molto particolari dalle sinossi molto interessanti, ecco a voi tutte le informazioni:


Questa raccolta parla delle emozioni trasmesse dai sentimenti come l’amicizia, l’amore e affronta il concetto e il significato di questi sentimenti, portando il lettore a conoscenza di alcune mie esperienze di vita, che vanno dal periodo adolescenziale fino alla pubblicazione. Il mio intento è quello di trasmettere tali sensazioni e far riflettere i lettori su come stiano conducendo la loro vita e come si stiano rapportando con i sentimenti. In particolare il tema che affronto riguarda la conoscenza dell’essere interiore e la capacità di conoscere i propri limiti, i difetti e innalzarli a pregi… Evidenziare come lo smascheramento delle bugie e delle false parole feriscano le persone racchiudendole in un buio quasi eterno e colpendo la fiducia degli altri, ma anche quella personale, bloccandoli nel fare quel passo decisivo che potrebbe cambiare per sempre la loro vita. Tutto questo, generato da sentimenti reciproci e false illusioni che portano inganno e utopie senza via d’uscita. Questo libro dimostra che ogni uomo è in grado di pensare e crearsi una sua filosofia di vita. Trasformando la propria sofferenza in qualcosa che si potrebbe chiamare arte.



Molti lettori si chiederanno qual è il senso del titolo del libro, “Da solchi proliferi aurei”. Noi crediamo di intravedere in esso due aspetti diversi, per spiegare la natività della poesia: uno è che essa è già preesistente ovunque, attorno a noi e che il solo problema è di riuscire ad afferrarla, entrando nella dimensione naturale delle cose, attraverso l’ispirazione profonda. L’altro significato che dai solchi intese come ferite, “proliferano” parole che hanno senso di aureo … “dal male nasce il bene espresso come arte” in questo caso si tratta di poesia, ma può essere anche musica, pittura, scultura e qualsiasi opera espressiva umana.


sabato 25 febbraio 2017

Il diritto e il rovescio del cuore

Cari lettori, nell'augurarvi un buon weekend vi segnalo un breve racconto di Virginia Bramati, disponibile gratuitamente su amazon,  che contiene anticipazioni sul suo nuovo romanzo: buona lettura!



Un piccolo racconto di Virginia Bramati per avvicinarsi al mondo delle Ragazze di Verate.
Contiene l'anteprima di Tutta colpa della mia impazienza, il nuovo libro della serie.

giovedì 23 febbraio 2017

La mia vita non proprio perfetta

Cari lettori, tra le nuove uscite, non posso non citarvi una tra le mie scrittrici preferite, Sophie Kinsella, e la trama del suo ultimo romanzo, che non vedo l'ora di leggere!


TRAMA (da amazon)

Katie è una ragazza di campagna di ventisei anni il cui sogno è diventare una londinese con la L maiuscola. Adora la vita della grande metropoli scintillante, ma il punto è che non se la può permettere. Come tante persone della sua età fa fatica ad arrivare alla fine del mese, anzi della settimana, tra stage mal pagati e lavori a termine è sempre a corto di soldi, vive in uno spazio minuscolo in coabitazione con altri ragazzi con cui non va esattamente d'accordo, si veste solo con abiti presi al mercato, mangia come un uccellino, ma nonostante tutto ciò resiste. Katie fa credere a tutti di avere una vita fantastica postando su Instagram foto patinate e modaiole, ma la verità è tristemente un'altra. Lei vorrebbe diventare come Demeter, anzi essere Demeter, la sua responsabile nella famosa agenzia di marketing in cui ora lavora, una quarantenne realizzata nella professione e nella vita, piena di glamour, sicura di sé e molto egocentrica. Ma quando improvvisamente Katie rimane di nuovo senza lavoro, è costretta a tornare a vivere dai genitori nel Somerset. Mortificata, vede svanire il suo sogno di carriera, ma ancora non sa che la partita è tutta da giocare. "La mia vita non proprio perfetta" è una commedia agrodolce che gioca con grande arguzia sul tema dell'apparire. Quante persone al mondo cercano di dare un'immagine di sé che non corrisponde affatto a quella vera, soprattutto sui social?

mercoledì 22 febbraio 2017

L'allieva

Ciao a tutti, oggi vi recensirò la mia ultima lettura, "L'allieva" di Alessia Gazzola, edito da Longanesi. Pur non essendo un libro nuovissimo non lo avevo mai letto, perchè un paio di anni fa ero rimasta delusa da "Sindrome da cuore in sospeso", che non avevo trovato brutto, ma nemmeno troppo esaltante. Poi in autunno ho seguito la fiction e, complice anche i numerosi pareri positivi sui suoi romanzi letti sui vari blog che seguo, ho deciso di iniziare la serie, e ora posso dire che è stata un'ottima idea, perchè il romanzo si è rivelato una lettura fresca, leggera e molto divertente.

Come già molti di voi sapranno, la protagonista è Alice Allevi, specializzanda in medicina legale e tremendamente affascinata dal suo superiore Claudio Conforti, ritratto del perfetto rubacuori affascinante ma assai antipatico (per non dire altro!). 

Durante una mostra del fratello Alice conoscerà Arthur, figlio del capo dell'Istituto di medicina legale, un ragazzo dolce e gentile, e con lui inizierà una relazione. Le ambizioni professionali del ragazzo, giornalista e amante dei viaggi, lo porteranno però lontano da lei, e questo minaccerà la solidità della loro relazione. 

