giovedì 12 marzo 2020

Marzo: Amor sacro e amor profano di Tiziano

Cari lettori, ritorna oggi la mia rubrica mensile dedicata all'arte: questa volta ho deciso di parlarvi del dipinto "Amor sacro e amor profano" di Tiziano, dipinto nel 1515 e ora conservato nella Galleria Borghese di Roma.


L'opera fu dipinta da Tiziano per il matrimonio fra il nobile veneziano Nicolò Aurelio e Laura Bagarotto. Dato l'evento nuziale, l'artista decise di parlare d'amore, rifacendosi ad alcune teorie del pensiero filosofico legato al neoplatonismo.

L'opera fu oggetto di numerose interpretazioni, tra le quali spicca quella del critico Panofky, che identificherebbe le due donne come le due Veneri: quella vestita e coronata di mirto sarebbe la Venere terrena; quella di destra, nuda con in mano un braciere, invece, rappresenterebbe la Venere celeste. Entrambe simboleggerebbero un amore positivo, mentre i rilievi sul sarcofago indicherebbero, al contrario, esempi di amore negativo (il cavallo, per esempio, rappresenta le passioni non domate). Cupido, invece, che nel dipinto è ritratto nell'atto di mescolare l'acqua della fontana, sarebbe il simbolo di una mediazione tra i due tipi di amore positivo. Quindi, secondo il critico, l'intera opera andrebbe letta come una lezione figurata sull'amore, una specie di galateo amoroso affinchè i due sposi possano vivere il loro amore come un modo per affinare la loro virtù.

Fa da sfondo un paesaggio bucolico: sulla sinistra si può ammirare una città all'alba, mentre a destra un villaggio al tramonto. Si pensa che l'artista si sia ispirato ai paesaggi veneti, in particolare alle zone di Vittorio Veneto. L'inserimento dello sfondo paesaggistico si rifà alla tradizione del pittore Giorgione (del quale il mese scorso avevamo visto "La Tempesta"), mentre è da notare come la fisionomia delle due Veneri si possa ritrovare in altre opere dello stesso artista.

Ammetto di essere stata a Roma un paio di volte, ma di non aver mai visitato la Galleria Borghese: voi, al contrario, avete avuto occasione di ammirare dal vivo questo dipinto? Appuntamento al prossimo mese con questa rubrica!

12 commenti:

  1. Anch'io sono stata a Roma diverse volte (credo almeno sette), ma non ho mai visitato questa galleria.
    Se dovessi tornarci me ne ricorderò. Promesso.

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    1. Cercherò di ricordarmelo anch'io se avrò l'occasione di ritornarci ;-)

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  2. Non amo molto l'arte, ma è sempre bello ed interessante avere informazioni al riguardo 😊😊

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  3. eh no, neppure io ho visitato la galleria borghese.
    l'arte è un toccasana sempre, ma ancor più in periodi cupi come questi...!
    leggere e trovare post interessanti (e istruttivi) che ci aiutano a pensare al bello, non può che farci bene ;-)

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    1. Concordo con te, Angela: in questo periodo, più che mai, abbiamo bisogno di cose belle!

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  4. Questo lo conosco! Mi piace molto il modo di dipingere di Tiziano e in generale la pittura del periodo :)

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    1. Ciao Francy, anche a me piace questo modo di dipingere, soprattutto per quanto riguarda l'unione del mito e dell'allegoria con quei bellissimi paesaggi che fanno da sfondo :-)

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  5. che bello adoro tiziano, un pittore veneto come me!
    bella anche questa proposta d arte, cara ariel
    buon marzo...
    daniela

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    1. Grazie, Daniela, anche a me piace come dipinto e, soprattutto, mi interessa sempre indagare i significati nascosti delle opere d'arte :-)

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  6. Ciao!
    Anche se preferisco correnti artistiche diverse, è un quadro veramente bellissimo!

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    1. Ciao Alisya, anche a me piace, nonostante (come te) la mia corrente preferita sia l'impressionismo ;-)

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