Cari lettori, oggi vi voglio segnalare il romanzo "Angelion", dello scrittore emergente Matteo Balzaretti. Leggiamo insieme la trama e qualche informazione in più per conoscere meglio l'autore e la sua opera:
TRAMA
Un'antica profezia narra dell'arrivo di dieci mostri invincibili che, a
distanza di anni l'uno dall'altro, porteranno morte e distruzione in
tutto il mondo al loro passaggio. L'unico modo per sconfiggerle è
cercare gli Angelion, creature che racchiudono in loro la chiave per
liberare il mondo da quel flagello.
Joy, giovane cacciatore di mostri, riceve l'incarico di scortare Ginevra, l'ultimo Angelion, verso il tempio di Rosea. Durante il loro viaggio, colmo di avventure, pericoli, nuovi compagni e scoperte, la brama di denaro di Joy maturerà in una ricerca di risposte.
Che cos'è davvero un Angelion?
E cosa si cela veramente dietro il secolare potere della Società delle Dieci Colonne, che ha da sempre il merito di aver liberato il mondo da quei temibili mostri?
Joy, giovane cacciatore di mostri, riceve l'incarico di scortare Ginevra, l'ultimo Angelion, verso il tempio di Rosea. Durante il loro viaggio, colmo di avventure, pericoli, nuovi compagni e scoperte, la brama di denaro di Joy maturerà in una ricerca di risposte.
Che cos'è davvero un Angelion?
E cosa si cela veramente dietro il secolare potere della Società delle Dieci Colonne, che ha da sempre il merito di aver liberato il mondo da quei temibili mostri?
Estratti:
JOY
Alzò leggermente il cappello di paglia e socchiuse gli occhi per vedere meglio: si
trattava di un ragazzo piuttosto alto. Aveva lunghi capelli color biondo
cenere, legati a formare una coda che cadeva sulla spalla sinistra.
Indossava una giacchetta di cuoio e teneva nella mano destra una sacca.
Dietro la sua schiena sporgeva un lungo fucile di grosso calibro, che
scintillava al sole.
Jones lasciò cadere il rastrello a terra, incurante del
fastidioso fracasso che ne seguì, tanto che alcune malcapitate galline
corsero impaurite a rifugiarsi nei cespugli. Con passo lento e
zoppicante andò incontro al visitatore.
“Buongiorno, ragazzo” lo salutò, mentre cercava di sbloccare la
serratura arrugginita del cancelletto.
“Buona giornata a lei” ricambiò il ragazzo con un sorriso. “Il
signor Jones, giusto?”
“Esatto. E tu devi essere il cacciatore che ho fatto chiamare.”
Dopo essere entrato, il ragazzo chiuse il cancelletto e porse il
braccio sinistro al vecchio affinché potesse sorreggersi.
“Il mio nome è Joy, sono un cacciatore di mostri.”
GISMUN
I ragazzi riposavano sul ponte, aspettando che il sonno prendesse il sopravvento. Gismun, seduto tra
pozze d’acqua e reti aggrovigliate, stava mostrando a Liman e Pesca un
piccolo ritratto a inchiostro che lo raffigurava assieme al suo
squadrone quando, otto anni prima, era in servizio come soldato presso
l’esercito di Feriseria.
“Chi è quel signore coi baffi simili ai tuoi?” domandò Pesca
interessata: nel ritratto, tra i disciplinati soldati in posa militare,
spiccava un energumeno alto almeno due metri, che sembrava la copia
esatta di Gismun.
“Si chiama Temaco” spiegò l’uomo, sorridendo imbarazzato. “Era
il nostro comandante. Un uomo degno di grande stima e rispetto.”
“Lo vedo! Ti sei fatto capelli e baffi uguali a lui!”
“Ovviamente! È stato sempre un modello per me ed è mia
intenzione emularlo in tutto e per tutto!”
Pesca scoppiò a ridere a crepapelle, così sguaiatamente da
piegarsi in due e rotolare sulle assi marce del ponte. Gismun divenne
rosso come un peperone e nascose frettolosamente in tasca il disegno.
“Ma allora” lo punzecchiò Pesca, con il respiro affannato per
quanto stava ridendo, “se il tuo comandante fosse stato una donna tu
cosa avresti fatto?”
Gismun abbassò gli occhi imbarazzato.
“Te lo dico io!” urlò Pesca a gran voce, agitando le gambe per
il tanto divertimento. “Avresti indossato sottana e parrucca!”