In mezzo ai problemi legati alla sua vita privata Alice dovrà affrontare quelli legati al proprio lavoro: Alice infatti è una ragazza un po' svagata, troppo insicura e poco ambiziosa, atteggiamenti che più volte la porteranno sull'orlo della bocciatura. Ma è anche una ragazza molto sensibile e attenta e queste sue doti le serviranno per far fronte a uno strano caso di morte, sulla quale aleggia l'ombra dell'omicidio.

La nostra protagonista prenderà molto a cuore quest'indagine perchè Giulia, la vittima, aveva avuto modo di scambiare quattro chiacchiere in un negozio  proprio con lei, e questo turberà molto Alice, che si getterà nelle indagini con grande interesse e passione, anche a costo di rischiare la sua incolumità e il suo futuro professionale. 

Avendo già visto la fiction conoscevo già la fine del caso anche prima di leggere il finale, ma non per questo la lettura mi è dispiaciuta, anzi, mi ha fatto piacere ritrovare tutti i personaggi della serie, non solo quelli principali come Alice, Claudio e Arthur, ma anche quelli secondari, come la conquilina Yukino, le amiche Silvia e Lara, i superiori di Alice e la collega snob Ambra. Una vera sorpresa è stato lo stile dell'autrice, scorrevolissimo e molto ironico e frizzante, elementi che non ricordavo di aver colto nell'unico romanzo letto qualche anno fa. A differenza della serie qui compare qualche personaggio in più e la scena del suo viaggio in Sudan (non aggiungerò altro per non fare spoiler!), che conferiscono alla trama maggior spessore.

E' stata quindi una lettura molto piacevole e di sicuro continuerò la serie e, se non lo avete già fatto, la consiglio anche a voi!

martedì 21 febbraio 2017

Marcovaldo

Cari lettori, oggi vi voglio consigliare un classico della letteratura italiana, molte volte indicato come romanzo per bambini e ragazzi, ma a mio parere adatto soprattutto agli adulti, che ne possono così cogliere ogni sottigliezza e  spunto di riflessione; sto parlando di "Marcovaldo" di Italo Calvino:


TRAMA (da amazon)

"In mezzo alla città di cemento e asfalto, Marcovaldo va in cerca della Natura. Ma esiste ancora, la Natura? Quella che egli trova è una Natura dispettosa, contraffatta, compromessa con la vita artificiale. Personaggio buffo e melanconico, Marcovaldo è il protagonista d'una serie di favole moderne, dove Italo Calvino va segnando, come in un suo block-notes segreto, avvenimenti impercettibili nella vita di una grande città industriale, quali possono essere il passaggio d'una nuvola carica di pioggia o l'arrivo mattutino d'uno sbuffo di vento. Quando le avventure di Marcovaldo hanno raggiunto un bel numero, seguendo come un colorato calendario l'alternarsi delle stagioni, Calvino le ha disposte in un libro. Partite come divagazioni comico-poetiche sul tema - 'neorealistico' per eccellenza - della più elementare lotta per la vita, le venti favole di Marcovaldo arrivano alla rappresentazione della più complicata realtà d'oggi, alla satira del 'miracolo economico' e della 'civiltà del consumo'; ma sempre restano fedeli a una classica struttura narrativa: quella delle storielle a vignette dei giornalini per l'infanzia. Marcovaldo non è altro che un Fortunello contemporaneo, un Bonaventura all'incontrario, un Pampurio dei caseggiati popolari." (Italo Calvino)

lunedì 20 febbraio 2017

Qualche curiosità sul carnevale

Cari lettori, oggi vi proporrò un post a tema, dedicato proprio al periodo che stiamo vivendo in questi giorni, quello del carnevale; tra storia, carri allegorici e dolci, ecco qualche notizia interessante:


  • Pare che il carnevale affondi le sue radici storiche nei saturnalia romani, delle feste nelle quali venivano sovvertiti gli ordini sociali e gli schiavi diventavano (temporaneamente) liberi. Durante le celebrazioni veniva eletto un princeps, che indossava una maschera con lo scopo di personificare uno degli dei degl'Inferi, al quale era dedicata la festa;
  • I saturnalia romani, a loro volta, si rifacevano a una celebrazione del periodo babilonese, durante la quale sfilavano dei cortei e si sovvertivano i normali ordini sociali e gerarchici;
  • Dal punto di vista etimologico il termine "carnevale" deriva dal latino carnem levare, cioè "levare la carne", intendendo così il periodo successivo, quello della Quaresima. Secondo la tradizione il periodo del carnevale inizierebbe da dopo l'Epifania, per concludersi con l'inizio, appunto, della Quaresima, periodo di digiuno e penitenza per i cristiani, che comincia con il mercoledì delle Ceneri. Il martedì precedente è detto "grasso" perchè sarebbe l'ultimo giorno in cui potersi dedicare ai "peccati di gola";
  • Il carnevale più antico d'Italia sarebbe quello di Fano, che risalirebbe al 1347. Durante la manifestazione, è tradizione lanciare dolciumi dai carri e bruciare il "Pupo", una sorta di rappresentazione di un capro espiatorio che assumerebbe in sè tutte le colpe del popolo;
  • Secondo altre ricerche, il carnevale più antico sarebbe quello di Venezia, che viene attestato per la prima volta al 2 maggio 1268.  All'epoca era solito durare per ben tre mesi! Celebri, nel nostro paese, sono anche i carnevali di Viareggio, di Cento e di Ivrea;
  • Oggi il carnevale più lungo è quello di Milano che, seguendo il rito ambrosiano, termina il sabato precedente alla prima domenica di Quaresima;
  • In Italia, la tradizione dei carri allegorici venne introdotta da Papa Alessandro VI e pare che il primo fosse stato allestito a Messina e rappresentasse il Dio Nettuno circondato dalle sirene;
  • La tradizione delle maschere affonda le proprie radici nella Commedia dell'arte e, principalmente, dalla figura di Zanni, dal quale poi derivano quelle, più celebri, di Arlecchino e Pulcinella. Altre maschere famose sono quelle di Balanzone, Colombina, Brighella, Pantalone...
  • Nel mondo, i carnevali più famosi sono quelli di Rio, Nizza e Colonia;
  • Al carnevale sono ricondotti molti dolci, tra cui frittelle e chiacchiere, che sembra si diffusero sin dall'epoca romana per la facilità della loro preparazione. 

Spero che queste piccole curiosità vi siano piaciute e, nel caso ne conosceste altre, segnalatelo pure nei vostri commenti! Ora, per concludere, ecco la trama di tre libri, tutti diversi tra loro, ma con lo stesso filo conduttore, il carnevale:


TRAMA (da amazon) 
Venite con noi a festeggiare il meraviglioso carnevale di Venezia! Tra i ponti, le calli e le maschere più belle, si nasconde un misterioso ladro da smascherare! Età di lettura: da 8 anni.







TRAMA (da amazon)

Tra rito di rigenerazione e desiderio di trasgressione Carnevale è la festa che ogni anno sconvolge l’ordine delle cose, scompagina la gerarchia sociale, sospende ogni regola. Niente di più adatto perciò del Carnevale alla scena di un delitto: maschere dietro cui nascondersi, costumi per assumere un’altra identità sembrano, infatti, ingredienti perfetti per la scena di un «caso». Protagonisti gli investigatori di casa Sellerio.
 

TRAMA (da amazon)

Ciao a tutti! Siete contenti che Carnevale sia già arrivato? Noi moltissimo! Per questo motivo abbiamo realizzato tanti giochi divertenti, che potrete fare da soli o in compagnia. Potrete disegnare, colorare, completare, risolvere, cercare, trovare, contare, scrivere e giocare... Buon divertimento e salutoni da Pongo e Tina! Età di lettura: da 5 anni.






Siti da cui ho tratto le informazioni:




venerdì 17 febbraio 2017

Il gatto che insegnava a essere felici

Cari lettori, di solito dedico la giornata del venerdì ai post culturali, ma oggi è una giornata speciale: ricorre infatti la giornata mondiale del gatto, per questo ho deciso di fare uno strappo alla regola e di recensire la mia ultima  lettura, in linea con la data odierna: "Il gatto che insegnava a essere felici" di Rachel Wells, edito da Garzanti. 

Ancora una volta ritroviamo il simpatico e tenerissimo gattino Alfie, già protagonista de "Il gatto che aggiustava i cuori", alle prese con i suoi numerosi amici umani: Jonathan e Clare, che ora vivono insieme e progettano di allargare la famiglia; Polly, ormai guarita dalla depressione post partum e felice con i figli e il marito; e il piccolo Aleksy con i genitori e il fratellino, che si sono trasferiti in un'altra via, un po' lontana da Edgar Road, ma che Alfie riesce lo stesso a frequentare, anche se saltuariamente, grazie soprattutto all'amicizia che lega tutte queste persone.

La tranquilla vita della via sarà spezzata dall'arrivo di una famiglia misteriosa, composta da padre, madre, due figli adolescenti ma, soprattutto, una gattina tutta bianca, tanto bella quanto scontrosa e sfuggente, Palla di Neve. Alfie rimane folgorato da lei, e comincia a provare un sentimento molto simile all'amore, suscitando così la gelosia della sua amica Tigre.

Nel frattempo una coppia di anziani vicini ficcanaso, assieme al loro gatto Salmone, cerca in tutti i modi di cacciare la nuova famiglia che, per questo, diventerà ancora più riservata, facendo così scaturire molte perplessità, anche tra i padroni di Alfie che, in tutti i modi, avevano cercato di fare amicizia con loro. Cosa nasconderanno? Riuscirà Alfie a conquistare la sprezzante Palla di Neve?

Il tenero micio si troverà poi coinvolto anche in altri problemi, che riguardano i suoi amici: come mai Aleksy è sempre triste, soprattutto quando deve andare a scuola? Riusciranno Clare e Jonathan ad avere un bambino? Tanto più che l'attesa sembra creare attriti tra i due innamorati...Insomma, il nostro "gatto dei portoni" non avrà tempo per annoiarsi!

La storia è molto carina e dallo stile scorrevole, per questo si legge molto in fretta, e suscita anche parecchia curiosità. Certo, in questo libro, più che nel primo, Alfie sembra più un umano che un gatto e, a mio parere, l'autrice avrebbe potuto ridimensionare di più la sua caratterizzazione, facendogli prevalere maggiormente la parte "felina". Nonostante questo è stata una lettura piacevole e divertente, che consiglio a tutti, ma soprattutto agli amanti dei gatti! Una nota sola: il gatto rosso in copertina è bellissimo, ma Alfie è grigio!!

