Cari lettori, oggi vi parlerò del romanzo "Doni preziosi" di Danielle Steel, edito da Sperling & Kupfer.
La storia inizia con la morte di Paul e con la lettura da parte del notaio delle sue decisioni testamentarie: alla ricchissima ex moglie Veronique decide di lasciare un quadro comprato durante gli anni della loro relazione, dall'origine ignota; alla primogenita e stakanovista Timmie (assistente sociale) il denaro necessario per costruire un centro d'accoglienza; alla dolce Juliette (pasticcera) i fondi per migliorare il suo negozio; e alla più giovane Joy (aspirante attrice) una somma cospicua per pagare un agente capace di aiutarla a ottenere più ingaggi e poter così sfondare a Los Angeles. Nel testamento, però, sono anche contenute due rivelazioni sorprendenti: la prima riguarderà l'assenza di disposizioni verso il nullafacente Bertie, figlio della sua prima moglie, il quale cercherà di avviare un ricorso, e la seconda una scioccante rivelazione che riguarderà tutta la famiglia e che coinvolgerà le tre figlie (e non solo) nella multiproprietà di un castello francese.
Dopo aver appreso i suoi voleri, le tre figlie si butteranno a capofitto nelle loro occupazioni, mentre Veronique raggiungerà Venezia per far valutare il quadro e per comprendere quale autore si cela dietro quell'opera. Prima, però, deciderà di trascorrere qualche giorno a Roma, città nella quale, per una serie di casi fortuiti, conoscerà due uomini affascinanti: un multimiliardario russo e Aidan, un fotografo molto più giovane di lei con il quale istaurerà un'intesa particolare...
La sensazione che ho provato leggendo questa storia è stata una profonda pacatezza: la vicenda infatti è molto lineare, più fiabesca che reale, non presenta colpi di scena e i problemi affrontati dai personaggi sono davvero minimi. Praticamente l'unico dilemma è centrato sul rapporto tra Veronique e le figlie, che si ricordano della madre solo quando hanno bisogno e che sembrano non concepirla come una donna dotata di una vita propria e con il desiderio di amare ed essere riamata. Per il resto, trattandosi di una famiglia ricchissima, ogni difficoltà viene risolta con i soldi: le tre ragazze, per esempio, ottengono tutto quello che desiderano senza fare alcuna fatica e, a mio parere, l'unico aspetto positivo sta nella passione con cui si dedicano alle loro attività.
Quest'aspetto, a mio parere, è sia positivo sia negativo: infatti se un lettore sta cercando una storia leggera e priva di scossoni questo è un romanzo perfetto, se invece preferisce leggere un libro incentrato sul riscatto e sull'uso intelligente delle potenzialità dei suoi personaggi allora vi consiglio un altra storia.
Ultimo aspetto che vorrei mettere in luce è l'uso della terza persona che, purtroppo, a mio parere crea troppa distanza emotiva tra il lettore e i personaggi.
Insomma, una storia con pregi e difetti che mi sento di consigliare per chi è alla ricerca di una favola moderna, non troppo impegnativa, dallo stile semplice e lineare, che affonda le sue radici sul tema dei sentimenti in modo lieve e delicato.
Non ho mai letto niente di questa autrice, ma ho visto che ha scritto davvero molto ☺️☺️
RispondiEliminaCiao Gresi, per me si è trattato del suo primo romanzo che ho letto, ma so che pubblica con altissima frequenza!
EliminaConcordo con te sull uso della terza persona e sull affare soldi...la vedo come te!!!
RispondiEliminaAcuta recensione la tua, mi piace e so che questo libro quindi non lo inserisco nella mia wish list dei libri da leggere!!
Un abbraccio cara ariel
Ciao Daniela, in effetti è un romanzo che consiglio solo a chi abbia voglia di leggere una sorta di "favola moderna", molto irreale...
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