Ciao a tutti, cari lettori, oggi voglio dedicare un post ai nostri amici felini, dato che in data odierna ricorre la giornata a loro dedicata. Chi mi conosce sa che sono un'amante degli animali ma, tra tutti, ho un debole proprio per loro, i gatti, simbolo di libertà, indipendenza e curiosità.
Leggendo qualche pagina on line ho scoperto che è stato scelto proprio questo giorno perchè un tempo febbraio era il mese dedicato alla magia (alla quale si pensava fossero legati i nostri amici felini), oltre che essere, ancora oggi, il periodo del segno zodiacale dell'acquario, che simboleggia la libertà.
Si è scelto invece il giorno 17 perchè, secondo delle superstizioni popolari, questo numero porterebbe sfortuna allo stesso modo dei gatti neri e quindi si è voluto giocare ironicamente su queste sciocche credenze.
La figura del gatto è molto frequente in tutti i generi della letteratura. Per esempio, proprio in questo periodo, sto leggendo uno dei tanti manuali che ci sono in commercio su come comprendere i loro comportamenti, che si sta rivelando molto interessante:
TRAMA (da amazon)
Una guida pratica e di facile consultazione per comprendere i messaggi
che il gatto vuole comunicare attraverso il linguaggio del corpo. Tutti i
comportamenti che il gatto assume fuori e dentro casa hanno infatti un
significato preciso. Il libro rivela il significato dei 100
comportamenti più comuni, offrendo per ogni messaggio la corretta
spiegazione corredata da una utilissima rassegna fotografica.
Ma il genere della manualistica sui gatti, sui loro gesti e la loro psicologia è talmente varia che c'è da perdersi in un mare di pubblicazioni, quindi, se avete voglia di leggere qualcosa su questo argomento, vi conviene passare direttamente in libreria per avere una visione d'insieme!
Se invece consideriamo la poesia, mi piacerebbe citarvi ora la traduzione di un testo antichissimo, risalente addirittura al Medioevo e scritto da S. Adelmo, il quale, contrariamente all'ideologia cattolica dell'epoca che concepiva il gatto come un animale demoniaco, loda l'animale per la sua capacità di essere custode della casa:
Guardiano fedele,
protettore della casa,
su cui veglio tutta la notte,
io purgherò
i nascondigli ciechi
dell'oscurità della notte
senza perdere nei meandri bui
l'acutezza del mio sguardo.
Colgo l'occasione per ringraziare il sito www.petsgblog.it, che ha messo a disposizione questa traduzione.
Ma anche in alcune composizioni moderne (sia di autori stranieri sia di italiani) il gatto gioca un ruolo di primo piano. Mi piace, a questo punto, presentarvi come esempio due bellissime poesie di Gianni Rodari:
Autunno
Il gatto rincorre le foglie
secche sul marciapiede.
Le contende (vive le crede)
alla scopa che le raccoglie.
Quelle che da rami alti
scendono rosse e gialle
sono certo farfalle
che sfidano i suoi salti.
La lenta morte dell'anno
non è per lui che un bel gioco,
e per gli uomini che ne fanno
al tramonto un lieto fuoco.
Il giornale dei gatti
I gatti hanno un giornale
con tutte le novità
e sull’ultima pagina
la ‘Piccola Pubblicità’.
‘Cercasi casa comoda
con poltrone fuori moda:
non si accettano bambini
perchè tirano la coda’.
‘Cerco vecchia signora
a scopo compagnia.
Precisare referenze
e conto in macelleria’.
‘Premiato cacciatore
cerca impiego in granaio.’
‘Vegetariano, scapolo,
cerca ricco lattaio’.
I gatti senza casa
la domenica dopo pranzo
leggono questi avvisi
più belli di un romanzo:
per un’oretta o due
sognano ad occhi aperti,
poi vanno a prepararsi
per i loro concerti.
