lunedì 10 aprile 2017

Le solite sospette

Cari lettori, iniziamo la settimana con la recensione di un romanzo molto particolare e divertente, "Le solite sospette" scritto da John Niven ed edito da Einaudi.

E' una storia di genere umoristico che racconta le peripezie di quattro donne, chi più chi meno, vicine alla terza età: Susan, Julie, Ethel e Jill.

Susan si ritrova da un giorno all'altro piena di debiti e con la casa pignorata dopo aver perso improvvisamente il marito a causa di giochi erotici dai quali era dipendente a sua insaputa da moltissimo tempo; Julie, dopo alcune relazioni sbagliate che l'hanno condotta a vivere in miseria, è costretta a lavorare in una casa di riposo con la consapevolezza di non essere soddisfatta della sua vita; Ethel è una delle ospiti del posto in cui lavora Julie, una donna dalla vita spregiudicata, amante degli uomini e delle parolacce, che mal tollera di essere costretta a passare la maggior parte del suo tempo su una sedia a rotelle; infine Jill è la nonna, molto religiosa, di un bambino gravemente malato che avrebbe bisogno di cure mediche costosissime per evitare la morte.

Quando un giovane bancario rifiuta a Susan un prestito, la donna, per evitare di chiedere ospitalità al figlio (dalla cui moglie non è tollerata) comincia a elaborare una folle idea: rapinare la banca e usare i soldi per scappare all'estero e spassarsela. Nel suo piano coinvolge le altre tre donne e da lì sarà l'inizio di avventure rocambolesche che porteranno il gruppo a scappare dall'Inghilterra, raggiungere la Francia e a cercare in tutti i modi di raggiungere, tutte tranne Jill, il Sud America.

Nella loro fuga saranno inseguite dalla polizia inglese, tra i quali spicca Boscombe, un uomo di ispirazione fantozziana che, nel cercare di raggiungerle, andrà incontro a folli e comiche disavventure. Ma il gruppo di amiche dovrà vedersela anche con delinquenti senza scrupoli che, saputo della ricca somma che trasportano, vorranno impossessarsene e con una ragazzina francese, Vanessa, che sta cercando la strada della sua vita, senza comprendere i veri pericoli della vita.

La storia è molto ironica e divertente: ovviamente le scene e le caratteristiche dei personaggi sono un po' enfatizzate, ma in un romanzo di questo tipo credo sia del tutto lecito. Ci si trova subito a simpatizzare con le quattro rapinatrici e a tifare per loro,  fino alla fine non si capisce come andrà a finire la storia e, scoperto il finale, devo dire che non è così scontato come sembra e questo per me è un valore aggiunto alla storia. Ci si ritrova spesso a sorridere leggendo il romanzo, ma non per questo è vuoto e superficiale, anzi, le tematiche (la soddisfazione della propria vita, la crisi economica, le relazioni) sono molto serie e spingono il lettore alla riflessione. Se volete una lettura un po' diversa dalle solite che mescola temi di un certo spessore con un stile e una storia ironica e sarcastica, questo è il romanzo che fa per voi!

4 commenti:

  1. Ciao! Ho sentito parlare moltissimo di questo romanzo...prima o poi devo leggerlo anche io!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Silvia, è una lettura molto particolare, diversa dalle solite e molto divertente :-)

      Elimina
  2. Ciao Ariel! L'ho letto qualche tempo fa e l'ho trovato esilarante. Mi sono divertita molto a leggerlo e ho adorato le protagoniste!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Maria, ricordo la tua recensione, che mi aveva invogliata a leggere il romanzo ;-)

      Elimina