Qualche settimana fa, sul "Corriere della Sera" (precisamente quello datato 21 agosto 2016), ho letto un articolo di Alessia Rastelli molto interessante, dedicato a una scrittrice poco conosciuta ma con una carriera letteraria di tutto rispetto, alla quale vorrei dedicare il post culturale di questa settimana.
Sto parlando di Elisa Trapani (1906-1989), originaria di Marsala e alla quale sarà presto dedicata una via nella sua città natale. Elisa non passò tutta la sua vita nel Sud Italia, ma nel 1925 si trasferì con la famiglia prima a Trento, poi a Livorno e infine a Milano, dove passerà il resto della vita.
La sua produzione letteraria fu veramente ingente: Elisa infatti pubblicò ben 77 romanzi con Rizzoli, Mursia, Mondadori, Fabbri e in più compose quasi 2000 scritti, che comprendono novelle, fiabe e favole che furono pubblicate su riviste sia per adulti sia per ragazzi (come, per esempio, "Grand Hotel", "Novella", "Annabella", "Intimità" e il "Corriere dei Piccoli"). A questo si aggiunge la scrittura il suo diario, iniziato fin da quando era ragazzina e la direzione, per un certo tempo, de "L'eco della Sicilia".
Il genere dei suoi romanzi era il rosa: a questo proposito curioso il titolo del suo primo libro, "Denaro batte amore 3 a 0", del 1936, che ha il chiaro intento di essere provocatorio e non adeguato alle ragioni commerciali dell'epoca. L'ultimo fu scritto pochissimi anni prima della sua morte, segno della sua forte vocazione per la scrittura. I suoi scritti per ragazzi sono delineati da un sottile umorismo e da un intento pedagogico che non risulta troppo pedante.
Nel 2006 la figlia Anna De Simone, ex insegnante di lettere e critica letteraria, ha pubblicato un libro dal titolo "Caro Michele. Fiabe e racconti della tua bisnonna", strutturato come una lunga lettera indirizzata al nipote, nel quale viene raccontata la vita di Elisa Trapani con lo scopo di far conoscere a Michele la figura di questa particolare bisnonna. Ed è stata proprio in quest'occasione che la sua figura è stata meglio conosciuta, dato che con il tempo era stata dimenticata. La scrittura è un dono di famiglia: anche il figlio di Elisa, infatti, è un affermato scrittore.
Penso che la figura di questa persona sia molto interessante e degna di nota sia come donna, dato che dovette faticare per poter ottenere un'istruzione adeguata, sia come scrittrice, e proprio per questo mi ha fatto piacere leggere quest'articolo e avere la possibilità di conoscerla. Ora, con il mio post, mi piacerebbe che anche voi possiate saperne qualcosa di più e magari leggere anche qualcuno dei suoi romanzi.
P.s. Altra fonte utilizzata è il sito http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/07/04/la-liala-di-sicilia-stakanovista-del-rosa.html
mentre l'immagine è stata tratta da www.corriere.it
Ho letto anch'io l'articolo. Pensa, sono nata a Marsala, mia madre leggeva Liala e Peverelli, ma non la scrittrice del luogo. Questo articolo ed adesso il tuo mi hanno fatto conoscere questa prolifica autrice.
RispondiEliminaNemmeno io la conoscevo: anche se non sono del Sud mi fa sempre piacere conoscere autrici che purtroppo sembrano essere state dimenticate :-)
EliminaMI fa tanto piacere sentire che Elisa Trapani ricomincia a essere conosciuta. Lei che negli anni 40/80 del Novecento era molto letta e molta nota. Sono felice di questo e sono felice che Marsala abbia pensato a lei per l'intitolazione di una via. Spero solo che la cerimonia avvenga presto.
RispondiEliminaCiao Clelia, benvenuta nel mio blog :-) Io sono nata alla fine degli anni ottanta, quindi non conoscevo questa scrittrice, ma mi ha fatto piacere avere l'occasione di scoprirla
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