Per quanto riguarda la prosa, invece, il primo titolo che mi viene in mente pensando ai mici è la fiaba di Sepulveda "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare", un autentico capolavoro! Immagino che conosciate tutti la storia, ma per completezza vi lascio la trama:
TRAMA (da amazon)
I gabbiani sorvolano la foce dell'Elba, nel mare del Nord. Banco di
aringhe a sinistra stride il gabbiano di vedetta e Kengah si tuffa,
insieme agli altri. Ma quando riemerge, il resto dello stormo è volato
via, e il mare è una distesa di petrolio. A stento spicca il volo,
raggiunge la terra ferma, poi stremata precipita su un balcone di
Amburgo. C'è un gatto, su quel balcone, un gatto nero grande e grosso di
nome Zorba, cui la gabbiana morente affida l'uovo che sta per deporre,
non prima di aver ottenuto da lui tre solenni promesse. E se per
mantenere le prime due sarà sufficiente l'amore del gatto, per la terza
ci vorrà una grande idea e l'aiuto di tutti. In questo racconto, che ha
la grazia di una fiaba e la forza di una parabola, il grande scrittore
cileno tocca i temi a lui più cari: l’amore per la natura, la
solidarietà, la generosità disinteressata. Ma soprattutto, proprio
nell’unico tra i suoi libri in cui i protagonisti sono animali,
Sepúlveda riconosce all’uomo un ruolo fondamentale: non solo distruttore
e inquinatore, ma anche salvatore, in un messaggio di speranza di
altissimo valore poetico.
Sempre parlando di libri, settimana scorsa, durante una visita in libreria, ho scoperto un romanzo che mi ispira molto e che mi piacerebbe leggere prossimamente: qualcuno di voi lo ha già letto? E' interessante? Fatemi sapere ;-)
TRAMA (da amazon)
Come ogni gatto, Alfie adora passare le sue giornate sonnecchiando sul
divano davanti al camino. Un po’ di carezze, un po’ di fusa rumorose, ed
è felice. Ma all’improvviso è costretto a lasciare la casa in cui è
cresciuto, e si ritrova solo e sperduto per le strade di Londra. Tutto
cambia quando arriva in Edgar Road, una via piena di verde e di
bellissime villette a schiera. Alfie capisce subito che solamente lì può
sentirsi di nuovo a casa. Solamente lì può trovare una nuova famiglia.
Eppure gli abitanti del quartiere non sono pronti ad accoglierlo.
Concentrati sui loro problemi, non hanno tempo per occuparsi di lui.
Fino a quando scoprono che non è un gatto come gli altri. Ha un dono
speciale: è capace di riconoscere i desideri più nascosti. Alfie sa bene
che Claire è ancora in cerca di amore dopo essere stata lasciata dal
fidanzato; che Jonathan, cinico e disincantato, in realtà si sente
troppo solo, e che Polly vorrebbe solo qualcuno in grado di proteggerla.
Giorno dopo giorno, si accorgono di quanto abbiano bisogno di lui. Il
loro nuovo amico è pronto ad aiutarli, a provare a cambiare le loro
vite, a riaccendere le loro speranze. Perché Alfie è in grado di
aggiustare quello che il destino a volte ha rotto e ad ascoltare la
melodia silenziosa dei loro cuori. Un romanzo che è un caso editoriale
unico. Con 100.000 copie vendute in un mese è salito in vetta alle
classifiche inglesi. Adorato dai librai indipendenti, Il gatto che
aggiustava i cuori ha acceso tra i lettori un inarrestabile passaparola.
Un protagonista dolce e buffo come il gatto Alfie, e la sua capacità di
aiutare le persone a ritrovare sé stesse. Un libro che regala
felicità, e insegna che c’è sempre una sorpresa in arrivo.
Da ultimo mi piacerebbe chiudere questo post con l'invito, per chi non lo avesse già fatto, a leggere uno dei racconti che ho pubblicato sul blog, e che si intitola "Uno sconosciuto dagli occhi verdi" http://langolodiariel.blogspot.it/2016/01/uno-sconosciuto-dagli-occhi-verdi-mio.html.
Questo racconto fa parte di un'antologia che ha come scopo quello di raccogliere fondi per la ricerca sulla leucemia; vi lascio di seguito qualche notizia su questa raccolta, nel caso qualcuno fosse interessato:
TRAMA (da amazon)
Scrittori per sempre (SPS) è lieta di presentarvi la prima antologia
dedicata a 'Chiara di Mestre', al secolo 'Nessie'. Scrittrice,
insegnante, amica e asfaltatrice letteraria di spessore, era una giovane
donna piena di vita, portata via dalla leucemia a soli 28 anni. "Evviva
quasi tutto" era il suo motto, ed è il titolo di questa antologia, per
realizzare la quale decine di scrittori si sono misurati in una gara
letteraria intensa e appassionante, che ha unito tutti quelli che già la
conoscevano con tantissimi altri che l'hanno conosciuta durante il
concorso a lei intitolato. Questa prima edizione non ha scopo di lucro,
ma ogni eventuale introito economico verrà devoluto ai centri di ricerca
per la cura della leucemia. Per Chiara. Per non dimenticarla mai.
Bene, questo è tutto, non mi resta che darvi appuntamento al mio prossimo post e di salutarvi con un bel "Miao" :-)
A presto!