Buon venerdì, oggi ritorna la mia rubrica culturale, questa volta dedicata a una personalità femminile determinata, dalla spiccata personalità e ricca di sfaccettature della storia romana: Lucilla (150-182 d.C.).
Figlia dell'imperatore Marco Aurelio, venne obbligata in giovane età a sposare Lucio Vero, che all'epoca regnava assieme al padre. Lucilla potè così diventare "Augusta", un titolo che le permetteva di assistere agli eventi mondani dalla tribuna imperiale e di poter condurre una vita agiata.
Dopo poco tempo però il marito morì misteriosamente durante una guerra contro i Parti, una popolazione orientale, così Lucilla fu obbligata dal padre a risposarsi, questa volta con un certo Pompeiano, un generale molto amico e fedelissimo di Marco Aurelio, di trent'anni più vecchio rispetto alla ragazza. Lucilla accettò a patto di conservare il titolo di "Augusta".
La situazione però si complicò per l'ambiziosa donna perchè, quando morì Marco Aurelio, il nuovo imperatore divenne suo fratello Commodo, che si sposò con Crispina, una donna che non suscitava le sue simpatie, soprattutto perchè rappresentava quello che lei era stata e non poteva più diventare, ovvero la moglie dell'imperatore.
Quando Crispina rimase incinta Lucilla capì che nessuno dei suoi figli avrebbe ottenuto il titolo imperale, così si unì a una congiura che era stata organizzata dal Senato, il quale non amava i rapporti amichevoli che il nuovo imperatore aveva stretto con le popolazioni orientali.
La congiura però venne sventata, i responsabili condannati a morte e Lucilla confinata nell'isola di Capri, dopo essere stata condannata alla "Damnatio memoriae", ovvero alla cancellazione di tutte le sue immagini pubbliche, con lo scopo di cancellare ai posteri il suo ricordo. Una volta sull'isola, però, temendo che la sorella potesse ordire altre trame contro di lui, Commodo diede ordine di ucciderla.
Nel 1810 fu rinvenuto un sarcofago in marmo al cui interno venne trovato lo scheletro di una donna avvolta in raffinati drappi e con in bocca una moneta con l'effigie di Vespasiano, forse era proprio quella di Lucilla, una donna passata alla storia per la sua scaltrezza e determinazione, capace di far paura all'imperatore Commodo, che ne temeva la sua ingegnosità.
Una curiosità: la sua figura appare anche nel film "Il Gladiatore".
Siti di riferimento, oltre a Focus Storia di settembre 2015:
Foto tratta da Wikipedia
Ciao! "Il gladiatore", che bel film! Conoscevo già un po' la storia di Lucilla, ma i tuoi resoconti sono sempre utili :-)
RispondiEliminaSai che io non l'ho mai visto? Grazie per aver apprezzato il post :-)
EliminaCredo che nel sarcofago c'era Crispina la moglie di Commodo e non Lucilla, lucilla era la sorella di Commodo che erano entrambi figli di Marco Aurelio, cmq vennero esiliate sia Crispina che Lucilla a Capri, però nel sarcofago avvolta di vesti d'oro e d'argento era Crispina
Eliminami hai fatto venir in mente il film il gladiatore di readly scott! sempre affascinante scoprire da vicino la storia di donne dell antichità che hanno fatto in qualche modo anche loro la storia...
RispondiEliminabuona serata carissima
Anche a me interessa molto scoprire la personalità di queste donne,vissute in un contesto molto diverso dal nostro, buona serata anche a te :-)
EliminaNel sarcofago c'era Crispina la moglie di Commodo e non Lucilla, lucilla era la sorella di Commodo che erano entrambi figli di Marco Aurelio, cmq vennero esiliate sia Crispina che Lucilla a Capri, però nel sarcofago avvolta di vesti d'oro e d'argento era Crispina.
RispondiEliminaCiao Davide, benvenuto nel mio blog :-) In effetti non c'è la sicurezza che i resti siano propriamente di Lucilla, è solo un'ipotesi, grazie per aver completato le informazioni con le tue conoscenze!
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