LIMAN
Lo conobbi dodici anni fa in una buia e triste sera d’inverno. A quei tempi avevo sette anni,”
iniziò a raccontare mentre camminavano. “Ero in cucina ad aiutare mia
madre quando sentii bussare alla porta. Andai ad aprire e lo vidi
accasciato sullo zerbino, in un lago di sangue. Preoccupata, lo portai
dentro per curarlo dalle ferite, sebbene mia madre fosse contraria: lo
sai, gli uomini-pianta a quei tempi erano visti ancor meno di buon
occhio di quanto lo siano ora. Così lo tenni nascosto a casa mia in
attesa che si riprendesse. Un giorno la gente del villaggio si schierò
davanti alla nostra porta con bastoni e fucili in mano. Mio padre si era
lasciato sfuggire che un essere disgustoso, come lo definisci tu, era
rintanato da noi e la gente iniziò a temere per la propria incolumità.
Io difesi Liman con tutte le mie forze e li convinsi a lasciarlo in
pace, a patto che lo tenessi sotto la mia stretta sorveglianza e che non
si allontanasse mai da me.”
“Non posso dare torto a quei poveretti,” commentò Joy. “Fossi
stato al loro posto, non avrei dormito la notte sapendo della presenza
di un mostro simile nelle vicinanze.”
LA FORESTA DI RESINA
La foresta di resina era attraversata da un lungo fiume che, nascendo dalla sorgente
di una piccola montagna a nord, sfociava nel mare della costa
meridionale tagliando letteralmente l’isola in due parti. Nei pressi del
corso d’acqua, proprio nel cuore della foresta, c’era un ponte che
serviva a raggiungere l’altra sponda con facilità. Una ragazza dai
capelli rossi stava bagnando i piedi nella fredda acqua illuminata dal
chiarore della luna, canticchiando allegramente una canzoncina per
bambini.
“Bicu! Dove ti sei cacciato?” domandò a un certo punto, guardandosi
intorno con agitazione.
Senza farsi troppo attendere, uno strano essere piombò sulla sua testa
come una pigna appena sganciata dallo stanco ramo.”
“Non posso dare torto a quei poveretti,” commentò Joy. “Fossi
stato al loro posto, non avrei dormito la notte sapendo della presenza
di un mostro simile nelle vicinanze.”
CITTA' D'ORO
Il tempo pareva non passare mai in quella landa desolata. Soltanto il sole, con il suo
lento cammino verso ovest, dava un flebile senso di movimento che però
non bastava ad alleviare la pesante sensazione di claustrofobia che
attanagliava i ragazzi. Claustrofobia, sì. Perché, sebbene fossero
all’aperto, tutti quanti avevano l’orribile sensazione che quel luogo
non avesse una fine.
“E pensare che, un tempo, qui era pieno di erba, monti, laghi e
quant’altro,” raccontò l’uomo, nella speranza di distrarli. “Dovete
sapere che al centro di questo deserto sorge una città davvero
incantevole. Mura possenti, edifici altissimi e strade sfavillanti.”
“Una città in un luogo del genere? Chi è lo stupido che ha il coraggio
di viverci?” domandò Joy.
“Questa città ha una grande particolarità: non è mai stata attaccata dal
Lumàcono. Difatti le mura, le case, i tetti, le colonne, e persino le
strade sono completamente d’oro. E il sole, riflettendo su di essa,
confonde e disorienta il Lumàcono che, come impazzito, non riesce ad
avvicinarsi”
“Incredibile!” esclamarono in coro i ragazzi.
“La desolazione di Akahri… è dovuta proprio a questa particolarità. Ogni
volta che il Lumàcono capita da queste parti, gira attorno alla città
come una falena attirata dalla luce di una candela. Vorrebbe entrarvi,
ma il riflesso lo confonde, e col tempo finisce per distruggere tutto
ciò che c’è attorno, lasciando intatto solo il centro abitato.”
“Certo che il Continente è davvero incredibile!” commentò Ginevra,
entusiasta.
“Gli uomini cercano di difendersi con ciò che hanno a disposizione,”
continuò R. “Quando si tratta di sopravvivere, danno il meglio di loro
stessi.”
L'AUTORE
Matteo Jacopo Balzaretti
Anni: 30Città: Torino
Matteo Jacopo Balzaretti, classe ‘87, è nato a Rivoli e vive a Torino. Diplomato presso il liceo classico V. Gioberti, si è successivamente laureato in cinema. Ha realizzato alcuni cortometraggi in qualità di regista e ha scritto il suo primo romanzo fantasy, Angelion, frutto della grande passione per la scrittura che coltiva fin da piccolo.
Sito del libro: http://www.angelion.it/
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/angelion.romanzo/
Casa editrice del romanzo: http://www.catnipedizioni.it/shop/angelion/
Alcuni link d'acquisto:
ciao sono una nuova follower! Complimenti per il blog, è stupendo! Se ti va ti aspetto da me come lettrice fissa, a presto!
RispondiEliminahttp://ioamoilibrieleserietv.blogspot.com/2017/07/www-wednesday.html
Ciao Benedetta, ho visto solo ora il tuo commento, perchè (non ne so il motivo) era finito tra gli spam! Grazie per esserti iscritta al mio blog, conosco e già seguo il tuo :-)
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