venerdì 16 dicembre 2022

Tutte le volte che mi sono innamorato

Cari lettori,  la recensione di oggi è dedicata al romanzo "Tutte le volte che mi sono innamorato", scritto da Marco Marsullo ed edito da Feltrinelli.

Trattasi di una sorta di romanzo chick lit in versione maschile: protagonista è Cesare, un maestro trentacinquenne, e il suo gruppo di storici amici Lucio, Gabriele, Sandro e Moreno.

Lucio, il più folle del gruppo, è sposato da anni con Veronica ed è padre di due bambine, di cui una già adolescente; Gabriele, il più preciso e organizzato, è sposato con Roberta ed è appena diventato padre; Moreno, da sempre pauroso e ipocondricaco, ha trovato la felicità con un'esuberante sudamericana, Amaranta.

Quando anche Sandro annuncerà il suo matrimonio con la storica fidanzata Emanuela (cugina di Cesare), il nostro protagonista si renderà conto di essere rimasto l'unico single del gruppo. Quando poi, sull'invito alle nozze, Cesare vedrà scritto un +1 percepirà ancora di più il suo senso di solitudine. Per questo, deciderà di sfidare sè stesso riuscendo a trovare una fidanzata prima del matrimonio dell'amico: una donna con cui vivere in sintonia per tutti i giorni a venire.

La ricerca, però, non si rivelerà per nulla semplice: tra vecchie conoscenze, amiche degli amici e app che promettono di connetterti subito con l'anima gemella, Cesare si ritroverà a vivere (e a subìre) un appuntamento disastroso dopo l'altro... Riuscirà alla fine a trovare la tanta agognata anima gemella come già hanno fatto i suoi amici?

Mi sono approcciata a questo romanzo con curiosità: chi segue il mio blog sa che amo questo genere e vederlo declinato al maschile m'intrigava molto. Devo ammettere che inizialmente Cesare non mi ha ispirato totale simpatia, perchè l'ho trovato eccessivamente lagnoso. Nella storia viene descritto come un ragazzo dall'aspetto piacevole, con un buon lavoro, una casa (seppur in affitto), un gruppo di amici sui quali poter contare e una saggia collega sempre pronta a offrirgli il giusto consiglio. E questo, a mio parere, non è poco. 

Perchè interstardirti a forzare il destino? Mi sarebbe piaciuto chiedergli, se avessi potuto farlo.

Pagina dopo pagina e appuntamento dopo appuntamento, però, Cesare stesso maturerà progressivamente, prendendo coscienza della vera essenza delle relazioni, con le loro gioie ma anche dolori e difficoltà, e questo lo renderà più libero di lasciarsi andare alla vita e ai suoi imprevisti, programmando meno e assaporando in modo più spontaneo la propria esistenza, e questo mi ha fatto rivalutare molto il personaggio.

Ho molto gradito lo stile dell'autore, ironico e spassoso, capace di affrontare una tematica importante, soprattutto per chi ha la stessa età dei protagonisti, in modo semplice ma nello stesso tempo delicato e capace di regalare più di un sorriso. Ho trovato molto divertenti gli appuntamenti strampalati vissuti dal nostro protagonista e più di una volta mi sono chiesta se abbiano un fondo di verità oppure siano stati totalmente immaginati dall'autore (spero il primo caso!).

Nel complesso, quindi, il romanzo si è rivelato una lettura davvero molto piacevole, rilassante e capace nello stesso tempo di farci riflettere su tematiche importanti, che riguardano la vita di tutti noi. Una storia dalla trama non scontata che consiglio a chi abbia voglia di leggere un libro che parla di sentimenti (non solo amore, ma anche amicizia) da una prospettiva diversa dai romanzi al femminile e a chiunque desideri approcciarsi con una lettura che affronta con leggerezza il tema delle relazioni dei trentenni di oggi.

martedì 13 dicembre 2022

La stanze delle mele

Cari lettori, oggi vi parlerò del romanzo di Matteo Righetto, "La stanze delle mele", edito da Feltrinelli.

La storia è ambientata in montagna e precisamente a Daghè, una frazione di Livinallongo, in provincia di Belluno, dove si parla il ladino. Ci troviamo tra l'estate e l'autunno del 1954.

In una di quelle case vive Giacomo Nef, con i due fratelli maggiori. Il padre non è più tornato dalla campagna di Russia, mentre la madre è morta di tifo. Per questo i tre bambini vivono con il nonno paterno, un uomo austero e violento, e la nonna, totalmente sottomessa agli umori del marito.

