Cari lettori, il classico che ho deciso di recensire per voi questo mese è un altro scritto di Italo Calvino, "La giornata d'uno scrutatore", che ho letto nell'edizione Oscar Mondadori.
Nonostante la brevità dell'opera, nella presentazione del romanzo, Calvino ci informa di aver impiegato quasi dieci anni per comporla. La storia infatti presenta una trama molto semplice e statica, ma è densa di riflessioni filosofiche, che toccano vari ambiti, come per esempio l'esistenza umana, la politica, il concetto di democrazia e la religione.
Protagonista è Amerigo, un militante del partito comunista che si trova a dover fare lo scrutatore in un seggio elettorale situato in un Cottolengo, ovvero un istituto religioso nel quale vivono persone disagiate, la maggior parte di esse con problemi fisici e psichici.
La popolazione si trova a dover votare per approvare una legge che il protagonista definisce "truffa" e, in nome della democrazia, tutti sono chiamati al seggio, anche chi è incapace di intendere e di volere. Molti di essi sono accompagnati da alcuni religiosi, che li obbligano a votare a favore della democrazia cristiana, che se ne approfittno delle loro condizioni di minorati psichici. Amerigo perciò comincia a riflettere su come il concetto di democrazia tanto decantato dalla politica sia solo un pretesto per sfruttare a proprio vantaggio i voti della povera gente.
Da questa riflessione Amerigo capisce che la società non è più quella dell'immediato dopoguerra e che sta vivendo un periodo di crisi: in un certo senso il Cottolengo è la diretta trasfigurazione del senso di decadimento che ha investito la popolazione, una sorta di rappresnetazione dell'intero mondo.
Ma anche lui stesso si sente parte di questo momento così negativo: infatti, pur essendo un sostenitore del partito comunista, ne avverte gli estremi e non li condivide, si sente perciò privo di un reale riferimento politico e incapace di prendere una posizione. Lo stesso dicasi per la sua vita privata: il nostro protagonista infatti viene a sapere dalla sua compagna che forse diventerà padre e questo lo destabilizza ancora di più.
Alla fine della storia, però, Amerigo vede una scena che lo incanta: un padre che dà da mangiare al figlio con problemi mentali. Essi sono complementari, ognuno è necessario per l'altro e da questa scena il nostro protagonista comprende l'aspetto concreto dell'amore, l'unico sentimento in grado di poter salvare la nostra società. E da qui ne uscirà un Amerigo diverso, che in quella giornata priva di eventi eclatanti o colpi di scena gli ha permesso di compiere delle riflessioni e di cercare di trovare una risposta a esse.
Ho iniziato a leggere questa storia credendola diversa: più densa di azioni e meno di riflessioni, ma alla fine l'ho trovata un piccolo capolavoro, che fa riflettere non solo il protagonista (alter ego dell'autore) bensì il lettore stesso, ponendolo di fronte a temi molto attuali, che riguardano la società e la stessa nostra natura umana: proprio per questo ve ne consiglio la lettura!
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attualissimo capolavoro indiscusso che amo di calvino..ricordo ancora la celebre citazione: " l umano arriva dove arriva l amore..." , hai fatto stra bene a pubblicarne un post ben descritto come sempre cara ariel. e poi visto che le votazioni sono vicine, sei sul pezzo anche stavolta!
RispondiEliminabuona domenica cara
daniela
Bellissima quella citazione, anche a me ha colpito molto, semplice ma d'effetto! Grazie per i complimenti e buona domenica anche a te :-)
EliminaCiao! Non conoscevo questo libro di Calvino, ma sembra davvero bello e interessante..grazie del consiglio, lo prenderò in considerazione :)
RispondiEliminaGrazie a te, Maria :-)
EliminaCalvino!!! Grande lettura!! Io, non so perchè, ma non riesco a leggerlo.. avevo iniziato "se una notte d'inverno un viaggiatore" e "il barone rampante" ma non riesco ad andare avanti.. eppure voglio conoscerlo! ma perchè non ce la faccio??
RispondiEliminaCalvino ha scritto opere molto diverse, forse hai bisogno di approcciarti a lui con altri scritti suoi ma di diversa tipologia: personalmente ti consiglierei "Il sentiero dei nidi di ragno" e "Marcovaldo" :-)
EliminaCalvino é da leggere. Indiscutibilmente. Brava, bella recensione.
RispondiEliminaGrazie, anche a me piace molto Calvino!
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