mercoledì 24 aprile 2024

La morte a Venezia. Tristano. Tonio Kroger

Cari lettori, oggi vi parlerò di una raccolta di racconti di Thomas Mann, "La morte a Venezia. Tristano. Tonio Kroger", che ho letto nell'edizione di Oscar Mondadori.

Nel primo racconto, "La morte a Venezia", protagonista è lo scrittore tedesco Gustav von Aschenbach, che decide di recarsi per qualche giorno a Venezia. Nell'hotel in cui deciderà di soggiornare, nei pressi del lido, rimarrà subito colpito da un giovane polacco, in vacanza con la propria famiglia. La presenza di quel ragazzo susciterà in lui visioni di stampo classicista e mitologico, portandolo anche a provare una sofferenza che farà da parallelismo a quella della città di Venezia, nella quale all'improvviso si diffonderà una malattia.

In "Tristano", il lettore si ritroverà immerso in un sanatorio, nel quale soggiorna anche lo scrittore Spinell. Un giorno entrerà nella struttura anche una donna, moglie di un uomo d'affari, convalescente da una malattia alla trachea. Spinell, dall'anima sensibile e dallo spiccato senso estetico, rimarrà affascinato da quella donna e, soprattutto, svilupperà un profondo astio verso il marito, colpevole di non cogliere la bellezza interiore della sua consorte.

Nell'ultimo romanzo, "Tonio Kroger", centrale è proprio la figura di Tonio, un ragazzo che, nel corso della sua vita, comprenderà di essere diverso dalla sua famiglia, dedita agli affari, e che la sua profonda sensibilità tenderà a portarlo a dedicare tutta la sua vita all'arte. E' davvero possibile coniugare il talento artistico con le proprie origini borghesi? Sarà questa dicotomia che tormenterà il nostro protagonista negli anni della sua maturazione, personale e artistica, e più di una volta ciò sarà oggetto di discussioni con una sua amica artista.

Ho deciso di leggere questa raccolta di racconti in quanto il libro stazionava da anni nella mia libreria e più di una volta mi aveva incuriosita. Non sono solita leggere molti classici, ma ho apprezzato la lettura di questo libro sia per lo stile, caratterizzato da periodi molto lunghi e armoniosi, oltre che da diverse parti riflessive, sia per gli argomenti trattati che fanno da filo conduttore a tutti e tre i racconti, tra i quali spicca la figura dell'artista e la sua sensibilità, il suo opporsi al mondo borghese dominato solo dagli affari, il senso di maliconia e di malattia che scorre nelle vene degli animi troppo sensibili. Molto ricercati e raffinati anche i diversi riferimenti mitologici.

Una lettura, quindi, che consiglio soprattutto agli amanti dei classici ma anche a chi, come me, abbia voglia di cimentarsi con una lettura diversa dai propri generi preferiti, ma non per questo meno affascinante.

4 commenti:

  1. Ciao Ariel!
    Tonio Kröger lo lessi diversi anni fa, ricordo che desideravo leggerlo dai tempi delle medie perché mi restò impressa l' amicizia con Hans, così diverso da lui.

    Buona serata 🙂

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    1. Vero, sono due personaggi molto diversi, quasi agli antipodi! Buona giornata, Angela :-)

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  2. Ciao Ariel, io ho visto il film diretto da Visconti. Sia nel romanzo che nella trasposizione cinematografica ho trovato l'inquietudine e la crisi dell'uomo. Arte e amore convivono e si fronteggiano in un rapporto drammatico. Ottima scelta di lettura :)

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    1. Grazie Aquila, è stata una lettura molto diversa dalle mie solite ma davvero affascinante :-)

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