venerdì 19 febbraio 2016

Febbraio: La nuvola di smog & La formica argentina

Ho deciso di dedicare questo mese a Italo Calvino, un autore che ha sempre riscontrato la mia più grande ammirazione. 
Data anche l'attualità dell'argomento, ho deciso di leggere e recensire "La nuvola di smog": questo breve romanzo è stato pubblicato nel 1958 e fa parte del filone dei romanzi nei quali Calvino analizza con realismo la realtà che lo circonda, con lo scopo di denuciare vizi e difetti dell'Italia del "boom economico".

Il protagonista di questa storia è un uomo che non viene identificato e che a un certo punto della sua vita si trasferisce in una ancor meno identificata città industriale, con lo scopo di lavorare come redattore per la rivista "La Purificazione". Ed è proprio in questo nuovo ambiente che il nostro personaggio comincia a fare i conti con una gigantesca nuvola di smog che troneggia in cielo, ma anche con la polvere che si insinua ovunque (anche tra le zampe di un gatto) e con una sporcizia sempre più dilagante in ogni luogo. Egli osserva e analizza tutto quello che lo circonda con oggettività e con chiarezza, senza filtri o idealizzazioni e non si cura di nascondere tutto il suo disagio da intellettuale di fronte a una situazione che rappresenta simbolicamente anche un degrado morale, e non solo ambientale. 

Diverso è invece l'atteggiamento degli altri personaggi con i quali l'uomo si trova a dover interagire nel corso della storia: il suo capo Cordè, per esempio, mostra un atteggiamento ambiguo, perchè da una parte sembra voler combattere l'inquinamento (non a caso il titolo della sua rivista porta in questa direzione), dall'altra invece si pone come rappresentante di un gruppo di industriali, ovvero dalla parte di coloro che l'inquinamento lo provocano con le loro fabbriche; il collega Avandero d'altra parte concepisce lo smog come il pretesto per poter fuggire dalla città il finesettimana e poter trascorrere così dei periodi di relax in montagna. In più egli non perde occasione per tenere sempre pulita dalla polvere la propria scrivania ai danni di quella del nostro protagonista, che viene invasa dai suoi documenti. 
Altri personaggi di spicco sono la signora Margariti, padrona di casa del protagonista, che cerca di costruire uno spazio non ancora invaso dalla polvere e dalla sporcizia pulendo continuamente le stanze non affittate, ma lasciando insudiciare quelle in cui vive, come se non potesse scindere la vita con l'invasione della polvere; c'è poi Claudia, la fidanzata del nostro personaggio, la quale vive in un mondo tutto suo e l'inquinamento proprio non lo vede: il suo fidanzato ne è consapevole, e accetta questo suo atteggiamento come per preservarla dalla dura realtà tanto che, quando in un momento di intimità si spoglia, egli prova l'istinto irrefrenabile di accarezzarle il seno non per amore ma per levarle qualche minuscolo granello di polvere che potrebbe contaminarla. 
Infine, altro personaggi emblematico è Omar Basaluzzi, un sindacalista che usa il problema dello smog solo come incentivo per promulgare la lotta di classe.

L'unico che quindi concepisce la realtà per quello che appare è solo il nostro protagonista, che all'inizio la subisce, ma poi, per cercare di sopravvivere, va alla ricerca dei panni bianchi e puliti stesi dalle lavandaie in campagna per poter fissare nella sua mente immagini totalmente opposte di quelle che vede in città.

Come tutti i romanzi di Calvino, non posso che esprimere un giudizio positivo: le sue storie, all'apparenza semplici sia per quanto riguarda la trama sia per l'aspetto stilistico, offrono sempre molti spunti di riflessione e ci fanno comprendere come la realtà dei fatti nasconda sempre dei risvolti più nascosti (in questo caso, come l'inquinamento rappresenti non solo una degenarazione ambientale, ma anche morale ed etica dell'umanità). 

Affine a questa storia è "La formica argentina", un racconto più breve che è stato inserito nella stessa edizione. Qui il nemico non è lo smog, ma proviene direttamente dalla natura: i due protagonisti si ritrovano infatti la casa (situata nella riviera di Ponente) invasa da milioni di formiche, senza poter fare qualcosa per contrastarle. Anche in questo caso i personaggi che incontreranno adotteranno un modo tutto loro per sconfiggerle (i vicini Reginaudo con gli insetticidi; l'inventore capitano Brauni con delle trappole molto complesse; il signor Baudino, capo dell'ente per la lotta contro la formica argentina con della melassa; la signora Mauro con l'indifferenza e il buio della casa)ma, alla fine, unico sollievo sarà quello di andare sulla spiaggia vicino al molo, luogo nel quale le formiche non ci sono. Ancora una volta l'autore sottolinea il disagio dell'uomo di fronte al mondo che lo circonda.

Cosa ne pensate voi invece di Calvino? Vi piacciono i suoi romanzi? Ne avete uno in particolare che vi ha entusiasmato? Se volete, scrivetelo pure nei commenti, nel frattempo vi do appuntamento al prossimo mese e al prossimo classico!

6 commenti:

  1. con calvino ho avuto sempre "un buon rapporto! ;)
    non ho letto chissà quanto di lui, solo "Il cavaliere inesistente", "Il barone rampante" e "I sentieri dei nidi di ragno" e ogni lettura mi lascia qualcosa

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    1. Ciao Angela, io ho letto "Il sentiero dei nidi di ragno", "Marcovaldo", "Il barone rampante"(ma vorrei rileggerlo perchè quella volta ero molto piccola), "L'Orlando Furioso..." e frammenti tratti da "Le città invisibili" e le "Lezioni americane". Trovo sia un autore molto versatile, capace di interpretare la realtà in molti modi diversi, coinvolgendo anche il lettore nella sua indagine

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  2. Calvino è tra i miei scrittori preferiti. "Se una notte d'inverno un viaggiatore" e "Le città invisibili" sono sicuramente quelli che ho amato di più. Li hai letti?

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    1. Ciao Monica, non ho letto "Se una notte d'inverno un viaggiatore", ma conosco la trama e mi incuriosisce molto. De "Le città invisibili" ho letto qualche passo per un esame universitario e ricordo che lo avevo studiato con piacere!

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  3. ciao ariel
    è il migliore dei neorealisti calvino..a me piaceva molto in marcovaldo e per l ultimo viene il corvo..fa riflettere..sempre...
    ciao e buona serata
    daniela

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    1. Bellissimo Marcovaldo... sembra una storia per bambini... ma non lo è! Ultimo viene il corvo non l'ho letto, ma immagino sia altrettanto interessante! Ciao Daniela, buona settimana :-)

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