Ora, prima di lasciarvi, vi ricordo che, se volete leggere qualche curiosità sull'origine della festa del gatto, vi invito a leggere il  post che avevo pubblicato lo scorso anno http://langolodiariel.blogspot.it/2016/02/17-febbraio-giornata-mondiale-del-gatto.html; infine mi piacerebbe chiudere in bellezza citando questa bellissima poesia di Pablo Neruda, che ho trovato in internet:

Ode al gatto


Gli animali furono imperfetti
lunghi di coda
plumbei di testa
piano piano si misero in ordine
divennero paesaggio
acquistarono nèi grazia volo
il gatto
soltanto il gatto
apparve completo
e orgoglioso
nacque completamente rifinito
cammina solo
e sa quello che vuole.
L'uomo
vuole essere pesce e uccello
il serpente vorrebbe avere ali
il cane è un leone spaesato
l'ingegnere vuol essere poeta
la mosca studia per rondine
il poeta
cerca di imitare la mosca
ma il gatto
vuol solo essere gatto
ed ogni gatto è gatto
dai baffi alla coda
dal fiuto al topo vivo
dalla notte
fino ai suoi occhi d'oro.
Non c'è unità come la sua
non hanno
la luna o il fiore
una tale coesione
è una sola cosa
come il sole o il topazio
e l'elastica linea de suo corpo
salda e sottile
è come la linea della prua
di una nave
i suoi occhi gialli
hanno lasciato una sola fessura
per gettarvi
le monete della notte.
Oh piccolo
imperatore senz'orbe
conquistatore senza patria
minima tigre di salotto
nuziale sultano del cielo.
  
 
 
DELLA STESSA AUTRICE:
 

giovedì 16 febbraio 2017

Quando l'amore nasce in libreria

Cari lettori, tra le uscite più recenti, oggi vi lascio la trama di questo romanzo, che sembra davvero molto ma molto carina (e lo stesso vale per la cover!):


TRAMA (da amazon)

In uno stretto vicolo di un minuscolo paesino vicino a Oxford si nasconde un posto speciale. È una piccola libreria, tutta di legno. Gli scaffali arrivano fino al soffitto e pile di libri occupano ogni angolo disponibile. Il suo nome è Nightingale Books ed è proprio qui che Emilia è cresciuta. Fra le pagine di Madame Bovary e una prima edizione di Emma di Jane Austen, Emilia ha imparato che i libri possono anche curare l’anima. È proprio questo che suo padre ha fatto per tutta la sua vita e ora è compito di Emilia: aiutare i suoi clienti grazie ai libri. Thomasina, timida e introversa, ha scoperto la cucina e l’amore attraverso i romanzi di Proust e i libri del cuoco Anthony Bourdain; Sarah, la proprietaria dell’antica villa di Peasebrook Manor, trova il suo unico conforto tra le righe di Anna Karenina; Jackson riesce a comunicare con suo figlio solo grazie al Piccolo principe. Perché per ogni dolore, per ogni dubbio, per ogni momento difficile esiste il libro giusto. Un libro che ti può salvare.
Un libro che può farti trovare l’amore. Ma adesso la libreria è in pericolo. I conti proprio non tornano, i creditori stanno diventando pressanti e un uomo d’affari senza scrupoli vorrebbe costruire al suo posto degli appartamenti di lusso. La tentazione di vendere è enorme, ma Emilia deve tenere fede alla promessa che ha fatto al padre, deve lottare per la Nightingale Books. Deve continuare ad aiutare gli altri attraverso le pagine dei libri. Grazie alle parole di Camus, Salinger, Burgess e Kerouac, forse Emilia riuscirà a trovare la chiave per risolvere i suoi problemi. Manca solo quella per aprire il suo cuore.
Quando l’amore nasce in libreria è stato il romanzo più amato dalle librerie indipendenti inglesi. Grazie a loro è subito salito ai vertici della Top Ten dei libri più venduti. Veronica Henry ci regala una storia sulla magia delle librerie e sul grande potere della lettura. Perché c’è un libro speciale per ognuno di noi. Per aiutarci a trovare una luce anche quando tutto sembra perso.

mercoledì 15 febbraio 2017

Voglio solo te

Cari lettori, il post di oggi è dedicato al nuovo romanzo della mia amica blogger e scrittrice Susy Tomasiello, dal titolo "Voglio solo te", edito da La Sirena Edizioni in formato digitale, una storia dalla trama molto interessante e incentrata sui sentimenti, a soli 2,99 euro:

TRAMA (250 pagine)

Samantha è bella, ricca e appartiene a una famiglia potente. Dylan è un ragazzo solare, ha un cuore d’oro e una gran forza d’animo. Il loro sembra un amore da favola, ma nella loro favola sembra non essere previsto un lieto fine. E lei lo abbandona. Dopo quattro anni però Samantha bussa alla sua porta e tutte le convinzioni di Dylan svaniscono perché lei torna con una bambina che giura essere anche sua figlia. Anche per lei non è facile. Nasconde un grande segreto dietro la sua scelta di lasciare Dylan ed è convinta di meritare tutto il suo risentimento, ma non può fare a meno di sperare che la presenza della piccola Mary addolcisca l’uomo e lo renda più disponibile nei loro confronti. Perché lui è l’unico che possa salvarle.



In bocca al lupo all'autrice e buona lettura! 

martedì 14 febbraio 2017

Consigli di S. Valentino

Cari lettori, buon S. Valentino! Oggi per voi ben cinque consigli letterari che hanno un solo filo conduttore: l'amore. Cinque storie diverse per lingua, epoca e trama ma che ci fanno capire come questo sentimento non smetta mai di affascinare gli scrittori di tutte le epoche e come il suo concetto si sia evoluto nel tempo:


TRAMA (da amazon)

C'era una volta un re, con tre figlie bellissime. Una di loro, Psiche, era tanto bella da suscitare addirittura l'invidia di Venere. Per punirla, la dea chiese ad Amore, il proprio figlio, di farla innamorare dell'ultimo degli ultimi. Ma a innamorarsi di Psiche fu lo stesso Amore, che, dopo averla conquistata, la portò a vivere nel suo meraviglioso palazzo. A una condizione: che la loro unione si celebrasse sempre nelle tenebre. Finché una notte Psiche decise di sapere chi fosse davvero quel misterioso amante... Un racconto senza tempo, una storia immortale di passione tra dèi e uomini.