Il nonno non è per nulla amichevole con Giacomo, perchè pensa che la nuora lo abbia concepito da una relazione extraconiugale e per questo non perde occasione per punirlo, rinchiudendolo poi nella "stanza delle mele", una sorta di magazzino della frutta, un posto dove il nostro protagonista cerca di trascorrere il tempo dedicandosi di nascosto alla sua attività preferita: intagliare il legno.

Un giorno, il nonno ordinerà a Giacomo di recuperare una roncola, prima che scoppi un temporale, e sarà proprio durante quella ricerca che il ragazzino scorgerà tra gli alberi la figura di un uomo impiccato.

Quella scoperta sconvolgerà non poco il nostro protagonista, ma quell'imprevisto sarà il primo di una  sequenza di avvenimenti che si succederanno in quei giorni e che cambieranno per sempre la vita di Giacomo, portandolo alla convinzione che proprio la visione di quell'uomo impiccato abbia innescato quei repentini cambiamenti.

Mi sono approcciata alla lettura di questo romanzo con grande interesse, perchè ho trovato la trama davvero intrigante. Alla fine, però, devo ammettere di non essere riuscita a sentirmi così coinvolta dalla lettura, come avevo pensato in un primo tempo: l'autore è molto bravo a descrivere l'ambiente e la vita di montagna ma, in base ai miei gusti, le numerose parti descrittive hanno soffocato un po' la trama, rendendo il ritmo della narrazione eccessivamente lento. 

La seconda parte, in cui viene narrata la vita adulta di Giacomo e viene svelato il mistero dell'uomo impiccato, l'ho trovata invece più dinamica, merito anche degli sbalzi temporali tra un capitolo e l'altro, e ciò mi ha permesso di recuperare parte del coinvolgimento perduto. 

A parte ciò, trovo che l'autore sia stato abilissimo nel ricreare con le parole l'ambiente montano, facendolo immaginare in ogni dettaglio anche a chi, come me, preferisce l'ambiente marittimo. Ho gradito anche il modo con cui è riuscito a far emergere la mentalità degli abitanti di Livinallongo, con la loro radicata religiosità intrisa di bigottismo e infarcita di credenze pagane e popolari. 

Inoltre, ho apprezzato molto il personaggio di Tina, ma anche lo stesso Giacomo, del quale però avrei preferito un futuro un po' diverso, ma non aggiungo altro per evitare di rovinare la sorpresa ai futuri lettori del romanzo. 

Nel complesso, quindi, nonostante il libro non mi abbia pienamente coinvolta a causa del ritmo narrativo a mio giudizio troppo lento, ritengo che il libro sia una buona lettura, soprattutto dal punto di vista stilistico, e per questo mi sento di consigliarlo, in particolar modo agli amanti della montagna.

mercoledì 7 dicembre 2022

Quando le montagne cantano

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo "Quando le montagne cantano", scritto da Nguyen Phan Que Mai ed edito da Nord. 

Trattasi di una saga familiare ambientata in Vietnam tra gli anni Trenta e i giorni nostri. Protagonista della storia è Dieu Lang che, dopo la fine della guerra del Vietnam negli anni '70, attende con la nipote Huong il ritorno dei suoi figli dal fronte. 

Diverse vite sono andate spezzate e c'è anche molto da ricostruire: la loro casa è diventata un cumulo di macerie e la donna si rende conto che il suo lavoro di insegnante non permetterà a lei e alla nipote di tornare a vivere in una nuova casa. Per questo, deciderà di diventare una commerciante, aggirando le rigide regole del razionamento dei beni. E sarà proprio in quel frangente che Dieu Lang deciderà di raccontare alla nipote la storia della sua famiglia, che s'intreccerà con i principali eventi storici della loro nazione.

In un alternarsi di capitoli ambientati nel passato, assieme a Houng, il lettore potrà conoscere la vita di Dieu Lang: figlia di ricchi proprietari terrieri, prima dovrà assistere alla dominazione francese e poi a quella giapponese. In seguito, nel 1945, subirà le conseguenze della grande carestia abbattutasi in Vietnam, che segnerà per sempre il corso della sua vita e quello della sua famiglia d'origine, ma sarà il radicarsi del regime comunista e la conseguente "riforma agraria" a sconvolgere per sempre la sua esistenza e quella dei suoi cari.

