Cari lettori, oggi vi parlerò del romanzo "Io resto qui", scritto da Marco Balzano ed edito da Einaudi.
Trina vive a Curon, nell'Alto Adige, un territorio italiano in cui si parla tedesco. La prima delle tre parti in cui è suddiviso il romanzo racconta la sua giovinezza e la sua passione per l'insegnamento, professione che però potrà esercitare solamente di nascosto e andando contro le leggi dell'epoca, dato l'avvento del regime fascista e l'italianizzazione forzata della regione.
Pagina dopo pagina, il lettore potrà assistere alla crescita di Trina, al suo matrimonio con Erich e alla nascita dei suoi due figli, Michael e Marica, fino a quando un evento del tutto inaspettato sconvolgerà per sempre la sua vita e quella della sua famiglia...
Nella seconda parte del libro, le vicende legate alla seconda guerra mondiale entreranno di prepotenza nella narrazione, imponendo a Trina e all'amato marito dei sacrifici e delle scelte che porteranno loro a vivere delle esperienze davvero terrificanti.
Nell'ultima parte, invece, sarà preponderante il tema della costruzione della diga di Curon, che costringerà gli abitanti del posto a lasciare le loro case per trasferirsi in una zona vicina. In questi ultimi capitoli preponderante è l'aspetto più cronachistico rispetto alla narrazione degli eventi privati della famiglia protagonista, ma l'autore è stato comunque molto abile nel delineare e descrivere i vari sentimenti provati dalla popolazione che, ingiustamente, sarà costretta a lasciare la propria abitazione e la propria terra.
Era da moltissimi anni che volevo leggere questo romanzo e sono stata contenta di aver finalmente trovato il momento per leggerlo. Ho apprezzato molto la storia di Trina e come lo scrittore sia riuscito a intrecciare le vicende private con quelle storiche. Ho trovato la seconda parte molto coinvolgente anche a livello di azione, tanto che fino alla fine sono rimasta coinvolta dalle vicende narrate. L'ultima parte, invece, pur trovandola molto interessante a livello storico, non mi ha coinvolta come le precedenti, in quanto avrei preferito un maggior approfondimento delle vicende di Trina e, soprattutto, la risoluzione di quel fatto sconvolgente che coinvolge la protagonista nella prima parte del libro e che, con mia grande delusione, non viene più affrontato.
Ciò non toglie, però, l'elevata qualità del romanzo, non solo a livello di contenuti, ma anche dal punto di vista stilistico, e per questo mi sento di consigliarlo non solo agli appassionati di romanzi storici, ma anche a chi abbia l'interesse e la curiosità di imparare o approfondire eventi legati alla nostra Storia che meritano di essere conosciuti e non di finire nell'oblio.
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