Cari lettori, dopo qualche settimana di pausa torna la mia rubrica culturale del venerdì, e quale occasione per raccontarvi della mia esperienza a "Tempo di libri"?
Già dall'anno scorso sono rimasta molto contenta dall'idea di una fiera del libro a Milano perchè, abitando in provincia, avrei potuto vederla senza problemi, risparmiando anche i costi del viaggio!
Purtroppo questa iniziativa ha innescato molte polemiche ed è stata concepita come una "rivale" del più celebre Salone del libro di Torino, che tra l'altro ho sempre apprezzato. Questo atteggiamento non mi è piaciuto, perchè penso che la cultura debba unire, non dividere e anzi, penso sarebbe bellissimo che ogni regione potesse ospitare un evento di tal genere, così da accontentare tutti!
Ho avuto la possibilità di visitare l'evento domenica pomeriggio: pensavo fosse grande come il Salone del libro, invece è una versione più ridotta: occupava due padiglioni di Rho Fiera, conosciuta per ospitare a dicembre "L'artigiano in fiera", altra manifestazione molto carina, ma di tutt'altro genere.
Questo mi ha dato la possibilità di visitarla bene, anche se in un solo pomeriggio: dal punto di vista dell'allestimento ho notato molta affinità con Torino. Al centro erano situati soprattutto i grandi editori (per citarne alcuni Mondadori, Feltrinelli, Newton Compton, Gruppo Gems, Piemme, Baldini e Castoldi, Libraccio), mentre ai lati si potevano visitare gli stand degli editori più piccoli, tra i quali ho un debole per le edizioni Del Baldo.
Carina l'idea di intitolare le varie sale dedicate agli incontri con i nomi dei caratteri tipografici, nelle quali ho notato, leggendo il programma, che hanno presenziato autori molto importanti e conosciuti, come Sepulveda, Saviano, Sophie Kinsella, Clara Sanchez, Grossman...
Girovagando per gli stand ho notato anche molte case editrici specializzate in libri per bambini: anche se mancava un vero e proprio spazio a loro dedicato, ho notato che ce n'erano molte e l'offerta era ricca! Carina anche la sezione dedicata alla letteratura e alla cucina: un altro aspetto che ho notato è stata la varietà degli eventi e degli incontri, nei quali ho rilevato molta varietà di generi; dalla narrativa, alla cucina, ai libri per teenager...
Peccato che il programma sia stato reso pubblico un po' in ritardo e, altro aspetto un po' negativo, secondo me avrebbe dovuto terminare di lunedì, non di domenica, per sfruttare il ponte del 25 aprile: secondo me così avrebbe ottenuto più visitatori che, nei giorni feriali, pare siano stati assai pochi.
Nel complesso la visita mi è piaciuta: penso che la manifestazione sia stata una bella occasione per informarsi sulle nuove uscite, parlare di letteratura, e avere la possibilità di seguire incontri con autori o presentazioni o semplici firma copie. Spero che in futuro venga riproposta, magari collaborando reciprocamente con Torino e non entrando in competizione.
Voi ci siete stati? In questi giorni ho letto molti post a riguardo, se qualcuno avesse voglia di raccontarmi la sua esperienza, lo faccia pure nei commenti!