Cari lettori, oggi vi recensirò la mia ultima lettura, il romanzo postumo "La setta dei golosi" scritto da Giuseppe Pederiali ed edito da Garzanti.
La storia, molto particolare, è ambientata in Emilia, tra Ferrara e Modena. Protagonista è Matilde, proprietaria de "L'osteria della Fola", una donna amante della buona cucina (passione trasmessole dal nonno) e dei misteri (interesse derivante dal padre, appartenente alla polizia). Pare inoltre che la donna sia la discendente di un celeberrimo cuoco degli Estensi, delle cui ricette Matilde vorrebbe curare un'edizione.
Una sera, mentre sta tornando a casa, viene infastidita da alcuni delinquenti, ma il pronto intervento di un senzatetto l'aiuterà a togliersi dai guai. L'uomo, che dice di chiamarsi Jacopo, entrerà a far parte dello staff della trattoria, rivelandosi un cuoco bravissimo e dal palato finissimo. Ma attorno a lui ruotano molti misteri, a partire dalle strane storie che racconta, che lo vedono protagonista assieme a personaggi di anni troppo lontani per essere considerate realistiche... e poi paia che cerchi sempre di nascondersi: perchè? Quale segreto custodisce quest'uomo che sembra non avere un passato, che non nutre nessun tipo di ambizione nonostante il talento che possiede, che non mangia con gli altri e che rifiuta le avances della cameriera Susy pur provando attrazione per lei?
Ma i misteri non sono finiti, perchè di lì a poco un noto giornalista enogastronomico viene trovato ucciso, un anziano ristoratore scomparso viene rinvenuto annegato in un ruscelletto e ne "L'osteria della Fola" si introducono dei brutti soggetti, che vogliono a tutti i costi trovare Jacopo.
Insomma, man mano che si procede nella lettura tutto sembra convergere nella figura di questa persona così piena di ombre, probabile custode di un segreto, del quale un gruppo di persone vorrebbe impadronirsene: esso è proprio la "setta dei golosi", che è disposta a tutto, anche a uccidere, pur di raggiungere il proprio obiettivo.
Come potete comprendere da questo breve riassunto, la storia è molto originale: presenta sfumature tipiche del romanzo giallo ma anche del rosa, dato che Matilde, la quale a tratti si improvviserà detective per cercare di risolvere il mistero, vivrà un'intensa storia d'amore. Inoltre sono presenti anche riferimenti al romanzo fantasy, che all'inizio non avevo capito ci fossero, dato che non sono propriamente una fan del genere, ma che poi ho saputo lo stesso apprezzare.
Filo conduttore di tutto il romanzo è l'amore per la cucina e per il cibo, che l'autore sviluppa dalla prima all'ultima pagina, descrivendo ricette e piatti tipici del posto con grande maestria, sapendo evocare l'atmosfera delle tradizioni e dei sapori della bassa Padana. Inoltre il suo stile è molto ricercato, minuzioso, ma non per questo noioso o pedante, anzi, il romanzo si fa leggere assai in fretta.
Unica nota negativa è la risoluzione finale del problema, a mio parere troppo semplice per l'intreccio creato dalla fervida fantasia dello scrittore.
Il romanzo però resta lo stesso un'opera ben strutturata e scritta benissimo, particolare e misteriosa, ricca di colpi di scena e di azione, e che per questo vi consiglio vivamente di leggere!
Ciao Ariel! È un peccato che il finale sia banale perché in qualche modo rovina un po' il gusto del libro. Comunque sembra una lettura interessante! :)
RispondiEliminaSì, più che banale, l'autore ha risolto il "problema" di uno dei personaggi principali in un modo troppo semplice, resta comunque una bella lettura!
EliminaCiao Ariel! Bello questo mix di generi..all'inizio, letto il titolo, pensavo fosse un libro pseudo comico, ma mi fa piacere invece che sia un giallo con sfumature romantiche..Ho segnato il titolo, magari più in là vedrò di acquistarlo :)
RispondiEliminaCiao Maria, la sfumatura rosa è accennata, la predominante è quella gialla, è un romanzo molto bello, diverso dai soliti!
EliminaCiao Ariel!! Questo è il genere di libri che mi fa ingrassare ad ogni pagina!!
RispondiEliminaOgni capitolo apro la credenza, dalla fame che mi fa venire!! :D
Eh sì, l'amore per la cucina in questo romanzo è predominante e leggerlo quando si ha appetito può stimolarlo ancora di più ;-)
EliminaCiao Ariel, ho letto con interessa la recensione e posso affermare che mi hai davvero convinta! Segno la lettura in WL sia perché mi piacciono i libri che hanno una qualche relazione con la cucina, sia perché condito da tutta una serie di misteri che stuzzicano il mio ingegno :)
RispondiEliminaMi fa piacere, se ti piacciono queste caratteristiche allora non ti deluderà: aspetto la tua recensione :-)
Eliminacarina l idea del giallo condito da un po di rosa e dalla buona cucina di sfondo:) ottimo spunto anche questo come sempre
RispondiEliminacara ariel ti auguro una buona domenica
Verissimo! Grazie e buona serata :-)
EliminaCiao Ariel! Mi ero persa qualche post, e ne approfitto subito per dirti che avevo adocchiato questo romanzo. Ma ho sempre come avuto la sensazione che, se lo leggessi, potrei rimanere insoddisfatta. La tua recensione ha confermato in parte questa sensazione, eppure... Eppure se mi capiterà l'occasione lo leggerò 😊😉
RispondiEliminaCiao Gresi, a parte la fine un po' troppo "all'acqua di rose" è un romanzo molto bello, te lo consiglio!
Elimina