Cari lettori, iniziamo la settimana con la recensione dell'ultimo romanzo di Rosa Teruzzi, "Gli amanti di Brera", edito da Sonzogno.
In questo settimo episodio della serie, con protagoniste le "Miss Marple del Giambellino", ritroviamo Libera alle prese con il dilemma con cui si era chiuso il libro precendente: Diego Capistrano, ovvero colui che sembrerebbe essere il suo vero padre, è anche la stessa persona che si nasconde dietro al travestimento de "Il gatto con gli stivali"?
La giornalista Irene accetterà di aiutare Libera a far luce sul mistero, di nascosto dal suo capo Cagnaccio, ma anche Iole, madre di Libera, inizierà a investigare per conto suo, e inizialmente non sembrerà molto disposta a condivedere le proprie informazioni...
Nel frattempo, nuovi misteri aleggiano all'orizzonte: siamo alla fine di settembre del 2014, ricordato come l'anno senza estate, e non si fa che parlare della misteriosa scomparsa di un'insegnante d'inglese con il suo alunno non ancora maggiorenne, che l'ultima volta sono stati visti nell'orto botanico di Brera.
Il caso inizierà a riguardare da vicino Libera e Iole quando un giorno il cuoco Furio si presenterà al casello affermando di essere stato l'ultima fiamma di quella che viene definita dai tabloid come "La porno prof" e chiedendo aiuto alle donne con lo scopo di rintracciare la coppia, dato che l'uomo sa che l'insegnante era tormentata da uno stolker e perciò teme che possa farle del male.
Sebbene Libera fin dall'inizio non mostrerà una particolare sintonia per la personalità di questa donna (un po' per la sua vicinanza a Furio e un po' per il temperamento opposto al suo), alla fine lei e la madre, con la collaborazione di Irene e Cagnaccio, daranno il via a una nuova investigazione, che le porterà anche a fare delle trasferte, prima sul lago di Como e poi a Roma.
Ma non sarà solo il carattere disinibito dell'insegnante a far provare a Libera un certo tentennamento ad affrontare questa nuova indagine: nello scorso episodio, infatti, tra lei e Gabriele, commissario di polizia, c'era stato un forte riavvicinamento, e per la prima volta la donna era riuscita a far emergere parte dei suoi sentimenti. Come potranno, però, le sue indagini non autorizzate conciliarsi con quel rapporto che, dopo tanti anni, sta finalmente sbocciando?
Inoltre, a non farla stare del tutto tranquilla, ci si metterà anche la figlia Vittoria, che pare stia indagando su un caso particolarmente delicato, ma di cui non vuole rivelare nulla...
Insomma, in questo nuovo libro Libera avrà davvero molto da pensare: nel romanzo, però, è presente anche molta azione, attraverso l'indagine sulla misteriosa fuga della professoressa e del suo alunno, che ho trovato, come sempre nei romanzi di questa autrice, ben congegnata e con un'ottima rivelazione finale che, personalmente, non avevo previsto e che per questo mi ha lasciato molto sorpresa, tanto da eleggere questa storia come una delle mie preferite, assieme a "La memoria del lago".
E' sempre un piacere ritrovare queste tre donne che, anno dopo anno, sono diventate una sorta di "amiche letterarie" e, tra un'indagine e l'altra, scoprire il graduale dipanarsi della loro vita privata. L'ambientazione per lo più milanese, non mi lascia mai indifferente: dato che abito in provincia e ho frequentato la metropoli assiduamente durante i miei anni universitari mi fa sempre un bell'effetto ritrovarla tra le pagine di un libro.
Vi anticipo, senza fare spoiler ovviamente, che la fine del romanzo lascia aperti molti interrogativi e questo lascia ben sperare a un ottavo libro, che sono già molto curiosa di leggere!
DELLA STESSA AUTRICE:
Sai che non conoscevo questa serie? Però dal modo in cui me parli sembra molto bella! Non leggo molti libri di questo genere però potrei iniziare proprio da questi, così da avvicinarmi un po' al mondo dei gialli/thriller.❤️ Bellissima recensione, molto dettagliata e approfondita ❤️
RispondiEliminaCiao Enrica, grazie per i complimenti! Se vuoi iniziare ad approcciarti a questo genere, questa serie potrebbe proprio fare al caso tuo ;-)
EliminaCiao Ariel! Ma i romanzi sono collegati tra loro o le storie di ognuno possono ritenersi autoconclusive? eventualmente si può leggere, ad es. solo quest'ultimo o vanno necessariamente letti anche gli altri della serie e in ordine? Perché come genere mi piace, ma se comincio a pensare di iniziare per forza dal primo, mi scoraggio prima di avviarmi ;-D
RispondiEliminaCiao Angela, i casi gialli sono autoconclusivi, ma per comprendere bene le tre protagoniste conviene leggere la serie in ordine, così ti sarà anche più semplice affezionarti a loro ;-) Comunque sono libri molto brevi, al di sotto delle 200 pagine, si leggono in fretta e scorrono piacevolmente :-)
Eliminaah ok, grazie!! ;-)
EliminaDi nulla! Buon pomeriggio :-)
EliminaCiao ariel non conoscevo il libro grazie della recensione..
RispondiEliminaUn abbraccio
Grazie a te, Daniela: è una bella serie, perfetta per l'estate ;-)
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