 

TRAMA (da amazon)

Romeo e Giulietta" intreccia numerosi elementi nella vicenda dei due innamorati "nati sotto contraria stella". Dalla "morte viva" al drammatico scontro tra due generazioni - la lotta tra le ragioni dell'odio e le ragioni dell'amore - il dramma si arricchisce di temi la cui complessità va oltre la vicenda d'amore. Tuttavia è questa a fare di "Romeo e Giulietta" l'opera forse più celebre e più amata di Shakespeare e nel contrasto tra la purezza, l'appassionata consapevolezza dell'amore e l'inesorabile concatenarsi delle circostanze funeste va cercata la grandezza del dramma, la chiave della sua autentica dimensione tragica annunciata nel Prologo grazie alla contrapposizione dei due termini amore e contraria stella.

 
TRAMA (da amazon)

Romanzi classici da leggere durante l'adolescenza, proposti in una nuova veste grafica. Elizabeth Bennet è carina, brillante, una perfetta ragazza da marito. Ma, a differenza delle sorelle e in barba ai consigli della madre, non smania per darsi in sposa al primo pretendente. Ha un sogno: vuole innamorarsi e una vera eresia per i suoi tempi - sposare l'uomo che ama. Non sembra cosa facile, ma quando si presenta alla porta di casa Bennet un nuovo interessante vicino, il giovane Mr Darcy, il più appare fatto. Lui è bello, intelligente, pieno di fascino, eppure le cose tra i due non riescono a ingranare e tra fraintendimenti, pettegolezzi, reciproche incomprensioni sembra proprio che Lizzy e Darcy non vogliano rassegnarsi ad ammettere quello che i loro cuori hanno già perfettamente capito.

 
TRAMA (da amazon)

Mangia troppo, beve troppo, fuma troppo, ha una madre troppo invadente e incontra solo amanti egoisti o sgangherati. Bridget Jones è una donna appassionata in guerra contro cellulite, lavori frustranti e principi azzurri inaffdabili: il prototipo della single pronta a difendere il proprio diritto di essere “quasi” perfetta. Un romanzo che, uscito nel 1996, è diventato subito un fenomeno di culto e, oggi, a quasi vent’anni dalla sua pubblicazione, si è guadagnato un posto tra i classici della letteratura femminile.





TRAMA (da amazon)

Quale ragazza non sogna di sfondare nel proprio lavoro sfruttando la possibilità di trascorrere un anno all’estero? È proprio questa la grande opportunità che un giorno si presenta a Maddison: ma l’inaspettata promozione arriva sotto forma di un trasferimento dall’altra parte del mondo, in Corea del Sud!Maddison, però, è solo all’apparenza una donna in carriera. In realtà è molto meno motivata delle sue colleghe e per nulla attratta dall’idea di stravolgere la sua vita. Come è possibile che abbiano pensato proprio a lei, che del defilarsi ha fatto da sempre un’arte, che ha il terrore delle novità e di mettersi alla prova? Una volta arrivata in Corea, il suo capo, occhi a mandorla e passaporto americano, non le rende neanche facile adattarsi al nuovo ambiente. Catapultata in un mondo inizialmente ostile, di cui non conosce nulla, di cui detesta le abitudini alimentari e non solo, Maddison si vedrà costretta a tirar fuori le unghie e a crescere una volta per tutte. E non è detto che sulla sua strada non si trovi a inciampare in qualcosa di bello e del tutto imprevisto!

P.s. se avete voglia di scoprire qualche curiosità storica su S. Valentino, vi rimando al post che scrissi lo scorso anno:  

lunedì 13 febbraio 2017

Febbraio: il Croco

Cari lettori, oggi ritorna la mia rubrica mensile dedicata ai fiori e alle loro leggende. Questo mese vi parlerò del croco, dal quale si ricava lo zafferano. Il suo nome deriva dal greco "kroke" e significa "filamento": questo, per alludere, ai suoi lunghi stimmi.




Il fiore viene citato sin da Omero che, nell'Iliade, descrive il letto nuziale di Zeus ed Era come ricoperto da moltissimi fiori, tra i quali anche il croco, che assunse così sin dall'antichità una valenza erotica. 

Ma esso viene nominato anche in opere di carattere scientifico, come quella del botanico e farmacista Discoride Pedanio e dell'umanista cinquecentesco Pietro Andrea Mattioli; anche se fu il botanico Joseph Pitton de Tournefor, vissuto tra il 1600 e il 1700, il primo a darne una descrizione scientifica. 

Secondo le leggende Croco era un giovane innamorato della ninfa Smilax e venne trasformato in fiore dalla dea Venere o dal dio Ermes per gelosia. Ovidio, nelle Metamorfosi, racconta che anche la ninfa fu tramutata in fiore, la smilax aspera. Una seconda leggenda racconta che Croco morì giocando con Ermes e che dal suo sangue germogliò il fiore, mentre una terza dice che sbocciò quando Paride donò il pomo della discordia alla dea che riteneva più bella, dando poi origine alla celebre guerra di Troia.