Attraverso il suo lungo racconto, conosceremo anche i figli di Dieu Lang, per poi ritrovarli nella narrazione presente, alle prese con le conseguenze della guerra del Vietnam: il maggiore Minh, che scapperà dai comunisti durante la "riforma agraria" per evitare di essere ucciso perdendo così i contatti con la madre e i fratelli; Ngoc (madre di Huong) che diventerà un medico; Dat e Thuan, i cui orrori della guerra del Vietnam avranno conseguenze devastanti; Hanh, che per amore andrà a vivere lontano dalla madre e Sang, il figlio minore, che vivrà un rapporto conflittuale con la sua genitrice a causa delle loro divergenze politiche.

Attraverso l'alternarsi tra passato e presente vedremo crescere i figli di Dieu Lang, tra le dolorose scelte della madre durante la "riforma agraria" e gli orrori di un paese straziato prima dalla dominazione straniera e poi dall'ideologia comunista e dalla guerra, che metterà l'uno contro l'altro la sua stessa popolazione.

Tra una pagina e l'altra conosceremo meglio anche la nipote Houng, un'adolescente che, nonostante lo strano comportamento della madre dopo il suo ritorno a casa dalla guerra e l'assenza di notizie da parte del padre che non vede da anni, proverà a vivere la sua giovinezza senza rinunciare all'amore...

Da amante delle saghe familiari, era da molto tempo che volevo leggere questo romanzo e ancora adesso mi chiedo perchè ho aspettato tanto, dato che sono stata catturata da questa storia dalla prima all'ultima pagina. Cimentarmi in questa lettura mi ha permesso non solo di immergermi nella vita di questa famiglia, ma anche di approfondire le dinamiche storiche intercorse nel Novecento in questo Stato così lontano dal nostro, assaporando gli echi di una cultura che mi era quasi del tutto sconosciuta e che ho trovato molto affascinante.

Lo stile di scrittura dell'autrice è molto fluido e scorrevole e, nello stesso tempo, a tratti lirico. Penso che ciò sia dovuto al fatto che, secondo le notizie biografiche riportate nel libro, l'autrice è anche una poetessa e, personalmente, ho molto apprezzato questa scelta, così come quella di inserire nella narrazione alcuni tra i proverbi più diffusi nel loro paese che, di fatto, non sono poi così diversi dai nostri.

Una lettura, quindi, che non può essere assolutamente tralasciata dagli amanti delle saghe familiari, ma che consiglio anche a chi abbia voglia di leggere una storia ambientata in un paese lontano dal nostro, per poter così viaggiare con la fantasia entrando così in contatto con un'ambientazione e una mentalità molto distante dalla nostra, curiosa e affascinante.

martedì 29 novembre 2022

Tutto ciò che siamo

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo autoconclusivo di Monica Brizzi, "Tutto ciò che siamo", che fa parte della "Social Series"  e che potete trovare in vendita su Amazon e su altri store online, sia nel formato cartaceo sia in ebook.

La storia è raccontata attraverso i punti di vista alternati di Zoe e Gianluca. La prima è una ragazza italo-cinese, lavora per la rivista "Should" ed è una fervente vegana e ambientalista. Crede fortemente nei suoi valori fin dall'adolescenza, ha una carattere molto determinato, fisicamente non rappresenta il classico prototipo di "ragazza perfetta", ma con gli anni ha imparato a concepire le sue diversità come punti di forza.

Gianluca è invece un ex calciatore, che ha dovuto abbandonare una svavillante carriera nel mondo dello sport a causa di un brutto infortunio. Per questo si è reinventato come giornalista per la stessa rivista per cui lavora anche Zoe, mostrando un talento non indifferente. E' un ragazzo che a prima vista parrebbe il classico tipo superficiale, circondato dal lusso e da una donna diversa ogni sera, ma il lettore potrà scoprire che il suo vero carattere non riesce a emergere a causa delle sue fragilità.

Zoe e Gianluca si conoscono da quando frequentavano le scuole superiori e, fin da quando gareggiavano alle elezioni come rappresentanti degli studenti, si sono sempre scontrati. Anche ora che si ritrovano come colleghi, i loro caratteri e le loro convinzioni li porteranno a instaurare un rapporto conflittuale ma, quando per lavoro trascorreranno un week end in un posto molto speciale, i due inizieranno a conoscersi veramente, Gianluca inizierà a mostrare il suo vero io e Zoe si troverà impreparata ai sentimenti che pervaderanno la sua anima, man mano che comincerà a conoscere la vera natura di Gianluca. 

