giovedì 22 dicembre 2022

I segreti del college

Cari lettori, oggi vi parlerò del romanzo "I segreti del college", scritto da Catherine Lowell ed edito da Garzanti.

Protagonista della storia è Samatha Whipple, ultima discendente delle celeberrime sorelle Bronte. Dopo la morte del padre, la giovane ventenne inizierà a frequentare il college a Oxford. Lì conoscerà il suo tutor, Orville, che non è un anziano professore come la ragazza aveva presupposto in un primo momento, ma un affascinante trentenne, che sin da subito le farà provare una forte attrazione.

La vita al college, però, non si rivelerà affatto semplice per Samantha, non solo a causa della sua discendenza, che susciterà curiosità (e non solo) tra gli studenti, ma anche per alcuni eventi misteriosi. Alla giovane, infatti, inizieranno a essere recapitate alcune copie dei più celebri romanzi delle sorelle Bronte, che un tempo appartenevano alla biblioteca personale del padre, andata bruciata nello stesso incendio in cui è morto l'uomo. Chi le ha salvate e quale messaggio vuole comunicare alla ragazza?

Quando, in seguito, Samantha verrà a sapere che, come eredità, il padre le ha donato solamente un misterioso segnalibro, la nostra protagonista capirà che questi le vuole indicare qualcosa, così come era solito fare quando era in vita... che il mistero sia legato alla leggendaria eredità delle sorelle Bronte, sulla quale molti studiosi si interrogano da anni?

Partendo da questa consapevolezza, con l'aiuto del suo tutor, Samantha dara il via a una sorta di "caccia al tesoro" che, oltre a comprendere cosa si cela dietro alla misteriosa eredità del padre, la porterà a svelare i più intimi segreti del genitore...

Dalle mie parole, potete comprendere come la storia sia molto particolare e originale ma, purtroppo, la mia valutazione non è positiva. Innanzitutto, sebbene le aspettative fossero molto alte, non sono riuscita a entrare in empatia con la protanista: di Samantha viene detto che, prima di Oxford, ha sempre studiato privatamente da sola con il padre e che per questo motivo ha problemi a relazionarsi con gli altri. Peccato, però, che non appena vede il suo tutor la sua timidezza scompaia all'improvviso e, da timida fanciulla, diventi una ragazzina addirittura arrogante e capricciosa. A questo punto penserete che il tutor, del quale viene detto essere un trentenne, la rimetti a posto... e invece, no, sopporta il suo pessimo carattere e si avvicinerà a lei pur sapendo che le regole del college vietano relazioni tra professori e studenti, mettendo quindi a rischio la sua stessa carriera.

Altri due personaggi che non ho apprezzato sono stati i genitori di Samantha: la ragazza aveva uno stretto rapporto con il padre, e più volte ne lamenta il dolore per la sua morte, ma trovo che il loro rapporto sia un po' disfunzionale, dato che quando era in vita l'uomo ha tenuto la figlia segregata in casa a studiare con lui, senza mai farla interagire con i coetanei. La madre, invece, che da anni era separata con il padre, vive a Parigi e il suo rapporto con la figlia è pressocchè inesistente. La donna infatti è fredda e, a parte rari casi, tratta la figlia come una comune conoscente e la cosa è reciproca. Il motivo di questo atteggimento non viene chiarito nella storia.

Dal punto di vista stilistico, invece, alla narrazione vera e propria vengono alternati dissertazioni di letteratura (soprattutto tra Samantha e Orville) e parti dal taglio quasi saggistico in cui vengono spiegate alcune curiosità legate alle sorelle Bronte: dall'ambiguo rapporto tra Emily e il fratello alla rivalità artistica tra Charlotte e Anne. Queste ultime le ho trovate molto interessanti, tanto che mi hanno spinto a volerne sapere di più. I vari filoni, però, non li ho trovati molto almagamati, la prosa è spesso lenta e per questo un po' pesante.

Nel complesso, quindi, a parte gli aneddoti legate alle sorelle Bronte, il romanzo a mio parere si è rivelato una grossa delusione e per questo sono restia nel consigliarvelo.


E con questo post ho concluso le recensioni del 2022: tra Natale e Capodanno pubblicherò gli articoli che riepilogano le mie letture dell'anno e quelle che ho preferito di più. A seguire non mancheranno gli speciali dedicati ai "Buoni propositi letterari". Ne approfitto perciò per augurarvi uno splendido Natale: a risentirci dopo S. Stefano!

 

2 commenti:

  1. Buon Natale anche se in ritardo! Mi dispiace tantissimo che il libro si sia rivelato una delusione perché le premesse erano buone. Personalmente penso che per ora mi dedicherò ad altri titoli ❤️

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    1. Eh sì, questo romanzo è stato proprio una delusione e non mi sento proprio di consigliartelo :-(

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