Il fiore del Croco è legato  alla diffusione dello zafferano, da lui prodotto.

L'uso dello zafferano era molto in uso fin dall'antichità sia in campo medico, ma anche in quello cosmetico e religioso. In Oriente era usato pure come afrodisiaco. In Italia era conosciuto sin dall'epoca romana e veniva utilizzato anche in cucina, per guarnire la selvaggina e per preparare vini aromatici. Nel Medioevo era simbolo di ricchezza.

Fu con il dominio spagnolo dei Saraceni che il commercio dello zafferano divenne importantissimo in quella zona e ben presto la Spagna ottenne il monopolio della sua coltivazione: i bulbi di croco non potevano assolutamente essere esportati. Si racconta però che, durante il regno di Filippo II,  Padre Cantucci (o Santucci) riuscì a portarne alcuni in Italia, in Abruzzo, regione che sfuttò così il commercio dello zafferano.

Ma anche la famiglia degli Sforza lo amava molto e fu per caso che venne scoperto il celeberrimo "risotto alla milanese", secondo una leggenda del 1500, che racconta che lo zafferano venne usato anche per colorare le vetrate del Duomo.

La sua fama raggiunse l'Inghilterra, dove il sovrano Enrico II proibiva alle dame di usarlo come cosmetico per destinarlo alla cucina. 

Insomma, la sua storia è molto lunga e di certo continua anche nei nostri giorni: il suo bellissimo fiore è simbolo dell'imminente primavera ed è anche per questo molto amato.  Quello che nasce in questo periodo si chiama crocus vernus, detto anche zafferanno selvatico, mentre a ottobre cresce il crocus sativus, dal quale si ricava il vero e proprio zafferano.

Siti dai quali ho tratto le informazioni:




Foto tratte da:  


venerdì 10 febbraio 2017

Una vittima delle foibe: Norma Cossetto

Cari lettori, oggi si celebra la giornata in ricordo delle vittime delle foibe, un argomento sul quale ancora oggi aleggiano molte ombre. L'anno scorso scrissi un post generale sull'argomento (questo è il link, se vi può interessare: https://langolodiariel.blogspot.it/2016/02/giornata-della-memoria-per-le-vittime.html); quest'anno invece vorrei dedicare il post culturale del venerdì a una vittima di questo tragico capitolo di Storia contemporanea, ovvero a Norma Cossetto che, come altre donne, pagò a soli 24 anni il suo essere legata, da vincoli di parentela, a persone che non si allearono con Tito.

Figlia di genitori legati al fascismo, Norma era una studentessa della facoltà di Lettere e Filosofia dell'università di Padova e alternava lo studio con brevi supplenze nelle scuole. Era nota per i suoi giri in bicicletta, dato che all'epoca frequentava molti archivi per cercare informazioni per la tesi di laurea, dedicata alla sua terra, l'Istria. 

Un giorno, nel settembre del 1943, venne arrestata dai partigiani di Tito dato che, poco tempo prima, si era rifiutata di entrare nella loro congregazione. Per questo, dopo aver stazionato assieme ad altri prigionieri in varie città, venne poi imprigionata nella scuola di Antignana, nella quale subì violenze e torture. Infine, tra il 4 e il 5 ottobre, lei e gli altri prigionieri furono portati a Villa Surani e gettati vivi in una delle foibe. 

Quando i tedeschi liberarono la zona, il corpo di Norma venne riconosciuto dallo zio. Alcuni dei suoi aguzzini furono obbligati a trascorrere la notte al cimitero per vegliare la salma e pare che tre di loro impazzirono. Nel 1948 fu insignita della laurea honoris causa e nel 2005 della medaglia d'oro al valor civile da parte dell'allora presidente della repubblica Ciampi. Nel 2011 è stata affissa una targa nell'ateneo padovano in suo ricordo, mentre nello stesso anno e nel 2012 le furono dedicate alcune vie (città di Narni e Bolzano).


La sua è purtroppo una storia molto triste, che testimonia ancora una volta l'orrore di queste brutali azioni, ma ho ritenuto opportuno dedicarle un post perchè solo con la conoscenza si può sconfiggere la cattiveria e l'ignoranza, con la speranza che eventi come questi non si verifichino più. 

Se volete saperne di più vi consiglio questi siti, dai quali ho tratto le informazioni per scrivere il post:




http://www.lefoibe.it/storie/cossetto.htm 

Immagini tratte dal secondo sito.

giovedì 9 febbraio 2017

Madame Claudel è in un mare di guai

Cari lettori, per la rubrica "nuove uscite" oggi mi va di segnalarvi un romanzo che mi ha colpito per la sua trama e originalità, oltre che per la sua bellissima cover:

TRAMA (da amazon)

Ferdinand Brun vive a Parigi, al numero 8 di Rue Bonaparte, ha ottantatré anni e non gli piacciono le persone. Sfortunato dalla nascita – ha perso la mamma e la nonna quando era ancora piccolo –, è cresciuto nel risentimento, diventando introverso e taciturno. Purtroppo con il passare degli anni è addirittura peggiorato e così la moglie lo ha mollato di punto in bianco scappando con il postino, mentre la figlia e il nipotino sono andati a vivere dall’altra parte dell’oceano. Rimasto solo con la cagnolina Daisy, unico essere vivente degno del suo affetto, Monsieur Brun ha deciso di disertare il genere umano e di ridurre al minimo i suoi contatti con gli altri, compresi quelli con la portinaia, la detestata Madame Suarez. Un infausto giorno, la cagnolina Daisy muore e la settimana dopo Monsieur Brun rimane vittima di un incidente. Tutto è contro di lui, e quando la figlia lo mette di fronte all’ipotesi dell’ospizio, non gli resta che accettare l’aiuto di Madame Claudel, un’arzilla signora di novantatré anni, che abita al suo piano. Ma sarà l’arrivo della piccola Juliette, figlia dei nuovi condomini, l’unico evento in grado di scalfire il muro di diffidenza e scontrosità che il vecchio ha costruito intorno a sé.

mercoledì 8 febbraio 2017

Il piccolo negozio di fiori in riva al mare

Cari lettori, oggi vi voglio recensire un romanzo che avevo in mente di leggere da molto tempo, "Il piccolo negozio di fiori  in riva al mare", scritto da Ali McNamara ed edito da Newton Compton.