Ma non tutto andrà come si potrebbe pensare in un primo momento: molte ferite del passato sono ancora aperte, sia per Zoe sia per Gianluca, ed entrambi dovranno fare i conti con ciò che provano e desiderano veramente...

Conosco Monica da diversi anni, sia come scrittrice sia come blogger, e colgo l'occasione per ringraziarla per avermi regalato la copia di questo suo romanzo, che si è rivelato una lettura piacevole, leggera e rilassante, ma non per questo superficiale. Ciò che mi ha colpito di più è stata la sua abilità linguistica, la capacità con cui è riuscita a scandagliare con le parole l'animo dei suoi protagonisti, mettendo a nudo i loro sentimenti e mostrandoci con cura e delicatezza il loro mondo interiore. Il romanzo è molto introspettivo, ma lo stile scorrevole e i capitoli brevi rendono agevole la lettura.

Ammetto che il personaggio di Zoe ha catturato sin da subito la mia simpatia, mentre per Gianluca ho faticato un po', ma poi ne ho apprezzato l'evoluzione all'interno della storia. Generalmente, in questo tipo di romanzi, il personaggio maschile è sempre quello caratterialmente più forte rispetto alla controparte femminile: in questo caso, invece, Monica ha saputo delineare una persona imperfetta, molto umana rispetto ai classici "maschi alpha" dei romance, che però ha avuto il coraggio di saper crescere e affermare la propria personalità, e ciò mi ha portato progressivamente a rivalutarlo. 

Anche la tematica ambientalista è originale e ben amalgamata alla trama: ho molto apprezzato il messaggio di tolleranza e rispetto verso chi sostiene concezioni che si discostano da quelle dei più che pervade l'intera narrazione.

Il mio parere sul romanzo è quindi molto positivo e lo consiglio soprattutto a chi abbia voglia di leggere una storia d'amore e di crescita ambientata ai giorni nostri, con una forte componente psicologica e introspettiva. 


DELLA STESSA AUTRICE:

Innamorarsi ai tempi della crisi

E' qui che volevo stare 

martedì 22 novembre 2022

Il mio regalo inaspettato

Cari lettori, oggi vi parlerò del romanzo di Felicia Kingsley, "Il mio regalo inaspettato", edito da Newton Compton.

La storia si svolge nella notte di Natale e ha come protagonista Freya, responsabile delle consegne presso Amazing, un sito di ecommerce. Mentre sta uscendo dal lavoro pregustando una tranquilla serata della Vigilia, casualmente si accorge che alcune consegne non sono state effettuate a causa di un malfunzionamento di un furgone.

La giovane, che tiene molto al suo lavoro e ambisce a un'importante promozione, deciderà così di provvedere lei stessa alle consegne, spostando i pacchi su un altro trasportatore. Il  destino però le metterà ancora una volta i bastoni tra le ruote, facendola rimanere sola, in mezzo alla neve, con un furgone senza carburante. 

Chiamato un Uber in suo soccorso, Freya rimarrà ancora più sopresa quando si renderà conto che al volante c'è Kyle, la sua cotta del liceo, con il quale ha un conto in sospeso da anni. Ma la situazione è troppo complessa per stare a disquisire e i due si daranno subito da fare per consegnare i venti pacchi, diventando una sorta di "Babbi Natale" improvvisati. E questo sarà l'inizio di un'avventura che li condurrà nei posti più impensati, come una casa infestata da fantasmi, l'abitazione dell'ex di Freya, un locale a luci rosse, un anziano pericoloso, la villa di un cantante di successo ma troppo solo, l'ospedale, l'aeroporto, un pub scozzese... fino ad arrivare a una chiesa.

Consegna dopo consegna Freya e Kyle si ritroveranno a vivere un'esperienza più assurda dell'altra, ma avranno anche modo di comprendere come, nonostante gli anni e le questioni rimaste in sospeso, tra di loro è presente un'alchimia speciale e un'attrazione che sarà difficile ignorare ancora a lungo...

In questi ultimi anni ho letto tutti i romanzi di quest'autrice, tranne l'ultimo, trovando le sue storie molto divertenti e adatte per trascorrere dei momenti di assoluto relax. Inoltre apprezzo molto la sua capacità nello scrivere dialoghi brillanti e mai banali. Anche in questo breve romanzo ho ritrovato gli elementi che più preferisco della sua scrittura, però, a differenza degli altri penso che gli eventi narrati in questo libro siano davvero al limite dell'inverosimile, se non dell'assurdo. 

