Cari lettori, iniziamo la settimana con la recensione di un classico per ragazzi, "Il richiamo della foresta" di Jack London.
Protagonista della storia è il cane Buck, un incrocio tra un San Bernardo e un pastore scozzese. A causa dei sotterfugi di un servitore del suo padrone, un giudice che lo ha cresciuto in mezzo agli agi, si ritroverà venduto a persone senza scupoli, che lo useranno come cane da slitta. E' infatti iniziata la corsa all'oro, e la richiesta e il valore dei cani sono saliti alle stelle.
Da questo momento in poi, la vita per Buck si farà veramente difficile: tra le violenze degli umani, la competizione con gli altri cani e i luoghi freddi e inospitali che si troverà a dover percorrere. Ma, a poco a poco, il nostro protagonista inizierà a subire una metamorfosi: inizierà infatti a farsi più resistente, a lottare per la sopravvivenza e il comando, e a sopportare sempre con meno difficoltà quella vita così difficile. Merito di quello che l'animale concepisce come "richiamo della foresta", ovvero un ritorno agl istinti primordiali della sua razza e all'affinità che lo farà avvicinare al temperamento e alla vita dei lupi.
Quando, in seguito, Buck diventerà il cane di John, per la prima volta, l'animale riassaporerà il rispetto e l'amore di un essere umano, ma il destino può essere imprevedibile, e il richiamo davvero troppo forte... come si evolverà il futuro di Buck?
Ovviamente per saperlo vi lascio alla lettura del romanzo, che era da tempo che volevo affrontare e che, complice la reading challenge a cui sto partecipando quest'anno, ho approfittato finalmente per compiere. La storia è abbastanza breve, scritta con linguaggio semplice ma molto curato, soprattutto nella descrizione dei luoghi e in quella dei sentimenti del protagonista. Anche se è indicata soprattutto per i ragazzi, penso possa rivelarsi una bella lettura pure per gli adulti, magari da consigliare in abbinamento a "Zanna bianca", dato che i due romanzi, scritti dallo stesso autore, possono essere considerati "complementari", per via delle vicende opposte dei due cani protagonisti.
P.S.
Con questo romanzo completo il decimo dei dodici obiettivi della reading
challenge a cui partecipo (del blog "Voglio essere sommersa dai
libri"): UN LIBRO CONSIDERATO "CLASSICO"
Ricordo questo come il libro di narrativa che avevo in terza elementare, e nonostante gli esercizi fossero noiosi e anche piuttosto difficili, me ne innamorai, e chiesi a mia madre di comprarmene una copia vera e non scolastica.
RispondiEliminaBello.
Ciao Claudia, spesso troppi esercizi tendono a far allontanare, più che avvicinare, alla lettura... menomale che sei riuscita lo stesso ad apprezzare il romanzo ;-)
EliminaÈ piaciuto molto anche a me questo libro <3
RispondiEliminaE' davvero una storia per più generazioni, grazie per essere passata :-)
EliminaCiao!! Questo è uno dei tanti classici della mia infanzia :-) :-)
RispondiEliminaDavvero? Per me lo è stato "Zanna bianca", per quanto riguarda questo autore :-)
EliminaUn classico letto da tutti noi, a me era piaciuto anche se ricordo la sofferenza che provavo nel leggere di quelle cattiverie umane. Buona giornata.
RispondiEliminasinforosa
Vero, i primi capitoli sono strazianti...
EliminaUno dei libri più belli di sempre, amo Jack London!
RispondiEliminaCiao Silvia, io di suo avevo letto da piccola "Zanna bianca", in quelle edizioni per ragazzi che erano anche profumate, e ricordo che mi era piaciuto :-)
EliminaStranamente non l'ho mai letto, forse è il caso di recuperarlo.
RispondiEliminaTe lo consiglio, Little Pigo, soprattutto perchè so che ami davvero molto la letteratura per ragazzi :-)
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