giovedì 19 ottobre 2023

Dove vola la polvere

Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo "Dove vola la polvere", scritto da Nguyen Phan Que Nai ed edito da Nord.

La vicenda si sviluppa su tre filoni narrativi: due ambientati dal 2016 in avanti e uno che si svolge alla fine degli anni '60, durante la guerra del Vietnam.

Nel passato, il lettore potrà conoscere Trang, una ragazza che, per aiutare i genitori travolti dai debiti, su consiglio di un'amica, decide di lasciare la casa di famiglia per raggiungere Sài Gòn, assieme alla sorella, e iniziare a lavorare all'Hollywood Bar. Quel posto, infatti, è frequentato da diversi militari americani che, giunti in Vietnam per combattere contro i Viet Cong, stazionano in quelle zone e amano rilassarsi e passare il loro tempo libero in quei locali dove, secondo quanto pensa Trang, si limitano a chiacchierare mentre mentre bevono con loro. Ma la realtà è molto diversa, e ben presto la giovane comprenderà che, per continuare a guadagnare, dovrà spingersi ben oltre...

Nel presente, invece, troviamo un uomo sulla quarantina, di origine amerasiatica, orfano e dalla vita difficile a causa delle sue origini miste, per le quali è sempre stato considerato "meno della polvere". Stanco della sua condizione, cercherà in tutti i modi di lasciare il suo paese, assieme alla moglie e ai due figli, ma un incontro inaspettato lo porterà ad abbandonare il suo proposito per mettersi alla ricerca della propria famiglia: riuscirà a scoprire chi sono davvero i suoi genitori?

Nello stesso tempo, un veterano di guerra americano, su consiglio della moglie e dei terapeuti che lo seguono dopo il suo rientro dal Vietnam, si convincerà a ritornare nel Paese in cui ha combattuto, i cui orrori della guerra lo hanno segnato per sempre. La moglie, però, è all'oscuro di tante vicende che lo hanno coinvolto e, soprattutto, ignora il grande amore provato per Kim, una giovane vietnamita che non ha mai dimenticato e alla quale sa di aver fatto molto male...

Attraverso la lettura delle vicende di queste tre persone, il lettore potrà gradualmente conoscere gli eventi delle loro esistenze le quali, accomunate dagli orrori della guerra e dalle sue atroci conseguenze, s'intrecceranno inesorabilmente in una spirale di passione e sofferenze. 

Dopo aver letto, lo scorso anno, il primo romanzo di quest'autrice "Quando le montagne cantano", ero rimasta incantata dal suo modo di narrare, oltre che dalla Storia e dalla cultura di un Paese tanto diverso dal nostro, così, quando ho scoperto che in Italia era uscito questo nuovo libro, ho deciso subito di leggerlo, senza nemmeno soffermarmi troppo a leggere la trama.

Ancora una volta, sono rimasta coinvolta dalle vicende narrate e dalle storie dei vari personaggi, che non sono così scontate come si potrebbe pensare in un primo momento e che più volte sorprendono il lettore, nel bene e nel male. Ho apprezzato tantissimo le forti tematiche che l'autrice mette in luce nella narrazione, come le conseguenze psicologiche della guerra, il disturbo post traumatico da stress e, più in generale, gli orrori e le atrocità dei conflitti, argomento purtroppo sempre molto attuale.

A differenza del libro precedente, però, non ho ritrovato quello stile poetico ed evocativo che aveva caratterizzato la sua prima storia, anzi, a tratti la narrazione mi è sembrata un po' appesantita da parti eccessivamente didascaliche e poco dialogate. Questo però non toglie nulla all'accuratezza usata dalla scrittrice nel delineare una vicenda nella quale alla fantasia si uniscono eventi storici, che ci permettono di comprendere meglio ciò che generalmente si studia, frettolosamente, sui libri di scuola e di accrescere così il nostro bagaglio culturale.

Un romanzo, quindi, che consiglio vivamente a chi abbia voglia di leggere una storia ambientata in un constesto e in una cultura molto distante dalla nostra, molto emozionante, e che faccia riflettere su tematiche che riguardano l'intera umanità.

 

DELLA STESSA AUTRICE:

Quando le montagne cantano

8 commenti:

  1. Mi incuriosisce molto questo titolo

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    1. E' meraviglioso, Susy, te lo consiglio vivamente, assieme all'altro romanzo della stessa scrittrice :-)

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  2. Ciao Ariel, non conosco Nguyen Phan Que Nai. Per colpa di Banana Yoshimoto e di un'altra scrittrice di cui ho scordato il nome, evito di leggere libri di autori orientali. Ma questa storia sembra comunque interessante.

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    1. E' davvero molto bella e, anche se non ho mai letto nulla della Yoshimoto, penso potrebbe piacerti tanto, Fra ;-)

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  3. Ricordo che anche l"altro romanzo era meritevole di attenzione, per cui prima o poi li inserisco nelle mie letture perché credo mi piacerebbero, e per l'aspetto psicologico e per i riferimenti alla guerra in Vietnam.
    Ciao Ariel (⁠◠⁠‿⁠◕⁠)

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    1. Il primo è un vero capolavoro, Angela, il secondo non lo eguaglia ma ci va comunque molto vicino ;-)

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  4. In questo presente così difficile intriso di dolore è importante non chiudere il cuore alla speranza. Nessuno può smettere di sperare in un futuro di pace. Leggerti è sempre un piacere :)

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    1. Grazie Aquila, condivido pienamente la tua riflessione...

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