giovedì 21 novembre 2024

La tigre

Cari lettori, oggi vi parlerò de "La tigre", un breve racconto scritto da Joel Dicker ed edito da Bompiani e La nave di Teseo.

La storia inizia con l'arrivo di due monaci in un villaggio della Russia zarista del 1903. I due religiosi scopriranno che tutti gli abitanti e gli animali del posto sono stati barbaramente uccisi e che il responsabile di questo massacro è una grossa e ferocissima tigre.

Questo animale, che viene descritto dall'autore come un vero e proprio essere demoniaco, inizierà a seminare il panico anche in altri villaggi, tanto che lo Zar, proccupato più per le ripercussioni economiche che per l'incolumità dei suoi abitanti, metterà una taglia sull'animale, arrivando a premiare con una quantità d'oro pari al peso dell'animale colui che sarà in grado di ucciderla. 

Alla caccia deciderà di partecipare Ivan, un ragazzo appartenente a un basso ceto sociale, che vedrà in quell'occasione un'opportunità per diventare ricco. 

Più determinato che mai, Ivan inizierà una vera e propria caccia alla tigre, che lo porterà non solo a rischiare la propria vita, ma anche compiere un percorso interiore dalle conseguenze ineluttabili.

Come specificato all'inizio della recensione, trattasi di un breve racconto, che si può benissimo leggere tutto d'un fiato. Pur non essendo particolarmente amante delle storie brevi, ho deciso di dedicare del tempo a questa storia, una delle prime opere di questo scrittore, in quanto desiderosa di leggere tutta la produzione di questo autore, che apprezzo molto come autore di gialli e thriller.

Anche in questa storia si possono riconoscere alcuni tratti che diventeranno peculiari del suo stile, come la fluidità e la scorrevolezza delle sue frasi unite a un ritmo sostenuto, capace di coinvolgere il lettore e tenerlo con il fiato sospeso.

Ciò che ho apprezzato di più, però, è stato il messaggio che trapela in queste poche pagine e che portano il lettore a sviluppare delle riflessioni, nonostante la brevità della trama, che si può riassumere in questa domanda: quanto l'uomo è più umano di una bestia?

Penso sia proprio questo punto, il cardine attorno al quale si sviluppa la storia e che mi ha fatto apprezzare la vicenda che vi viene narrata, portandomi così a consigliarvi la lettura di questa brevissima storia, soprattutto se, come me, avete letto e apprezzato i romanzi di Dicker e avete voglia di completare la lettura delle sue opere attraverso la sua produzione meno conosciuta. 



DELLO STESSO AUTORE

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L'enigma della camera 622

giovedì 14 novembre 2024

Tempesta sulla villa delle stoffe

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al quinto libro della serie de "La villa delle stoffe", scritto da Anne Jacobs ed edito da Giunti.

In questo nuovo capitolo ci troviamo nel 1935: Hitler e il suo partito è salito al potere e le sue conseguenze travolgeranno anche la famiglia Melzer, ostile all'ideologia nazista.

Marie è ebrea e per salvare l'azienda tessile gestita dall'amato marito Paul, sarà costretta ad abbandonarlo per rifugiarsi in America, con la scusa di dover seguire il figlio Leo, ammesso in una prestigiosa accademia newyorkese per musicisti e compositori. 

Per Paul sarà un duro colpo accettare l'allontanamento della moglie, combattuto tra i propri sentimenti e il dovere verso la sua azienda e i suoi dipendenti.

Ma questo evento non sarà l'unico che sconvolgerà la vita dei Melzer: Sebastian, marito di Lisa, fiero appartenente del partito comunista, verrà preso di mira dalla Gestapo, tanto da essere imprigionato dopo aver ripulito i vetri dei negozi ebrei ingiustamente vandalizzati, ma l'uomo non sarà disposto a piegarsi alla dittatura e ciò lo porterà a prendere una decisione difficile, che segnerà di riflesso anche l'esistenza di Lisa e dei loro tre figli.

Più tranquilla apparirà la quotidianità di Kitty, la terza sorella Melzer, che, raggiunta la serenità sentimentale con l'ex cameriere Robert, sarà coinvolta nelle turbolente vicende amorose della cognata e amica Tilly, alle quali seguirà un'inaspettata, ma piacevole, scoperta.

Come era accaduto anche nel precedente romanzo, ampio spazio sarà dato alle vicende legate ai figli più grandi dei Melzer, come i gemelli Dodo e Leo (figli di Paul e Marie) ed Henny (figlia di Kitty).

Come già anticipatovi, Leo si ritroverà in America con la madre per proseguire i suoi studi di musica, posto nel quale ritroverà il suo amico Walter e allaccerà un rapporto speciale con una ragazza molto esuberante.

Dodo, invece, rimasta in Germania, dopo aver preso il brevetto di pilota, proverà a inserirsi in quel mondo prettamente maschile, alternando delusioni a occasioni che la porteranno a nutrire la speranza di potersi affermare in quel campo professionale. Nel frattempo, vivrà la sua prima esperienza sentimentale.

Henny, a sorpresa, inizierà ad aiutare lo zio Paul nella fabbrica dei Melzer, mostrando quella propensione che l'uomo non ha mai notato nei suoi figli. Anche lei, come la cugina, si troverà a vivere un sentimento molto particolare per un ragazzo, Felix, che però nasconde un segreto...

Pure il mondo dei domestici sarà approfondito capitolo dopo capitolo, tra i manicaretti preparati dalla storica cuoca Brunnenmayer alle vicende legate alla cameriera Auguste e ai suoi figli, in particolare la dolce Liesl, che la cuoca considera come una figlia e una degna erede dei suoi amati fornelli.

Ad agitare i fragili equilibri della vita di tutti questi personaggi sarà anche la ricomparsa di una persona già apparsa nei primi libri della serie, che porterà la famiglia ancor di più nel mirino della Gestapo.

Insomma, come potete notare dalle mie parole, gli eventi che vengono raccontati sono davvero tanti, complessi e articolati, ma tutti ben amalgamati e coinvolgenti. Rispetto al precedente libro, che aveva apprezzato pur trovandolo una sorta di raccordo tra il terzo e il quinto volume, in questo romanzo si succedono molti eventi di rilievo, che segneranno inesorabilmente la vita dei personaggi principali e che per questo rendono la lettura ancora più avvincente.

Anche in questo quinto volume non mancano gli elementi che mi stanno facendo amare sempre di più questa serie, come l'intreccio tra la Storia e la vita dei vari personaggi, la dimensione corale e lo stile curato e scorrevole dell'autrice, portandomi ancora una volta a consigliarvi la lettura non solo di questo romanzo, ma dell'intera saga.

Per questo, sono molto curiosa di cimentarmi con la lettura del sesto e ultimo libro che, se da una parte mi permetterà di conoscere ancora di più questa famiglia e i loro domestici, dall'altra mi porterà a concludere una serie che mi ha appassionata per tutto il 2024, lasciandomi un sentore di nostalgia, che spero sarà colmato dalle altre produzioni dell'autrice.



DELLA STESSA AUTRICE:

La villa delle stoffe

Le ragazze della villa delle stoffe 

L'eredità della villa delle stoffe

Ritorno alla villa delle stoffe