I romanzi di questa scrittrice mi piacciono molto, soprattutto perchè sono letture leggere e piacevoli, e pure questa storia ha rispettato l'andamento dei precedenti, anche se con qualche risvolto malinconico.

La protagonista di questa storia è Poppy, una ragazza trentenne che eredita con sorpresa il negozio di fiori della nonna a Saint Felix, un paesino della Cornovaglia. Per la ragazza all'inizio non sarà facile perchè, a causa di un trauma del passato, odia i fiori e non è intenzionata a riprendere in mano l'attività. 

Grazie alla solare Amber, però, Poppy deciderà di riaprire il negozio, anche se le difficoltà non mancheranno. Ma il destino ha in serbo anche piacevoli sorprese, come la conoscenza di Jack, un uomo vedovo con due figli adolescenti molto simpatici e sensibili, che gira in compagnia della buffa scimmietta Miley. L'uomo sembra provare sin da subito un sentimento particolare per Poppy, ma il trauma per la perdita della moglie pare aver chiuso il suo cuore da nuove relazioni.

A Saint Felix la nostra protagonista conoscerà anche Ash, un ragazzo legato ai giardinieri del castello di Trecarlan, un'antica dimora che sembra andare in rovina. Poppy si impegnerà per salvarla, ma troverà sul suo cammino Caroline, una donna piena di rancore, che vuole farle pagare antichi dissapori tra le loro due famiglie. 

Nel corso della storia Ash s'innamorerà di Poppy, che sarà combattuta per l'affetto che prova per lui e i sentimenti che la legano a Jack, il tutto circondato dalla magnifica cornice di questo paesino di mare della Cornovaglia, del quale l'autrice ha saputo descrivere molto bene le sue atmosfere.

Come già anticipatovi la storia mi è piaciuta: resta comunque una lettura leggera, dal finale abbastanza prevedibile, che però conquista grazie anche alla caratterizzazione dei protagonisti, con i quali non è difficile simpatizzare. Nello stesso tempo non si può definire un classico "romanzo rosa", perchè vengono affrontati anche temi molto duri, come la morte precoce; la voglia di rifarsi una vita; la crescita personale dopo le difficoltà; il tutto però con uno stile scorrevole. Nel romanzo occupano un posto di rilievo anche i fiori, che sono un po' il file rouge di tutta la storia: carina l'idea di intitolare i capitoli con i nomi di alcuni fiori e il loro rispettivo significato.

Un romanzo consigliato a chi ha voglia di rilassarsi con una lettura leggera senza però privarsi di alcuni momenti di riflessione.  
 
 
DELLA STESSA AUTRICE:
 

martedì 7 febbraio 2017

Lady Susan

Ciao a tutti, oggi vi voglio consigliare un breve romanzo di Jane Austen, con una protagonista davvero particolare:

TRAMA (da amazon)

La città di provincia, le chiacchiere misurate dei salotti, le ferree regole e convenzioni dell'universo piccolo-borghese: in questa breve opera gli ingredienti per entrare nello straordinario mondo della Austen ci sono tutti. La protagonista di "Lady Susan", frizzante romanzo epistolare, è una donna energica, intelligente, senza scrupoli, che si diverte a giocare con i sentimenti degli uomini. Il Settecento inglese della borghesia di provincia, delle buone maniere, del matrimonio come aspirazione suprema: Jane Austen ha saputo dipingere il suo tempo con grazia ed eleganza, ma ne ha lasciato accuratamente emergere, con le stesse armi tipiche di quei salotti - arguzia, bon ton, ironia -, gli aspetti più retrogradi, rivelandosi, pur tra le pareti domestiche, donna di spirito e femminista "ante litteram".

lunedì 6 febbraio 2017

Il segno della tempesta

Buona settimana, cari lettori: oggi vi voglio segnalare il romanzo di un'autrice emergente, Francesca Noto, che s'intitola "Il segno della tempesta", un fantasy romance edito da Astro Edizioni (collana fantasy romance) e dedicato soprattutto alla fascia d'età 13/18 anni. E' disponibile sia in formato digitale sia in quello cartaceo.Di seguito cover, trama e ulteriori informazioni:

Lea Schneider ha un dono, o forse una maledizione. Riesce a percepire con impressionante chiarezza le emozioni altrui. È sempre stato un fardello complicato da gestire, in grado di trasformare la sua adolescenza in un inferno. Anni dopo, le sue capacità tornano a manifestarsi con forza. In preda a strani sogni premonitori, Lea decide di fuggire verso la regione più selvaggia della Florida, dove è stata concepita vent’anni prima.
Ciò che non sa è che quel viaggio ‒ come il suo dono ‒ fa parte di un disegno più grande. Chi è Sven, il ragazzo senza un passato e dotato di capacità ben più potenti delle sue? Nuove forze scoprono le carte di una partita antica, di cui i due giovani sono il fulcro.
Lea e Sven si troveranno nel mezzo del conflitto tra i Waerne, antichi guardiani della nostra realtà, e i Fjandar, asserviti a esseri che di questo universo non fanno parte, ma che diverse volte hanno interferito con le sue sorti. Mentre un portale tra i mondi rischia di essere profanato, Lea dovrà trovare il coraggio di guardarsi dentro e affrontare le proprie paure.
Intanto, Ragnarök, il crepuscolo del mondo, si avvicina...

