giovedì 8 giugno 2023

L'arminuta

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo "L'Arminuta", scritto da Donatella di Pietrantonio ed edito da Einaudi.

Protagonista del romanzo è una ragazzina, il cui nome non viene mai svelato dato che viene nominata da tutti come "l'Arminuta", ovvero "la Ritornata" in dialetto abruzzese.

La giovane infatti, da un giorno all'altro, scoprirà che quelli che ha sempre creduto essere i suoi genitori in realtà non lo sono e, per un motivo a lei sconosciuto, verrà riportata alla sua vera famiglia: da qui l'utilizzo di quel soprannome che l'accompagnerà dalla prima all'ultima pagina del libro.

Ciò comporterà un radicale cambiamento di vita: la ragazzina, infatti, passerà dal condurre una vita cittadina particolarmente agiata come figlia unica, a vivere un'esistenza in un'umile casa di campagna, trovandosi all'improvviso con cinque fratelli che la sera, a cena, si contendono il cibo.

In quel nuovo ambiente la giovane faticherà a concepire quell'uomo e quella donna così rudi e freddi come i suoi genitori e anche la relazione con i fratelli non sarà affatto semplice, sebbene costruirà gradualmente un rapporto speciale con la sorellina Adriana e il fratellino più piccolo. Inoltre, anche con uno dei fratelli più grandi, Vincenzo, nascerà un complesso, e a tratti ambiguo, legame.

Man mano che proseguirà la storia, "l'Arminuta" non perderà mai la speranza di poter ritornare nella sua vecchia casa vicino al mare e, soprattutto, di comprendere per quale motivo quelli che credeva essere i suoi genitori non la vogliono più. Solo alla fine, assieme al lettore, potrà afferrare quella verità che in realtà tutti conoscono da tempo...

Era da anni che ero incuriosita da questo romanzo e finalmente sono riuscita a dedicarmici: a lettura ultimata posso confermare che le mie aspettative non sono state disattese. Ho trovato la storia molto coinvolgente e capace di tenere desta la curiosità del lettore che, come la protagonista, fino alla fine non smette di domandarsi quale motivo stia dietro alle scelte di quelle persone. Lo stile dell'autrice è semplice e diretto, quasi scarno e asciutto, con l'inserimento di dialoghi in dialetto nelle parti ambientate all'interno della vera famiglia della ragazzina e ciò delinea meglio la differenza del contesto socio culturale tra il vecchio e il nuovo ambiente in cui si troverà immersa la protagonista.

L'interesse per questa lettura mi ha portato, nello scorso weekend, a voler recuperare la visione del film, uscito un paio di anni fa, e devo ammettere che anche la versione cinematografica ha mantenuto la stessa qualità del romanzo. In entrambi ho particolarmente amato la figura della sorellina Adriana, un personaggio forte e ben caratterizzato.

Un libro, quindi, che mi sento di consigliare a chi abbia voglia di leggere una storia di famiglia non convenzionale e capace di suscitare diversi spunti di riflessione su una tematica davvero molto importante: quella della maternità.

4 commenti:

  1. lo ascoltai (letto da Jasmine Trinca) tempo fa, mi piacque, più del seguito.
    Devo recuperare il film, visto che ne vale la pena!
    ciao ariel :))

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    1. Ciao Angela, ho segnato il titolo del seguito nella mia infinita wish list, anche se al momento preferisco dedicarmi ad altre letture... il film è veramente bello e te lo consiglio ;-)

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  2. Un romanzo che mi è piaciuto molto, anche se mi ha fatto arrabbiare. Vedere una povera ragazzina trattata come un pacco a seconda dei voleri degli adulti, abusata psicologicamente (perchè quello che subisce SONO vere e proprie violenze piscologiche!, i suoi sforzi per adattarsi a un contesto di privazioni a cui non è abituata, i rifiuti che subisce quando cerca di avere spiegazioni su quanto le è accaduto e le sta accadendo....io sono molto sensibile alle sofferenze di bambini e ragazzini quindi questa lettura per molti aspetti per me è stata un po' troppo. Ti consiglio anche il film, fatto molto bene.

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    1. Ciao Tiziana, capisco quello che intendi e concordo con ogni tua parola! Come ho scritto al termine della recensione, ho avuto modo di vedere il film e anche a me è piaciuto il modo attraverso il quale questa storia è stata resa anche dal punto di vista cinematografico

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