Cari lettori, la recensione di oggi è dedicata al romanzo "I segreti del Tamigi", scritto da Susanne Goga ed edito da Giunti.
La loro routine subirà uno scossone quando Sir Tristan Jellicoe affiderà a Tom un compito molto particolare: scrivere una guida della Londra magica e occulta. Per Tom, fiero razionalista, non sarà affatto semplice ma, grazie al sostegno e all'aiuto di Charlotte, inizierà a dar vita a questo progetto.
In quegli stessi giorni, però, durante le ricerche per il libro, Tom s'imbatterà in un fatto molto oscuro e pericoloso, che riguarda la morte misteriosa di una giovane di buona famiglia, Julia Danby. Questo evento incuriosirà anche la stessa Charlotte, la quale inizierà a indagare assieme al marito e con il sostegno della madre di Julia.
Ciò porterà i due a conoscere Alfie, un ragazzino che vive come un vagabondo lungo il Tamigi, il quale ha scoperto il corpo della ragazza. Tom e Charlotte si affezioneranno al ragazzino, tanto da ospitarlo a casa loro, nonostante l'eccessiva curiosità della loro vicina.
Nel corso delle loro indagini, verrà gradualmente alla luce l'esistenza di una setta legata ad antichi culti egizi che, nello stesso tempo, venera il Tamigi come un vero e proprio dio... ma come è possibile che nel periodo del trionfo della scienza possa accadere ciò? E chi ne fa parte? E davvero la morte di Julia, catalogata dalla polizia come suicidio, nasconde il coinvolgimento con questo gruppo?
Saranno questi gli interrogativi ai quali proveranno a rispondere Tom e Charlotte, anche a costo di mettere a repentaglio la loro incolumità...
E' stato molto piacevole leggere questo romanzo: nonostante qualche difetto, come la lentezza in alcuni passi e qualche colpo di scena che avevo comunque previsto, ho apprezzato molto l'argomento che l'autrice ha deciso di affrontare, ovvero quello della magia e dell'occultismo in un periodo, quello di fine Ottocento, che si è soliti associare solamente al progresso e allo sviluppo della scienza e del pensiero razionalista. Ciò ha permesso al lettore di comprendere come in quegli anni fossero diverse le concezioni che animavano le varie persone fino a spingerle, in certi casi, verso un pericoloso fanatismo. Trovo che questo argomento sia molto originale e che l'autrice abbia saputo esporlo in modo semplice ma, nello stesso tempo, curato, facendo così comprendere come l'esposizione sia il frutto di studio e aggiornamento, testimoniato alla fine dalla presenza della bibliografia consultata.
Ho apprezzato anche il modo delicato attraverso il quale la scrittrice ha affrontato il tema della maternità mancata, ponendolo al centro di una riflessione capace di slegarsi al contesto storico e sociale nel quale è ambientato il romanzo e affrontandolo così in un'ottica più universale. Mi è piaciuto il modo con cui ciò s'intreccia con le vicende narrative di Tom e Charlotte e come i due, alla fine, riescano a trovare un equilibrio che non è affatto scontato.
Un romanzo, quindi, che a mio parere merità la lettura, anche da parte di chi non ha ancora letto il libro precedente, in quanto capace di coinvolgere il lettore in una storia che permette di osservare Londra e il periodo di fine Ottocento in un'ottica diversa dal solito, velata da magia e misteri.
DELLA STESSA AUTRICE:
ho letto entrambi i romanzi che citi alla fine e soprattutto Riverview college mi aveva convinta; questo è in lista, mi pare sia comunque un libro apprezzabile e l'autrice è brava. Lo leggerò!
RispondiEliminaCiao Angela, penso che anche a te potrebbe piacerti... l'argomento affrontato è davvero particolare e per questo affascinante ;-)
EliminaCopertina ispira molto!,grazie per la recensione..
RispondiEliminaUn abbraccio
Vero, è molto intrigante! Ricambio l'abbraccio, Daniela :-)
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