  ESTRATTO 1

«È finita. Avresti dovuto pensarci prima. Avresti dovuto scegliere con più astuzia da che parte stare, e non puoi dire che non ti abbia avvertito. Ma sei solo... e morirai da solo, Valoisa, con la runa di Thurs incisa sul cuore. Questo è il tuo wyrd». La sua voce era come mercurio, liquida, cromata, veleno concentrato in ogni sillaba che pronunciava.
«Vai all’inferno...», ebbe la forza di pronunciare, inghiottendo una boccata di sangue. Parole appena udibili, che si persero in un debole rantolo. «Questo è il tuo wyrd, figlio di puttana!».
«Certo, tu comincia pure a mostrarmi la strada, intanto», ribatté l’altro, con una bassa risata malevola. «Perché Valoisa muore stanotte».
L’uomo sollevò la mano. Stringeva qualcosa nel pugno, qualcosa di allungato e scintillante. Era il bagliore dei lampi, o la sua mano a brillare di una sinistra aura opalina? Non ebbe il tempo di chiederselo. Vide il braccio di lui fermarsi all’apice, e poi calare in un affondo violento. Sentì la punta metallica piantarglisi nel petto, penetrare sopra la clavicola sinistra, inchiodandolo al suolo. Sgranò gli occhi, inarcando la schiena in un movimento convulso, mentre quello che aveva creduto il limite massimo del dolore raggiungeva un livello nuovo, proiettandolo in un baratro ancora più profondo. Fu allora, fissando con i propri occhi sconvolti quelli del suo avversario, che comprese che, per quanto potesse sembrare impossibile, la sua sofferenza era soltanto all’inizio.
Scoprì in quel momento che era ancora in grado di urlare.

ESTRATTO 2

Rialzò il viso verso di lui, e lo vide sorridere. Quando le loro labbra si incontrarono, non fu come quella prima confusa volta a Key West, un indugiare inconsapevole in un desiderio che era rimasto tale senza concretizzarsi. Per un attimo si guardarono negli occhi, poi Lea serrò le palpebre e si lasciò andare alle sensazioni. Giù ogni barriera, accogliendo le emozioni di lui come se fossero le proprie. Gli strinse le braccia al collo e dischiuse le labbra, desiderando un contatto più profondo e sensuale. Il suo sapore era quello che aveva sempre immaginato, mentre le loro lingue si trovavano, intrecciandosi in una danza selvatica e istintiva, come se in quel bacio si fossero ritrovati dopo un’eternità, una volta di più.
Sentì le sue grandi mani nervose accarezzarle il busto e insinuarsi con dolcezza sotto la t-shirt, sfiorando la pelle nuda, tracciandovi sopra spirali lievi, delicate e potenti al tempo stesso. E non ebbe neanche il tempo di capire se le sensazioni che provava, e quel desiderio caldo come un falò sotto un cielo estivo, appartenessero soltanto a lei o fossero intrecciati a ciò che provava lui. Sapeva però di non essersi mai sentita così, tra le braccia di un uomo. Allora lasciò che accadesse. E che Sven la riconducesse a casa.

ESTRATTO 3

«Lo ricordi, vero?», incalzò in quel momento Julma, facendo un passo avanti. I suoi occhi erano abissi di un’oscurità insondabile. La forza della sua mente continuava a inchiodarlo sul posto, prospettandogli possibilità inattese. «Ti hanno temuto, scacciato. Ucciso. Gli uomini hanno paura di chi è diverso, di chi è potente. Hanno avuto paura perfino dei tuoi miracoli». Un altro passo. Le sue mani sembravano scintillare come d’acciaio cromato. «Eri tu. Sei sempre stato tu, in mille vite prima di queste, il rinnegato che hanno colpito con sassi e bastoni, il martire bruciato sul rogo. Valoisa, colui che porta la luce. Ma non la vogliono, la tua luce, non nel modo in cui hai sempre pensato. È questa l’umanità che vuoi proteggere? È questa la gente che merita il tuo perdono?».
La pressione si fece insopportabile. Sven rialzò lo sguardo in quello vorticante di oscurità dell’altro. Arricciò le labbra, scoprendo i denti serrati in una smorfia selvatica. «Ci sei sempre stato tu, dietro alle loro paure», dichiarò, la voce così bassa e profonda da sembrare essa stessa il brontolio cupo del tuono.
E quella voce si levò in un ruggito: «Ci sono sempre stato io, a vegliare sui loro incubi».


L’autore: Francesca Noto è giornalista e traduttrice di romanzi e riviste. Appassionata di heroic fantasy, scherma medievale, equitazione, giochi di ruolo e videogiochi fin da bambina, è stata caporedattrice del magazine “Pokémon Mania”, nonché docente di Game design allo IED di Roma. Il suo lavoro e i suoi interessi l’hanno spesso condotta all’estero, in particolare negli Stati Uniti, paese a cui è molto legata.