Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo di Rachel Wells, "Il gatto che credeva nell'amore", edito da Garzanti.
Anche in questo nuovo capitolo della serie, nonostante gli anni comincino a farsi sentire, Alfie sarà impegnato su più fronti: purtroppo dovrà soffrire per il trasferimento della famiglia di Matt, Polly, dei loro due bambini e del carlino Cetriolino. Matt, infatti, ha cambiato lavoro e perciò hanno dovuto lasciare Edgar Road, sebbene con il dispiacere di tutti.
Inoltre, l'anziano Harold si trova in una casa di riposo dopo alcuni gravi problemi di salute e ai gatti non è permesso andare a trovarlo.
A mitigare i dispiaceri di Alfie, però, ci penseranno i suoi "nipotini", i gattini che George ha avuto da Hana: Tigre, Natale e Holly sono tre micetti vivaci e combinaguai, che amano passare il tempo arrampicandosi sugli alberi, andando a caccia di insetti e giocando a nascondino.
Per provare a gestirli meglio, Alfie, che in fatto di idee non è secondo a nessuno, deciderà di improvvisarsi maestro e di fondare una scuola per gattini, al fine di renderli più responsabili e trasmettere loro tutta la sua abilità di "gatto dei portoni": chissà che non sia finalmente giunto il momento di delegare un po' di responsabilità e di cominciare a godersi un periodo di pensione, allo stesso modo degli umani...
Gestire i tre micetti, però, non sarà per nulla un'impresa facile, tanto più che il gruppo di felini si troverà ben presto coinvolto in un mistero per il quale potrebbe proprio essere necessario il loro intervento: nella casa vuota di Matt e Polly, infatti, pare si sia rifugiato qualcuno o meglio, qualcuna...
Ancora una volta Rachel Wells, ci riporta a Edgar Road, in compagnia di tutti gli abitanti (felini, adulti e bambini) che il lettore ha imparato a conoscere e ad amare libro dopo libro. Anche se con gli anni la storia ha perso il suo carattere di romanzo corale per avvicinarsi maggiormente alla favola, non riesco a non apprezzare la lettura di questi libri che, con la loro dolcezza, accompagnano il lettore in un mondo pieno di buoni sentimenti, in cui l'amore e la solidarietà accompagnano le vicende e le scelte dei vari personaggi.
Un romanzo, quindi, che mi sento di promuovere al pari degli altri, con l'invito a recuperarlo nel caso in cui anche voi abbiate letto e apprezzato i precedenti episodi. Se invece non lo conoscete, vi consiglio, ovviamente, di cominciare dal primo libro. Se come me adorate i gatti, sono sicura che ne verrete conquistati!
DELLA STESSA AUTRICE:
Il gatto che aggiustava i cuori
Il gatto che insegnava a essere felici
Il gatto che regalava il buonumore
Il gatto che aiutava a trovare nuovi amici