Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata a uno dei classici di Jane Austen, "Persuasione", che ho letto in edizione Garzanti.
Protagonista della storia è Anne Elliot: figlia del baronetto Walter Elliot, orfana di madre, vive assieme al padre e alla sorella maggiore Elizabeth. La giovane ha anche un'altra sorella, Mary, sposata con Charles Musgrove.
Otto anni prima, Anne era stata persuasa a rifiutare la proposta di matrimonio del capitano Wentworth, in quanto il giovane non possedeva un patrimonio abbastanza cospicuo. Il padre ed Elizabeth, infatti, tengono in grande considerazione il livello sociale ed economico delle persone, ma era stata soprattutto Lady Russell, amica della madre, a convincere la nostra protagonista a rifiutare le nozze, nonostante l'amore reciproco tra i due ragazzi. Da quel momento Anne non si è più sposata, e familiari e conoscenti sono convinti che rimarrà zitella.
Un giorno il padre si troverà costretto ad affittare la loro abitazione, a causa di alcune spese troppo avventate, e trasferirsi a Bath: i nuovi inquilini, l'ammiraglio Croft e sua moglie, riporteranno nel contesto sociale di Anne proprio il capitano Wentworth, in quanto fratello di Mrs. Croft. Ora il giovane ha fatto carriera e possiede un cospicuo patrimonio.
Quest'ultimo parrà serbare ancora del rancore verso Anne, che a suo dire all'epoca non aveva mostrato la giusta determinazione per opporsi alle decisioni dei suoi familiari, e per questo non la prenderà in grande considerazione, iniziando a corteggiare le sorelle di Charles Musgrove, Henrietta e (soprattutto) Louise, una ragazza dal carattere allegro ed esuberante. Un giorno, però, durante una gita a Lyme, accadrà un fatto inaspettato, attraverso il quale sarà la sola Anne a mostrare la giusta prontezza d'animo, gestando al meglio la situazione creatasi, e ciò farà cambiare progressivamente opinione al capitano...
Ma quello che sembrerà un finale già scritto, sarà offuscato dalla presenza di Mr. Elliot, un cugino della famiglia di Anne, dal passato misterioso che, prima ancora di averla riconosciuta, mostrerà uno spiccato interesse (ricambiato?) proprio per la nostra protagonista. A lui, inoltre, si aggiungerà anche un altro gentiluomo, conosciuto attraverso amici comuni che, con il suo amore per la cultura e la poesia, susciterà non poco interesse verso Anne. Insomme, la tranquillità della vita della giovane sarà messa a repentaglio da numerosi incontri ed eventi che, progressivamente, la faranno maturare, rendendola consapevole di ciò che desidera per sè stessa e imparando anche ad ascoltare con sincerità i propri sentimenti.
Il mio primo approccio con i romanzi di Jane Austen risale a moltissimi anni fa, quando a soli dieci anni lessi e apprezzai "Orgoglio e pregiudizio" durante un periodo trascorso a casa da scuola per colpa di una brutta influenza. In questi ultimi anni ho deciso di approfondire la mia conoscenza sulla produzione letteraria di questa scrittrice così, piano piano, sto recuperando i suoi romanzi. L'anno scorso ho riletto Emma, al quale mi ero già approcciata durante gli anni del liceo, questa volta invece ho deciso di leggere per la prima volta a questo romanzo.
Ciò che più mi ha colpito da questa lettura è stato che, pur essendo una storia scritta e ambientata nei primi anni del 1800, è molto moderna, soprattutto perchè affronta tematiche che ancora che oggi sono molto attuali e sentite, come il binomio amore/ragione; il valore dato al denaro e alla ricchezza; la determinazione di seguire i propri sentimenti senza farci influenzare nemmeno da chi, nonostante tutto, ci vuole bene; le seconde possibilità.
Il tutto, ovviamente, è condito con la solita ironia con la quale l'autrice dipinge l'ipocrisia e le contraddizioni della società nella quale è vissuta, che non sono di fatto molto diverse dalle nostre. Ancora una volta, quindi, la Austen ci ha regalato una storia capace di suscitare interesse anche dopo secoli, affidandoci messaggi quanto mai attuali che, di certo, non mancheranno di suscitare spunti di riflessione.
DELLA STESSA AUTRICE: