lunedì 27 novembre 2017

Piccole vite infelici

Cari lettori, iniziamo la settimana con la segnalazione di un romanzo (Piccole vite infelici) scritto da un autore emergente, Stefano Labbia. Ecco a voi tutte le informazioni per saperne di più:

TRAMA

Giorni nostri. Quattro personaggi in cerca di pace nella quotidianità caotica del mondo (a)sociale del nuovo millennio. Quattro persone si incontrano, si sfiorano, collaborano, vivono, si amano. Poi si perdono di vista, perdono opportunità, occasioni, fanno scelte (talvolta opinabili), si maledicono. Come se niente fosse. Come se tutto ciò che hanno condiviso nel passato recente non avesse alcun valore. Ne emotivamente, nè lavorativamente. Piccole vite infelici parla delle esistenze di Melina, Marco Marcello, Caio Sano e Maya in una Capitale d'Italia glaciale, non per il freddo ma per la nuda e gelida umanità che la anima. Una Roma multiculturale nel 2015 che fa da sfondo alle vicende dei protagonisti bramosi di essere finalmente valorizzati dall'altro e maledettamente insicuri e complessati nei loro confronti al contempo. Una città, Roma, che sa amarli per poi nascondersi tra le pieghe della sua imponente fragilità, raggomitolandosi su sé stessa per giocare al gatto con il topo con i suoi cittadini tutti. Che l'abitano, la visitano, la colorano. E poi la violentano brutalmente senza alcuna pietà.

Romanzo incentrato sulla vita - lavorativa e sentimentale - di alcuni giovani cineasti / sceneggiatori: Caio, Marco, Maya, Melina ed i loro amici / collaboratori. Le strambe e fallimentari vicissitudini legate ai progetti cinematografici che i quattro hanno in comune (che sin dall'inizio si presentano ostici) si intrecciano con le passioni, gli odi, le gelosie e le invidie che attraversano i loro microcosmi. I destini dei protagonisti, quasi presi da un vortice auto-distruttivo, si scontrano per poi dividersi e avere risvolti diversi: dal successo di Marco Marcello, che riesce a sfruttare l'esperienza fatta per trovare fortuna a Londra come autore e sceneggiatore, a quella di Caio Sano, che diventa un senzatetto, logorato dentro da un'ambizione che, a causa di forze maggiori, non è riuscita a trovare sfogo. Lo scritto condensa un’umanità variegata tesa da passioni e scontri, sogni che vanno a infrangersi contro il muro della realtà, un disincanto e una rabbia diffusa per l’incompatibilità di molte componenti della società. Romanzo avvincente, intricato, forte, che narra, in punta di penna, il mondo dei trentenni di oggi, quella landa oscura in cui è facilissimo smarrire la strada e in cui gli attimi di felicità affogano in oceani di malinconia.
 

Stefano Labbia è un giovane autore italo brasiliano classe 1984, nato nella Capitale d’Italia. Ha scritto e pubblicato, nel 2016, “Gli orari del Cuore” per Leonida Edizioni, raccolta poetica che racchiude alcune liriche composte tra l’adolescenza e la maturità. Nel 2017 è tornato in libreria con “I Giardini Incantati” (Talos Edizioni).
Questo è il suo primo romanzo.

8 commenti:

  1. Ciao! Questo romanzo sembra particolare! Non ne avevo mai sentito parlare :-)

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  2. Dalla sinossi mi par di capire che i personaggi sono complessi, e così pure le dinamiche che si vengono a creare!,
    Interessante :-)

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  3. Ma sai che non avevo ma sentito parlare nè di questo romanzo né dell'autore...
    Dalla trama mi sembra molto particolare... mi incuriosisce molto il modo in cui si intersecano le vite di questi quattro ragazzi!
    Un abbraccio e buona settimana!

    Nuovo post sul mio blog!
    Ti aspetto da me se ti va!
    http://lamammadisophia2016.blogspot.com

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    1. Ciao Benedetta, in effetti i romanzi improntati sulle relazioni incurioiscono sempre molto!
      Ricambio l'abbraccio e buona settimana anche a te :-)

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  4. Romanzo complesso e tematica originale. Buona giornata.
    sinforosa

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