Questo non vuol dire che non mi abbia divertita, anzi, certe scenette sono davvero spassose, però quello che consiglio a chi si accinge ad approcciarsi a questo romanzo è quello di leggerlo per puro divertimento, senza analizzare la logica di quanto viene narrato, se no rischierebbe di perdere il divertimento e finirebbe per non gradire una storia che, tutto sommato, con un certo approccio di lettura, è un buon romanzo d'evasione, e anche adatto a questo periodo prenatalizio. 

 

DELLA STESSA AUTRICE:

Due cuori in affitto 

Appuntamento in terrazzo (novella)

La verità è che non ti odio abbastanza 

Prima regola: non innamorarsi

Una Cenerentola a Manhattan 

Stronze si nasce

Bugiarde si diventa 

Matrimonio di convenienza

Non è un paese per single 

giovedì 17 novembre 2022

Harry Potter e i doni della morte

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo "Harry Potter e i doni della morte", scritto da J. K. Rowling ed edito da Salani.

Trattasi del settimo volume della celeberrima saga di Harry Potter. Dopo il triste finale del precedente volume, che aveva sconvolto il lettore con la tragica morte del preside Albus Silente, in questo libro troviamo Harry che, assieme a Ron ed Hermione, è più determinato che mai a non frequentare il settimo e ultimo anno alla scuola di magia per proseguire la ricerca degli "Horcrux", così come ha promesso a Silente, con lo scopo di annientare definitivamente Voldermort. 

Dopo essere stato condotto nella Tana dell'Ordine della Fenice attraverso un rocambolesco viaggio, durante il matrimonio del fratello di Ron, Harry dovrà fare i conti con un assalto improvviso dei Mangiamorte, ovvero i seguaci di Voldemort, diventando così un fuggiasco con Ron ed Hermione. 

Per prima cosa, i tre entreranno di soppiatto nel Ministero della Magia, già assoggettato a Voldermort, per recuperare l'Horcrux contenuto in un medaglione e poi proseguiranno con la ricerca dei rimanenti, come la Coppa di Tassorosso e il Diadema di Corvonero, fino ad arrivare al perfido serpente Nagini, non senza difficoltà, le quali metteranno più volte a rischio la loro vita.

Inoltre, durante le loro indagini, Harry e gli altri verranno a conoscenza dei cosiddetti "Doni della morte", ovvero una bacchetta di Sambuco molto potente, una pietra capace di far risorgere i morti e un mantello in grado di rendere invisibile chi lo indossa, quest'ultimo già in possesso di Harry. Il nostro protagonista, tramite quella speciale connessione che lo lega al suo nemico più grande, comprenderà come Voldemort sia alla ricerca della bacchetta, la quale potrebbe donargli dei poteri ancor più potenti.

Nel frattempo nella scuola di Hogwarts, il nuovo preside Severus Piton collaborerà con il nuovo regime e chi si opporrà, come Neville, Luna Lovegood e gli altri membri di quello che era stato "L'esercito di Silente", pagherà con tremende punizioni.

Harry però è determinato a sconfiggere il male e a riportare la serenità in tutto il mondo magico, anche se non tutto andrà come previsto, le difficoltà saranno parecchie e diverse saranno le vite che andranno perdute per sempre...

Come sa chi segue il mio blog, non sono amante del genere fantasy ma, data la celebrità della saga, ho voluto affrontare la lettura di un volume all'anno e, ora che sono giunta alla fine, posso ritenermi soddisfatta della mia scelta di voler comunque leggere una storia diversa dai generi che più prediligo.

Questo settimo volume è quello che ho preferito di più: mi è piaciuto molto il ritmo della narrazione, le numerose avventure affrontate dai protagonisti e i colpi di scena finali. Ho apprezzato anche lo spazio dato alla figura di Silente, del quale il lettore ha potuto comprenderne meglio la psicologia ma anche le sue debolezze, le quali gli hanno conferito una patina di umanità non indifferente, così come la complessa psicologia di Severus Piton, a mio parere uno dei personaggi più riusciti dell'intera saga. 

Considerando l'intera saga, invece, ciò che mi ha colpito di più è stata la capacità dell'autrice di costruire un mondo diverso dal nostro ma caratterizzato da una struttura talmente precisa e narrata in un modo così naturale, da farlo sembrare quasi reale. 

Per questo motivo, credo che leggerò anche il testo teatrale uscito qualche anno fa che si concentra sul futuro di Harry e della sua famiglia che, sono certa, saprà riprorre le atmosfere magiche dei sette libri della saga.

