mercoledì 30 novembre 2016

Novembre: Cronaca familiare

Cari lettori, ho deciso di dedicare questo mese alla lettura di un classico di Vasco Pratolini, "Cronaca familiare".

E' un breve scritto autobiografico, che fu composto dal celebre letterato nel 1945, dopo la morte del fratello, al quale l'autore si rivolge all'interno della narrazione.

Il tema centrale dell'opera è il ricordo e l'analisi del complesso rapporto tra lui e il fratello Dante, quasi che la scrittura possa in un certo qual modo fare ordine nel suo animo tormentato.

Vasco è il fratello maggiore e sin dalle prime pagine veniamo a conoscenza che la madre morì di spagnola a causa delle complicanze dovute al parto del fratello minore. L'autore vede perciò in Dante la causa della morte della madre. 

Dopo poco tempo il fratellino neonato viene affidato prima a una coppia di contadini e poi a un maggiordomo, che lo fa vivere nella casa del suo padrone in tutti gli agi possibili, ma anche in una sorta di gabbia dorata, cambiandogli il suo nome da Dante a Ferruccio.

Vasco si reca ogni tanto con la nonna a trovarlo, e considera l'isolamento del fratello come una sorta di giusta punizione per averlo privato della figura materna.

Nel frattempo gli anni passano, e i due fratelli cominceranno a istaurare un vero rapporto quando, da adolescente, Ferruccio entrerà in conflitto con il padre, a causa delle sue relazioni amorose, e sarà proprio a casa di Vasco che troverà rifugio e trascorrerà la notte. Poco tempo dopo i due si recano all'ospizio, dove nel frattempo era andata a vivere la nonna di entrambi, e lì trascorreranno insieme un lieto giorno di Pasqua. 

Nel prosieguo della narrazione si comprenderà come la vita di Ferruccio gli riserverà molte delusioni, sia dal punto di vista lavorativo sia sul piano sentimentale, ma la vera disgrazia sarà la sua malattia che, dalla Toscana, lo condurrà a Roma (dove, nel frattempo, si era trasferito anche Vasco), per diventare cavia delle più diverse sperimentazioni mediche. 

Purtroppo la storia non avrà un epilogo felice e, nella scena finale, quando Vasco saluta Ferruccio che decide di ritornare a casa per vivere serenamente i pochi giorni che gli restano, si comprende come lo scrittore sia consapevole di vederlo per l'ultima volta.

Di Pratolini avevo già letto in precedenza un romanzo, "Le ragazze di Sanfrediano", del quale avevo apprezzato la freschezza, la vivacità narrativa e il contesto fiorentino. Quest'opera invece è molto diversa, ma altrettanto bella e interessante: è molto intensa e profonda e ci fa conoscere meglio l'autore e i suoi sentimenti; purtroppo non è a lieto fine ma ci permette di capire le profonde dinamiche che intercorrono nei rapporti familiari e di come questi possano condizionare l'intera esistenza.

Personaggio assente ma che aleggia profondamente nella narrazione è la figura della madre, che entrambi cercano di afferrare e conoscere, anche se solo attraverso i ricordi (per Vasco) e i racconti (per Ferruccio). Una storia impegnativa e malinconica, ma nello stesso tempo delicata e dallo stile semplice e che per questo vi consiglio di leggere, soprattutto se amate affrontare i temi legati alle relazioni familiari e le storie autobiografiche.

12 commenti:

  1. Ciao! Questo libro mi era stato consigliato da mio babbo ai tempi del liceo. Non l'ho ancora letto, nonostante mi sembri una bella lettura. Tra l'altro i racconti sulle relazioni familiari mi piacciono molto, dovrei proprio rivalutarlo :)

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    1. E' molto bello, l'ho scoperto per caso in biblioteca e sono contenta di averlo letto!

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  2. Quante cose mi fai scoprire, Ariel! Queste tue rubriche sono davvero belle, complimenti! :)

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    1. Grazie Monica, mi fa molto piacere: anche a me servono da stimolo per imparare qualcosa di nuovo ;-)

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  3. Sono così contenta che qualcuno parli di questo libro! Io l'ho letto parecchi anni fa e ho pianto come una fontana. Inoltre da allora sono ossessionata dalla marmellata di arance.

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    1. In effetti è molto commovente, soprattutto nel finale, ma anche quando i due fratelli si ritrovano e passano la notte insieme. Sapere che poi è tutta vita vissuta aggiunge quel quid in più alla narrazione che la rende ancora più intensa ed emozionante!

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  4. ecco, questo libro di Pratolini mi piacerebbe leggerlo!

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    1. Te lo consiglio, anche per conoscere meglio la vita e la personalità dell'autore!

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  5. Ciao Ariel, che libro interessante quello che recensisci! Non ho mai letto nulla di Pratolini ma vorrei farlo e, in caso, credo che partirei proprio da questo titolo!

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    1. Ciao Virginia, è un romanzo molto bello, e utile a capire meglio la personalità dell'autore. Nell'edizione in foto (che è quella che ho letto) è presente anche un breve saggio molto utile e strutturato bene, per avere qualche informazione in più, buona giornata :-)

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  6. Ciao Ariel!
    Questo libro sembra molto interessante ed è uno dei classici italiani che vale la pena riscoprire. Ancora non ho mai letto niente di questo autore, ma credo che dovrei proprio rimediare!

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    1. Ciao Alisya, sì, è un romanzo molto interessante sotto diversi aspetti! Di suo ho letto solo due romanzi contando anche questo, ma sono state entrambi due letture molto piacevoli, seppur diverse tra loro! Buona giornata :-)

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