Buon sabato, cari lettori! Il mio post di oggi è dedicato alla recensione del romanzo di Gemma Townley "Un incidente chiamato amore", edito da Giunti.
La Townley è una delle mie scrittrici preferite e ho letto tutti i suoi romanzi: mi piace il modo in cui, nelle sue storie, mescola varie tematiche, come l'amore, l'amicizia, i rapporti familiari, il lavoro, la crescita personale; il tutto condito con una buona dose d'ironia che rende i suoi romanzi delle perfette letture per le amanti del genere chik lit.
Protagonista di questa storia è Jen, una ragazza quasi trentenne che ha dedicato la maggior parte della sua vita a combattere contro le cause ambientaliste, animata dall'ex fidanzato Gavin.
Ora, però, sente che è giunto il momento di cambiare e di raggiungere una maggior stabilità così, in un momento di incertezza, inizia a lavorare per l'azienda di sua madre, che si occupa delle stesse tematiche che le stavano care, come la salvaguardia dell'ambiente in rapporto allo sfruttamento economico.
In padre, invece, che non vede da quando sua madre si è separata da lui, ovvero da quasi quindici anni, dirige un'altra azienda di successo e rappresenta il prototipo del classico uomo d'affari che non si fa nessun scrupolo per ottenere il massimo profitto.
Quando sulla sua azienda comncerà ad aleggiare il sospetto di corruzione tramite il legame con un'altra azienda che opera in Indonesia, la madre di Jen spingerà la figlia a compiere un'impresa molto rischiosa: iscriversi a uno dei master organizzati dalla società del padre per cercare di indagare sulla faccenda.
Dopo qualche iniziale titubanza, la nostra protagonista accetterà la sua proposta e, da questo momento, inizierà la sua missione di spionaggio, che la porterà a conoscere quel padre che di fatto non ha mai avuto la possibilità di frequentare. Scoprirà così un uomo molto diverso dal ritratto che ne ha sempre fatto la madre, e ciò destabilizzerà ancora di più la ragazza: qual è perciò la verità? Quale personalità si cela dietro alla figura di questo importante uomo d'affari? E, soprattutto, la sua azienda è colpevole o innocente?
Nella storia non manca una parte più leggera e romantica: Jen, infatti, conoscerà un ragazzo che si rivelerà essere uno degli insegnanti del master, un ex libraio ora diventato dirigente di un'importante catena libraria, che però non sembra più così tanto soddisfatto del suo ruolo. I due saranno immediatamente attratti l'uno dall'altra anche se, più di una volta, i loro problemi personali finiranno per allontanarli...
Mi è piaciuto molto leggere questa storia, perchè rappresenta ciò che cerco e mi aspetto quando leggo un romanzo chick lit: stile semplice e scorrevole, ironia, romanticismo, ma anche spunti di riflessione e tematiche più serie come, in questo caso, quelle legate alle complesse dinamiche familiari e al rapporto tra etica ed economia.
Insomma, una lettura davvero consigliata!
Ciao Ariel,
RispondiEliminase non sbaglio lei è la sorella della Kinsella quindi non mi sorprende che ti piaccia.
Queste letture leggere e carine mi ispirano molto quindi mi segno questo titolo
Sì, è la sorella: si vede che il talento è questione di famiglia ;-)
EliminaCiao Ariel!
RispondiEliminaNon conoscevo l'autrice, ma prenderò nota: il libro sembra molto carino!
E' la sorella della Kinsella, ti consiglio molto la trilogia di Jessica Wild!
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