Cari lettori, oggi, 25 aprile, si festeggia la liberazione dall'Italia dalle truppe nazifasciste, un'occasione per ricordare e riflettere sui tragici avvenimenti che hanno funestato la Storia del Novecento.
Questa giornata fu proclamata "festa" nel 1946 da Alcide de Gasperi, ma divenne ufficialmente una celebrazione nazionale nel 1949. Canzone simbolo di questa ricorrenza è "Bella ciao", che ricorda le lotte partigiane:
Di seguito qualche lettura in tema con la giornata di oggi:
TRAMA (da amazon)
Nel settantesimo anniversario della Liberazione, Giovanni De Luna ha
voluto mettere di nuovo a punto un’immagine della Resistenza che si
stava offuscando. Con grande efficacia, De Luna ha scelto una storia, un
luogo, alcuni personaggi: un castello in Piemonte, una famiglia nobile
che decide di aiutare i partigiani, la figlia più giovane, Leletta
d’Isola, che annota sul suo diario quei mesi terribili ma anche
meravigliosi in cui comunisti e monarchici, aristocratici e contadini,
ragazzi alle prime armi e ufficiali dell’ex esercito regio lottarono,
morirono, uccisero per salvare la loro patria, la loro libertà, il
futuro di una nazione intera. Mesi in cui, tra il cortile della sua
villa di famiglia e le montagne tutt’attorno, si formò veramente
quell’unità che diede origine al mito della Resistenza. Certo,
quell’unità e quella tensione ideale furono di breve durata, e a partire
dal 25 aprile del 1945 ognuno avrebbe percorso la sua strada. Ma a
Leletta, e tantissimi italiani, restò sempre nella memoria il ricordo di
una “Resistenza perfetta”, non come ideale irraggiungibile, ma come
concreta realizzazione, capace di salvare la patria. Lavorando con
grande acume storico a cavallo tra dimensioni locali e grandi scenari, e
tra storie personali e dibattiti storiografici, De Luna ci restituisce
la consistenza storica di un movimento che fu davvero una lotta per la
libertà.
TRAMA (da amazon)
Con questo libro Pansa squarcia il velo di silenzio su pagine di storia
assai poco indagate: la resa dei conti imposta ai fascisti sconfitti, un
tema proibito per gran parte della storiografia dei vincitori. Aiutato
da una vastissima documentazione, l'autore ricostruisce nei dettagli gli
eccidi e gli omicidi compiuti per punizione, vendetta, fanatismo
politico e odio di classe di migliaia di italiani che avevano scelto di
combattere l'ultima battaglia di Mussolini. Un bagno di sangue compiuto
nell'Italia del nord, dal 25 aprile 1945 alla fine del 1946. Un racconto
terribile e spietato: per molti la morte arriva dopo una via crucis di
umiliazioni, violenze, torture e stupri. E si incrocia con
l'eliminazione preventiva di quanti avrebbero potuto opporsi alla
vittoria del comunismo in Italia: i borghesi ricchi, gli agrari, i
preti, i democristiani. Il lettore vi troverà le storie di tantissimi
italiani incappati nella sorte che sempre tocca agli sconfitti: dai
gerarchi del fascismo a una folla di donne e uomini qualunque. Le loro
figure riemergono da queste pagine come fantasmi ancora in attesa di una
dignitosa sepoltura. Pansa squarcia la cortina di silenzio sull'altra
faccia della guerra che divise in due l'Italia. E ci offre una nuova
testimonianza della sua onestà di narratore, capace di osservare con
sguardo limpido le vicende e le figure più controverse.
TRAMA (da amazon)
Il 25 aprile del 1945 l'Italia è libera. Un lungo istante in cui si
mescolano gioie private ed euforia collettiva. La fine di una guerra
durissima e di una dittatura feroce che aveva devastato il paese. Si
tratta però anche di un nuovo inizio, quello di una nazione per la
prima volta davvero democratica, le cui radici sarebbero dovute
affondare nella straordinaria esperienza della Resistenza e invece
sembrano immediatamente allontanarsene. Norberto Bobbio se ne rende
conto prima di chiunque altro e, evitando qualunque retorica
imbalsamante, pone subito l'accento, nei suoi interventi, sul valore
della Resistenza come momento imperfetto, che può e deve cercare la sua
compiutezza nella democrazia e attraverso la Costituzione. In questo
volume, una raccolta di scritti dal 1945 al 1995, in larga parte
inediti, ritroviamo tutta l'acutezza e la lucidità del costante
riflettere di Bobbio intorno alla memoria critica di uno dei momenti
fondanti della nostra democrazia. La testimonianza del suo impegno in
difesa della Resistenza come ideale vivo, che non si realizza mai
interamente ma continua ad alimentare speranze, ansie ed energie di
rinnovamento.
Ho letto davvero poco su questi argomenti e dovrei proprio recuperare qualcosa. Il primo mi ha particolarmente incuriosita.
RispondiEliminaCiao Beth, in effetti sembra molto interessante, anche perchè sembra riflettere il vero concetto di resistenza e di solidarietà!
EliminaNon ho letto nessuno di questi libri, ma non ho mai nutrito curiosità all'argomento, purtroppo! 😊
RispondiEliminaCiao Gresi, a me piacerebbe leggere qualche saggio storico, ma poi finisce che sto sulla narrativa perchè mi rilassa di più ;-)
EliminaCiao! Purtroppo devo ammettere che non ho letto questi romanzi! Un po' in ritardo, buon 25 aprile! :-)
RispondiEliminaCiao Silvia, grazie, spero tu abbia passato un bel 25 aprile :-)
EliminaCiao! Il primo romanzo ha catturato la mia attenzione, credo proprio che lo leggerò, mi interessano molto questi argomenti!
RispondiEliminaGrazie dei consigli :)
Grazie a te Maria, se scriverai una recensione andrò di certo a leggerla :-)
EliminaCiao Ariel! Leggo solo ora questo interessante post! Sicuramente almeno uno di questi libri andrebbe letto! 😉
RispondiEliminaSì, personalmente mi piacerebbe leggere qualche saggio storico, cosa però che faccio raramente...
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