Cari lettori, oggi ritorna la mia rubrica mensile sui fiori e le curiosità/leggende a essi collegate. Questo mese vi parlerò di un fiore dal nome particolarissimo, e anche piuttosto complesso da pronunciare, il ceratostigma.
Questo fiore proviene dalla Cina e dall'Asia centrale e appartiene alla famiglia delle Plumbaginaceae. E' stato descritto per la prima volta nel 1830, dal botanico tedesco-russo Alexander Von Bunge, che portò in Europa il primo esemplare facendolo diventare uno dei fiori più diffusi nell'ottocento. Il nome Ceratostigma deriva dal greco e vuol dire "con stigma cornuto", in riferimento alla parte finale del suo pistillo.
E' un fiore molto resistente al freddo (può resistere fino a 15 gradi sotto lo zero!) anche se preferisce le esposizioni soleggiate, è perenne ed è caratterizzato dal suo caratteristico colore blu. Cresce su qualsiasi tipo di terreni, anche in quelli rocciosi, purchè non siano presenti dei ristagni d'acqua.
E' un fiore molto utilizzato nelle bordure, ma anche nei vasi da giardino. Le sue foglie possono colorarsi di un bel rosso vino. Generalmente, fiorisce a metà estate e fino in autunno inoltrato si possono ammirare i suoi bei fiori. In inverno la pianta va a riposo, per poi ritornare durante il periodo caldo.
Purtroppo, girovagando in rete, non ho trovato leggende collegate a questo fiore non molto conosciuto, però ho notato una curiosità: la sua essenza viene utilizzata per produrre uno dei fiori di Bach, rimedi naturali utili per vari malesseri. Esso, in particolare, dovrebbe essere utile alle persone che soffrono di una spiccata indecisione.
Fonti:
Immagine tratta da http://www.vivaimarche.it/prodotto/ceratostigma-willmottianum/
Non avendo il pollice verde, conosco pochissime piante. Questa è una di quelle, ma dalla foto che hai postato sembra bella :)
RispondiEliminaCiao Gresi, in effetti non è molto conociuta anche se, in compenso, è molto bella :-)
EliminaCiao! Bellissima pianta! è così difficile trovare qualcosa che "colori" il mese di Novembre... :-)
RispondiEliminaVero, purtroppo...
EliminaSe ti manca un riferimento letterario, io ne ho trovato uno.
RispondiEliminaSe prendo il fior di Cerato
e ci faccio il bucato
stinge poi con gran rimpianto
l’immacolato manto.
No! Io in quel blu ci salto
dentro, sogno volo cado
ma alle sue corna afferrato
resto su, nel blu.
(Anonimo bergamasco - sec. XXI)
Ciao Virginia, benvenuta nel mio blog e grazie per il tuo contributo... non conoscevo la composizione! :-)
Elimina