Cari lettori, oggi ritorna il mio appuntamento mensile con la mia rubrica del 2020 dedicata all'arte. L'opera di cui ho deciso di parlarvi questo mese s'intitola "Una domenica pomeriggio sull'isola della Grande Jatte", dipinta da George Seurat e oggi conservata a Chicago (The Art Istitute).
L'artista iniziò a realizzare quest'opera, dalle dimensioni davvero imponenti (207,8 x 308 cm), nel 1884, per poi esporla due anni dopo a una mostra impressionista. Il suo stile, però, è assai diverso da quello dei suoi colleghi, in quanto basato sull'uso di puntini che, accostati tra loro, danno forma alla scena e che, allo spettatore che ammira l'opera da lontano, fa percepire l'immagine come se fosse unitaria. Proprio per questo, il suo modo di dipingere venne chiamato non solo neoimpressionista, ma anche puntinista.
Il quadro è ambientato in un parco parigino ed è costituito da diversi personaggi, che stanno trascorrendo una rilassante e rinfrescante domenica vicino al fiume: per esempio, in primo piano c'è una coppia elegante, la cui donna regge un ombrellino e porta al guinzaglio una scimmietta; sulla sinistra una signora vestita in modo raffinato si sta dedicando alla pesca (alcuni critici, in questo gesto, vi hanno colto un riferimento alla prostituzione, concependo nella pesca una sorta di "fame di uomini"; altri invece un semplice segno dell'emancipazione femminile); in basso sono presenti invece tre figure (due maschili e una femminile); mentre sullo sfondo s'intravede una coppia di soldati.
Tutti questi personaggi non guardano direttamente lo spettatore, l'unica a farlo è la bambina con la veste bianca, che per l'artista rappresenta la purezza. Seurat, infatti, con questo dipinto vuole lasciar trapelare una sorta di critica verso la società alto borghese del tempo, da lui considerata di mentalità antiquata, priva di slanci e chiusa alle novità (da qui deriverebbe anche la rigidità strutturale nella resa pittorica di queste persone e la mancanza di una dimensione temporale della scena). Anche la scimmietta al guinzaglio rappresenterebbe un semplice capriccio di una società che ormai ha fatto il suo tempo e non può opporsi al radicale cambiamento che, progressivamente, sta investendo il tessuto sociculturale francese ed europeo.
Mi auguro che questa analisi vi abbia incuriosito, ho decido di mettere maggiormente in rilievo l'aspetto contenutistico rispetto a quello tecnico in quanto, a mio parere, maggiormente ricco di curisità: per quanto riguarda il mio gusto personale, adoro questa tecnica di pittura. Purtroppo non ho mai visto dal vero quest'opera, ma in passato ho visitato una mostra sul puntinismo al Palazzo Reale di Milano e la ricordo ancora come una delle mostre più belle che abbia mai visitato. Se vi va di raccontarmi le vostre opinioni, impressioni ed esperienze in merito, ovviamente non esitate a farlo nei commenti mentre, per il prossimo post di questa rubrica, vi dò appuntamento al prossimo mese!
Fonti:
Che bella questa rubrica e che bella la tua scelta
RispondiEliminaGrazie, Susy, mi fa piacere che anche tu abbia gradito quest'opera: personalmente, è una delle mie preferite :-)
EliminaBellissimo questo quadro! Negli scorsi mesi durante la mia gravidanza ne ho fatto un puzzle (un 2000 pezzi, davvero una sfida!)...l'ho terminato più o meno un mesetto prima di partorire, l'ho incorniciato e poi l'abbiamo appeso in camera. Mi ricorderà sempre le tante ore trascorse durante la gravidanza che mi ci sono volute per farlo...rilassante a vedersi come immagine, rilassante come passatempo!
RispondiEliminaChe bel ricordo, Silvia, mi fa piacere che tu lo abbia voluto condividere :-) Posso solo immaginare la bellezza del puzzle e la soddisfazione una volta posato l'ultimo tassello! ;-)
EliminaBellissimo...ne avevo una riproduzione nella casa dove vivevo cn i miei...
RispondiElimina😍😍😍😍
Buona giornata ariel
Wow, chissà che bell'effetto!
EliminaBuona giornata anche a te, Daniela :-)