Per curiosità vi lascio la mia classifica dei sette libri in ordine di preferenza: se vi va, mi farebbe piacere conoscere anche la vostra!

 

1. Harry Potter e i doni della morte

2. Harry Potter e il principe mezzosangue

3. Harry Potter e il calice di fuoco

4. Harry Potter e la pietra filosofale

5. Harry Potter e il prigioniero di Azkaban

6. Harry Potter e la camera dei segreti

7. Harry Potter e l'ordine della fenice

 

DELLA STESSA AUTRICE:

Harry Potter e la pietra filosofale

Harry Potter e la camera dei segreti 

Harry Potter e il prigionero di Azkaban

Harry Potter e il calice di fuoco 

Harry Potter e l'ordine della fenice

Harry Potter e il principe mezzosangue 

giovedì 3 novembre 2022

La ragazza del collegio

Cari lettori, oggi vi parlerò del romanzo "La ragazza del collegio", scritto da Alessia Gazzola ed edito da Longanesi. Trattasi dell'ultimo volume della serie dedicata ad Alice Allevi e Claudio Conforti... CC per gli affezionati della serie!

Al principio del romanzo ritroviamo a Roma Alice e Claudio, ormai ufficialmente una coppia, dopo il periodo trascorso negli Stati Uniti. Claudio aspira a prendere il posto della Wally in istituto, diventando così il nuovo "Supremo", mentre Alice continua il suo dottorato e la collaborazione con la Procura.

Non ci vorrà molto tempo che un nuovo caso sconvolgerà la tranquilla quotidianità di Alice, riportando alla luce la sua tendenza alle investigazioni "non autorizzate" che, ancora una volta, metteranno a rischio più del necessario la sua incolumità.  

Francesca, una giovane collegiale, verrà trovata morta per strada e non ci vorrà molto tempo per comprendere che è stata investita. Ma da chi è un mistero.

Poco tempo dopo, un bambino verrà trovato tra le strade di Roma. Il piccolo pare non conoscere l'italiano e, in più, presenta evidenti problemi di linguaggio. Chi è e dove sono i suoi genitori? Dalle sue condizioni non sembrerebbe essere stato abbandonato...

Questi due eventi, apparentemente distaccati tra loro, presenteranno un filo conduttore, che la nostra protagonista, grazie anche alla sua abilità di saper osservare tutto quanto viene pubblicato sui social, riuscirà progressivamente a portare alla luce. Ancora una volta, si troverà a collaborare con il vicequestore Calligaris, ora affiancato da una nuova collega, che non si mostrerà molto propensa a comprendere Alice nell'equipe investigativa. 

Tra la sorella di Francesca che pare nascondere un segreto, l'amica Isabella dal comportamento ambiguo, un ragazzo musicista innamorato (e non ricambiato) della vittima e, soprattutto, quel bambino così dolce privo d'indentità del quale, si scoprirà poi, la babysitter è scomparsa, Alice avrà molto su cui indagare, e forse proprio questo gran daffare l'aiuterà a non pensare a un dispiacere che grava sul suo animo, quello della mancata maternità...

E' sempre piacevole leggere le avventure di Alice e Claudio: sono romanzi leggeri, dalla trama gialla che suscita curiosità ma che non provoca particolari sussulti emotivi, adatti quindi per trascorrere dei momenti di relax, grazie anche allo stile semplice e scorrevole e a due protagonisti che ormai si conoscono da anni. 

In questi libri il lettore ha potuto assistere alla crescita del personaggio di Alice che, pur non snaturandosi, è gradualmente maturato e, personalmente, ho molto apprezzato questa evoluzione, che ha reso più tridimensionale il personaggio. I suoi battibecchi con Claudio sono sempre molto spassosi, anche se mi sarebbe piaciuto che la loro relazione fosse fatta di più parole sincere e meno silenzi, soprattutto riguardo al tema della maternità. Ma forse l'autrice ha intenzione di scrivere altri libri, attraverso i quali anche il loro rapporto subirà un'ulteriore crescita, chissà... di certo vi consiglio questo romanzo e, in generale, tutta la serie, soprattutto se avete voglia di rilassarvi con delle storie che, all'amore, mescolano sempre il giallo e il mistero. 


DELLA STESSA AUTRICE:

L'allieva

Non è la fine del mondo 

Un segreto non è per sempre

Le ossa della principessa 

Una lunga estate crudele

Un po' di follia in primavera 

Arabesque

Il ladro gentiluomo 

Un tè a Chaverton House