Cari lettori, di solito dedico la giornata del venerdì ai post culturali, ma oggi è una giornata speciale: ricorre infatti la giornata mondiale del gatto, per questo ho deciso di fare uno strappo alla regola e di recensire la mia ultima lettura, in linea con la data odierna: "Il gatto che insegnava a essere felici" di Rachel Wells, edito da Garzanti.
Ancora una volta ritroviamo il simpatico e tenerissimo gattino Alfie, già protagonista de "Il gatto che aggiustava i cuori", alle prese con i suoi numerosi amici umani: Jonathan e Clare, che ora vivono insieme e progettano di allargare la famiglia; Polly, ormai guarita dalla depressione post partum e felice con i figli e il marito; e il piccolo Aleksy con i genitori e il fratellino, che si sono trasferiti in un'altra via, un po' lontana da Edgar Road, ma che Alfie riesce lo stesso a frequentare, anche se saltuariamente, grazie soprattutto all'amicizia che lega tutte queste persone.
La tranquilla vita della via sarà spezzata dall'arrivo di una famiglia misteriosa, composta da padre, madre, due figli adolescenti ma, soprattutto, una gattina tutta bianca, tanto bella quanto scontrosa e sfuggente, Palla di Neve. Alfie rimane folgorato da lei, e comincia a provare un sentimento molto simile all'amore, suscitando così la gelosia della sua amica Tigre.
Nel frattempo una coppia di anziani vicini ficcanaso, assieme al loro gatto Salmone, cerca in tutti i modi di cacciare la nuova famiglia che, per questo, diventerà ancora più riservata, facendo così scaturire molte perplessità, anche tra i padroni di Alfie che, in tutti i modi, avevano cercato di fare amicizia con loro. Cosa nasconderanno? Riuscirà Alfie a conquistare la sprezzante Palla di Neve?
Il tenero micio si troverà poi coinvolto anche in altri problemi, che riguardano i suoi amici: come mai Aleksy è sempre triste, soprattutto quando deve andare a scuola? Riusciranno Clare e Jonathan ad avere un bambino? Tanto più che l'attesa sembra creare attriti tra i due innamorati...Insomma, il nostro "gatto dei portoni" non avrà tempo per annoiarsi!
La storia è molto carina e dallo stile scorrevole, per questo si legge molto in fretta, e suscita anche parecchia curiosità. Certo, in questo libro, più che nel primo, Alfie sembra più un umano che un gatto e, a mio parere, l'autrice avrebbe potuto ridimensionare di più la sua caratterizzazione, facendogli prevalere maggiormente la parte "felina". Nonostante questo è stata una lettura piacevole e divertente, che consiglio a tutti, ma soprattutto agli amanti dei gatti! Una nota sola: il gatto rosso in copertina è bellissimo, ma Alfie è grigio!!
Ora, prima di lasciarvi, vi ricordo che, se volete leggere qualche curiosità sull'origine della festa del gatto, vi invito a leggere il post che avevo pubblicato lo scorso anno http://langolodiariel.blogspot.it/2016/02/17-febbraio-giornata-mondiale-del-gatto.html; infine mi piacerebbe chiudere in bellezza citando questa bellissima poesia di Pablo Neruda, che ho trovato in internet:
Ode al gatto
Gli animali furono imperfetti
lunghi di coda
plumbei di testa
piano piano si misero in ordine
divennero paesaggio
acquistarono nèi grazia volo
il gatto
soltanto il gatto
apparve completo
e orgoglioso
nacque completamente rifinito
cammina solo
e sa quello che vuole.
L'uomo
vuole essere pesce e uccello
il serpente vorrebbe avere ali
il cane è un leone spaesato
l'ingegnere vuol essere poeta
la mosca studia per rondine
il poeta
cerca di imitare la mosca
ma il gatto
vuol solo essere gatto
ed ogni gatto è gatto
dai baffi alla coda
dal fiuto al topo vivo
dalla notte
fino ai suoi occhi d'oro.
Non c'è unità come la sua
non hanno
la luna o il fiore
una tale coesione
è una sola cosa
come il sole o il topazio
e l'elastica linea de suo corpo
salda e sottile
è come la linea della prua
di una nave
i suoi occhi gialli
hanno lasciato una sola fessura
per gettarvi
le monete della notte.
Oh piccolo
imperatore senz'orbe
conquistatore senza patria
minima tigre di salotto
nuziale sultano del cielo.
Gli animali furono imperfetti
lunghi di coda
plumbei di testa
piano piano si misero in ordine
divennero paesaggio
acquistarono nèi grazia volo
il gatto
soltanto il gatto
apparve completo
e orgoglioso
nacque completamente rifinito
cammina solo
e sa quello che vuole.
L'uomo
vuole essere pesce e uccello
il serpente vorrebbe avere ali
il cane è un leone spaesato
l'ingegnere vuol essere poeta
la mosca studia per rondine
il poeta
cerca di imitare la mosca
ma il gatto
vuol solo essere gatto
ed ogni gatto è gatto
dai baffi alla coda
dal fiuto al topo vivo
dalla notte
fino ai suoi occhi d'oro.
Non c'è unità come la sua
non hanno
la luna o il fiore
una tale coesione
è una sola cosa
come il sole o il topazio
e l'elastica linea de suo corpo
salda e sottile
è come la linea della prua
di una nave
i suoi occhi gialli
hanno lasciato una sola fessura
per gettarvi
le monete della notte.
Oh piccolo
imperatore senz'orbe
conquistatore senza patria
minima tigre di salotto
nuziale sultano del cielo.
DELLA STESSA AUTRICE:
Non ho gatti,ma mi piacciono! Che carino questo romanzo,io ho letto l'altro "che aggiustava i cuori" ;-)
RispondiEliminaMi ricordo la tua recensione! Ti consiglio la lettura anche di questo sequel :-)
Eliminadevo decidermi a trovare il tempo per leggere questo genere di libri
RispondiEliminaSono molto carini, una piacevole lettura :-)
EliminaVoglio assolutamente leggere questo libro (oltre ovviamente a quello precedente), sembra una lettura originale e molto dolce. :)
RispondiEliminaVerissimo! Mi piacerebbe conoscere la tua opinione!
EliminaHo scoperto solo ieri, grazie ai social, la giornata mondiale dei gatti e mi è scappato un risolino... rispetto tutti gli animali e che ci siano letture dedicate a loro è molto carino!
RispondiEliminaCiao Rosa, sì, sono molto belle le storie con i gatti :-)
Eliminaè vero è stata la festa del mio tigrino venerdi!!!!!
RispondiEliminahai fatto bene a dedicarci un post, e stupende le note della poesia:)
ti auguro un buon lunedi
daniela
Eh sì, i mici sono molto amati! Grazie, e buon lunedì anche a te :-)
EliminaCiao Ariel!
RispondiEliminaMi fa piacere non essere stata l'unica a pensare che Alfie sia stato troppo umanizzato! :)
Sì, molto di più rispetto all'altro romanzo! Sinceramente avrei smussato qualche atteggiamento un po' troppo umano, ma nel comlesso è stata una lettura molto rilassante e piacevole :-)
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